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Autore: yachan    12/01/2008    7 recensioni
"Volevo proteggere quel suo sorriso, che mi era così caro. Volevo stare al suo fianco, finché lei me lo avrebbe concesso. Perché il mio cuore, dal primo giorno che l’avevo conosciuta, non aveva smesso di battere per lei. Era bastato un suo sorriso, per incantare il mio cuore" ... Ecco a voi, una nuova fan fiction ^^!
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cuore incantato

Cuore incantato

 

Cap. 5

 

 

Certe volte mi chiedevo se l’amore fosse tanto importante. Non quello per i Pokèmon, bensì per le persone.

Me lo chiedevo tante volte, quando Dawn insisteva nel guardare qualche film romantico.

Vedevo coppie di persone che si dicevano cose sdolcinate e finivano per baciarsi. Dawn e Brock guardavano estasiati le scene e io mi chiedevo cosa ci trovassero di così bello.

Finché…finché un giorno, su quel schermo mi apparve il viso di Misty e il mio.

Con mio grande orrore vedevo i due, che poi eravamo noi, avvicinarsi e baciarsi. Finì per scappare via imbarazzato e agitato, tra gli sguardi confusi dei miei amici.

Ero spaventato e non capivo il perché di quella visione. Da quel giorno in poi, in ogni coppia di persone, mi ci rivedevo insieme a Misty.

Non capivo perché…ad un certo punto mi credevo addirittura malato.

Però poi, con il passare del tempo, le visioni non mi procurarono più quel nervosismo, bensì un certo piacere. Anche se, ero ben lontano dal capire, cosa mi portasse a vedere quelle illusioni.

Mi chiedevo poi, se a Misty succedesse la stessa cosa. Ma quando ero sul punto di chiederglielo, mi bloccavo. Lei sorrideva divertita del mio improvviso imbarazzo e io rimanevo incantato a guardarla.

Convinto che lei ci sarebbe sempre stata per me, non ho più fatto caso a quelle visioni.

Poi un giorno, qualcosa accadde. Tutto iniziò con una semplice frase…

Lei davanti a me, con un sorriso sgargiante, mentre con la mano indicava il ragazzo che le stava accanto.

-         Ash…ti presento il mio ragazzo, Josh.

E fu come se qualcuno mi avesse rovesciato addosso, un secchio d’acqua gelida.

Da lì, cambiò la nostra vita.

Più volte andavo a guardare la mia posta elettronica e mi rattristavo nel non trovare una sua mail.

Sarà una cosa passeggera, mi dicevo…però lei sembrò avere sempre meno tempo per me. Persino le chiamate al videotelefono, parevano troppo brevi.

Se lei è felice, mi va bene così, dicevo a me stesso, credevo di riuscire a resistere. Insomma, in fondo si trattava solo di un amicizia, no?

Però l’ansia cominciò a crescere e la mia voglia di vederla aumentava. Così che un giorno decisi di andare da lei. Ma quella che trovai, non era la mia amica, bensì una sua imitazione.

Lei non sembrò essere tanto contenta nel rivedermi, dicendo che il suo ragazzo si sarebbe arrabbiato con lei, se ci avesse visti parlare.

Ma era assurdo, dicevo io. Con che diritto quel ragazzo ci impediva di parlarci?

E poi, non diceva sempre che gli innamorati, sono il ritratto della felicità?

Allora perché il suo sguardo sembrava così vuoto e stanco? Ne ebbi la certezza la prima volta che la vidi piangere per lui.

Provai rabbia per quel ragazzo e frustrazione nel vedere Misty allontanarsi da me.

Ma la goccia che fece traboccare il vaso, fu quando Misty smise di rispondere al telefono e alle mail. Preoccupato per l’espressione triste delle sorelle, decisi di andare a controllare di persona.

E la trovai lì, in Palestra. Tanto debole e fragile, dopo che il suo ragazzo l’aveva lasciata, non la riconoscevo più.

Fu allora che una parte di me cambiò drasticamente, portandomi a fare una azione che il solito Ash non avrebbe fatto. Mi misi a fare a botte con Josh.

Non ne capivo il motivo e non volevo saperlo. Forse se i miei amici non mi avessero fermato, sarei potuto sprofondare molto più in basso.

Ma grazie a loro, mi rialzai e tornai ad essere il solito Ash.

Anche se intuì che dentro di me, qualcosa era davvero cambiato… o meglio dire, era tornato a galla. Ovvero, i sentimenti confusi per quella ragazza.

E quando, con una scusa, l’andavo a trovare e lei mi accoglieva come la Misty di un tempo, non potevo che pensare…che la volevo proteggere. Volevo proteggere quel suo sorriso, che mi era così caro. Volevo stare al suo fianco, finché lei me lo avrebbe concesso.

Perché il mio cuore, dal primo giorno che l’avevo conosciuta, non aveva smesso di battere per lei. Era bastato un suo sorriso, per incantare il mio cuore.

 

 

Quanto lontani abbiamo ottenuto, arrivare a questo punto finalmente.

Ora non possiamo recuperare quel sorriso infantile che avevamo solitamente.

Mi piace questo mondo in cui puoi sorridere (mi piace questo mondo dove puoi essere felice).

L’unica cosa che voglio è stare insieme a te. Il dolore passato è interrato in me.

Al passare il tempo ci cambierà, anche così io so molto bene che il passato,

quel che un giorno si perse, quel che i sogni mi costarono,

tutto lo ricorderò prendendo la tua mano.

Sempre al tuo fianco starò.

Incluso i tempi tristi non li vorrei mai dimenticare.

Voglio che mi guidi, riservami nella tua mappa una piccola pagina per seguirti.

Quel giorno nel vederti capì immediatamente (soffia il vento gelido, quello che sognasti),

che molto più in alto potevamo volare.

Fino al futuro, il vento spingendomi.

Al passare il tempo tanto veloce, anche se qualcosa già cambiò, alcune cose no.

Ancora non arriva la fine, e le voglio trovare le ali dei miei sogni, continuiamo cercando.

Per sempre al tuo fiancò starò.

Per sempre io starò insieme a te…

 

 

-         Eccomi arrivato- disse un ragazzino con gli occhiali- Cerulean City…

Guardò impressionato la Palestra. Era cambiata dall’ultima volta che c’era andato, però aveva mantenuto le stesse caratteristiche.

Entrò dentro emozionato, vedendo molte persone e si sentì un po’ perso. Non conosceva nessuna di quelle persone.

Poi goffamente, andò a sbattere contro una persona.

-         Oh, attento…ti sei fatto male?

Il ragazzino alzò lo sguardo e guardò quella donna bionda che si chinò verso lui.

-         No, no- scrollò la testa imbarazzato. Non capiva perché avesse qualcosa di famigliare…

-         Bene…- sorrise lei e lo guardò- Sei qui per un incontro con la capopalestra? Mi dispiace, ma dovrai tornare un altro giorno, oggi la Palestra è chiusa per festa.

-         Oh, sì, lo sapevo…- disse lui- Sono stato invitato alla festa.

-         Ah, sì? Allora devi essere un amico di mia sorella.

-         Tua sorella?- ripeté confuso.

-         Daisy!- la donna bionda si alzò in piedi, sentendosi chiamata da una ragazza- Eccoti qui…tuo marito ti stava cercando e…- si bloccò guardando il ragazzino che la osservava imbambolato.

-         …Ma tu…sei Max!- disse lei felice e abbracciandolo, provocando un po’ di rossore nelle guance di lui- Che bello rivederti!

-         …Misty?- disse lui sorpreso, sistemandosi gli occhiali. Era ancora più bella dell’ultima volta.

-         L’ho incontrato che girava intorno con aria smarrita…- disse Daisy sorridendo- Piacere di averti conosciuto Max. Ora vi lascio soli, vado da Tracey- si allontanò.

-         Tracey?- indicò la donna bionda.

-         Già, si sono sposati quasi un anno fa.

-         Ohh- disse sorpreso.

-         Sei arrivato in anticipo. Gli altri ancora non sono arrivati- disse Misty- E tua sorella, non è con te?

-         No, io ero in viaggio e sono venuto direttamente. May dovrebbe arrivare tra un po’, con il suo ragazzo- disse con una nota di disappunto.

-         Eh, eh…geloso di tua sorella?

-         No, sapevo che lei e Drew avrebbero finito per stare insieme. E nonostante mi costi fatica ad ammetterlo, Drew è l’unica persona in grado di renderla felice- Misty sorrise al ragazzino- …e sopportarla- aggiunse con sarcasmo.

-         Oh, Max…- disse lei con un sorrisino divertito- Non cambierai mai. A che punto sei con gli incontri Pokèmon?

-         A buon punto- disse mostrando la scatoletta con le medaglie vinte- Presto diventerò un bravo allenatore e sostituirò mio padre alla Palestra.

-         Non è facile la vita di un Capopalestra, però so che sei in gamba e saprai cavartela al meglio.

-         Basterà prendere esempio da te.

-         Eh?- lo guardò.

-         Fin da piccolo ti ammiro e desidero diventare bravo come te…sei il mio modello d’esempio.

-         Sei gentile Max- disse lei commossa- Però non credere che ti risparmierò, quando verrai a sfidarmi.

-         Tranquilla- ridacchiò- C’è la metterò tutta- disse determinato.

-         Bene- sorrise.

-         E a te come va?- chiese curioso.

-         Beh, ci sono gli alti e bassi, come in qualsiasi Palestra…ma non posso lamentarmi- guardò orgogliosa la Palestra- Ne vale la pena.

-         E gli altri?

-         Stanno arrivando- disse lei.

-         Anche Ash?

Lei smise di sorridere.

-         Anche lui è in viaggio. Ha chiamato per avvertire che non riuscirà a venire. Pare che la nave abbia avuto qualche problema.

Lui la guardò dispiaciuto.

-         E’ dura stare lontani?

-         Beh, a volte mi intristisce non poterlo vedere tutti i giorni, ma dall’altra parte sono contenta che si stia impegnando nel suo viaggio d’addestramento.

-         E a te va bene così?

-         A me basta vederlo qualche volta, per sentirmi meglio. Riesco a sopportare la lontananza, se so che lui mi vuole bene.

-         Mhh…non capisco- disse Max confuso.

-         Eh, eh…avrai tempo per capirlo, caro Max. Arriverà anche per te il momento in cui ti innamorerai e ti capiterà di fare cose assurde.

-         Lo dubito- disse lui alzando la testa- Non voglio ridurmi mieloso come mia sorella.

-         Ohh, questo lo vedremo più avanti…- disse lei con un sorrisino divertito.

-         E Josh…l’hai più rivisto da allora?

Misty lo guardò.

-         Sì…una volta. Era in compagnia di una ragazza. Però…- sorrise- Non ho provato dolore…- si toccò il petto- Ora che ho la certezza…che il ragazzo che amo ricambia i miei sentimenti.

-         Ehi Misty- disse una ragazza dai capelli rosa- E’ arrivata una persona.

-         Non puoi andare tu?- disse lei un po’ scocciata- Non vedi che sono impegnata?

-         Chiede esclusivamente di te…- disse lei con uno strano sorriso.

-         Eh? Ma chi è?- chiese perplessa.

-         Dai, non discutere e vai- la spinse via.

-         Ma…ma…- guardò il ragazzino.

-         Tranquilla Misty, aspetto qui- disse Max sorridendo e salutandola.

-         Okey…- disse rassegnata e andò alla porta d’ingresso- Sì, chi mi cercava?

Non trovò nessuno.

-         Ah, divertente, davvero divertente Lily- disse lei sarcastica, appoggiando le mani sui fianchi- Ora faremo due chiacchiere…

Però in quel momento, due mani comparsero dietro di lei e le coprirono gli occhi.

-         Non puoi aspettare dopo, per chiacchierare con tua sorella?- disse la voce dietro di lei.

Lei stupita, ascoltò la voce incredule.

-         …Ash?

Il ragazzo staccò le mani e lei poté girarsi per guardarlo.

-         …beh? Non mi dici niente?- disse lui un po’ offeso, per la sua espressione ebete- Ho fatto carte false per arrivare in tempo e non perdermi la tua festa. Non merito un premio?

Misty si lanciò su di lui abbracciandolo forte e finendo per farlo cadere insieme a lei.

-         Okey, ora va bene…- disse lui ridacchiando e abbracciandola- Ma la prossima volta, mi accontento anche solo di un “ciao Ash”.

-         …bentornato Ash- disse lei con le lacrime agli occhi e lo bacio.

-         Uhm…- assaporò il bacio della ragazza- Sì, direi che adesso posso anche perdonarti per avermi fatto cadere.

-         Per caso, insieme alle medaglie, hai vinto una dose di sarcasmo?

-         Quello e anche…- tirò fuori due pezzi di carta- due biglietti per una crociera.

Misty guardò sorpresa e felice i biglietti in mano al ragazzo.

-         Sono per noi?- li prese.

-         Certo…Buon compleanno, Misty- e la baciò.

-         Ash, non era il caso…a me bastava la tua presenza oggi.

-         Come vuoi- glieli sfilò di mano- In questo caso, li regalo.

-         No, no!- disse agitata, cercando di riprenderseli- Li accetto molto volentieri!

-         Ecco, adesso va bene- disse lui sorridendo e ridandole i biglietti- Questo è il mio modo di scusarmi per la mia assenza. So che a causa dei miei viaggi, finiamo per vederci poco.

-         Tranquillo…- lei gli sorrise contenta- E poi gli incontri in Palestra mi tengono così occupata, che non mi accorgo neanche della tua assenza.

-         Questo dovrebbe consolarmi?- disse lui alzando un sopracciglio.

-         …ehm, interrompiamo qualcosa?

I due ragazzi si girarono, per guardare le persone che erano appena arrivate.

-         Ragazzi!- esclamarono i due ragazzi contenti.

-         Non pensavo che, fosse una moda attendere gli amici seduti per terra- disse Gary.

Misty guardò Ash ed indicò Gary.

-         No, lui c’è l’ha sempre avuto il sarcasmo- rispose il moro.

I due si alzarono da terra e andarono incontro agli amici, tenendosi per mano.

-         Sono felice di rivedervi- disse Misty contenta.

-         Anche noi- disse Brock.

-         Buon compleanno Misty!- disse May abbracciandola.

-         Grazie.

-         Ci devi raccontare un sacco di cose- disse Dawn prendendola per mano.

-         Ehi, ma…- disse Ash, guardando le due ragazze che si portavano letteralmente via la sua Misty.

-         Ehh, Ash…- disse Tracey appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo- Devi rassegnarti, mio caro cognato.

-         Cognato?- ripeté lui imbarazzato- C’è qualcosa che non so?

-         Già, già- disse Brock- In compenso potrai vederla più spesso, una volta terminato il tuo viaggio.

-         D’accordo…resisterò- sospirò rassegnato e sorrise guardando la ragazza che scherzava con le amiche- In fondo…questo è solo l’inizio della nostra storia.

 

FINE

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Oh! Provo un certo piacere nel mettere la parola fine, in una mia fic. Ma una certa tristezza nel ricordare le altre numerose fic lasciate incomplete. Ma del resto, cercate di capirmi…è colpa dei personaggi che non vogliono lavorare, se le fic rimangono non concluse.

Misty: Ehi, non dare la colpa a noi! Dalla ad Ash, che non fa che combinare disastri.

Ash: Che?! Sei così gentile Misty…chi lo direbbe che in realtà sei perfida.

Misty: Perfida io?! Allora tu sei un imbranato!

Ash: E tu, sei troppo alta! Giraffa!

Dawn: Ma questa si può considerare un offesa?

Misty: Che cosa?! Sei tu che sei basso!

Ash: Che ci posso fare se i disegnatori non si decidono a farmi crescere! Persino Dawn sembra più grande di me ed è più piccola d’età! L’unico che mi consola, è Max.

Max: Ehi! Non paragonarmi a te! Nella fic in teoria crescerei più in fretta di te!

Ash: Solo in teoria!

Max: E anche se non crescessi, sono sempre più intelligente di te!

Ash: Vorresti dire che io non lo sono?

Max: Ma certo…che no! Tu un completo bambino e Brock troppo adulto.

Brock: Non mi tirate in ballo.

Ash: Non voglio certo diventare come Brock ossessionato dalle ragazze.

Brock: Non sono ossessionato!

Sentite…ehm…capisco la vostra baldoria per aver finalmente terminato questa fic, ma non lasciatevi andare troppo all’euforia.

Ash: Non è colpa mia, ha iniziato Misty.

Misty: E tu potevi anche startene zitto, invece di rispondermi.

Calma, calma…ho appena concluso la fiction con un bel finale e voi state già scannandovi?

Ash: Mh…

Misty: Mh…

Dicevo…questo è l’ultimo capitolo. Ringrazio tutti coloro che hanno letto questa fic, compresi i piccoli commenti alla fine. Se vi va, lasciate pure un piccolo vostro commento. Solo se vi va…okey, forse dovreste farlo, anzi dovete farlo. Insomma, voglio un vostro commento!

Dawn: La pazzia dilaga, eh?

May: Eh, sì.

Con la tristezza nel cuore, vi saluto. Non so se mi ricapiterà di fare un’altra fiction su Pokèmon (che poi di Pokèmon non ne è apparso neanche uno, povero Pikachu), visto che sono ancora indietro con Light and Shadow, Itsumademo Togheter e Vortice.

Anche se, provo un certo piacere a far andare nel panico il povero Ash.

Ash: Grazie tante.

Comunque, la canzone di questa fic è Yume no tsubasa (Tsubasa Chronicle). Non è perfetta la traduzione, lo so, ma è giusto per farvi comprendere il significato della canzone. Di cui per altro ho fatto anche un amv su Ash e Misty. Andate a vederlo, se vi va.

Max: Ehi, questa si chiama pubblicità occulta!

Che male può fare, se non si può vedere. E’ occulta, no?

Max: Per caso ti sei presa il morbo Ketchum?

Ash: Oh, che strano, c’è una malattia che si chiama come me.

Max: Già…che casualità.

Okey ragazzi, salutate il vostro pubblico con un bell’inchino e ringraziatelo per il loro sostegno.

Gary: Mi spieghi come fanno a vederci chinati?

Tu fallo e basta.

Ash: Grazie a tutti!

Misty: Ci rivedremo presto in altre fic!

Dawn: Facile per voi dirlo, ci siete in tutte le fic. Io invece sono nuova.

May: Beh, per me non è certo meglio, visto che mi hanno sostituita da te.

Dawn: Evidentemente non le eri simpatica.

May: Ha parlato miss simpatia.

Brock: Calma, calma. Non litighiamo adesso. Pensate che ora potremmo andarcene in vacanza.

May: Mh…sì, hai ragione.

Ash: Scusate…ma a voi ha pagato Ya-chan?

Misty: A me aveva detto che ci avrebbe pagato a lavoro ultimato.

Brock: Sì, anche a me.

Gary: Piuttosto, lei dov’è?

Max: Ma non era qui un attimo fa?

Tracey: Io l’ho vista poco fa con una valigia. Diceva che partiva per una crociera intorno al mondo.

Tutti: Che cosa?!

 

By Ya-chan

   
 
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