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Autore: Kath_Mary    25/06/2013    7 recensioni
Jennifer, una ragazza dolce e sensibile, perde il suo ragazzo in un'incidente stradale, non sarà facile per lei accettare il tutto.
Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale!
Genere: Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Mi risvegliai su un letto di ospedale, sul momento ricordavo ben poco di ciò che era successo la sera precedente, mi guardai intorno con gli occhi ancora socchiusi, riuscivo ad intravedere qualcuno, mi sforzai di aprire gli occhi più che potevo e vidi il mio ragazzo, John che mi guardava.Iniziai a chiamarlo per nome, ma lui non disse una parola, si limitava a guardarmi, io innervosita dal fatto che lui non mi parlasse e non mi spiegasse quello che era accaduto la sera prima mi voltai con il viso dall'altro lato e quando mi girai nuovamente verso lui non c'era più, la stanza era deserta.
Mi rigiravo nel letto come una bambina che non riesce a dormire a causa del buio, ma non era così, la stanza era illuminata e io non ero più una bambina, anche se avrei preferito esserlo.
Dopo un'oretta passata a stressare la mia mente cercando di ricordare l'accaduto, sentii qualcuno fermarsi dietro la mia porta e di colpo aprirla, gettai quasi un urlo pronunciando il nome John, ma non era lui: una donna si soffermò di spalle davanti alla porta come se aspettasse qualcuno, non riuscivo a distinguere chi fosse, quando finalmente si voltò verso di me capii che era mia madre, si avvicinò sedendosi sul mio letto e accarezzandomi il viso. Io ormai stufa di non riuscire a ricordare nulla le chiesi cosa fosse accaduto, una lacrima le rigò il viso e dopo qualche istante iniziò a raccontarmi quasi tutto, parlò di un incidente stradale, un'auto guidata da un ubriaco vi è venuta addosso mentre tornavate a casa disse, in quell'attimo ebbi un flashback.

Rividi me e John sulla sua auto, tornavamo a casa dopo una serata passata in discoteca con gli amici, tutto era andato bene avevamo trascorso una serata tranquilla, ci eravamo divertiti, avevamo bevuto pochissimo, eravamo lucidi quella sera.
Di colpo un'auto rossa, con un uomo al volante ci venne incontro, ricordai la luce dei fanali arrivarci addosso, John cercò di evitarla spostandosi su un lato ma l'auto sbandò, finimmo contro un albero. E poi nulla, il vuoto!
Guardai mia madre sconvolta, con tutta l'aria di chi non aveva ancora capito cosa fosse realmente successo, le chiesi di John, del perché fosse venuto a trovarmi e non avesse parlato con me, volevo capire perché non parlava, perché non mi aveva spiegato cosa era successo lui stesso.
Mia madre in quell'attimo scoppiò in lacrime, io continuavo a guardarla perplessa senza capire il motivo del suo pianto, dopo qualche minuto si calmò asciugò le lacrime e senza preoccuparsi della mia reazione quasi urlò "è morto, John è morto." 
In quell'istante sentii il cuore frantumarsi in mille pezzi, scoppiai in lacrime e urlai che era impossibile, io l'avevo visto era qui con me sta mattina, non poteva essere morto, anche se lo fosse stato davvero io l'avevo visto, come poteva essere possibile? non avrei mai accettato la sua morte, eravamo cresciuti insieme, ci conoscevamo da una vita ed erano ormai quasi sette anni che stavamo insieme come coppia.
Mia madre non smetteva di piangere, continuava ad urlarmi contro che era quasi impossibile che io l'avessi visto quella mattina, continuava a ripetermi che era morto sul colpo per proteggere me, si era messo davanti a me per farmi da muro e proteggermi, era per questo che io ero viva.
Io non potevo crederci o per lo meno non riuscivo ad accettarlo.
Erano le 15:20 quando mia madre mi disse che doveva andare a casa dai miei fratelli, io le dissi di non preoccuparsi che poteva tornare a casa, in fin dei conti stavo bene o al meno lo credevo!
Mi addormentai subito dopo che mia madre se ne fu andata e senza neanche accorgermene iniziai a sognare.
Ero seduta su una spiaggia desolata e in lontananza vedevo arrivare un ragazzo, lo guardai bene e mi accorsi che era proprio il mio Jonh mi alzai correndo verso lui, ma quando mi ritrovai davanti a lui e lo abbracciai sparì diventando sabbia, mi sedetti a terra piangendo come una bambina disperata quando perde qualcosa, io non avevo perso qualcosa, avevo perso lui, la persona più importante di tutta la mia vita.
Mi svegliai ancora una volta su quel letto di ospedale e realizzai il fatto che era solo un sogno, mi voltai alla mia destra e vidi John ancora una volta seduto sulla sedia a fianco del letto, mi alzai di colpo anche se mi era stato proibito di alzarmi per il momento, mi avvicinai a lui, avrei voluto toccarlo, ma avevo quasi paura che come nel sogno sparisse, iniziai a farneticare qualcosa a bassa voce, lui continuava solo a guardarmi dopo circa qualche minuto sentì sussurrargli queste parole "Sto bene Jennifer, è ora che tu vada avanti anche senza di me".
A quelle parole io scoppiai in lacrime, le lacrime mi oscuravano la vista e una volta ripresa lui non era più vicino a me.
Iniziai a pensare, allora lui non c'era più per davvero, mi aveva lasciata ed è venuto a salutarmi, io non potevo accettare una cosa del genere, non potevo vivere se lui non era più con me, la mia vita non sarebbe più stata la stessa.
Ebbi nuovamente un flashback.
Eravamo io e lui distesi sul divano di casa sua, ci tenevamo stretti, di tanto in tanto lui mi dava qualche bacio, ci amavamo, dopo un po' i baci iniziarono ad essere più persistenti e più passionali, ad un tratto mi prese in braccio e mi portò in camera sua, lì facemmo l'amore per la prima volta, fu bellissimo concedersi a lui, mi sono sentita sua, mi ha reso una donna e tra le sue possenti braccia io mi sentivo una bambina in cerca di protezione, ma ormai ero una donna.
Tornai finalmente in me, provai svariate volte a dormire ma proprio non ci riuscivo, mi alzai dal mio letto e mi avviai verso la finestra, la aprì e iniziai ad osservare il vuoto che precedeva le strade di questa popolata città, presi una sedia e salì su essa tornando nuovamente a guardare il vuoto, presi coraggio e mi lanciai verso quel vuoto, sembrava un'eternità, All'impatto con l'asfalto non sentii più nulla, ero morta. Dopo pochi istanti il mio cuore cessò di battere e mi rividi lì sdraiata per terra con mezza popolazione raccolta intorno a me mi voltai e vidi John gli corsi in contro lui mi prese per mano e ci avviamo verso una luce che in lontananza si faceva sempre più splendente.
Di me non rimase altro che il corpo e una lettera scritta poco prima di fare queste scelta.

Cara mamma, ti scrivo questa lettera per dirti che ti voglio bene.
Scusami per ciò che sto per fare, ma così non posso andare avanti.
Il dolore è lacerante e spero che tu capisca la mia scelta, non posso vivere senza di lui.
Ecco perché farò in modo di ricongiungermi con lui e vivere per sempre insieme!
Perdonami, so che ne soffrirai e mi dispiace, ti voglio bene, ma lo amo e senza lui mi sento già morta!
Dai un bacione ai miei fratellini, digli che gli voglio tanto bene e dì a papà di stare tranquillo.
Starò bene con lui.
Vi voglio bene!
                                                                               Jennifer.

   
 
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