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Autore: tomboy    24/06/2013    3 recensioni
Una ragazza vuole porre fine alla sua vita, ma ha un ultimo piccolo desiderio: vuole baciare qualcuno.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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as the day is fading AS THE DAY IS FADING

Non appena il sole tramonterà, non appena la luce aranciata svanirà sarai mio.
Non opporre resistenza, presto sarà tutto finito: ho solo bisogno di un bacio. Voglio sentire le labbra di qualcuno sulle mie. Per curiosità.
Morirò all' alba, un ultimo piccolo desiderio dovrebbe essermi concesso.
Non voglio costringerti, se vuoi puoi andartene. Non voglio assaggiare un bacio metallico, mi piacerebbe il bacio di Biancaneve.
Il sole... il sole se ne sta andando. Ho ancora una notte per trovarti.
Chissà se te ne andrai come il tuo predecessore, o quello prima, o quello prima ancora.
Occhi-blu non mi ha lasciata neanche parlare è fuggito via veloce.
Occhi-cielo mi ha ascoltata e poi mi ha lasciata.
Occhi-cerbiatto teneramente ha detto che non sarebbe riuscito a darmi il bacio che desideravo. Che dolce...
Sei la mia ultima speranza. Cosa mi risponderanno quei tuoi occhi enigmatici? Quei pozzi talmente scuri da perdermici, impossibile riemergere.
Apri le labbra e poi scuoti la testa. Ti volti come loro.
Sei ore. Ancora sei ore. Troppe.
Fra poco cominceranno le convulsioni.
Non è passato neanche un pomeriggio da quando ho scoperto una piccola piantina simile al prezzemolo, mi aveva incuriosità. Così fragile, così innocente mi aveva stregata. Aveva un fascino particolare. Tossico.
Non era prezzemolo....era...era....
era
cicuta.
Quella pianta che avevo imparato a riconoscere dai libri di medicina.
Prima verrà il vomito, dopo una, due ore le convulsioni. La mente si oscurerà, la vista si deformerà, gli occhi roteeranno selvaggiamente, le estremità si paralizzeranno.
Ho scelto questa morte non a caso; il destino mi aveva donato la stessa pianta per la cui mano morì Socrate.
Volevo realizzare quel mio pazzo desiderio. Mi sarebbe piaciuto vivere quello che Catullo descriveva.
Ecco le convulsioni.
Il mio sogno è infranto, pazienza. Comincerò un viaggio bellissimo ed infinito.
Chissà forse dove sto andando la mia ultima volontà verrà esaudita.
Chissà se i miei amici sentiranno la mia mancanza? Si saranno già abituati a non avermi più intorno?
E' la mia bocca quella che urla? Mi piego su me stessa per sentire meno male. Provo a rialzarmi, ma cado davvero forte sulla schiena.
Me ne resto qua a terra pensando che non mi sveglierò più.
Il cielo. La panchina. L'erba. Tutto si sta rimpicciolendo. Mi soffocano.
Nel mezzo dell'oblio percepisco una presenza.
Ti prego, ti prego fa che non sia un maledetto eroe che vuole salvarmi.
Labbra zuccherate baciano il mio volto bollente, giungono infine alla mia bocca. Lingua nella lingua.
Dammi mille baci, poi cento, poi altri mille ancora.
Lui piange.
Lui non mi aveva abbandonata.
Lui c'è.
Occhi scuri in occhi chiari.
«Che stranezza è mai questa?» proseguo sorridendo « Si dice che sia bene morire fra serene parole di augurio».
Così con le ultime parole di Socrate lo lascio.
Sposerà quella bella ragazza dai capelli rossi, sempre sorridente. Che sa farlo ridere. Che sa renderlo beato.
Sposerà quella ragazza  che lo rende felice.
Serenamente sospiro e spiro.

Angolo
Per gli effetti della cicuta ho cercato di essere il più veritiera possibile basandomi su libri di medicina.
La morte di Socrate è probabile che non sia stata così dolce come Platone l' ha descritta nel Fedone, per questo le ultime parole di Socrate potrebbero non essere state queste.
Mi piacerebbe avere una vostra opinione.

  
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