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Autore: ary_gg    24/06/2013    5 recensioni
Storia che cercherò di rendere il più corale possibile con una trama sovrannaturale in sottofondo.
Sono stati inseriti due nuovi personaggi. Due sorelle Selene e Diana.
Le due arrivano in città all'inizio dell'anno scolastico, non sono però delle studentesse. La storia si svolge come nel telefilm, dopo quattro mesi dalla fine della seconda stagione. Ci saranno nuovi problemi oltre agli alfa e i problemi saranno causati proprio dalle due ragazze, che nascondono una natura sovrannaturale, oltre che un piano segreto. Probabili spoiler se non seguite la programmazione americana. Dateci un'occhiata se vi va -Ari
Genere: Fantasy, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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YOU ARE MY WONDERWALL

 

Quando arrivai in quella cittadina apparentemente dimenticata da Dio, mi chiesi come mia madre avesse fatto a crescere lì e come poteva minimamente pensare che anche io e mia sorella potessimo vivere lì. Fortunatamente o no, ci trasferimmo quando ero troppo piccola per ricordare cosa significasse stare lì. Passare da New York a Beacon Hills non era il massimo, ma l’incarico che avevamo avuto era importante e di certo non potevo fare la schizzinosa. Mi guardai allo specchio, gli occhi grandi e azzurri spenti mi guardavano accusatoria. Chi volevo prendere in giro? Non ero per niente felice e soprattutto non ero poi così convinta di tutto quello. Non avevo però molta scelta, mia sorella Diana, da quando mia madre era morta, si era occupata di tutto, mi aveva messa al centro dandomi ogni genere di spiegazione e non nascondendomi più nulla. Quando mi disse che avevamo del lavoro importante da fare, non mi ero posta molte domande. Ero sicura che non avrebbe mai fatto nulla che non fosse giusto, che non ritenesse necessario e che non contribuisse a ristabilire l’equilibrio naturale delle cose.

Selene passò  la mano sull’elastico che teneva i suoi capelli in una coda tirandolo via. Le morbide onde ricaddero sulle sue spalle e sulla sua schiena.
“Ho sempre invidiato i tuoi capelli”
Guardò sua sorella attraverso lo specchio e le sorrise.

“Cosa hanno di diverso dai tuoi? Sono molto lunghi, scuri..”
“Lo so ma sono diversi”
La ragazza alzò un sopracciglio continuandola a guardare attraverso lo specchio come se stesse parlando arabo.
“Ok, l’importante è che ne sia convinta tu”
“Selly, è tardi”
La ragazza alzò gli occhi al cielo, prese i vestiti che aveva preparato la sera precedente e sparì nel suo bagno per prepararsi. Quando uscì sua sorella era già andata via, le aveva lasciato un semplice biglietto e, a quanto pare, una decappottabile tutta per lei nel piazzale adiacente alla casa. Prese le chiavi che erano sul tavolo e si mise alla guida. Sorrise sentendo il motore dell’auto, prima di partire indossò i suoi occhiali da sole, si guardò allo specchietto retrovisore dandosi una sistemata ai capelli, poi partì. Destinazione? Beacon Hills High School. Quando arrivò nel parcheggio della scuola con l’auto che sicuramente non passava inosservata, gli occhi di tutti erano puntati sulla novità. Il problema? Non avrebbero visto spuntare una nuova studentessa, sebbene non avesse poi molti anni più di loro. Uscì dall’auto posando delicatamente i tacchi al suolo, prese tra le mani la giacca di pelle, che era alquanto inutile dato il caldo che ancora caratterizzava quell’inizio Settembre, spostò i capelli indietro e camminò decisa verso l’entrata della scuola. Mentre si avvicinava alla porta fu colta da una sensazione che conosceva bene, si fermò e tolse gli occhiali da sole. Quando si voltò per guardarsi intorno e capire da dove veniva quella sensazione, notò due ragazzi che la guardavano, uno dei due era sicuramente un licantropo. Il suo sguardo vagò in giro, c’era sicuramente qualcun altro. Notò un ragazzo che era appena arrivato e che si dirigeva verso quello che aveva notato prima. Catturò l’attenzione di tutti e due; dopo averli inquadrati, si voltò nuovamente ed entrò nella scuola. Mentre avanzava verso l’ufficio del nuovo preside della scuola, lo intercettò insieme a sua sorella.
“Selene”
Sorrise avvicinandosi ai due.
“Signorina White, sua sorella mi stava appunto dicendo che sarebbe arrivata a breve”
“Preside Parker, volevo ringraziarla per l’opportunità”
“Si figuri, ha portato a termine gli studi con eccellenza e nel frattempo ha fatto molta esperienza sul campo, l’età anagrafica non ha molta importanza.”
“Non tutti prenderebbero comunque una ventiquattrenne neolaureata”
“Sono certo che farete entrambe un ottimo lavoro, scusate devo andare, è il primo giorno e devo sistemare molte cose, qualsiasi problema, potete rivolgervi a me”
Selene e sua sorella sorrisero all’uomo che si allontanò rapidamente.
“Sappiamo cavarcela benissimo da sole”
Disse sarcastica Diana una volta che fu troppo lontano per ascoltarle.
“Diana..”
La rimproverò Selene giocosamente.
“Allora..novità?”
Le disse sorridendole allusiva.


“Siamo a quota due..tutti beta”
Disse camminando verso il suo ufficio.
“Credo di aver fatto rizzare le loro antenne o sensi da lupo o che so io”
“Tesoro..dovremmo passare inosservate”
La canzonò camminando accanto a lei
“Sul serio?”
Le disse sarcastica.
“No, assolutamente no. Prima ci notano, prima risolviamo la questione”
“Dobbiamo trovare l’alfa e la ragazza per risolvere la questione”
Diana sbuffò un po’.
“Andiamo sorellina, rilassati, fretta di tornare a NY? Mi dispiace deluderti, ma non è così imminente la nostra ripartenza”
“Guarda che lo so, voglio solo mettere fine a questa storia tutto qui”
Diana la bloccò per un braccio costringendola a fermarsi e la guardò negli occhi.
“So che è una vita fatta di sacrifici, ma pensaci. Se questa cosa va bene non dovremo più preoccuparci di nulla in futuro. Saremo delle persone normali. Potremo costruirci una famiglia o qualsiasi altra cosa”
Le sorrise comprensiva.
“Lo so che è la cosa che desideri di più, ma non è detto che sia ciò che voglio anche io”
Diana guardò la sorella perplessa quasi non comprendendo quello che voleva dire.
“Lascia stare, vado a sistemare un po’ l’ufficio, l’ultima consulente ha dovuto lasciare tutto improvvisamente senza avere il tempo di togliere nulla”
Disse con aria innocente.
“Smettila, poverina l’avrai spaventata a morte.”
“Non è più loro compito. Siamo tornate, questo è quello che conta, il loro lavoro è finito. Per sempre”


Intanto nel cortile della scuola Isaac si era avvicinato a Scott e Stiles, per qualche secondo si era sentito completamente perso, qualcosa nella sua mente si era annebbiato. Si era dimenticato di tutto, sentiva solo qualcosa che attirava completamente la sua attenzione, ogni cellula del suo corpo era stata calamitata verso quella ragazza. Era strano. Non era qualcosa di normale, non era qualcosa di umano. Quando si avvicinò ai due ragazzi li sentì discutere proprio di questo.
“Andiamo Scott! Da quando in qua sbavi in questo modo davanti ad una donna?”
Stiles si fermò un momento riflettendo su quello che aveva detto, ripensò al modo in cui guardava Allison le prime volte e scosse la testa.
“Ok, forse sempre.”
Scott che sembrava essersi ripreso lo guardò male.
“Senti chi parla..”
Borbottò
“..ad ogni modo non è quello che pensi tu”
“No? Oh andiamo amico, non c’è niente di cui vergognarsi in fondo è una bella ragazza, ok bella forse è anche poco, un po’ grande per noi forse, ma..”
“Dobbiamo parlare”
Isaac irruppe nel discorso tra i due senza grandi cerimonie. Stiles assunse un’aria corrucciata e infastidita, Scott invece sembrava attento.
“Potresti farmi finire il mio di discorso?”
“Stiles non è esattamente un’attrazione normale quella che ha provato Scott, mi sbaglio?”
Disse poi retorico verso il ragazzo.
“Co-cosa? Ma..”
Il ragazzo passò lo sguardo tra i due a bocca aperta capendo che quel discorso non lo avrebbe mai capito in pieno, perché lui era normale, loro non proprio. Nel momento in cui stava per rispondere concretamente fu bloccato nuovamente da Isaac.


“Comunque non è questo quello che mi interessa al momento. Derek ha bisogno di parlare con te.”
“Cos’è fai da messaggero adesso?”
Disse sarcastico Stiles che si beccò un’altra occhiataccia.
“Che succede?”
Scott cercò di capire il motivo di tale richiesta assumendo un’aria decisamente più seria del suo amico.
“Te lo spiegherà lui”
Isaac avanzò lasciandosi alle spalle i due perplessi.
“Ehi!”
Scott cercò di richiamarlo senza successo, Isaac raggiunse l’entrata  e si allontanò all’interno della scuola.
“Cosa credi che voglia?”
Disse Stiles stavolta molto più serio di quanto non fosse stato quella mattina.
“Non lo so, ma se crede di mandare Isaac o chiunque altro per attirarmi verso di lui se lo scorda”
“Sarà solo incavolato per il piano che hai messo in atto a sua insaputa per mettere K.O. nonno-inquietante-Argent, senza considerare il fatto che alla fine non fai parte del suo branco, anche se gli avevi dato la tua parola”
“Dopo quattro mesi se ne ricorda? E poi tu da che parte stai?”
Stiles alzò le spalle in segno di dubbio. Non gli veniva in mente altra motivazione.
“Dalla tua Scott, solo che non mi piace Derek arrabbiato. Ti ricordi cosa fa Derek arrabbiato, vero? Quello sguardo è inquietante tanto quanto quello di nonno Argent”
Scott sospirò scocciato cominciando ad andare verso l’interno della scuola seguito da Stiles.

Selene entrò nel suo ufficio. La stanza era illuminata dal sole che entrava dalla finestra ed inondava di luce la scrivania. La ragazza chiuse la porta alle sue spalle e si guardò intorno circospetta. Notò qualche cassetto semi aperto e anche un’anta dell’armadietto era stata lasciata appena accostata. Si avvicinò aprendo qua e là cassetti e armadietti. Nulla di utile era stato lasciato, così ripose tutto in alcuni scatoloni vuoti che erano stati abbandonati in un angolo. Qualcuno bussò alla porta.
“Avanti”
Una segretaria si fece avanti con un mucchio di cartelle in una scatola.
“Signorina White, il preside le manda le cartelle degli studenti come aveva chiesto. Ovviamente ci sono solo quelle di coloro i quali erano risultati problematici secondo l’opinione della precedente consulente. Oh e c’è anche la lista di tutti gli studenti.”
Selene sorrise cortesemente illuminando tutto il suo viso e i suoi occhi, aveva lineamenti delicati, gli occhi grandi ed espressivi, ma a guardarli bene sembravano glaciali, in effetti ricordavano il ghiaccio; la sua pelle era diafana, era talmente pallida che da piccola la prendevano in giro, cosa che le costava il rapido imporporarsi delle guancie per la rabbia, questo suscitava ancora di più le ilarità degli altri bambini. Aveva sempre odiato il colore della sua pelle. Selene prese la scatola dalle mani della segretaria.
“Dia pure a me, la ringrazio”
“Si figuri”
Una volta che la donna fu fuori il viso di Selene si fece nuovamente serio e freddo. Aveva quella assurda capacità, riusciva a sembrare quasi una fata, quasi angelica per certi versi, per poi apparire come la donna più fredda e pericolosa della terra. Finì di sistemare le ultime cose per liberare la scrivania e poi cominciò a sfogliare le varie cartelle scolastiche dando anche una rapida occhiata alla lista degli studenti. Dopo un po’ la ragazza sollevò lo sguardo e si voltò verso la porta chiusa, corrucciò la fronte e si alzò. Si affacciò alla porta osservando il corridoio deserto, eppure c’era qualcosa. Era tutto talmente silenzioso da sembrare quasi irreale per essere una scuola. Avanzò facendo ticchettare i tacchi sul pavimento lucido guardando davanti a sé e cercando di capire cos’era quella sensazione che sentiva, era più forte del solito e doveva scoprire perché. Sentì qualcosa alle sue spalle e si voltò di scatto facendo ondeggiare i suoi capelli sulla sua schiena. Niente. Non c’era nessuno, o almeno così sembrava. La ragazza si guardò nuovamente intorno girando su sé stessa.
“Andiamo so che ci sei”
Disse fra sé e sé. Se era ciò che pensava l’avrebbe sentita comunque. La ragazza si voltò nuovamente e un ragazzo era lì in fondo al corridoio che la guardava, il suo sguardo era serio e sulla difensiva, sembrava quasi la stesse puntando per poi sferrare un attacco. La ragazza contraccambiò lo sguardo  e fece qualche passo avanti, mentre lui dopo qualche secondo sembrò quasi ricordarsi che non doveva essere lì a perder tempo, chiunque o qualsiasi cosa fosse. Così per una volta ritrasse gli artigli, letteralmente, e si voltò per andarsene, ma qualcosa lo fermò.
“Dove credi di andare?”
Disse la ragazza con tono deciso. I suoi occhi si colorarono di viola per qualche secondo, per poi tornare normalmente azzurri color ghiaccio. Il ragazzo scosse un attimo il capo e chiuse e riaprì velocemente gli occhi, sembrava quasi frastornato, non riusciva a capire perché ma era ritornato sui suoi passi. La sua mente era annebbiata e si sentiva totalmente e incondizionatamente calamitato da quella ragazza.
Selene avanzò decisa, ma lentamente, facendo risuonare le scarpe sul pavimento.
“Sei un po’ grandicello per essere al liceo non trovi?”
Disse sarcastica avvicinandosi sempre più al ragazzo. Grazie all’aiuto delle scarpe non c’era poi molta differenza in altezza fra i due, ma dovette comunque alzare lo sguardo per incontrare quello di lui.
Sembrava completamente perso mentre guardava quella ragazza poi quasi una scossa lo risvegliò dal suo stato, scosse la testa e le sue iridi diventarono rosse per un istante. Lei fece un passo indietro facendosi seria all’improvviso.
“Sei tu. Non ci avevano detto di cercare un ragazzo così giovane”
“Non avevi detto che non lo ero abbastanza?”
Fu la prima volta che Selene lo sentì parlare da quando lo aveva visto, era ancora spiazzata dalla cosa. Aveva sentito che era più forte degli altri, ma non si era resa conto lo fosse così tanto. Quando lui cercò nuovamente di andarsene, gli occhi di lei lampeggiarono ancora paralizzandolo.
“Non così in fretta!”
Lui le lanciò un’occhiataccia. I suoi muscoli erano completamente bloccati, cercò di incanalare quanta più forza possibile per potersi muovere.
“Sei tu l’Alfa. Ci sono due Beta in questa scuola, tu sei il loro Alfa.”
“Sai non mi piace che gli altri sappiano così tante cose su di me o il mio branco, senza che io sappia niente su di loro”
Disse con tono secco e autoritario forzando ancora di più il suo corpo finchè finalmente riuscì a liberarsi da quella morsa invisibile, afferrò la ragazza per un braccio e poi anche l’altro. Lei sussultò e il suo sguardo si indurì più di prima, posò il suo sguardo sulle mani del ragazzo che la stringevano in una morsa.
Derek sentì praticamente i suoi palmi scottare, come se fossero a diretto contatto con le fiamme. Nonostante questo non mollò la presa deciso a capire cosa diamine stesse accadendo.
“Non sfidarmi non ne usciresti vincitore”
Derek si limitò a guardarla e a cercare di non mollare la presa, nonostante il dolore insopportabile. Lentamente sentì qualcosa comprimergli il petto quasi a soffocarlo, fu così costretto ad allentare la sua morsa sulla ragazza. Improvvisamente poi, senza nessun motivo apparente, Derek sentì le forze rinvigorirgli nuovamente il corpo, non aveva più nessun dolore e la pelle della ragazza non bruciava più come il fuoco, ma anzi era fresca e liscia. La cosa che non aveva previsto? Il fatto che la ragazza crollò praticamente fra le sue braccia priva di sensi. Il ragazzo la sostenne e l’adagiò piano per terra, affinò l’udito per cogliere il suo battito cardiaco, era un po’ più debole, ma c’era. Improvvisamente la campanella suonò quasi perforandogli un timpano, chiuse gli occhi recuperando il suo udito normale poco prima che qualcuno potesse uscire dalle aule. Si sarebbero occupati loro di lei. La guardò un’ultima volta incuriosito e soprattutto preoccupato. Non aveva mai visto niente del genere e non era il momento adatto per avere altri problemi. Con questi pensieri sparì rapidamente mentre le porte delle aule iniziarono ad aprirsi.

ANGOLO DI ARI

Oh cielo non pensavo ce l’avrei mai fatta. Insomma tipo che questo prologo è scritto da prima che iniziasse la terza stagione, ma non avevo il coraggio di pubblicare, forse era meglio se non lo facevo. Se non ci sarà nessun riscontro positivo lascerò perdere subito, giuro!
Passiamo a noi. Bè non so bene come spiegarvi. Nel senso che se vi spiegassi cosa ho in mente che senso avrebbe pubblicare? xD A parte queste ovvietà, diciamo che avevo la trama ben delineata nella mia testa e se mai continuerò, la terrò, non farò grandi evoluzioni in seguito a quello che sto piano piano scoprendo nella terza stagione, inutile dire che alcune cose le ho già re-inserite, quindi se non seguite la programmazione americana, non so quanto vi convenga leggere.
Ora veniamo al fulcro, se state cercando una nuova FF sterek questa non fa per voi. Nel senso che se cercate solo questo non sarà una coppia qui. Lo dico perché bazzico qua in giro da un po’ proprio perché volevo vedere cosa si pubblicava e vedo che il 90% delle FF sono sterek, quindi insomma, no non è questo il caso I’m so so sorry, però ehi io cerco di invogliarvi a leggere e vi dico che adoro le loro interazioni, quindi qualcosa mi inventerò :P
Non voglio dilungarmi molto, anche perché ho già scritto un papiro.
Mi soffermerò sul titolo “You are my wonderwall” è una frase della celebre canzone degli Oasis “Wonderwall”. Letteralmente significa “muro delle meraviglie” in realtà parafrasando dovrebbe essere “ancora di salvezza”. Io amo dare alle mia FF titoli o frasi prese dalle canzoni, lo faccio sempre. Prima avevo pensato ad un altro titolo, ma poi il mio Mp3 ha passato questa canzone e l’ho trovata perfetta (cercatela se non la conoscete). Il titolo è essenzialmente il cuore di questa FF. Nel senso che tutti sono l’ancora di salvezza di tutti. Ognuno di noi ne ha una, che sia una persona, un ricordo, un evento. Derek in una puntata, durante la prima luna piena per il suo nuovo branco, nella seconda stagione, parla di ancora. Derek dice ad Isaac di trovarne una, lui gli chiede qual è la sua, lui risponde “la rabbia”.
Ho sempre trovato particolare questa risposta. Derek è sempre stato un personaggio arrabbiato, dominato da questo sentimento e dall’istinto. Ora se state seguendo questa nuova stagione, le cose stanno cambiando, e anche qui le cose cambieranno.
La FF è molto corale, o per lo meno io ci provo, non fatevi ingannare dal banner. Non sono una cima in grafica, altrimenti ci sarebbero stati tutti xD Cercherò di sviluppare qualcosa per tutti, ma mi spaventa molto questa cosa, così come la trama sovrannaturale che ho in mente. Non sono un genio dell’inventiva, quindi alcune cose vi sembreranno, scontate, banali o poco credibili, ma ehi, il mondo sovrannaturale dovrebbe essere incredibile di per sé. Insomma si sto mettendo le mani avanti per non cadere come si suol dire xD
Le due nuove entrate sono due sorelle Diana e Selene White. Diana la maggiore il cui volto lo immagino con quello della bellissima Jennifer Love Hewitt. Selene la minore (che è anche nel banner) il cui volto lo immagino con quello dell’altrettanto bellissima (almeno per me) Jessica de Gouw (c’è pochissimo materiale su di lei in giro purtroppo).
Basta ho scritto un poema. Fatemi sapere davvero, senza il vostro supporto non andrò avanti, non credo sarebbe poi molto stimolante e riempirei la sezione di una storia che non interessa a nessuno. Quindi aspetto i vostri pareri, addio, arrivederci forse. Baci Ari

   
 
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