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Autore: Cinzia N Spurce    29/06/2013    1 recensioni
Si tratta di una raccolta di missing moments della mia originale Sweet addiction -Dolce dipendenza.
1– Fabio e Nina al mare.
Questa raccolta partecipa alla challenge Slice of life di aeron.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
- Questa storia fa parte della serie 'Sweet addiction '
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Questa flashfiction partecipa alla challenge "Slice of life" indetta da aeron sul forum di EFP.

Prompt
: Libro
Titolo: Novecento
Autore: Nicole Spurce
Fandom: Originale
Personaggi: Nina e Fabio, della storia originale "Sweet addiction - Dolce dipendenza"
Genere: Slice of life/Generale
Rating: Verde
Avvertimenti: Nessuno
Lunghezza: 630 parole
Note dell'autore: Questa flashfiction fa parte di una raccolta di missing moments che fanno riferimento ad una mia storia originale "Sweet Addiction - Dolce Dipendenza". In particolar modo questa flash si colloca nel passato dei protagonisti, qualche anno prima dello svolgimento della storia principale.

Novecento


Faceva caldo, tanto caldo quel giorno, mentre Nina aspettava il suo migliore amico di fronte al cancello di casa. «Ti porto al mare,» aveva detto «sii puntuale alle dieci». Erano le undici e ancora di lui non c'era traccia.
Ma di cosa si stupiva, conosceva Fabio da quando erano bambini, era un ritardatario cronico, l'aveva scritto nei geni il ritardo.
Nina stava lì fuori, seduta davanti la porta a giocare con la sua cagnolina, la borsa mare poggiata accanto a lei e il telefono sulle gambe; Fabio l'avrebbe chiamata affannato per dirle che stava arrivando, lo sapeva, faceva sempre così. Dopo poco le arrivò un sms.
-Arrivo.
E Nina sorrise, lo immaginava già per le scale, con lo zaino in spalla, la mano destra a digitare il messaggio e i gradini saltati a tre a tre per fare più in fretta, prima o poi si sarebbe spezzato qualche osso, glielo diceva sempre.
Dopo dieci minuti era davanti casa sua, con il suo motorino scassato e il casco slacciato, lo teneva sempre così, non ne voleva sapere di allacciarlo.
«Scusa il ritardo, non ho sentito la sveglia e mamma aveva il turno di mattina…». Quando cominciava a scusarsi diventava buffissimo, con le guance rosse e gli occhi colpevoli, tenergli il muso era impossibile, ancora di più per lei.
«Tranquillo, non fa niente» e gli sorrise perché di fronte a lui non poteva fare altro.
«Hai portato i panini?», le domandò Fabio porgendole un casco e togliendo il cavalletto.
«Certo, anche acqua, the e sigarette, come faresti senza di me», rispose Nina salendo sullo scooter e stringendosi alla vita di Fabio.
Dopo una decina di minuti arrivarono in spiaggia, sistemarono i teli mare e si sedettero al sole, Fabio adorava stare disteso in spiaggia, con gli occhi chiusi e il brusio delle persone che chiacchieravano poco distanti da lui, Nina un po' meno.
«Sabrina e Sofia?», chiese Fabio riferendosi alle altre due amiche.
«Sofia aveva da fare con suo padre, Sabrina credo abbia intenzione di sequestrare Paolo, da quando stanno insieme sono traumaticamente dolci», fece una smorfia Nina, immaginare quei due così dolci era strano, conoscendoli. «Carlo, invece?»
«Una delle sue solite giornate no, starà a casa a giocare a Need for speed», rispose a sua vota Fabio, prima di frugare all'interno del suo zaino per prenderne un libricino che Nina non aveva mai letto.
«Cos'è?»
«L'ho comprato ieri, è qualcosa di allucinante, ti piacerà» disse porgendole il libro tra le mani.
Novecento.
«È piccolissimo» esclamò Nina rigirandoselo tra le mani, «si legge in un attimo»
«È vero, ma le parole ti si incastrano dentro, credimi», disse prendendo le cuffie dallo zaino.
«Leggilo, poi mi fai sapere»
Fabio si stese nuovamente sul suo telo blu, immerso nella musica di chissà quale cantautore sconosciuto, mentre Nina cominciò la lettura di quello che Fabio le aveva fatto intendere fosse un libro, seppur piccolo, stupendo.

     
  È dinamite quella che hai sotto il culo, fratello.
Alzati da lì e vattene. È finita. Questa volta è finita 
                                                                         davvero.
                                                                         (Esce)

F I N E 


Innamorata di ciò che aveva appena letto si girò verso il suo migliore amico, assopito sotto il sole, con la bocca schiusa e le palpebre rilassate.
«B, svegliati...». Fabio si svegliò di scatto, mettendosi a sedere e sentendo subito la testa girare un po'.
«Che c'è? Cos'è successo?», domandò sfregandosi gli occhi e guardandosi attorno.
«È stupendo», disse Nina solamente, sentendosi rispondere con una risata fragorosa e gli occhi furbi e felici di Fabio.
«Posso tenerlo?», gli domandò poi facendo gli occhi teneri per convincerlo, come quando avevano sei anni e voleva l'ultima caramella.
«Stronza, certo che puoi tenerlo...»
Perché Fabio era così, regalava parole e quando lo faceva trovava sempre quelle giuste, sempre le più belle per toccarti le corde dell'anima, con Novecento aveva fatto questo, le aveva stretto il cuore.
«Fabio?»
«Mh…», mormorò lui accendendosi una sigaretta.
«Sai che è perfetto per essere il nostro libro, vero?»
Gli occhi di Fabio stavano sorridendo.
«E sia, adesso dimmi come vuoi il gelato!»


Buongiorno, questa è la prima challenge a cui partecipo e ho deciso di partecipare grazie a una serie di missing moments inerenti a Sweet addiction - Dolce dipendenza. Per chi conoscesse la storia, SA non è sospesa perché sono una cattiva persona, ma perché l'università mi sta succhiando la vita, ergo, aspetto un attimo di respiro per potermi concentrare su una long come merita.
Non ho molto altro da dire, spero vi sia piaciuta.
Se volete potete trovarmi un po' ovunque:

   
 
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