Ultimo capitolo
La
partita: Grifondoro vs Serpeverde
-Professori, Studenti e fantasmi di Hogwarts la
partita del secolo sta per iniziare, se non avete ancora scommesso, avete
ancora poco tempo per farlo, perché la partita avrà inizio tra meno di dieci minuti!-
Urlò il telecronista. Si sarebbe
dimostrata una partita senza dubbio eccezionale. Anche se Elektra aveva vaghi
ricordi delle vittorie su Grifondoro delle propria casa. Si stava dirigendo a
grandi passi verso la sua tribuna. Qualcosa attirò la sua attenzione: James
vestito e pronto per la partita con il manico di scopa nella mano destra e
davanti a lui Molly, lei teneva il capo basso e Molly sembra alquanto
imbarazzata, vuoi vedere che… Si avvicinò senza farsi sentire.
-Molly io… sono lusingato ma vedi… Non posso… non
posso uscire con te cioè… sei la mia migliore amica, ti confido tutto, ma…non
voglio rovinare quello che abbiamo.- James sembrava imbarazzato. ALT! James
Gabriel Potter, quello che è uscito con metà Hogwarts era imbarazzato? Davanti
alla sua migliore amica? Qualcosa non quadrava! Elektra storse il naso… poi Molly si avvicinò a James baciandolo
sulla morbida guancia… sbarrò gli occhi… stupido! Stupido! Stupido Potter!
Possibile che non capiva? Molly era innamorata di lui! Lui non capiva! Molly
corse via, fortunatamente non si accorse della presenza di Elektra.
-Sei uno stupido Potter!- Disse uscendo dal suo
nascondiglio. –Che ti costava uscire con lei? Così le spezzi il cuore e
basta!- Conclusa severa.
-No. Sei tu quella che non capisce…- Per pochi
secondi, James le era sembrato… debole, vulnerabile, solo, pauroso… non era
James.
-Allora perché non mi spieghi cosa non capisco?-
Voleva essere comprensiva, voleva finalmente capirlo, voleva davvero capirlo,
per una volta, per una sola volta non sarebbe morto nessuno.
-Io…- James che prima arrossiva e che poi era senza
parole, James che diceva a lei che non lo capiva, James che voleva solo essere
capito… James… Non sapeva da cosa era guidata, ma si avvicinò a James, e smise
di pensare… forse il peggior errore che potesse faree lo baciò.Un bacio casto,
puro come mai prima d’ora aveva dato. Baciarlo... baciare James Gabriel Potter,
un Potter dannazione! Si stacco da lui di scatto, dandogli le spalle. James era
incredulo. Chi non lo sarebbe stato?
-Ele…- Ma lo interruppe subito.
-Se lo dici a qualcuno ti strappo la lingua!- E
finalmente rise, la risata di James, la sua stupida risata che la infastidiva
ma era ancora più bello vederlo ridere. Se non fosse stato Potter avrebbe
potuto essere… affascinante.
-Non lo dico a nessuno solo se… usciresti con me? Se
vinco la partita… esci con me?-
Si accomodò di fianco ad Amelia, uscire con James?
Ma cos’era una barzelletta? Una Serpeverde e una Grifondoro, suo padre e sua
madre, solo che questa volta la situazione era invertita. Un unione simile
portava solo danni. Vide Madam Boom soffiare il fischio di inizio e via. James
era subito alla ricerca del boccino. Gli occhi di Elektra non si distoglievano
da James.
-Non lo dico a nessuno solo
se… usciresti con me? Se vinco la partita… esci con me?-
Molly poco lontano faceva più chiasso di tutta la
tifoseria, dannata lei e la sua cotta per quello stupido di James Potter.
Dannato bacio che aveva dato a James, cosa gli era salato in mente? Vide James
che si dirigeva velocemente verso qualcosa che fosse il boccino?
-Serpeverde segna!- Annunciò il cronista. Guardò suo
padre sugli spalti che applaudiva orgoglioso ai giocatori Serpeverde anche
Harry assisteva alla partita, Harry Potter assisteva a tutte quelle che
poteva, ministero consentendo. Loro lo
avevano nel DNA il Quiddich… i Potter. Riportò lo sguardo su James, occhi negli
occhi. Poi aumentò la velocità…successe
tutto in pochi secondi, il ragazzo dagli occhi del colore dello smeraldo
afferrando il boccino si era sbilanciò troppo e… caddé nel vuoto.
James!
Bacio! James! Bacio! James! Bacio!
-Non
lo dico a nessuno solo se… usciresti con me? Se vinco la partita… esci con me?-
-ACCIO
JAMES!- Chiamò Elektra con il primo incantesimo che le era venuto in mente.
Solo quando si rese conto della formala pronunciata per salvare “l’amico”
comprese la stupidità del suo gesto. James Gabriel Potter alla stessa velocità
in cui cadeva e stava per spiaccicarsi al suolo si schiantò contro di lei.
Guardò suo padre, in lontananza... i suoi occhi…e poi buio.
Malfoy &
Malfoy
-Dite
che sta bene?- Sentì una voce familiare, però era ancora così… lontana.
-Lyoner
tu come ti sentiresti se ti si schiantasse Potter ad una velocità supersonica?
- Lo rimproverò un’altra voce, ecco la riconosceva, Amelia! Aprì lentamente gli
occhi e vide, Amelia, Lyoner, i due scimmioni, sua madre, Harry, e… anche lui,, suo padre tutti lì.
-Probabilmente come mi sento io adesso…- Sussurrò
Elektra richiamando l’attenzione su di se. Riprendendo la sensibilità dei
propri arti.
-Elektra
stai bene?- Guardò sua madre. Annuendo piano con la testa ancora troppo
dolorante. Quasi incerta, era davvero sicura di stare bene? Probabilmente
doveva aver riportato qualche trauma cranico.
-Ehi!?
Elektra ottimo colpo direi!- Disse Harry ridendosela. Ma cosa diavolo aveva da
ridere? Guardò James. JAMES? Che diavolo ci faceva lui lì? Tutto intero senza!
Doveva spezzargli il collo! Doveva prenderlo a sprangate, in modo che avrebbe
riportato anche lui qualche trauma. Invece se ne stava lì: beato e sorridente
con solo qualche graffio sul viso. Ma Potter un giorno avrebbe pagato anche
questa! Le avrebbe pagate tutte una per una.
-Oddio.-
Sghignazò quello schifoso di James. –La
prima della classe di Serpeverde che mi salva la vita con un “Accio”- Continuò
a ridere beato. Beato lui che aveva qualcosa da ridere.
-Oddio
Elektra comè?- Elektra guardò l’amica senza capire, confusa. Capire Amelia era
un gran impegno poi dopo aver ricevuto un trauma cranico impossibile. –Comé schiantarsi
contro un Grifondoro? Si vede davvero tutta la propria vita che ti passa
davanti? Cioè hai rivisto tutto come un film babbano?- Elektra la guardò
perplessa, fortunatamente anche dopo il trauma cranico probabilmente, era
rimasta più intelligente di Amelia.
-Elektra
sicura di stare bene? Hai bisogno di qualcosa…- Disse apprensiva la madre.
Fisso da prima i suoi lineamenti dolci, poi i suoi occhi come l’oceano poi
guardò quelli bigi del padre, dalla quale non traspariva niente. Girò il capo
verso James.
-Potter
dammi cinque minuti per connettere ed una “Avada Kedavra” non te la leva
nessuno!- E James continuò a ridere facendola innervosire ancora di più.
-Tranquilla
zia Gin se mi scaglia addosso minacce di morte è apposto! Ci eravamo
preoccupati per niente!- E Potter sparì beato dietro la porta.
-Su
ragazzi è ora di andare a lezione, mi raccomando… non potete restare qui.-
Disse Harry prima di seguire il figlio.
-Elektra
appunto tutto io non ti preoccupare!- Gridò Lyoner uscendo.
-Ora
riposa…- Disse sua madre, gli unici rimasti erano lei e suo padre. Si diresse a
grandi passi verso l’uscita, doveva sicuramente tornare a lezione. Elektra si
soffermò su Draco che le diede le spalle anche lui, in procinto di uscire…
-Io
ero orgogliosa di voi…- Draco si fermò,
probabilmente senza capire cosa la figlia davvero stava per dirgli...
-Io
non ho mai pensato di rinnegarvi perché siete stato un mangiamorte Professor
Malfoy.- Draco si girò a guardarla sorpreso. –Vi ho odiato si, ma prima di
sapere che eravate rinchiuso ad Azkaban, pensavo soltanto… che io a voi non
interessassi, per questo vi odiato prima di sapere la verità… Io non rinnego
il vostro sangue padre, io sarei lusingata di essere una Malfoy…- Draco
ghignò, quel ghignò ad Elektra ricordavano tanto i suoi modi spavaldi contro
James.
-La
gente parlerà… sono stato quel che sono stato Elektra, un mangiamorte… l’ho
servito ed onorato, fregandomene del bene, ho ucciso tanta gente e non solo per
salvarmi la vita, per mascherare la mia identità, tua madre mi ha abbandonato
per quello che ero… per la scelta che avevo fatto… e se lui dovesse tornare
Elektra lui affonderebbe te per colpire me…- Questa volta fu il turno di
Elektra di ghignare. Possibile che non capiva? Chi si preoccupava di Voldemort?
Chi se ne fregava di quello che avrebbe detto la gente? Le cose belle, non
capitano mai troppo spesso. Quasi mai… La felicità ha un solo prezzo e il
prezzo per pagarla è solamente il coraggio. Mettersi in gioco. Rischiare
qualcosa. Senza rischiare non si può avere niente.
-Professor
Malfoy…- S’interruppe specchiandosi nei suoi occhi, finalmente poteva vederlo
il riflesso l’amore, non erano più due lastre di ghiaccio. –Padre,
infondo voi avete fatto solo quello che vi è stato insegnato. Siete stato
cresciuto per servirlo. Il passato non si rinnega, mai. Non si può
vivere senza passato, padre e, a me non importa se voi siete stato un
mangiamorte o Lord Voldemort, vi chiedo solo di poter essere vostra figlia.
Lo volevate anche voi no?- Draco l’abbracciò in un attimo, in pochi secondi,
probabilmente… era cresciuta davvero bene. Potter aveva fatto con lei un buon
lavoro, le aveva insegnato il buon senso e la morale. Probabilmente aveva da
Ginevra il senso del perdono… e se lei lo avesse permesso, non avrebbe mai
abbandonato sua figlia. MAI. Non voleva perdersi niente di quanto già non si
era perso. Ora c’era il tempo… il tempo di recuperare…per essere insieme
felici. Perché la vita è davvero molto breve ed imprevedibile.
Ancora io e te
prima parte
Ginevra sospirò rumorosamente, sua figlia l’avrebbe
uccisa senza ombra di dubbio giovane. Sorrise beffardamente, quando aveva l’età
di Elektra pensava solo ad un modo per conquistare Harry, invece per Elektra
era tutto diverso, non sentiva il bisogno di affetti umani, almeno non ne aveva
mai sentito il bisogno sino a quel momento… non aveva mai espresso il bisogno
di un padre che forse le mancava troppo, e nemmeno il vero orgoglio con cui lo
ammirava. Il mondo che apparteneva ai Malfoy del tutto estraneo al suo, la
aveva affascinata per questo amava il suo essere metà e metà… metà Serpeverde,
metà Grifondoro. Elektra… sua figlia… Si rilassò sull’enorme poltrona
dell’ufficio, ripensando al giorno in cui aveva scoperto di essere incinta… Ron
le aveva subito dato della pazza, Hermione aveva cercato di capirla senza però
riuscirci davvero, Harry era rimasto in silenzio, arrabbiato probabilmente, o
forse deluso. Però… nonostante tutto, nonostante non lo meritasse veramente,
nessuno dei suoi cari l’aveva mai abbandonata; ognuno a modo suo l’aiutava.
Giorno per giorno, crescendo Elektra dentro di sé aveva imparato ad odiarla
l’amore era venuto soltanto molto dopo.. Poi… una fredda notte di Gennaio era
nata Elektra, e finalmente Ginny aveva capito tutto, che nonostante tutto, in
fin dei conti Draco le aveva lasciato un regalo, che sarebbero sempre stati
uniti da qualcosa di indelebile, una figlia.
-Vuole essere una Malfoy…- La voce di Draco la
riportò al presente.
-Non penso di aver detto, che avrei impedito una
cosa simile.- Senza nemmeno essere invitato si accomodò sulle sedie davanti
alla sua scrivania.
-Potter come pensi che la prenderà?- Lo guardò senza
capire. Potter? Quale James o Harry? Che cosa c’entravano loro nella storia?
-Prego?-
-Voglio dire… Potter non la prenderà di buon grado
ora che siete nuovamente congiunti.- Ginevra sgranò gli occhi ancora una volta.
Lei ed Harry? Possibile che pensasse davvero che fosse tornata da Harry
dopotutto quello che c’era stato? Si alzò e colpì con uno schiaffo il volto di
Draco, con tutta la forza che aveva in corpo. L’uomo la guardò nuovamente di
ghiaccio.
-Non azzardarti a farlo mai più!-
-Io e Harry? Ma non sei ancora stanco di dire
cazzate? Io ed Harry cosa Draco? Non c’è niente, Harry ha un’altra donna, o
meglio l’aveva, è morta due anni fa. La madre di James è morta capisci? Non c’è
un me ed Harry.- Draco non seppe mai quanti battiti riprese il suo cuore, fece
un breve viaggio tra i ricordi… al suo ultimo anno, l’aveva sedotta, strappata
dalle braccia di Potter, per gioco, per scherzo e poi qualcosa era cambiato,
lui in parte era cambiato, non riusciva a stare senza di lei più di un giorno.
Si erano anche voluti bene, poi lei gli aveva chiesto una scelta. Perché lei
era una Wasley, la ex di San Potter quella dai principi saldi, quella dagli
ideali puri, quella che odiava Voldemort e tutto ciò che costruiva… Quando
aveva scelto il male e l’aveva abbandonata non poteva sapere che se la sarebbe
ritrovata davanti anni dopo, non sapeva nemmeno che i suoi sentimenti per lei
sarebbero riaffiorati. Poi… per salvarla aveva combattuto contro il suo
signore, per vederla vivere, solo per saperla sana e salva, si era schierato
con gli Auror, forse era questo il segreto, forse per questo al processo era
stato condannato a soli 15 anni ad Azkaban. Lei, Ginevra Weasley tutto ciò che
andava contro suo padre e i suoi assurdi ideali che assecondavano le manie di
grandezza di Voldemort. Se c’era una parte di lui giusta, era quella che
assecondava gli ideali di Ginevra, la doveva solamente a lei.
-Possibile che non capisci? Quindici anni lì dentro
Ginevra! Quindici! Quindici anni dove ho perso tutto, l’unica cosa che non ho
perso sono i miei ricordi. Io amo Elektra, è mia figlia! Con lei non potrei mai
fare degli sbagli, sono persino disposto a lasciarle frequentare quel Potter!
Ma dammi una possibilità come ha fatto lei!- James? Elektra voleva frequentare
James? Perché lei non lo sapeva? Ah sì… troppo impegnata con il lavoro, a
correggere i compiti, ed Elektra a fare la dura, a soffrire in silenzio. Un Malfoy
che supplicava? Quanto diavolo era cambiato il mondo? Lei aveva dormito per
quindici anni? Il mondo era cresciuto e lei era rimasta la stessa sciocca
Ginevra che aveva sedotto Malfoy ai tempi di Hogwarts? Si avvicinò sfiorandogli
il viso con gentilezza, era solo Draco. Un uomo che aveva davvero perso tutto
per lei. Si baciarono. Dopo quindici lunghissimi anni le loro bocche si
toccarono nuovamente. Si unirono senza pensare al dopo, come era consuetudine
tra di loro.
Malfoy
& Potter?
Si rigirò tra le coperte dell’infermeria, quel letto
era scomodo! Sorpresa vide un ombra sulla porta. James. Piegò il capo non
capendo. Avanzò tenebroso, bello e per la prima volta James sembrava anche
affascinante. Si accomodò sulla sedia, senza dire una parola.
-Hai promesso.-
-Io non ti ho promesso niente, sei tu che sei
visionario.-
-Mi hai baciato…- Le rimembrò.
-Si ti ho baciato ma questo prima di subire un
trauma cranico…- Lui rise. Di nuovo, di nuovo quel sorriso, nuovamente
quell’attrazione verso di lui. James chinò il capo…
-Era il primo Elektra…- Guardò altrove imbarazzato,
il primo? Il primo Bacio? Per James Potter era il primo bacio? Le sue guance
arrossate, James imbarazzato. Elektra sorrise.
-Non azzardarti a ridere! Solo che io… volevo quella
giusta…- Prese un forte respiro. –Posso baciarti Elektra?- Ed Elektra perse
battiti preziosi per il suo cuore. James si era del tutto il cervello? Oppure
lo aveva bevuto a colazione? Decisamente si era impazzito. Questa follia
Potter…
-Ho deciso di accettare il cognome di mio padre,
presto sarò Elektra Malfoy.- Rivelò ora senza guardarlo lei. Come se se ne
vergognasse, come se avesse davvero paura di quello che doveva accadere, come
se avesse paura di quello che doveva diventare, una Malfoy? Altre
responsabilità. Altro odio da parte della gente, da parte di James.
-Wow allora dovremmo fare del nostro meglio per
litigare! Forte una Malfoy ed un Potter! Non può portare a nulla di buono.-
Disse pensieroso… poi allargò un ghigno. –Mi piacciono i guai!-
.Poi solo un bacio…
Un bacio che sigillò una silenziosa promessa
Una promessa che ora, era
più grande di loro… che sembrava effimera…
Un giorno l’avrebbero
saputo… ma questa è un’altra storia….
Ancora
io e te
Seconda
parte
Si unirono senza pensare al dopo, come era consuetudine
tra di loro. Ed i vestiti di Ginevra presero ben presto il loro posto sul
pavimento, dove dovevano stare. Draco la spogliò a poco a poco, esasperandola.
Questo era tutto quello che volevano dopo tanti anni? Volevano davvero? Essere
nuovamente una cosa sola? Di nuovo Draco e Ginny? Volevano di nuovo farsi del
male?
-No!- Draco la lasciò andare.
-Cosa?-
-Non posso… capisci? Non posso. Ho penato tanto per
avere un futuro sicuro senza vivere sulle spalle dei miei… io non posso
deluderli un’altra volta capisci? Non posso.- Ginevra singhiozzava nuovamente.
Piangeva di nuovo per colpa sua. Era finita doveva rassegnarsi? Finita? Per
sempre?
-Non c’è per sempre Ginevra… Non si vive senza il
passato… io faccio parte di esso Ginevra… non posso allentarmi non adesso che
ho uno scopo per cui vivere, non ora che ho Elektra. Non ora che mi accetta
capisci?-
-E’ finita Draco.. finita… per sempre. Tra me e te.-
TO BE CONTINUED OR AND?
Nooooo! Non potete picchiatemi no! Buoni! Vi pare
che vi lascio così? Ci sarà L’epilogo. Magari le cose si
sistemeranno lì! Prima di tutto scusatemi se mi ci è voluto un anno per il
seguito di Memory. Ma dovevo trovare un finale degno per una storia non male.
Che dire voglio tante, tantissime recensioni, si accettano anche
gli insulti! Facciamo che vi saluto tutti nell’epilogo? Che mi commuovo lì e
che voi mi massacrate dopo averlo letto?
Talpy: Eccoti la recensione della partita. Continua a
recensirmi eh!
KIRA ASO: Mi dispiace ma
Elektra non gioca e non credo giocherà a Quiddich, non l’attrae XD Però è
attratta da James il cercatore quindi, Chissà! Recensisci questo…
Jiulietta: Te lo dimostra
l’ultimo capitolo! Si loro due si vogliono bene, soprattutto possono contare
l’uno sull’altra che non è cosa da poco. Questo capitolo è più lungo… pieno
zeppo di avvenimenti di conciliazioni e di Addio… narrami! Ti è piaciuto?
Sheila: Purtroppo il faccia a faccia c’è
stato, un faccia a faccia, senza amore (FORSE) un faccia a faccia sofferto per
entrambi. Però pieno di scelte no?
Alera: Essì, promessa sposa è andata avanti? STAI SEGUENDO
VERO? (ß Sguardo minaccioso!)
Fiubi: ç_ç Fedelissima e dolcissima Fiubi! Essì anche a
me quella frase piaceva tanto!!!
Kagura: Si effettivamente quella frase necessita di
parafrasi SORRY! Si w DRACO MALFOY!
Dark Star: Leggerti tra le recensioni è sempre un grande onore,
ma tu e la tua fanfiction… -_- PERCHé NON LA FINISCI? Qui non c’era un rapporto
ma speriamo che ci sarà, tra Draco ed Elektra, perché Elektra ama suo padre in
modo indescrivibile. Hai pazientato tanto da aver ritrovato il seguito? Spero
di sì. Scrivimi… da autrice ad autrice come sempre!
Continuate a seguirmi e soprattutto recensite Baci Starwberry!