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Autore: sku    09/01/2008    10 recensioni
"- Non devi farlo tu. Non è il nostro lavoro. -
- Adesso lo è - [...]
Quando fa così, quando è così testarda, vorrei rimandarla a calci nel suo Montana."
Basata sulla fine della puntata 03x02 "L'apparenza inganna"
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Danny Messer, Lindsay Monroe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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in quattro minuti

Titolo: In quattro minuti
Fandom: CSI:NY
Personaggi: Danny Messer, Lindsay "Montana" Monroe
Genere: romantico, azione.
Rating: verde
Disclaimer: I personaggi non mi appartengono ma sono di Anthony E. Zuiker, Ann Donahue e Carol Mendelsohn e degli altri aventi dritto e sono usati senza fine di lucro.
Note: basato sulla puntata 03x2 "L'apparenza inganna", flashfic

In quattro minuti

- 4'
- Non devi farlo tu. Non è il nostro lavoro. -
- Adesso lo è . -
Il suo sguardo è deciso mentre alza gli occhi dall’allacciatura del giubbotto anti-proiettile e li pianta dritti nei miei.
Quando fa così, quando è così testarda, vorrei rimandarla a calci nel suo Montana.
- Hai sentito cosa ha detto la ragazza. Abbiamo solo quattro minuti. - dice ancora lei pressante.
Non so cosa ribattere. Ha ragione, lo so, ma io non vorrei che le accadesse qualcosa; è troppo pericoloso persino per un’agente di polizia addestrata, per lei il rischio è ancora maggiore.
Sto provando una stretta allo stomaco e non riesco a spiegarmi il motivo di questo disagio così profondo. Sono così maschilista da non riuscire a concepire che una donna partecipi ad una missione azzardata, progettata e realizzata in dieci minuti? Senza saperlo? Oppure è qualcosa di personale che la mancanza di tempo mi eviterà di approfondire?
Lindsay si è accorta della mia difficoltà e mentre continua a prepararsi sorride.
- Se pensi di riuscire a depilarti e sbarbarti in quattro minuti puoi andare al mio posto. -
Non posso fare a meno di sorridere con lei e sento la tensione allentarsi un po’. Mi sento stupido, dovrei essere io a farle forza e non viceversa.
Vorrei dirle qualcosa di importante e significativo, ma non c’è tempo, è già andata via.

-1'
Lindsay ha bussato alla porta e aspetta nervosamente che le aprano. Anche nella sala controllo la tensione è alle stelle, adesso non si può più tornare indietro, un piccolo errore e due vite possono essere interrotte. Stanno per aprirle e io non sono lì con lei.
Flack sta guardando fisso di fronte a sé, come Stella. Come se la loro attenzione potesse evitare il peggio. Io invece vorrei mangiarmi le unghie fino a farmi sanguinare le dita.
Stella tamburella le dita sul ripiano; potrei trovarlo fastidioso per i miei nervi tesi fino allo spasimo mentre incredibilmente mi calma, mi dà fiducia, anche lei è tesa. Non sono il solo ad essere preoccupato per Lindsay.

0
Hanno aperto. Il silenzio è interrotto solo dalle parole dell'uomo alla porta.
- Voltati. -
- Falla entrare. - Il secondo uomo, quello della gioielleria. - Tu chi sei? -
- Beth Logan. - La voce di Lindsay dimostra quanto lei sia decisa, sa cosa c'è in gioco e non è disposta a perdere.
Ammiro il coraggio e il sangue freddo che ha, quelli che io in questo momento ho perso. 
So che sa quello che fa, che nella borsa c'è la granata come ultima risorsa per proteggersi, che lei è intelligente e furba; ma non riesco lo stesso a calmarmi. Ho uno strano presentimento.
E come a confermarlo la voce irata del trafficante di diamanti irrompe attraverso le cuffie. - Riprova! -
L'ha scoperta. Urlo qualcosa agli altri e comincio a correre per raggiungerla. Sento Flack alle mie spalle che ordina ai suoi uomini di muoversi.
Non posso perderla. Ho già dovuto dire addio a  Hayden, non voglio che si ripeta. Non Montana. Non Lindsay.
Sento il rumore della granata che esplode e noi entraiamo nella stanza.
Non vedo nulla, tutto è confuso dalla polvere sollevata ma non mi soffermo a guardare. Non mi curo neanche dei due uomini armati.
Stella urla ma non capisco cosa dice, non riesco a pensare ad altro che a Lindsay, devo trovarla. Viva.
Cerco di sovrastare il caos - Lindsay! -
- Lindsay! -
- Danny! - La sua voce bassa, straziante.
Le vado incontro. E' viva. E' incolume.
Le prendo il viso tra le mani, le accarezzo i capelli. E' spaventata e mi guarda come se non capisse più nulla. 
L'abbraccio per rassicurarla, per rassicurarmi. Non l'ho persa, Montana è ancora viva.

***fine***

Eccomi di nuovo qui, con una fanfiction dedicata a quello bellissimo telefilm. Mi è uscita di getto dopo aver visto la puntata in questione e ho provato ad immaginare come si sentisse Danny. Spero di esserci riuscita almeno un po'! Grazie per averla letta!
A presto,
sku

  
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