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Autore: The queen of darkness    27/06/2013    6 recensioni
-Potrei anche morire, se tu me lo chiedessi per favore - piagnucolò Me. - In fondo, dicono che sia questo, l'amore.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Potrei anche morire, se tu me lo chiedessi per favore – piagnucolò Me. –In fondo, dicono che sia questo, l’amore.
-Non è vero – rispose Io. Si coprì le orecchie con le mani: la detestava quando faceva così.
-Ti prego – insistè con lo stesso tono, aggrappandosi alle sue ginocchia. –Amami. Farò la brava…sarò tutto quello che vuoi.
La sola idea le faceva schifo. Io cercò malamente di togliersela dalle gambe, ma Me era tenace. –Non mi interessa. Sii quello che vuoi da un’altra parte. Esci dalla mia testa.
-Non posso! – gemette Me. –Non ci riesco!
Aveva le lacrime agli occhi. Sembravano innaturali, sul suo viso, tanto che Io se ne sentì quasi intenerita. Me sapeva essere così creativa, a volte…era lei che la spaventava con gli incubi, ma anche la stessa che la rassicurava spiegandole che erano solo una finzione.
-Non voglio amarti – mise in chiaro Io.
-È la sola cosa che ti chiedo – sussurrò. –Accettami. Farò la brava, lo prometto.
-Lo dici sempre – disse Io, amara.
-Ma questa volta sono seria! Ti prego…per favore!
Questa sua malleabilità rivoltante fu la goccia che fece traboccare il vaso: Io si rialzò e si voltò, per andarsene via da lei.
-Se volessi – strillò Me, disperata,- se solo volessi potrei pugnalarti alle spalle! Ma se lo facessi, tu non mi ameresti mai. E io voglio solo che tu ami.
-È impossibile – sancì Io.
-Solo perché non ci hai mai provato.
-Non è vero – chiarì Io, duramente.
-Sì, che è vero. Volevo amarti, lo volevo davvero, ma hai sempre cercato di impedirmelo. Ti prego…farò tutto quello che vuoi…
Io non replicò. Sapeva che amarla sarebbe stato impossibile: non erano mai state affini. Per tutta la vita si erano scontrate, rivoltate l’una contro l’altra, cercato lo scontro e ottenuto una lotta. Era impossibile, ora, ritirarsi dalla distruzione da cui erano circondate, ma Me non era abbastanza realista, e Io non aveva il coraggio di sbatterle la verità in faccia. Così le venne un’idea; si voltò.
-Tutto quanto? – la fissò dritta negli occhi: marciume, solo marciume. Sentendo solo il silenzio, continuò: -Proprio tutto quanto?
Me stava cominciando a capire. Ma era codarda; non si sarebbe mai tirata indietro. Annuì debolmente.
-Sicura?
-Sì – affermò con decisione, - tutto perché tu possa amarmi.
-Tutto?
-Tutto.
Io fece una pausa. La guardò, la fissò. Il viso, la faccia, l’espressione. Loro due erano uguali, in ogni singolo punto. A dividerle c’era solo uno specchio, una sottile lastra riflettente da due soldi.
-Bene, allora – continuò Io. -Vuoi sapere l’unica cosa che voglio da te?
Me annuì.
-Voglio…voglio che tu muoia.
Fece un sorriso crudele, prima di aggiungere:
-…per favore. 
  
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