Romance & Cigarettes
[Parte Prima]
~~
-Il Lato Romantico
di Shikamaru Nara-
( se ne ha uno!)
In partenza per Suna, il
giovane Nara diede un ultimo sguardo al suo villaggio natio: di
sicuro quegli immensi prati verdeggianti gli sarebbero mancati più di
qualsiasi altra cosa! Si sarebbe dovuto abituare al noioso paesaggio fatto solo
di sabbia, sabbia ed altra sabbia, sino l’orizzonte,
fin dove lo sguardo può arrivare.
Niente più fili d’erba fra
le labbra, da mordicchiare per ammazzare un po’ il tempo; ne
più alberi a fargli da ombra nelle afose estati umide…
Chi, al suo fianco, lo
avrebbe disturbato con un fastidioso crack!crack! continuo di patatine?
Chi lo avrebbe svegliato
gridandogli nell’orecchio?
…Ma
lui, voleva davvero andare a Suna?
Sistemò meglio lo zaino
che portava in spalla, pieno delle sue cose.
No che non gli andava di andare a Suna, porca miseria!
Troppo
strada, mendokouse!
Però Tsunade-sama era
stata molto chiara: raggiungere Suna nel minor tempo
possibile ed assicurarsi che tutto procedesse nel migliore dei modi, o per
meglio dire: aiuta a ricostruire il villaggio, proteggi ed allena se ce né
bisogno.
Questo perché, dopo le
ingenti perdite dovute all’attacco da parte dell’Akatsuki, c’era bisogno di
nuovi sensei e di due braccia forti e robuste e naturalmente di tanta sana
buona volontà, proprio quella che mancava a Shikamaru Nara!
Perché la scelta fosse caduta proprio su di lui, ancora
se lo stava chiedendo.
Ma la parte più difficile
non era stata quella di accettare la missione, ma bensì
di dare la grande notizia al suo team (e con team intendeva soprattutto Ino Yamanaka!).
Si passò stancamente una
mano sul viso al ricordo di quello che era accaduto pochi
minuti prima.
«A Suna?»
«Già! Tsunade-sama mi ha appena dato
la “bella notizia!”»
«E per
quanto tempo dovrai rimanerci?»
«Non lo so ancora, Choji.»
«Sarà dura dirlo ad Ino…»
«Non starai mica pensando di
abbandonarmi, eh!?»
«Lo sai che quanto si arrabbia
diventa una belva, ed io vorrei starle il più lontano possibile…»
«E perché
dovrebbe arrabbiarsi, scusa?»
«Sei proprio ottuso, Shikamaru. Avrai
anche un QI alto, ma quando si tratta di faccende d’amore non capisci proprio
niente.»
“Faccende d’amore, tsk!
Roba da femminucce…”
Shikamaru guardò il sole
brillare nel cielo e nessuna nuvola all’orizzonte…Brutta faccenda!
Aveva chiesto a Choji di
trovare Ino e di dirle di raggiungerlo ai cancelli di
Konoha, ma senza informarla di nulla! Quello era compito suo, in fondo…
Era quasi mezz’ora che,
ormai, si trovava là in piedi e nemmeno l’ombra della bionda kunoichi.
Si tolse lo zaino dalle
spalle e si sedette all’ombra di un albero, poggiando la schiena e chiudendo
gli occhi per rilassarsi un poco. Di certo quell’ombra
gli sarebbe mancata…E forse non solo quella!
Nel silenzio quasi
surreale di quel pomeriggio, avvertì dei passi morbidi avvicinarsi sempre di
più, lentamente, senza alcuna fretta.
Quando finalmente l’ebbero raggiunto, aprì gli occhi.
«Yo!»
«Ciao Nara.»
Male, malissimo! Quando lo chiamava per cognome era un brutto segno.
«Come mai mi hai fatto
venire fin qua?»
«Devo
dirti una cosa, dai siediti.»
«Preferisco stare in
piedi.»
Ino incrociò le braccia
all’altezza del petto e lo fissò, seria.
«Bè, forse quello che sto per dirti non ti piacerà, o almeno così dice Choji…»
«E
cosa sarebbe?»
La bionda manteneva
quell’aria da dura, e non si muoveva di un millimetro (ma
dentro stava tremando come una bambina).
Shikamaru si tolse dalla
bocca il filo d’erba che gli aveva tenuto compagnia fino quel momento, più per
scaricare la tensione che per altro.
«Tsunade-sama ha deciso di
mandarmi in missione a Suna. Nulla di pericoloso, semplicemente devo dare una
mano fin quando ce ne sarà bisogno, quindi non so
quando tornerò.»
«Mh, tutto qui?»
«S-si, Ino.»
La ragazza cercò di
mantenere un atteggiamento il più normale possibile, senza dare di matto, come
avrebbe fatto se il suo orgoglio non la sgridasse
continuamente.
«Parti subito suppongo.
Allora, buon viaggio.»
«Ino?»
La ninja si girò e cercò
di allontanarsi il prima possibile…Prima che Shikamaru si accorgesse
dei suoi occhi lucidi e sull’orlo del pianto.
Ino tirò un sospiro di sollievo…
“Kagemane no Jutsu”*
Ad
un tratto si sentì pietrificata, come se i suoi piedi fossero stati incollati a
terra, e non riusciva più a fare nemmeno un movimento dettato dalla sua
volontà.
E subito capì…
«Shikamaru,
sei un bastardo! Lasciami subito andare!!»
Il
ninja camminò con estrema calma sino a fronteggiarla.
«Per
una volta Ino vorrei tanto che tu provassi ad essere veramente te stessa.»
«Che cosa vuoi dire?»
La
ragazza cercava di fare appello a tutte le sue forze per non scoppiare a
piangere seduta stante! Non gliel’avrebbe data vinta a quel mollusco, mai e poi
mai!
«Se vuoi piangere, fallo pure! Se ti
dispiace che parto, dillo! Io non ti prenderò in giro, Ino. Perché
devi continuamente fingere con me? Non siamo forse amici?»
«Smettila!!
Sono solo una montagna di sciocchezze, e liberami! SUBITO!»
Shikamaru
sospirò.
Era
davvero difficile parlare con Ino, soprattutto se si andava ad intaccare il suo
profondo orgoglio di ninja. E lui, non era davvero
tipo da fare certe cose.
«Come
vuoi. Kai**.»
Shikamaru
ruppe il contatto tra la sua ombra e quella di Ino.
«Ora
sei libera di andare.»
Ino
ritrovò il controllo del suo corpo e guardò il suo
compagno rimettersi lo zaino sulla spalla ed attraversare il cancello di
Konoha.
«Dove stai andando?»
«Che domanda sciocca!»
Le
urlò Shikamaru, allontanandosi.
Ino
a quel punto, si lasciò andare.
Dei
profondi lacrimoni incominciarono a scenderle lungo le guance accaldate, senza più vergognarsene…Oramai Shikamaru non avrebbe più
potuto vederla.
«La
vuoi sapere una cosa, Nara!? Per quel che mi
riguarda puoi pure non tornare proprio a Konoha! Rimani a Suna, visto che ti
piacciono così tanto le sue donne! E…E se ti succede qualcosa io sarò l’ultima persona che
verrà ad aiutarti perché non me ne frega NIENTE! Ci troveremo un altro compagno
di squadra io e Choji! ADDIO!»
“Ma cosa centrano adesso le donne di Suna?”
Si
domandò Shikamaru prima di voltarsi e di vedere la sua compagna di squadra
correre per la via principale del villaggio.
Naturalmente,
la voce della ragazza l’aveva tradita.
“Lo
sapevo che si sarebbe messa a piangere! Ehh, le femmine: brutta faccenda.”
Il
ninja si accese una sigaretta, saltando spedito da un ramo all’altro.
Ino
aveva sempre odiato quel brutto vizio che gli era preso! Ma
tanto, adesso, che problema avrebbe mai fatto?
La
ragazza, in fondo, gli aveva detto addio.
«Mendokouse...»
E poi, tutti sapevano che Shikamaru Nara, in
faccende d’amore, era peggio di una scimmia con l’influenza. Quindi…
perché arrabbiarsi tanto,
Ino-chan?
~~
[Fine Parte
Prima]
*
Kagemane no Jutsu= Tecnica del Controllo dell’Ombra (in jap è più bello!! XD).
**
Kai= Rilascio.
Dunque? Che ve ne pare?
Si lo so, al momento è parecchio drammatica la cosa:
i nostri adorati piccioncini divisi da tre giorni di intenso cammino!
Ma
se mi conoscete, dovreste sapere che sono una fastidiosa mosca bianca perciò, abbiate
fede XD.
Ringrazio
tutti coloro che avranno la bontà di leggere e di
commentare (nel prox capitolo, l’ultimo, i ringraziamenti!). Spero di poter
aggiornare il prima possibile.
Kiss
by kagome ^^
P.S.
un caloroso ringraziamento va tutti coloro che hanno
commentato “Pink or Black?”, e cioè:
Kaho_chan – Final Alex – arwen 5786 – Kodamy – bambi88 – Nidaime_93 –
NinfaDellaTerra.
E un grazie di vero cuore anche a chi ha solo letto!
XD