W i n t e r ;
Quel giorno era un giorno invernale. Non un giorno normale , era il ventisette dicembre. Il giorno dove la sua vita cambiò radicalmente da subito.
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Jonghyun camminava per le strade fredde di Seul lasciando che il ghiacciante vento sfiorasse il suo viso con un dolce soffio. Odiava l’inverno , nelle strade si sentiva sempre la stessa
fragranza di freddo , il più delle volte erano vuote , Jonghyun odiava l’inverno perché era noioso. Si trovò a pensare a come avesse fatto a scontrarsi con tutta quella bellezza , quel
giorno. Camminando così , senza meta , si era fermato incontrando i suoi occhi felini. Era impossibile non notarlo , passargli di fianco senza neanche lanciargli un’occhiata.
Egocentrico ed esibizionista , davvero impossibile non accorgersi di una persona così. Era solo fermo. Lasciando che entrambi gli occhi si divorassero fra di loro , con tutto quel rosa
shocking che aveva addosso gli si stavano per bruciare.
< Ciao. > Era come una scia di purezza , la sua voce. < Ciao. > Jonghyun ricambiò il saluto con la più totale indifferenza mentre scrutava nei particolari tutta quella bellezza divina. Non
era umano , non poteva esserlo. A specchiarsi in un quel freddo giorno d’inverno c’erano solo loro due , in quel piccolo viale della città, si guardavano ancora. Jonghyun avrebbe potuto
anche interrompere quel contatto all’istante , ma non fece nulla. Era abbagliato , era catturato dal suo fascino pieno di purezza e innocenza , dagli occhi piccolissimi di taglio orientale
che lo facevano somigliare ad una volpe. Nell’inaspettato , il ragazzo dai capelli biondi fece la prima mossa , per così dire. Aveva solo accorciato la distanza che c’era tra i due corpi.
Vederlo da vicino era decisamente un’altra cosa. Alto e magrissimo. I capelli biondi che gli scivolavano sugli occhi a causa del leggero vento , le labbra avevano la forma di un cuore ,
la cosa più bella che avesse mai visto. E poi , vide i suoi occhi assumere una forma simile a quella della mezza luna , gli angoli delle labbra inarcarsi in su , una vista di denti
bianchissimi e perfetti. Il sorriso più bello che avesse mai visto , limpido e puro. Quel sorriso che metteva in evidenza i suoi zigomi i quali gli calzavo a pennello. Quel sorriso che
emanava calore in contrasto con la gelida stagione , uno degli spettacoli più belli al mondo. E lì , si chiese nuovamente se poteva essere umano un tale divinità. Jonghyun era fermo
, quasi paralizzato e non riusciva a fare nulla tranne che ammirarlo , neanche ricambiare quel sorriso troppo perfetto. Inaspettatamente , poi , il ragazzo di fronte portò le mani sulla sua
sciarpa rosa , la tolse lentamente e allungò le braccia per posarla sul collo del castano che continuava a guardarlo. Dopo aver finito di avvolgerla , riprese ad osservare il nuovo
proprietario della sciarpa con il suo solito sorriso stampato in faccia. Jonghyun lo guardò un attimo con un’espressione interrogatoria. < Fa freddo. Siamo a dicembre , come puoi
uscire senza una sciarpa? > A Jonghyun scappò un piccolo ghigno. Nelle circostanze in cui si trovavano adesso , la frase da dire sarebbe più indicata per lui. Non aveva neanche
pensato a dire cose del genere “ Ma adesso hai freddo tu “ oppure ad opporsi a quel gesto. Non lo riteneva opportuno , il gesto è stato di sua spontanea volontà , non forzato. E purché
ogni umano può pensare con la propria testa , se gli era stata prestata la sciarpa significava solo che la persona che aveva compiuto il gesto era consapevole che ora sarebbe morta
di freddo. Ma scrutandolo di nuovo , le possibilità che avesse ancora freddo era bassissime , dato che aveva addosso un maglione , rosa shocking ovviamente. Jonghyun si limitò ad
un semplice < Grazie > e a mostrare uno dei suoi sorrisi mozzafiato , finalmente era riuscito a farlo. Ricorda ancora il colore delle sue gote manifestarsi pian piano , una rosa chiaro
che si intonava benissimo con il suo viso , a quell’azione. E il ragazzo più basso sorrise di nuovo con lo sguardo divertito. < Hai mai baciato qualcuno? > Sorpreso di se stesso ,
Jonghyun ora stava ricavando il perché di quella domanda. < No. > Rispose secco il ragazzo biondo facendo ben notare quel lieve filo di tristezza nel suo sguardo. < Allora ti va di , uhm
, di baciarmi? > Jonhyun era sempre stato un ragazzo senza peli sulla lingua , dritto e sfacciato. In quel momento non sapeva se era confuso o se era diventato pazzo all’istante , in
quel momento non sapeva il perché , ma sapeva di certo che voleva sentire il sapore di quelle labbra a cuoricino all’apparenza morbide. Come risposta ebbe solo un “ sì “ mostrato
implicitamente con l’annuire. Per un attimo si chiese perché quel ragazzo aveva scelto la risposta affermativa , essendo il suo primo bacio quello. Non cercò risposta comunque , non
voleva una risposta.Si avvicinò maggiormente verso l'altro ne troppo lentamente e ne troppo velocemente , una volta raggiunto quasi il limite eliminò la distanza che c’era fra i loro
respiri , determinato. Le proprio labbra delicatamente appoggiate su le sue che erano morbide come aveva definito prima di assaporarle. Entrambi aveva gli occhi chiusi , le loro mani
si toccavano , anzi , si sfioravano ; ma nessuno dei due aveva il coraggio di unirle. Fu un bacio puro e casto , il classico primo bacio che si poteva desiderare. Lo sciocco delle loro
labbra precisò la fine di quel bacio , ora , rimanevano solo gli sguardi. Di nuovo preso alla sprovvista , Jonghyun sentì di nuovo il calore di quelle labbra sulle sue , con
un’intraprendenza che non aveva minimamente immaginato , il ragazzo dal viso d’angelo aveva riunito le loro labbra. Ma il bacio era diverso , non il semplice e classico bacio puro e
casto , l’esatto contrario. Jonghyun premeva le proprie labbra contro le sue con più forza , lasciando leggeri morsi e una volta fatto schiudere la bocca dell’altro , tirò fuori la lingua
esplorando ogni minimo angolo , cercando la sua. Una volta trovata presero a fare un lento gioco , la velocità aumentava gradualmente , fino ad intrecciarsi. Per lui era la prima volta
baciare un ragazzo. Non aveva mai assaporato quella dolce fragranza di un bacio come quello , era diverso , completamente diverso. Ma proprio questa sensazione diversa lo faceva
pensare che era piacevole , definendo quel bacio come il bacio più bello di tutta la sua vita fino ad ora. E poi , rimasti senza fiato , giunse di nuovo il momento di far separare le labbra
. Restarono a guardarsi per l’ennesima volta , sorrisero. Quel sorriso che si trasformò in una risata , entrambi ridevano , non c’era il motivo. Forse era solo colmare l’imbarazzo che si
era creato.
< Comunque , mi chiamo Kim Kibum. >
Jonghyun sorrise , stringendogli delicatamente la mano.
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< Hyung. >Jonghyun sorrise , stringendogli delicatamente la mano.
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< Kibummie? >
< Sai che giorno è oggi? >
< Certo che lo so , è il ventisette dicembre del duemiladieci. >
< Oggi sono due anni. >
Jonghyun sorrise , prese fra le mani il viso del più piccolo lasciandoli un lieve e dolce bacio sulle labbra.
< Ti amo. >
< Anche io. >