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Autore: Depp_    30/06/2013    34 recensioni
« Perché scegliamo persone che ci fanno star male? »
« Accettiamo l'amore che pensiamo meritarci, Kay. »

~
Erano passati mesi dall'ultima volta che vide il suo volto, sentì la sua voce.
Harry si domandava se un giorno quell'incubo avesse avuto fine.
La risposta era proprio davanti a lui e anche se guardava, in realtà, non vedeva.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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PROLOGO
 

La pioggia.
Una delle cose che Karen odiava di più.
Quel picchiettio continuo delle gocce che toccavano qualcosa di solido, il cattivo odore di asfalto bagnato. Tutto questo bastava a provocarle dei mal di testa.
E proprio per questo si domandò perché era lì, a Londra, una città cupa e umida, dove la maggior parte delle volte era la pioggia a diventare padrona del cielo.
La campanella suonò più forte del solito, da farla sussultare. Si guardò intorno, notando che l’unica a essere rimasta in classe era lei. Scostò delicatamente via la sedia dov'era seduta, evitando di riprodurre quel suono assordante di quando una di queste veniva spostata dal suolo, si alzò raccogliendo gli ultimi libri e lasciò la classe del professor Lerman.
I corridoi erano pieni, come ad ogni intervallo, la gente entrava e usciva, l’atrio era sovrastato dal forte rumore delle chiacchiere. L’armadietto era poco distante, si fece avanti scansando la folla e raggiungendolo con successo senza essersi scontrata con qualcuno. Inserì il codice per aprirlo e ripose la maggior parte dei libri, che per un attimo pensò pesassero più del suo peso corporeo. Era sul punto di chiuderlo, quando lo riaprì di scatto ricordando si aver dimenticato il suo Mp3, ma un forte botto la bloccò costringendola ad affacciarsi oltre e vedere una ragazza dai capelli biondi, gonfi, di spalle che si massaggiava la nuca sul punto in cui l’aveva colpita.
« Scusami! » riuscì a dire portandosi una mano alla bocca, tappandola.
La ragazza si voltò. Karen ricordò quel volto, era con lei al corso di letteratura, si chiamava Nina McHill.
« Non preoccuparti. » rispose tra i denti la bionda lasciando la mano ferma sullo stesso punto.
Karen continuò a guardarla sorpresa di non averla vista sbraitare, come di solito faceva con chiunque.
Non sapeva molto di lei, ciò che l’era arrivato all’orecchio erano tutte voci. Non aveva una bella reputazione, soprattutto da quando era stata bocciata al quarto anno a causa del suo comportamento inadeguato.
« Ehi, ma tu sei quella nuova. »
Karen, sorpresa, alzò lo sguardo che fino ad un attimo fa era posato sulle labbra rosso fuoco della ragazza.
Annuì, richiudendo l’armadietto.
« Siamo allo stesso corso di letteratura, giusto? » chiese la bionda, continuando a fissarla in modo interrogativo.
Karen guardò l’orologio, notando che l’intervallo stava per finire, avrebbe voluto prendere una boccata d’aria, leggere qualche riga del libro che stava leggendo, per poi riprendere le dure e noiose lezioni.
Guardò Nina ancora più sorpresa che si ricordasse qualcosa che le riguardava, « Si. » rispose infine dopo lunghi ed interminabili secondi.
La ragazza le sorrise porgendole la mano, che prima, aveva tra i capelli cespugliosi, « Piacere, Nina, ma tutti mi chiamano Nana a causa dell’altezza. »
Karen non poté trattenere un sorriso, uno di quelli sinceri, uno di quelli che non riusciva ad avere da troppo tempo. Rise di gusto. Rise perché il suo corpo glielo permise. Rise davvero. E quella buffa ragazza ne era la causa.
« Piacere, Karen, ma mi chiamano Kay. »
 
Harry sentì il campanello suonare. Con fare annoiato si alzò dal divano ed aprì trovandosi i suoi amici, Liam e Zayn, davanti, con la solita espressione seccata.
« Non è possibile che sei ancora rinchiuso qui! » ringhiò Liam richiudendo la porta alle sue spalle.
Zayn sprofondò nello stesso punto in cui il riccio era seduto un attimo prima e tirò fuori una delle sue sigarette, per poi lanciare il pacchetto a Liam che ne sfilò una a sua volta.
« Vuoi? » offrì il biondino a Harry.
Quest’ultimo scosse la testa e si strinse nelle spalle, « Cosa ci fate qui? »
Zayn scoppiò in una piccola risata, ma rimase ancora in silenzio continuando ad aspirare il fumo della sua sigaretta.
Harry sapeva la risposta. Sapeva perché Zayn restava in silenzio. Sapeva perché Liam continuava a guadarlo con uno sguardo severo.
« Non puoi andare avanti così. Sono passati mesi e tu sei ancora a deprimerti, aspettando chissà quale miracolo. » disse il biondino poggiando una mano sulla spalla dell’amico davanti a lui.
Il riccio calò lo sguardo, mordendosi un labbro e faticando a trattenere quelle dannate lacrime che ogni volta che fuoriuscivano pungevano come tanti piccoli aghi sul suo viso.
« Vi ha chiamati Nana vero? » introdusse Harry.
Liam ignorò le parole dell’amico e si allontanò afferrando il cappotto grigio che spesso Harry indossava per uscire in giornate fredde come quelle.
Zayn tornò in piedi aprendo la porta, nascoseil viso nella grande sciarpa nera e infilò le mani nelle tasche dei jeans prima che congelassero.
« Dobbiamo distrarci, Styles. Quindi ora tu vieni con noi. »
Non era una proposta, era un ordine.
Liam era un tipo tosto, non si lasciava facilmente convincere, non permetteva che gli altri facilmente riuscissero a cambiare programma se lui aveva già deciso. Il tentativo di svignarsela e dire di restare a casa sarebbe fallito miseramente. Rimanere in quel buco gli avrebbe provocato solo altro dolore, riguardare le vecchie foto con Victoria non gli avrebbe migliorato l’umore.
Senza replicare, infilò il cappotto e un cappello, che rimaneva comunque qualche suo riccio ribelle fuori,  afferrò il cellulare e lasciò che gli amici prendessero in mano le redini della sua vita, per quella sera. Cosa che non succedeva frequentemente.
« Dove andiamo? » chiese il riccio mantenendo lo guardo fisso nel vuoto.
Liam sorrise compiaciuto, « Ti piacciono le sorprese? »
Harry accennò un sorriso forzato, « Per niente. » rispose freddo e distaccato.


Eccomi qui, con la mia prima storia.
So che questo che ho scritto è poco, troppo poco, ma è il prologo, un accenno alla storia che ne verrà fuori.
Non ho ancora ben chiaro come si svilupperà l'intera vicenda, ma ho molte idee e gli altri capitoli saranno più lunghi.
Spero vi piaccia come inizio.
Mi scuso per eventuali errori grammaticali.
Spero di trovare delle recensioni.
E ... basta.

Non credo ci sia molto da dire, oltre al fatto che per qualunque cosa potete contattarmi su twitter: @liamsflicck
Baci.
Depp c:

 

  
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