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Autore: CriSnix    28/06/2013    6 recensioni
"Sei come uno di quegli uragani che passano e distruggono qualsiasi cosa... ecco sei come un uragano che ha distrutto ogni singolo pezzo del mio cuore, BonHan." Yesung prese un sospiro cercando le parole giuste, ma sopratutto il coraggio. "Io ti amo BonHan e ho bisogno di sentirmelo dire da te almeno una volta." Ecco, l'aveva confessato. Infondo non desiderava altro da un mese. Di certo non se lo era immaginato così, voleva dirglielo all'orecchio sussurrandole che l'amava e che l'avrebbe protetta da tutto e da tutti, ma era davvero stanco di tutta quella situazione. Lei lo guardò negli occhi, reprimendo le lacrime pronte a sgorgare.
"Grazie" disse dopo un tempo che parve interminabile per Yesung "Ma non merito il tuo amore." continuò.

DISCLAIMER.
Con questo mio scritto, non intendo urtare la sensibilità dei cantanti che ho scelto per dar vita al mio scritto e non intendo affermare che gli avvenimenti narrati siano realmente accaduti. I personaggi non mi appartengono in quanto reali.
Enjoy!
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyuhyun, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yesung
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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P
rologo

“Ajumma qui ho finito, posso andare?”

“Certamente BonHan. Per quanto ancora vuoi stare qui? Dovresti trovarti un ragazzo...”rispose la signora di mezz’età, rossa in viso  per lo sforzo che stava compiendo alzando dei sacchi carichi di terra.

“Ajumma!”sorrise la ragazza “Non ho tempo per un ragazzo.”continuò divertita avvicinandosi alla donna, pronta ad aiutarla, ma la signora  con un gesto di stizza con la mano, le fece segno di allontanarsi.

“Aish! Ti ho detto che devi andare via, su su, vai a casa BonHan.”

“D’accordo ajumma” disse la ragazza togliendosi il grembiule “A domani!” continuò indossando la giacca e prendendo la borsa. Così salutò la proprietaria e usci dal negozio di fiori. 

“C’è aria di pioggia...” pensò sorridendo alzando lo sguardo al cielo. BonHan amava la pioggia come amava passeggiare la sera per le strade deserte di Seul, le schiariva le idee e in qualche modo la tranquillizzava. Quindi si incamminò verso casa e non appena arrivò, si fiondò sotto la doccia. Le gocce d’acqua fredda che cadevano sul suo corpo, le regalavano una sensazione di calma che la rilassavano. Quando uscì dalla doccia si guardò allo specchio: i capelli neri le ricadevano sulle spalle bianche. Alcune gocce scivolavano ancora sul viso bianco illuminato da due occhi a mandorla neri. Si passò due dita sulle labbra screpolate, pensando che sua madre avesse ragione, avrebbe dovuto curare di più il suo aspetto.

“Se ti truccassi un po’ e ti conciassi un po’ meglio, avresti tutti gli uomini ai tuoi piedi!” le ripeteva sempre quando la vedeva arrivare con i capelli legati in un’arruffata coda e vestita con una delle sue solite t-shirt e con un sbiadito jeans.

“Eomma! Non ho tempo per queste sciocchezze” le rispondeva sempre irritata. BonHan era troppo impegnata a mantenere sua madre e suo fratello per pensare a frivolezze del genere e neanche desiderava avere un look alla moda. Lei non era quel genere di ragazza che seguiva le ultime tendenze o che non usciva se non aveva sul viso un filo di trucco. Non era quel genere di ragazza che dava peso al giudizio della gente, semplicemente non le importava granché del suo aspetto, anche se sapeva che era incredibilmente affascinante e bella.

“Si...non ho tempo...” sussurrò al suo riflesso. Scosse il capo con decisione per scacciare quei pensieri e si asciugò i capelli per poi indossare il pigiama e dirigersi verso la postazione del suo computer.

“Allora, dove eravamo rimasti?” disse BonHan tra sé e sé, facendo scrocchiare le dita di fronte al monitor del computer. Sorseggiò del the e riprese a scrivere, sentendo  quell’eccitazione che solo la scrittura le sapeva dare. Si fermò soltanto quando la sua mente si placò e soddisfatta del suo lavoro.

“Se non vico io quel premio per scrittori emergenti, chi può vincerlo?” pensò sicura di sé. Scrivere per BonHan non era una semplice passione, era ormai diventata la sua ossessione. Voleva che la scrittura diventasse il suo lavoro in modo tale da sostenere meglio anche sua madre e suo fratello. Inoltre lo aveva promesso a suo padre, avrebbe inseguito il suo sogno  con tutte le sue forze, non si sarebbe mai abbattuta. Fece un sospiro soddisfatta e sbadigliò dando uno sguardo all’ora: erano le due della notte passate.

“Per oggi basta così BonHan.” Si disse dirigendosi verso la sua camera da letto dove si gettò stanca sul letto e si infilò sotto le coperte.

“Buona notte appa...” sussurrò ad una foto sul comodino la quale ritraeva un uomo sulla trentina con una bambina sorridente in braccio “Ce la farò appa, pubblicherò il mio romanzo, costi quel che costi!” continuò ferma e così dicendo si rannicchiò su un lato e si addormentò in un sogno senza sogni.

BonHan era sicura che prima o poi la sua vita sarebbe cambiata, ma di certo non si aspettava che sarebbe successo il giorno dopo...o forse si?

   
 
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