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Autore: bells swan    24/06/2013    17 recensioni
Bella, ragazza di 19 anni. Edward, un uomo di 39 anni. È vero, c’è una grande differenza d’età, ma alla fine sono entrambi adulti e vaccinati. C’è solo un piccolo ostacolo: Rosalie, la migliore amica di lei, e la figlia di lui.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, James, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ed eccoci finalmente qui, alla fine di YCML. Volevo ringraziarvi tutti, davvero TUTTI, per l’appoggio che mi avete dato in questo percorso. Chi ha messo la storia tra le preferite, ricordate e seguite e ancora di più chi recensiva perché, non smetterò mai di ripeterlo, solo grazie a voi si va avanti con i capitoli :3
Un bacione e grazie di tutto.







“Okay, è questo è risolto. Ora passiamo ai vestiti. Avevo pensato…”
Da quando tutto è ritornato alla normalità sono trascorse due settimane. Due settimane fatte di baci, carezze e coccole tutte per me e il bambino. Sì, perché alla fine quel ritardo era più che giustificato. E tutti ne siamo entusiasti.
Se i baci, le carezze e le coccole me le riservavano tutti, c’era una cosa che invece non facevano affatto: l’amore. Perché da quando ha fatto pace con sua figlia, Edward non manca mai di farmi sapere quanto mi ama.
In questo preciso momento, sono nella mia nuova casa a New York.Ci siamo trasferiti tutti qui, eccetto James. Mi manca da morire ma ci sentiamo sempre. E quando dico sempre non scherzo.
Casa di Edward è stata venduta a una coppia di sposini. Casa mia è ancora mia, non so ancora che fare. Magari la conserverò per quando farò qualche periodo di riposo lì a Forks.
New York è così movimentata! Ad ogni modo, con i soldi ricavati dalla vendita, Edward ha potuto comprare una casa qui a NYC piccola ma accogliente. Il resto è per noi. L’amore è bello ma con questo non ci mangi.
 “Che ne pensi, Bella?”
Troppo preso dalla felicità, ha chiesto ufficialmente a Rosalie di sposarlo. Rosalie, che in questo momento non fa che progettare entusiasta i particolari del suo matrimonio.
Io però sono troppo distratta per parlare, penso colpevole. Ma non mi si può di certo biasimare: sono seduta sul divano con le gambe allungate sul tessuto, la schiena appoggiata al petto di Edward che guarda la televisione accarezzandomi distrattamente la pancia. La sua mano è infilata sotto a mia t-shirt e stranamente questo mi piace ancora di più che se l’accarezzasse da sopra la maglietta. Ogni tanto, ferma la mano come se non ci pensasse ma riprende quando riflette sul movimento fermo delle sue dita.
Rosalie è di fronte a me e Emmett è seduto su una poltrona.
“È fantastico, Rose” le dico sperando non mi chieda di ripetere.
Batte entusiasta le mani e capisco di essere salva.
“Dai, Bella, vieni con me” mi invita Rosalie. “Mi sono ricordata che devo chiederti una cosa.”
Curiosa, la seguo ed entriamo in quella che adesso è camera non solo di Edward ma anche mia. È così strano dirlo! E non immagino quanto sarà strano per Rosalie.
“In queste settimane non ti ho chiesto nulla un po’ perché non ce n’è stata occasione e un po’ perché non ne avevo il coraggio. Però... Posso farti delle domande su questa situazione?” mi chiede fissandomi timorosa.
Non capisco perché deve averne timore. Lei è mia amica, quindi ovvio che le posso raccontare tutto. Certo, non nei particolari visto che comunque l’uomo con cui sto è suo padre e scommetto che anche per lei sarebbe troppo imbarazzante.
“Cosa vuoi sapere esattamente?” domando con leggerezza sedendomi sul letto, subito imitata da lei.
“Come è iniziato tutto?” riflette ad alta voce. “Come avete fatto a non farmi scoprire nulla…?”
Sarà una storia molto lunga.
“Vedi, Rose, io di tuo padre ero stracotta fin da quando ero solo una bambina. Però, sai, non gli davo tanto peso. Insomma, è un uomo affascinante ed era logico esserne un po’ infatuate, no? E, non dandogli tanto peso, ho continuato a stare a Forks nonostante i miei avessero deciso di trasferirsi a New York. A ben pensarci, era meglio se l’avessi seguiti visto poi il casino… Però... Non mi pento di essere rimasta qui perché ho potuto innamorarmi di lui. Edward è stato dolce, gentile, romantico anche. Praticamente l’uomo perfetto. Sapevo che per lui ero solo… quello, però mi bastava. Se potevo averlo accanto anche solo per quel momento ed avere l’esclusiva, a me andava bene. Solo che tu eri come un’ombra. Da un lato ero felice perché stavo con l’uomo che amavo, dall’altro c’eri tu che sei la mia migliore amica e, se l’avessi scoperto, ti saresti arrabbiata a morte con me. Per questo, poi, abbiamo deciso di rivelarti tutto. Speravamo che dopo l’attimo di smarrimento tu potessi accettarlo. Con Edward avevamo deciso di tastare il terreno e stavi reagendo piuttosto bene… poi, però, le cose sono precipitate e tu hai scoperto tutto prima ancora che noi potessimo dirtelo.”
Rivelo tutto col cuore in mano, decidendo di essere sincera fino in fondo.
“Avevate deciso di dirmelo?” chiede infatti.
“Sì. Era la scelta migliore. Alice e James sapevano tutto e ci avrebbero aiutati. Ma posso assicurarti che se lo sapevano è perché l’hanno scoperto non perché abbiamo deciso di dirlo prima a loro che a te. E non ti hanno detto nulla perché io e Edward avevamo promesso loro che saremmo stati noi a rivelarti tutto.”
Rosalie annuisce. Fa una smorfia. “Mi dispiace di essere stata tanto immatura...” si scusa mortificata.
“Ah, non preoccuparti. Anzi, hai già dimostrato di essere molto matura visto che ci hai perdonati” le assicuro.
Rose sorride. “Non avevate nulla di cui farvi perdonare. Lo dovevo solo capire.”
“Comunque ora non ha più importanza. Io sono qui con te che sei sempre la mia migliore amica e tuo padre è felice del fatto che tu sia ancora sua figlia” riassumo felice.
“E aspettando un figlio dalla donna che ama” aggiunge lei sorridendo maliziosa.
Scoppio a ridere. “Fa uno strano effetto!” Ed è vero.
Qualcuno bussa alla porta e apre. “Bella, ci sono i tuoi” annuncia Emmett.
Io e Rose ci alziamo per andare verso di lui. Lei si ferma a dargli un bacio io mi dirigo verso Edward che è sull’uscio a salutare i miei.
Quando mi vedono, i miei sorridono di più.
“Amore, come stai?” mi chiede mamma abbracciandomi stretta. “Ah, quanto sei bella!” esclama squadrandomi.
“Tua figlia è sempre stata bella” si intromette divertito Edward.
È così strano pensare che solo qualche hanno fa i miei genitori avevano contatti con Edward per me, per farmi rimanere a dormire e cenare da lui, e adesso invece sono quasi imparentati.
Mio padre e mia madre hanno saputo tutto il giorno stesso in cui ci siamo trasferiti qui in città. Non è stato facile, ma in fondo la vita non lo è.
Mia madre e mio padre non hanno fatto nulla. Cosa potevano fare d’altronde? Io la mia scelta l’avevo già fatta e quella scelta è Edward.
Mia madre mi ha fatto a tu per tu un discorso lunghissimo sulla differenza d’età ma ho terminato il tutto dicendo ‘Lo amo. Voglio stare con lui. Sono felice’, e mio padre mi ha semplicemente detto che non può mica puntarmi la pistola contro. Il modo in cui ha pronunciato quella frase mi ha un po’ ferito ma quando ho rivelato loro di essere anche incinta mia madre è scoppiata a piangere e mio padre si è emozionato.
È stato in quel momento che ho capito che non ce l’avevano affatto con me. Volevano la mia felicità e la stanno ottenendo.
“Questo è vero” concorda mio padre avvicinandosi a me e passandomi un braccio sulle spalle. “Come va?” chiede.
“Sto bene” rispondo. “Un po’ stanca ma sto bene”. In effetti, sono proprio stanca. Ma quella forse è solo pigrizia.
C’eravamo tutti, o quasi. Alice e i genitori di Edward sono rimasti a Forks ma loro sanno tutto. E sono felici pure loro dopo un momento di totale smarrimento. Forse ci raggiungeranno per il mio compleanno, non saprei.
Mi siedo vicino a Edward, lasciandomi accogliere dalle sue braccia. Penseranno a cucinare mia madre e Rosalie, fortunatamente per me.
Edward mi lascia un bacio fra i capelli, inducendomi a chiudere gli occhi. Quando li riapro, osservo mia madre e Rosalie chiacchierare mentre preparano la cena, e il mio uomo, mio padre e Emmett parlare di sport.
Non parlo, sto nel silenzio più assoluto, eppure non mi sono mai sentita felice come in questo momento, con la mia famiglia tranquilla e la mano di Edward sempre posata sul mio stomaco.


   
 
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