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Autore: purepura    22/06/2013    1 recensioni
“Non il mio, Patty. Non più”
[Patty/Sam]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patricia Halliwell/Mamma Patty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Last time in attic




“Ascolta me”

“Sam…”

“No! Ascoltami”

Le prende il viso tra le mani. Le voci forzatamente basse, nella soffitta sembrano vibrare. Il fruscio d’aria che il gesto dell’uomo ha sollevato, ondeggia, spostando la polvere dagli scaffali.

La scuote con forza, stringendo la presa sulle sue guance. Potrebbe scivolargli via, se non la tenesse ferma abbastanza.

“Non sei obbligata. È troppo forte. Te lo sto dicendo da…”

“Da Angelo Bianco? È così? Mi guarderai in faccia e sospirerai di sollievo quando un’altra comitiva di ragazzini raggiungerà il campeggio e morirà?”

Si scosta. Cammina verso la finestra, incrociando le braccia. Sua madre è nel vialetto, e sta insegnando a una Piper entusiasta ad andare in bicicletta. È già caduta un paio di volte, ma non sembra importarle. Il successivo tentativo le strappa sempre un sorriso nuovo.

“Potrebbe capitare alle mie figlie, Sam. E se anche non fossero coinvolte, è nostro dovere proteggere vite umane”

“Non il mio, Patty. Non più”

Ed eccolo, di nuovo così vicino. Il calore della notte precedente le è ancora appiccicato addosso, così come il suo odore.

“Non dire così. Non devi. Sentiranno. Non posso pensare che potresti rinunciare alla tua missione”

“E io non posso pensare di perderti”

“Come tua protetta, è tuo dovere proteggermi. Capisco che tu non possa…”

“Patty! Smettila!”

La prende per le spalle e la fa voltare ancora, perché lo guardi. Perché lo cerchi.

“Non deve essere per forza un tuo problema” ripete. “Ho molte altre valide protette cui posso passare l’incarico. Dirò semplicemente che questo demone è troppo forte, per te”

“È troppo forte per chiunque. Ti prego, portami almeno in perlustrazione, questa sera”

“No. No, no e no. Da me non avrai aiuto. Non ci andrai”

“Tu capisci cosa sto dicendo? Tu non sei Victor. Se ne andò di casa perché non voleva che le mie figlie fossero coinvolte in quello che sarà il loro destino, ma tu capisci che cosa mi spinge a insistere. Non andare contro ciò che siamo e quello che dobbiamo all’umanità, solo perché potrei rischiare la vita. Rischio la vita ogni giorno semplicemente prendendo l’auto. Non dovrei più lavorare, forse? È quello che dobbiamo fare. È quel che farò”

Sam guarda in alto. Le lancia un’occhiata storta.

”Devo andare. Sarò a Buffalo. Non fare niente. Aspettami”

Sparisce in fretta, e giorni dopo le appare alle spalle mentre la pioggia bagna il molo e il suo respiro è troppo calmo per far finta che davvero non le importi di perdere lui.

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[414 parole.
Faccio riferimento a questa fan fiction. Lei va in perlustrazione da sola e lui per un momento le appare alle spalle, come volesse darle un piccolo memento su cui riflettere…
È un vero piacere essere di nuovo qui!^^]

  
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