Sono in cucina, e sto tagliando le verdure da mettere nella zuppa. Dopo tutti questi anni, questo è ancora il piatto migliore che riesco a fare. E' Peeta quello che cucina di solito in casa, ma oggi lui e Josh sono andati fuori a giocare, lasciando me e Jennifer “a fare i lavori da donne”. Ovviamente lei, dopo aver tagliato qualche carota se l'è filata di sopra a giocare, e io l'ho lasciata fare, perchè sapevo che non potevo tenerla a fare una cosa tanto noiosa per più di qualche minuto. Quella bambina è un fiume in piena. Non sta ferma un momento, è sempre in movimento, in cerca di nuove avventure. Si lancia in imprese eroiche come saltare da un mobile all'altro, mentre il fratello la guarda con occhi preoccupati dal tappeto del salotto. Mi rivedo molto in lei, e non so se questo sia un bene o un male. Non voglio che la sua impulsività la metta nei guai da grande, o che la sua testardaggine prenda il sopravvento sulla prudenza. Tutte le volte che penso a queste cose, Peeta mi ricorda che non c'è più nessuna Capitol City da cui guardarsi le spalle, che la nostra bambina non potrà mai creare problemi più grandi di qualche vaso rotto. Sospiro, e ricomincio a triturare i funghi che Sae la Zozza mi ha procurato. Ad un certo punto sento un rumore sordo provenire dal piano di sopra.
-Jennifer? Che sta succedendo? 
La sento armeggiare con qualcosa, ma non riesco a distinguere cosa di preciso.
-Niente mamma, adesso scendo!
Il suo tono è fin troppo innocente. Ne ha sicuramente combinata qualcuna delle sue. Sto per salire le scale, per capire l'entità dei danni, quando sento i suoi passi per il corridoio. Dopo pochi minuti rientra in cucina, con un sorriso raggiante.
-Come sto?
Addosso ha una camicetta tutta pizzi, che le sta grande sulle spalle, infilata dentro ad una gonna, ma anche questa le cade sui fianchi. Da qualche parte, una spilla da balia pende dal tessuto della camicia. Una lacrima rotola giù dalla mia guancia prima che riesca a fermarla. Mi inginocchio vicino a lei, che la nota, e la asciuga con la sua piccola mano.
-Se sto male me li tolgo, mamma.
La guardo, sicura di avere gli occhi lucidi. La tiro un po' più vicina a me.
-Stai benissimo tesoro.
Mi volto e le sistemo la camicia – Ma tieni dentro la tua coda, paperella.

BriciolaElisa's Corner

Rieccomi, con una brevissima FlashFic sulla vita post matrimoniale di Katniss e Peeta. Anche qui l'ispirazione è venuta grazie ad un post su Instangram ;) So che è corta, e perdonate immensamente la banalità di aver chiamato i loro figli Josh e Jennifer, ma non ho proprio avuto idee migliori... XD e dopo tutto queste farneticazioni, spero che vi sia piaciuta, e se vi va lasciatemi quache recensione :D
Enjoy the life

BriciolaElisa ♥