Cadono i fiori di ciliegio
Sugli specchi d'acqua della risaia:
Stelle,
Al chiarore di una notte senza luna.
(Yosa Buson)

Era  come un presagio, veder cadere i petali, leggiadri, spostati dal vento, suscitavano in me una danza malinconica, un turbinio di silenti preoccupazioni.
Perché la vita di una cosa così bella doveva rendere gli animi così tristi? Perché doveva rendere il mio animo così nostalgico? Non saprei chiamarla, se serenità o altro, so solo che all'interno della mia anima questa serenità era minata da qualcosa.
Tutta questa bellezza, la natura che ci circonda, non sempre serve solo a farci da sfondo, ma ci parla a volte, ci da degli avvertimenti, ed io sento aria di morte, sento il peso e la leggerezza di qualcosa che svolazza etereo e furente. Lo percepisco, percepisco una fina senza vittoria.
Tendendo l'orecchio posso sentirla, posso sentire il creato che mi dice di non andare, ma non è per me restare a guardare, per cui, non posso più sedere qui, non resta che alzarmi.
La pace di questo universo, è ciò che ci accompagnerà, è la quiete prima della tempesta, che scateneremo noi stessi.
 
"vuoi assaporare la vita anche tu, giusto?
Se hai fame mangia.
Se senti male grida.
Se è troppo doloroso, urla pure.
Perché questo significa assaporare la vita.
Non devi lasciare neanche un osso, mi Raccomando."
 
C'è chi nel frattempo sentì la mia anima liberarsi, viaggiando e danzando con i petali di ciliegio, c'è chi sono andato a far visita, prima che morisse, per accompagnarlo.
Nell'attesa di una nuova vita, io sono il vento, noi saremo il vento, Nell'attesa della nuova vita, noi non lo ricorderemo, ma saremo lo stesso vento, che accarezzeranno i suoi capelli durante la sua prigionia.
 

Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
(Soldati-Ungaretti)