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Autore: Kagome_chan88    10/01/2008    3 recensioni
Il ninja si accese una sigaretta, saltando spedito da un ramo all’altro.
Ino aveva sempre odiato quel brutto vizio che gli era preso!
Ma tanto, adesso, che problema avrebbe mai fatto?
La ragazza, in fondo, gli aveva detto addio.
«Mendokouse...»
[Parte Prima: Il Lato Romantico di Shikamaru Nara]
[Parte Seconda: Il Lato Nero di Ino Yamanaka]
Mosche Bianche non disperate XD!
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Romance & Cigarettes

Romance & Cigarettes

[Parte Seconda]

~~

-Il Lato Nero di Ino Yamanaka-

 

«Etciù!»

 

Shikamaru prese l’ennesimo fazzoletto dalla tasca e si soffiò il naso, per poi buttarlo in un cestino accanto la finestra.

Non si era mai vista tanto pioggia tutta insieme a Suna!

 

Le precipitazioni erano incominciate esattamente il giorno dopo il suo arrivo, e visto che di tanto in tanto a Suna qualche goccia d’acqua cadeva, sembrava tutto abbastanza normale.

Ma oramai era passata esattamente una settimana, e tutti cominciavano ad averne davvero abbastanza di tutta quella pioggia! Ed anche a pensar male del giovane ninja della Foglia…

Vista la missione a cui era stato sottoposto, Shikamaru aveva trascorso gran parte del tempo all’aperto, sotto l’acqua, a dare una mano a ricostruire velocemente le case distrutte per dare riparo ai suoi abitanti, tanto da prendersi un bel raffreddore (roba che lui si era ammalato si e no due volte da quando era nato!) ed anche qualche linea di febbre, certo nulla da poterlo fermare!

 

Era appena rientrato e si stava dando un’asciugata per cercare, per lo meno, di cacciar via quei maledetti brividi che lo scuotevano dalla mattina. Inoltre, i ninja medici di Suna gli aveva dato una strana bevanda marroncina da prendere tre volte al giorno per cercare di guarirlo, ed anche se all’inizio il ninja era stato un po’ scettico nell’ingoiare una cosa che puzzava a quel modo, doveva dire che incominciava a stare meglio.

 

«E-Etciù! Uff, maledizione!»

 

Il ninja si cambiò i vestiti zuppi e si distese sul letto per cercare di recuperare un po’ le forze.

 

“Questo maledetto raffreddore non ci voleva proprio, mi sento a pezzi! E c’è ancora così tanto da fare…”

 

I pensieri del giovane vennero interrotti dal -Toc!Toc!- improvviso alla sua porta.

 

«Avanti!»

«Sono io, Shikamaru.»

«Yo, Kankuro.»

 

Lo shinobi della Sabbia entrò nella stanza e s’avvicinò all’ammalato.

 

«Come ti senti?»

«Sono stato meglio, questo è sicuro!»

«Ascolta, viste le tue condizioni fisiche non sarebbe meglio farti arrivare appoggio dalla Foglia? Potremmo inviare un mes- »

«Ehi, non ci provare! E’ soltanto un banale raffreddore, guarirò subito!»

«Non farti strane idee! Non è stata una mia idea, ma di Temari perciò prenditela con lei!»

 

Per quel che mi riguarda puoi pure non tornare proprio a Konoha!

 Rimani pure a Suna, visto che ti piacciono così tanto le sue donne!

 

Perché tutto a un tratto gli fosse tornata in mente l’affermazione di Ino, non se lo seppe proprio spiegare! Stava delirando, questo è certo…

 

«Ecco, ci mancava solo lei adesso! Senti, fate un po’ come vi pare, il villaggio è il vostro…»

«Ne parlerò con Gaara, ora riposati.»

 

Kankuro uscì silenzioso dalla camera, lasciando il giovane Nara ai suoi pensieri resi un po’ offuscati dalla malattia.

 

“Sono sicuro che Ino sarà ancora in collera con me, è per questo che mi sono ammalato: mi starà mandando tutta la sfiga possibile!”

 

L’immagine della sua compagna di squadra avvolta da uno strano chakra completamente nero, lo fece, per un momento, sorridere.

Sarebbe stato proprio da Ino fare una cosa del genere! I suoi pensieri per nulla “rosa e fiori” riusciva a percepirli persino da quella distanza, e sperava davvero che il Kazekage non decidesse di rimandarlo a casa in quelle condizione, perché non sarebbe mai riuscito a fronteggiarla.

Tralasciando per un momento il suo orgoglio, un po’ d’aiuto lo avrebbe accettato molto volentieri! Soprattutto per il fatto che c’era talmente tanto lavoro che da solo non sarebbe riuscito a finire nemmeno nel giro di un mese.

La maggior parte dei genin di Suna erano solo dei ragazzini, ed il loro tempo era tutto occupato dagli allenamenti; la metà dei chuunin avevano il compito di aiutarlo, mentre l’altra metà allenava i genin; e gli shinobi erano quasi tutti in missione.

Kankuro e Temari erano quasi sempre impegnati a fare qualche lavoretto che stava scomodo al loro beneamato fratellino nonché Kazekage, anche se qualche volta si erano ritagliati un po’ di tempo per aiutarlo, soprattutto da quando le sue condizioni di salute erano peggiorate.

 

Forse, avrebbe dovuto accettare di buon grado l’idea di Temari, e richiedere lui stesso dei ninja dalla Foglia, forti e robusti, che sarebbero serviti e lo avrebbero ascoltato.

Uno come Rock Lee sarebbe andato bene! Tanta voglia di lavorare e di farsi i muscoli, quale occasione migliore se non quella di costruire e di sollevare pesanti massi?

Anche Neji avrebbe potuto avere la sua parte, e se per questo anche Naruto e Choji.

Certo, non poteva mica costringerli a raggiungerlo…

 

«Mh, lasciamo perdere.»

 

Dopo l’ennesimo sospiro, pensò bene di saltare la cena per quella sera, visto che aveva lo stomaco completamente chiuso per via della malattia.

Si mise sotto le coperte e si addormentò quasi subito.

 

~~

 

A Konoha splendeva un magnifico sole che riscaldava l’aria ancora un po’ umida di quella notte.

Tsunade-sama venne svegliata prima del solito dalla sua fedele assistente Shizune, per via di un messaggio appena arrivato da Suna.

L’Hokage pregò silenziosamente che non fosse accaduto nulla di grave.

 

«Allora?»

 

Esordì Shizune, preoccupata.

 

«Nulla di allarmante! A quanto pare Shikamaru ha bisogno d’aiuto…»

«Aiuto?»

«Già! Ho fatto male ha sottovalutare il lavoro che avrebbe dovuto compiere a Suna, troppo per una sola persona. Invierò la sua squadra ad aiutarlo. Avvisa Ino e Choji, Shizune.»

«Ai, Tsunade-sama.»

 

Poco dopo che la ragazza ebbe lasciato l’ufficio, Tsunade sorrise all’idea del povero chuunin ammalato per via della pioggia.

Certo che era stato proprio sfortunato a beccare tutta quell’ acqua, pensò.

 

Nel frattempo, Shizune percorreva velocemente le vie ancora mezze vuote di Konoha fino a raggiungere l’abitazione del clan Akimichi.

Fu proprio il giovane della famiglia ad aprirgli la porta.

 

«Raggiungere Shikamaru a Suna?»

«Esatto! La missione vi è stata affidata dall’Hokage in persona.»

«Va bene. Penserò io ad avvisare Ino.»

 

Shizune lo salutò e ripartì verso il palazzo degli Hokage.

Choji, dal canto suo, non voleva nemmeno pensare all’idea di dover dare la notizia alla Yamanaka.

Dopo la partenza del loro compagno, era rimasta davvero adirata ed intrattabile.

Spiegata la situazione ai suoi genitori, Choji preparò le sue cose e partì alla volta di casa Yamanaka.

Vi trovò proprio Ino che ne stava uscendo.

 

«Ciao Ino!»

«Mh? Choji, come mai qui a quest’ora?»

«Ehm,

 

Per un momento, Ino si sentì attraversata da una scarica elettrica.

 

“Oh Kami! Non sarà forse…”

 

«E’ successo qualcosa a Shikamaru?»

 

Urlò quasi.

Choji si meravigliò quasi della sua reazione.

Forse, non era più tanto arrabbiata.

 

«Stai calma Ino, nulla di grave. Tsunade-sama vuole che lo raggiungiamo a Suna per dargli una mano, tutto qui.»

«Cosa??»

 

Alleggerita della tensione provata all’idea che fosse accaduto qualcosa di grave al suo compagno, Ino ritrovò il suo solito contegno e la sua faccia seria ed impassibile.

 

«Non ci penso nemmeno!! Che se la sbrighi da solo, non sono affari miei!»

«E dai, Ino. E’ l’Hokage che ci dice di farlo, è una missione capisci?»

«No, non capisco! Se vuoi puoi andarci tu ad aiutarlo, io me ne lavo le mani!»

 

Choji sospirò.

Certo non poteva mica caricarsela di peso e portarsela dietro! Arrivato a Suna sarebbe sicuramente stato stremato dalle sue continue urla, dai calci e dai pugni.

 

“Figurati te se adesso mi metto in marcia per raggiungere quel nullafacente per poi vederlo attaccato come una cozza a quella Temari, non ci penso minimamente! Sfido io che non ce la faccia da solo, sicuramente utilizzerà tutte le sue energie nel fare qualcos’altro!”

 

«Allora vorrà dire che non ci andrò nemmeno io!»

«Cosa?»

«Faccio esattamente come te, Ino! Me ne lavo le mani…»

«Ma…Choji…»

 

Ino rimase spiazzata davanti l’affermazione del suo compagno di squadra: non se lo sarebbe mai aspettato da lui! E poi, se Shikamaru aveva richiesto aiuto, probabilmente non riusciva davvero a farcela…Forse stava male!

 

Choji riprese la strada e se ne tornò di filato a casa.

 

«Bell’amico che sei!»

«Senti da che pulpito…!»

 

Ino si sentì davvero una fallita!

Se alla sua partenza Shikamaru non avesse fatto tanto l’idiota probabilmente si sarebbe messa già in marcia per raggiungerlo, e invece…

Per dare retta a quello stupido del suo orgoglio, ora rischiava davvero grosso…

Entrò velocemente in casa, si mise la sua solita tenuta viola da ninja, preparò lo zaino e corse fuori, verso i cancelli di Konoha.

 

Choji assisteva divertito da dietro l’angolo.

 

“E’ ora che quei due si rendino conto dei loro sentimenti, sono davvero stufo del loro comportamento da ragazzini dell’accademia. Meglio che Ino se la sbrighi sa sola.”

 

La bionda kunoichi attraversò come una furia i cancelli di Konoha, dirigendosi velocemente a Suna

 

~~

 

Quando quella mattina si svegliò, a Shikamaru venne quasi un colpo nel constatare che la pioggia aveva cessato, finalmente, di scendere.

Non c’era il sole, ma andava bene lo stesso.

 

Si fece velocemente una doccia, si vestì della tenuta da ninja ormai asciutta e scese a fare colazione.

A fargli compagnia c’era solo Temari.

 

«‘Giorno Shikamaru.»

«Yo, Temari-san.»

«Stai meglio stamattina?»

 

Il ninja tirò su col naso un paio di volte trovandolo stranamente libero.

 

«Si, a quanto pare. Quella medicina è davvero portentosa.»

«Bene, ne sono felice. Ad ogni modo…»

 

Esordì la ragazza.

 

«Devo darti una notizia. Vuoi che prima ti lasci finire di mangiare?»

«No, dimmi pure.»

 

Ammise il ninja della Foglia sorseggiando del caffè.

 

«Ieri sera Gaara ha inviato un messaggio al tuo Hokage per chiederle di inviarti del supporto.»

«Mh, capisco. Bè, visto che sto meglio e che ha smesso di piovere, poteva anche evitare.»

«Credo invece abbia fatto la cosa migliore: hai poco aiuto qui, qualcun altro del tuo villaggio ti farà sicuramente comodo!»

 

Shikamaru annuì, anche se poco convinto.

 

Senza la pioggia incessante che aveva colpito Suna negli ultimi giorni, fu molto più semplice concludere il lavoro.

Nel giro di un giorno e mezzo, tutte le case erano state ricostruite completamente, come anche la parte distrutta del palazzo dei Kazekage.

 

Nara, dall’alto della montagna che costeggiava e proteggeva il villaggio della Sabbia, guardò soddisfatto il risultato di giorni di duro lavoro.

Ma la cosa più importante era che ora poteva liberamente tornarsene a casa, ricominciare la sua solita vita di ozio completo, disteso sull’erba, lambito dal vento, a guardare le sue adorate nuvole.

Peccate che Tsunade-sama avesse scomodato qualche ninja a raggiungerlo per dargli una mano! Ora, di certo, sarebbe stato costretto ad aspettare il suo arrivo e ad informarlo che il suo viaggio era stato completamente inutile.

 

«Ed io che volevo rilassarmi un po’, mendokouse.»

 

Shikamaru diede le spalle al villaggio, fissando l’immenso deserto che lo circondava. In fondo, era un bello spettacolo concluse. Soprattutto al tramonto, quando il sole scompare dietro le dune, tingendo di arancio il cielo… Già, forse quel posto gli sarebbe mancato, un po’.

 

Deciso a scendere per andare a mangiare qualcosa, intravide, proprio all’orizzonte, l’avvicinarsi di qualcuno a passo veloce.

Subito il pensiero che potesse essere il ninja inviato da Konoha, lo rapì. Ma allora, poteva solamente essere Rock Lee! Nessuno sarebbe riuscito a raggiungere Suna solamente con un giorno e mezzo di cammino, impensabile!

Oppure, uno shinobi di ritorno da una missione…

Un nemico?

 

“Ci manca solo un attacco non previsto, mendokouse.”

 

In pochi attimi, quel puntino divenne un’ombra e l’ombra una persona, che correva a passo davvero spedito.

Oramai, si trovava nei pressi del villaggio.

 

«Eh!? N-non posso crederci!...Ino!»

 

La ninja, sentendosi chiamare, alzò gli occhi alla volta dell’immensa montagna, trovandovi appollaiato proprio il suo compagno di squadra.

Shikamaru discese velocemente, raggiungendola.

 

«Ma…E’ te che Tsunade-sama ha mandato?»

 

Ino cercò di rispondere, ma la stanchezza ed il fiatone non glielo permettevano.

 

«Ma come hai fatto ad arrivare a Suna in così poco tempo?»

 

La ragazza cadde in ginocchio, cercando di riprendere il più possibile fiato.

 

«Ino!»

 

Il chuunin si abbassò, fronteggiandola.

 

«E’ per me che sei corsa come una pazza?»

«S-s-s-…i

«Ok ok, non parlare

 

Shikamaru aiutò la ragazza ad alzarsi e la sorresse.

Un passo dopo l’altro, raggiunsero la stanza del ninja ed Ino si sdraiò stancamente sul letto, bevve un sorso d’acqua e poi cadde in sonno profondo.

Nara rimase a vegliare su di lei tutta la notte, nella speranza che si svegliasse da un momento all’altro così da poterla sgridare per bene; anche lui alla fine cadde vittima di Morfeo, addormentandosi ai bordi del letto.

 

Alle prime luci dell’alba, Ino finalmente rinvenì.

In un primo momento non ricordò quasi per niente di avere raggiunto Suna, ma poi, vedendo Shikamaru accanto a lei che ancora dormiva, se ne convinse.

Si tirò su a sedere sul letto e sentì tutte le ossa del corpo dolerle come mai in vita sua.

Guardò la stanza nella quale si trovava: tipica proprio di Shikamaru, dentro non c’era niente.

Era anche vero che il chuunin si trovava lì solo da una settimana, ma a parte il letto dove lei si trovava, un tavolo al centro della stanza ed uno specchio appeso al muro, non c’era nient’altro.

Ino scese molto lentamente dal letto, cercando di non svegliare il suo compagno, e si andò a specchiare.

 

“Che disastro!»

 

Ammise.

I capelli era tutti spettinati, aveva la tuta strappata qua e la, e la sua pelle non era del solito colore rosa chiaro.

Le serviva proprio un bagno!

 

«Finalmente ti sei svegliata.»

 

La ninja si girò, colta alla sprovvista.

 

«Sempre a specchiarti, vero Ino!?»

«Fatti gli affari tuoi, Nara

«E’ questo il ringraziamento verso il tuo salvatore?»

 

Ino gli diede le spalle.

 

«Non ricordo di essere mai stata salvata da te!»

«Per fortuna, non ti pare? Hai rischiato davvero grosso! Volevi forse morire, stupida ragazzina?!»

«Ma come ti permetti??»

 

Gli urlò contro la ragazza, fronteggiandolo.

 

«Ho corso senza mai fermarmi per raggiungerti, ero preoccupata se proprio lo vuoi sapere, Nara! E tu, invece di ringraziarmi, cosa fai? Mi urli contro! Sei proprio un -»

 

Ma Ino non riuscì mai a finire quella la frase, perché Shikamaru gli stampò la sua mano sulla sua guancia sinistra, adirato.

 

«COSA ME NE FACCIO DELLA TUA PREOCCUPAZIONE SE NON SAI NEMMENO BADARE A TE STESSA, EH?»

 

La ragazza si portò una mano sulla guancia rossa, con gli occhi ormai lucidi di pianto senza proferire parola, forse troppo stanca per controbattere.

 

Shikamaru cercò di calmarsi, pentendosi immediatamente di quel gesto dettato solo dalla rabbia e dalla paura.

Allungò una verso la ragazza…

 

«Ino, io…»

 

Ma lei lo respinse prontamente, allontanandosi. Shikamaru fece finta di niente, costringendola contro il muro della parete.

 

«Lo vuoi capire che se ti fosse accaduto qualcosa io non me lo sarei perdonato per il resto della mia vita, eh, lo capisci?»

 

Ino continuava a fissarlo, senza muoversi, senza dire nulla, con le guance attraversate dalla lacrime che Shikamaru asciugò con un pollice. Assieme a quelle, venne via anche un po’ della terra che le sporcava il viso, scoprendo la sua pelle, liscia e luminosa.

 

«Si, Shika. Lo capisco.»

 

Ammise flebilmente la giovane.

 

«E’ la stessa cosa che ho provato io.»

 

Shikamaru sgranò gli occhi di fronte quell’affermazione non tipicamente da Ino.

 

«Quando Choji mi ha detto che avevi bisogno d’aiuto, per un momento ho temuto il peggio. Sapevo soltanto che ti avevo detto addio e che rischiavo davvero di non vederti mai più! Anche se poi ha specificato che non era nulla di grave, ugualmente mi sentivo uno schifo.»

 

Ino alzò gli occhi e lo fissò.

 

«E’ per questo che sono corsa fin qui senza mai fermarmi, senza mai riposarmi! Io…Io dovevo chiederti scusa, io volevo dirti che…»

«Dai, non ti preoccupare! Ho capito tutto, sai.»

 

La ninja lo guardò, sbalordita e rossa in viso.

 

«C-come lo sai!? E da quando?»

«Da quando sono arrivato qui, direi.»

«E…Come hai fatto a capirlo?»

«Ma dai, è lampante. Le donne di Suna non sono poi tutto questo granchè, perché dovrebbero piacermi?»

 

Ino ghiacciò all’istante, e rimase impalata cercando di assorbire l’ultima affermazione di quel genio del suo compagno di squadra.

Non poteva davvero credere di stare per sputtanarsi completamente per un idiota simile! Ma come diamine aveva fato ad…!

Ok, era consapevole che sarebbe scoppiata da un momento, e questo volta l’avrebbe davvero rovinato!

 

«Q-quindi, secondo te, io avrei fatto tutta questa stramaledetta strada solamente per venirti a dire questa…questa…»

«E per cos’altro, scusa?»

 

Bene, Shikamaru Nara aveva appena decretato la sua fine!

 

«DEFICIENTE CHE NON SEI ALTRO, ECCO COSA SEI!! SEI…SEI, GUARDA NON HO NEMMENO LE PAROLE PER DEFINIRTI!! SCEMO, SCEMO! SE NON L’HAI CAPITO, GENIO DEI MIEI STIVALI, QUELLA DI PRIMA ERA UNA DICHIARAZIONE A TUTTI GLI EFFETTI, HAI -»

 

Ino si portò una mano a coprirsi la bocca.

 

“Oh no, che ho detto!”

 

Shikamaru sorrise, sornione.

 

«A quanto pare lo scemo non è poi così tanto scemo! Eh, Ino?»

«T-t-tu l’hai fatto apposta, accidenti a te Shikamaru!!»

 

Ma prima che la ragazza potesse mettere in atto la sua vendetta, il ninja la schiacciò contro il muro baciandola prepotentemente sulle labbra accaldate.

Quel contatto sembrò durare un secondo come un attimo interminabile e per la prima volta, Ino sentì il sapore di sigarette nella sua bocca [amaro, dolce, invitante].

Quando Shikamaru tornò a fissarla in quelle due pozze color del cielo, le disse semplicemente…

 

«Era da molto che volevo dirtelo Ino: si vede lontano un miglio che sei cotta completamente del sottoscritto.»

 

La ragazza sorrise appena.

 

«Finalmente, Nara

 

E si lasciò cadere completamente fra le sue braccia.

 

«Sai una cosa, Ino-chan?»

«Mh?»

«Le donne non sono proprio una grande scocciatura…»

«A no?»

«No! Loro sono un’ immensa scocciatura.»

 

Owari.

 

Dedicato a tutte le Mosche Bianche [fastidiosamente per le ShikaIno] XD.

 

Bene, dunque, orsù…

Ho gli occhi che mi bruciano da morire, è tutta la giornata che sto cercando di finire questo capitolo, e finalmente ce l’ho fatta.

Spero davvero che vi sia piaciuta perché io mi sono divertita un mondo nello scriverla, perciò via a commentare XD No vabbè dai, scherzo! L’importante è che anche voi vi siate divertiti come me.

Qui sotto troverete i ringraziamenti per chi ha commentato la prima parte!

Kiss by kagome ^^

E ricordate, le Mosche Bianche sono dappertutto! Non sottovalutatele, eheh… :D.

 

Ringraziamenti:

-SonSara: anch’io sono una grande costruttrice di castelli, soprattutto quando leggo una fic che mi piace e voglio sapere a tutti i costi come finisce!

Bè, spero che questo finale ti sia piaciuto, carissima! Come hai potuto constatare da sola, Ino, in fondo (molto in fondo) ha avuto la sua piccola rivincita personale conquistando finalmente Shika, non trovi anche tu?! Kiss.

-Kaho_chan: se ti è piaciuta l’ironia della prima parte, sono sicura che con questa ti sarai sbellicata XD o almeno lo spero di cuore! Ti ringrazio per i tuoi preziosi consigli sul tag: nonostante fossi già a conoscenza del regolamento, ho voluto fare, come si suol dire, la furba, ma sono tornata subito sulla retta via, eheh! XD Spero che questa parte ti sia piaciuta, ci conto davvero! Kiss.

-KuRoNeKoChAn: “Shika può stare SOLO con Ino” mai cosa è stata più vera, carissima! Ti ringrazio dei complimenti e sono felice che tu abbia apprezzato la battuta sulla scimmia [a volte non so da dove mi escano ste’ cose!]. Come hai potuto constatare non ci ho messo molto ad aggiornare! Kiss.

-Giselle: hai detto bene: solo Ino è in grado di tirar fuori il lato romantico di Shikamaru! Ed ovviamente, Shika è il solo che può tirar fuori il suo lato più oscuro XD come faccia non si sa, bah! Spero questa ultimo capitolo ti sia piaciuto, e spero ugualmente che me lo farai sapere. Kiss ( e non ti preoccupare per quello che ha detto Justice: in realtà, avevo semplicemente cancellato per errore la prima parte della fic dopo nemmeno 5 minti che l’avevo postata, e quindi ho dovuto ripubblicarla, ma tutto è accaduto semplicemente per errore, capita a volte! Ma ti ringrazio per esserti schierata dalla mia parte ^.^).

-celiane4ever: un’altra sostenitrice delle ShikaIno! Sono proprio contenta e spero che questa seconda parte ti abbia ispirato come la prima. Kiss.

-Justice: come già puoi leggere nella parte dedicata a Giselle, si è trattato tutto solamente di un errore, in ogni caso mi dispiace.

 

   
 
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