Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Elly Malfoy    22/06/2013    2 recensioni
Hermione esce, crede di essersi lasciata tutto dietro, di aver davvero dimenticato. Sta bene, dice. Ma poi caso, volontà o coincidenza accada quello che non pensava. E chi avrà la meglio?!
Genere: Science-fiction, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti! Non so perchè ma le idee mi vengono sempre in sessione esami, ma non importa. Con un ritorno al mio usuale topic, alla coppia che di solito tratto, here I am. So...buona lettura, ci vediamo giù :)



    - Incontri casuali ai Tre manici di scopa. -



Cammino nell'aria fresca di fine giugno. Sorrido, Harry sta di nuovo scherzando sull'essere il prescelto, adesso possiamo riderne liberamente.

Ron al mio fianco mi stringe a sé impercettibilmente, il suo braccio fermo suoi miei fianchi...

Lo guardo, mi sorride.


Il rumore dei miei tacchi rimbomba sulla strada di Hogsmeade. Toc, toc, toc. Quasi il ritmo di un cuore.

È finito il nostro settimo anno e ora siamo a Hogwarts a goderci gli ultimi giorni che hanno quel sapore di libertà che non proveremo più.

Non riesco ad essere malinconica, i miei amici sono accanto a me e stiamo andando ai Tre manici di scopa come abbiamo fatto dal nostro terzo anno ad Hogwarts. Il passato è alle spalle e Ron è accanto a me.


Ron. Ecco. Lui è premuroso, romantico...si preoccupa per le minime cose, non solo per le più grandi. Non ha perso la voglia di scherzare. Sono tranquilla accanto a lui, serena. Sto bene.


Arriviamo in vista del locale e Luna mi prende a braccetto, mi stacco da Ron che si perde a parlare di Quidditch con Harry.

Dici che verrà Neville?” mi chiede una sottovoce.

La guardo, mi sorprende che si preoccupi di questo. “certo Luna, non preoccuparti”.


Raggiungiamo i ragazzi davanti alla porta e stiamo per entrare quando sentiamo una voce. “ehi aspettatemi”

Ecco Neville. Quanto adoro avere ragione.

Tutti lo salutiamo ed entriamo. Madama Rosmerta ci viene incontro, Ron le dice che siamo in sei e ci fa accomodare ad un tavolo vicino al bancone. Mentre mi ci dirigo, sento una voce. Una voce che riconoscerei fra mille. Infatti mi basta un lieve movimento del capo per scorgerti. Sei seduto con i tuoi amici esattamente due tavoli davanti a me. Ed io devo passarti necessariamente davanti.


Muovo un passo, un altro, un altro ancora. Una parte di me spera che non mi noti, che tu almeno faccia finta di niente. Ma non mi va così bene.

Quando sono esattamente di fronte a voi mi saluti “ciao Granger!”.

Indosso un sorriso che non so dove posso aver trovato e per la prima volta da tempo ti fisso “Ciao Malfoy, ciao ragazzi”.

Come sono brava, non so come, non so perchè mi sto facendo questo ma saluto tutti e non contenta rimango lì mentre mi chiedi come va, se va tutto bene.

Rispondo e quella conversazione finisce, lasciandomi libera di andare al tavolo, lasciando liberi i miei pensieri di correre senza nessuna autorizzazione, senza possibilità di chiudere porte, cassetti o tantomeno fermarli.


Ron mi ha tenuto il posto vicino a sé. Gli sorrido e appena mi siedo mi chiede se è tutto okay. Faccio un cenno della testa che vorrebbe sottolineare quanto sia ovvio che la risposta è si.

Noto compiaciuta che il tavolo è abbastanza lontano da quello di Malfoy, anche se non mi permette di ignorare la sua esistenza visto che sono girata proprio verso l'entrata e quindi vedo praticamente tutto il locale.

Cerco di convincermi che non importa. Se mi concentrerò sul bicchiere di burrobirra che Ron mi ha appena ordinato, andrà tutto bene.

il passato non ritorna” non faccio che ripetermi mentre aspetto Madama Rosmerta. Una volta, due, dieci, venti...poi sento il rumore di vetro appoggiato sul legno e la mia silenziosa agonia finisce.


Brindiamo e prendo un lungo sorso di liquido ambrato e fresco che mi riporta alla realtà. Sono qui e sto con Ron. Va tutto bene.


* * *


Sono due ore che siamo qui seduti, Madama Rosmerta si è appena avvicinata per la seconda volta per dirci, sorridendo, di fare poco baccano. Harry le ha detto sorridendo che sa bene che per noi è impossibile e che non deve lamentarsi dell'allegria che le portiamo ogni volta nel suo pub.


Stiamo ancora ridendo quando appoggio il bicchiere di burrobirra ormai vuoto, sul tavolo...e mentre alzo gli occhi vedo lui. “Non è possibile” mi dice immediatamente la mia mente. Ma invece tu sei lì con il bicchiere in mano che mi fissi. Ti guardo. Mi sto chiedendo perchè, ma non otterrò risposta e non sono neanche sicura di volerla ottenere. Sposto gli occhi e quando torno a guardare nella tua direzione i tuoi occhi grigi non ci sono più.



Mi alzo “vado in bagno” annuncio solennemente. Non troppo solennemente, va bene.

Raggiungo il bagno giallo del pub. Prendo un respiro profondo e abbasso lo sguardo sul lavandino di pietra.

Non c'è nessuno credo, quindi mi concedo qualche attimo di silenzio. Mi guardo allo speccio e sussurro “il passato non ritorna”. Sorrido, che preoccupazioni stupide.

Apro l'acqua del rubinetto, c'è il sapone in schiuma, il mio preferito. Mi lavo le mani e mi appresto ad uscire.


Apro la porta scorrevole e muovo un paio di passi mentre tu entri. Non so se l'hai fatto apposta. Non so se è un caso o una coincidenza. Non so cosa fare. La mia testa dice che dovrei andarmente ma le mie gambe non si muovono. Non riesco a far capire ad una piccola parte di me che non ha senso starmene lì immobile. Che l'unica cosa sensata è quella che non sto facendo.

Finalmente, non so come, muovo un passo. Troppo tardi e per giunta nella direzione sbagliata.
Ti sei avvicinato, non ho realizzato quando, ero troppo concentrata sul mio misero tentativo interiore di fuggire.

Sei a poche decine di centimetri da me. Devo stare calma. Sto cercando di mantenere i miei pensieri nel campo della razionalità, di non farli sfuggire in mille direzioni. Il cuore non mi ascolta, sta battendo più veloce del normale. Traditore.


Non mi resta che affrontarti, è il modo più semplice per far finire tutto. Ti guardo e tu muovi le labbra per chiedermi “come va?”.
Automaticamente rispondo “Bene” poi collego i neuroni e aggiungo “ma me l'hai già chiesto...”.

Si lo so, non gli ho chiesto come sta lui ma non importa. Potrei avere paura della risposta e dopo tutto questo tempo non posso farmi del male da sola, non con lui, non di nuovo. Respiro alla ricerca di ossigeno mentre tu rispondi.

si lo so, ma prima davanti a tutti poteva non essere esattamente così”. Sorridi, beffardo.


In un momento mi tornano in mente tutti i motivi per cui ti ho lasciato. Ad esempio questa tua presunzione ed arroganza. Ti comporti come se mi conoscessi davvero.

oh no, era la verità invece, prima come adesso” ti dico secca. Non ti permetterò di costringermi ad una lenta ripresa un'altra volta.


Rimani un attimo in silenzio poi mormori “beh..mi fa piacere” e ti avvicini. Il mio cervello mi sta urlando che sei troppo vicino, che è troppo pericoloso. Il tuo profumo mi avvolge ancora una volta. Pensavo di averlo dimenticato e invece adesso che mi riempie i polmoni è come se non se ne fosse mai andato. Ho paura che non lo dimenticherò mai a volte. E adesso mi stai dimostrando che anche se credevo di averlo dimenticato non è così.

Sento il ritmo del tuo respiro e poi parli “comunque anche io sto bene”.

Non avevo dubbi che tu stessi bene, ma non faccio in tempo a dirtelo perchè aggiungi “adesso sto bene..”. Mi lasci un po' sorpresa, devo pensare che tu sia stato male, che sia stato difficile per te!?! Non riesco a decidere se chiedertelo o meno perchè sento le tue labbra appoggiarsi alle mie.


La mia mente mi urla che è maledettamente sbagliato, che sto con Ron ora, che mi sto facendo male di nuovo ma le mie labbra non riescono a non muoversi, a non ricambiare il tuo bacio. Un bacio che sembra durante minuti e invece realizzo che saranno stati al massimo un paio di secondi non appena ti separi da me...

Mi spingi leggermente verso il bagno delle donne, non ho bisogno di spiegazioni, ho capito. Mi giro, cammino e aspetto che entri anche tu.

Chiudi la porta e ti avvicini.

Il mio cuore non so più dov'è. Vorrei non mi facesse tutto questo ma non posso impedirglielo. Come non posso impedire che le mie mani si appoggino sulle tue braccia nell'istante in cui mi circondi la vita. Non posso impedire che la mia mente pensi che è come quando stavamo insieme. E di nuovo, siamo nascosti.

Poi succede. Mi baci, prima lentamente come se avessi timore di qualcosa poi più deciso. Non posso fermarmi, non posso respingerti, sento il tuo sapore. Non c'è sapore di burrobirra o altro, solo il tuo sapore che mi sembra di non sentire da secoli, che mi ricorda allo stesso modo, insieme al tuo profumo, la pioggia estiva sui campi.

Rimango lì con le tue labbra sulle mie, con la mente vuota, la tua lingua che gioca con la mia ed io che non faccio altro che baciarti. Passo le mani fra i tuoi capelli come facevo un tempo e poi sul tuo volto, seguendo il tuo profilo ad occhi chiusi.
Non penso al bisogno di ossigeno, non penso a nulla, è come se il tempo e lo spazio fossero sospesi, fermi, immobili.

Ti sento tirarmi ancora di più verso te, sento il tuo corpo aderire al mio. Mi baci come facevi sempre, non è cambiato il tuo modo di baciare, sempre poco casto.


Dopo un tempo che non so quantificare ci stacchiamo. Insieme, improvvisamente.

Abbassiamo lo sguardo.

Ti allontano e ti guardo negli occhi. Stai per parlarmi “Non...” cominci.

Appoggio un dito sulle tue labbra “non dire niente” sono fredda, distaccata, non so dove ho trovato questa presunta indifferenza “lo so. Vai”. Chiudo la conversazione, chiudo quella e forse non solo quella.

si” mi dici. Mi fissi e sottovoce “sei cambiata..”. Sorrido, di un sorriso non troppo allegro credo. E so cosa risponderti in un istante “Da qualche parte bisogna pur ricominciare.” Mi giro, non c'è altro da aggiungere.


Mi guardi, abbassi la testa e te ne vai. Sento i tuoi passi allontanarsi e mi ringrazio per aver avuto la forza di mandarti via. Ancora una volta.
Già. Non serve tu mi dica che questo non significa niente. Che non avrà nessun tipo di seguito. Che non vuol dire che io ti manco o tu mi manchi. Non significa nulla, nel modo più assoluto e dovremmo comportarci sempre come se nulla fosse accaduto.


Inspiro, mi passo una mano fra i capelli, espiro. Mi dico che ce la posso fare, come ho superato tutto fino ad adesso. Le persone non ritornano. Tutto cambia. E il passato rimane tale.


Esco, lasciando dietro di me tutto quello che è appena successo. Ci provo almeno.

Mi dirigo decisa verso i ragazzi, Ron mi guarda. Sembra preoccupato ma gli sorrido, sperando che basti, che non faccia domande. Mi siedo e lui mi cinge con un braccio.

Luna mi fissa perplessa.
Spero che non dica niente neanche lei. Mi chiedo se abbia capito, se mi abbia scoperto così immediatamente e facilmente. La fisso e lei continua a guardarmi perplessa ma non dice nulla.

Harry interrompe i miei pensieri “ragazzi, secondo giro?”. Lo guardiamo fintamente seri “e lo chiedi?” dice Ron. Ridiamo di cuore poi Ron mi chiede cosa voglio. Propongo di passare a cose più serie di una burrobirra e mi sorride. Mentre Harry chiama Madama Rosmerta, Ron mi si avvicina e mi bacia. Un bacio lieve, a fior di labbra...rimango con la fronte appoggiata alla sua e sorrido. Si sposta leggermente e mi mormora qualcosa all'orecchio. Sorrido e gli stringo la mano sotto il tavolo.


Mentre Madama Rosmerta porta i nostri bicchieri il mio sguardo percorre il pub. Ti vedo e mi stai fissando di nuovo, il volto perplesso, serio, forse per quanto hai appena visto. Ma il mio cuore non fa nessun salto, non perde colpi. Accenno uno di quei ghigni che ho imparato a fare da te e bevo.

Si Draco, io sto bene. Ora tocca a te..




Eccomi. Allora prima che a qualcuno venga qualche strana idea devo dire che questa fic non ha nessun fondamento reale, non c'è nulla di vero. Credo che si capisca che quella che parla in prima persona è Hermione e il resto credo sia ugualmente comprensibile. Ma se così non è non esitate a chiedere. É nata parlando con una mia amica di cose frivole e mi ha detto di farci una fic. Visto che l'idea era fresca ne ho approfittato. Quindi è scritta di getto, in poco tempo e mi scuso se c'è qualcosa che non va, qualche errore o cose simili...
Lasciatemi una recensione se volete. Spero vi sia piaciuta

Un bacione,
Elly


  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Elly Malfoy