Nella serie The Penguins of Madagascar, Skipper non gioca mai, glielo rinfaccia anche Marlene in una puntata. Per questo mi è sembrato un po’ strano vedere nel film la scena in cui gioca sul letto con i suoi uomini… e ho cercato di conciliare lo Skipper della serie con quello dei film, partorendo quest’obbrobrio.
 
 
 
Quel letto matrimoniale era una favola, pensò Skipper mentre si tuffava fra le candide lenzuola.
Quell’intera stanza d’albergo nella città di Monaco era una favola.
Era una favola, appunto. Gli scimpanzé e la sua squadra la stavano trasformando in una discarica. Ma che importanza aveva? Erano ricchi sfondati!
Era la prima volta dopo anni che Skipper si sentiva così libero e spensierato.
Giocare non era da lui. Riusciva sempre a trovare ovunque e comunque una missione da svolgere, un incarico da compiere a tutti i costi. Non era più un pulcino, aveva smesso di perdere tempo con i giochi da molto tempo.
Ciò non gli impediva però di concedersi ogni tanto un piccolo momento di follia, no?
– Ragazzi – chiamò i suoi uomini a raccolta – abbiamo fatto affari d’oro oggi, meritiamo il pomeriggio libero.
I tre si lasciarono sfuggire un verso di entusiasmo.
Skipper continuò: – Pertanto… – afferrò un cuscino – Beccati questo, Kowalski!
–Ma co…
Il suo luogotenente si beccò il cuscino in faccia, colto completamente alla sprovvista.
– Battaglia a cuscinate!
– Come? – chiese un Soldato visibilmente scioccato.
– Si tratta di uno speciale addestramento – Skipper strizzò l’occhio.
I suoi uomini non si fecero pregare.