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Autore: led__J    27/06/2013    1 recensioni
Harry amava la danza, ballare lo faceva sentire libero, libero di esprimere le sue emozioni e per quelle ore che passava ogni pomeriggio nella scuola di danza,si sentiva libero di essere chi voleva. Non era più l’Harry strano che tutti evitano.
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o dove Harry viene preso in giro per via della danza classica e Louis non vuole ammettere i suoi sentimenti.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Harry! “
“Harry non è possibile questa storia tutte le mattine! Non pensare di poter fare cosi tutto l’anno ragazzino!”
 
Harry si rigirò nel letto, mettendo la testa sotto il cuscino, pur di non sentire gridare sua madre.
 
“Mi sono alzato, mamma!”
 
Rotolò via dal letto, facendo cadere le coperte per terra e si diresse verso il bagno. Si sciacquò la faccia e cerco di appiattire un po’ quella massa di ricci che si ritrovava per capelli; non che non gli piacessero, ma di mattina non erano mai nella loro condizione migliore. Ritornò in camera, prese lo zaino e la borsa, dove mise le calzamaglie e il body, oggi non aveva tempo di passare da casa prima della lezione.
 
Trovò in cucina Anne che gli aveva preparato del latte con dei cereali e “ ‘giorno” disse, con la voce ancora un po’ roca per via del sonno. Anne gli diede un bacio sulla testa e uscì di casa.
 
Ed Harry si trovò, come tutte le mattine, a camminare da solo verso scuola.
 
 
                                                              xx
 
Era passato un mese dall’inizio della scuola, Harry odiava quel posto. Certo, il non avere amici forse contribuiva ad aumentare il suo odio, ma non si lamentava più di tanto. A lui alla fine andava bene così.
 
Dopo due ore passate nella classe d’arte si diresse verso chimica. Dopo essersi seduto al suo solito posto, a metà classe, di lato, vide avvicinarsi un ragazzo biondo, con occhi azzurri e un sorriso a 32 denti stampato il faccia. Riconobbe quel ragazzo come Niall Horan, faceva parte della banda ed era molto amico con Ed Sheeran.
 
“Hey!” disse tutto sorridente. Davvero, non si stancava mai di sorridere quel ragazzo?
“Ciao” disse Harry incerto, non capiva cosa volesse Niall da lui, non che avessero mai parlato in precedenza.
“Senti, so che non ci conosciamo, ma insomma, ieri tu non c’eri e il professore ci ha messo in coppia per il nuovo progetto che dobbiamo svolgere. Quindi, te lo volevo solo fare sapere, se gia non lo sapessi ovviamente. Magari possiamo metterci d’accordo per vederci dopo la scuola, sai, mi servirebbe davvero un bel voto in chimica, l’anno scorso per poco non mi rimandava”
Harry riuscì per poco a capire tutto quello che in ragazzo aveva detto. Parlava cosi velocemente che a mala pena riusciva a seguirlo e ora aveva una mano dietro la testa, a torturarsi i capelli e sembrava alquanto a disagio.
 
Harry sorrise e “ Certo, se vuoi ci possiamo vedere da me, però non prima delle sei. Dammi il tuo numero che ti mando l’indirizzo” disse cordialmente.
 
Si scambiarono i numeri e un minuto dopo entrò il professore e cominciò la lezione.
 
 
                                                               xx
 
 
 
“Sta attento dove cammini! Fatina.”
Uno spintone arrivò addosso ad Harry, che quasi perse l’equilibrio e sbattè contro gli armadietti. Beh, alla fine oggi non gli erano caduti i libri.
Non che Harry fosse vittima di chissà quale bullismo, non era mai stato picchiato, solo qualche spintone qua e là, ma per il resto passava decisamente inosservato. Certo, lo scoprire che faceva danza classica aveva contribuito all’aumento di nomignoli della serie “frocio”, “fatina” o “principessina” ; ma davvero ad Harry non gli interessava più di tanto.  Era sempre stato un ragazzo timido, almeno finché non lo si conosceva bene, ma non sembrava che qualcuno fosse intenzionato a farlo.
Per questo amava la danza, ballare lo faceva sentire libero, libero di esprimere le sue emozioni e per quelle ore che passava ogni pomeriggio nella scuola di danza, si sentiva libero di essere chi voleva. Non era più l’Harry strano che tutti evitano.
 
Raccolse le sue cose dall’armadietto e si diresse verso la scuola di ballo.
 
 
                                                                 xx
 
“Ma mamma! Avevi detto che saresti andata tu a prendere Lottie!” gridò Louis dalla sua camera.
“Oh, niente storie, io sono impegnata, a meno che non vuoi andare tu a portare le gemelle da Marie, vero?” Il solo pensiero di portare le gemelle dalla loro (pestifera) amica gli fece accapponare la pelle. Ogni volta veniva bloccato e messo sotto tortura con tazzine e bambole, era decisamente meglio andare a prendere Lottie dalla danza.
“Okay,okay, ci vado” rispose rassegnato.
 
Entrò nella sua “nuova” macchina, nuova era una parolona visto che era la vecchia macchina della sua prozia, ma non si lamentava, almeno lui a differenza di Zayn ne aveva una.
 
Parcheggiò fuori alla scuola di danza, erano ancora le cinque e mezza, mancava mezz’ora alla fine della lezione di Lottie. La scuola di danza era molto grande, c’erano tre sale principali, ognuna di queste aveva una grande finestra di vetro in modo tale che le madri potessero guardare le bambine danzare senza disturbarle.
Louis si avvicinò ad una delle sale. Dentro si stava svolgendo una lezione di classico. Per fortuna Lottie faceva hip hop, così ai saggi saltava la parte iniziale di danza classica e vedeva solo l’esibizione di Lottie, che era decisamente più movimentata.
Ma subito la sua attenzione si fermò su un ragazzo. Era l’unico maschio di quel corso, al momento stava tenendo dalla vita un’altra ragazza, per poi alzarla in aria.
Non potè fare a meno di notare i muscoli delle braccia contrarsi. Aveva delle spalle larghe,era abbastanza alto e aveva delle gambe lunghe e snelle. Portò a terra la ragazza,che fece una piroette e subito dopo si voltò, permettendo a Louis di guardare il suo viso. Aveva un’espressione concentrata, le labbra strette fra di loro, ma si poteva vedere che erano molto carnose, aveva dei bellissimi occhi verdi e una massa di ricci, racchiusi in un codino  a mo di fontanella, come quelle che portano i bambini.
 
Louis rimase tutto il tempo lì ad osservarlo, affascinato dal ragazzo, si vedeva che metteva passione in quello che faceva, si vedeva che ci metteva l’anima.
 
Ma fu distratto da qualcuno che lo chiamò da dietro.
 
“Louis! Muoviti! “ disse Lottie, che era appena uscita dalla sua lezione.
 
Louis seguì la sorella,ma non prima di avere ammirato per l’ultima volta il ragazzo che ballava.















Spazio Autrice

Okay,ciao a tutti!
Questa è la mia prima long, non so sinceramente quanti capitoli avrà,visto che per ora ne ho scritti solo tre.
Ho un po' paura a pubblicarla, ma avevo questa idea in testa già da un bel po di tempo. 
Mi rendereste davvero felice se lasciaste una recensione e spero che qualcuno seguirà questa storia :)
Un bacio
:*
  
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