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Autore: Ely Gryffiindor    30/06/2013    8 recensioni
Voldemort è morto e la guerra è finita,il mondo magico si sta riprendendo e i nostri eroi tornano tra le mura di Hogwarts per concludere con i MAGO. Draco Malfoy torna a scuola solo per lei,che da sette anni ama profondamente. Ce la farà a dichiararle il suo amore?
Sarà una Dramione ma gli altri personaggi non farannno solo da sfondo...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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 La verità
 
 
 
 
 
Draco Malfoy era uscito da quell'aula per fumarsi una sigaretta, ormai era fatta,lei sapeva, se non l'avesse voluto sarebbe andato avanti, prima o poi l'avrebbe dimenticata.
Avrebbe vissuto la sua vita e l'avrebbe ricordata come la miglior cosa che gli sia mai successa. Lei è stata una salvezza. 
Draco conosceva il carattere indomito della ragazza, e sapeva che lei l'avrebbe affrontato da vera Grifondoro.
 
 
 
Hermione marciava verso l'aula furiosa con Malfoy, ma anche lusingata da tanto amore nei suoi confronti, giunse davanti all'aula cercò di ricomporsi.I suoinocchi erano lucidi e gonfi a causa del pianto, le gote imporporate di rosso e la bocca ridotta ad una smorfia contratta. Aprì la porta con entrambe le braccia e l'aula si trovò davanti ad una banshee inferocita
 
 
" LUI dov'è?" chiese la ragazza. 
 
Vedendo lo stato in cui era la ragazza nessuno rispose, anche perchè Draco non aveva detto dove stava andando, era uscito e tanti saluti.
 
" Sono qui" rispose una voce dietro di lei. Narcissa era preoccupata per suo figlio.Era sciupato e triste. Quando la ragazza si voltò vedendo Draco con la cravatta allentata, i capelli spettinati e l'aria di uno che aveva atteso troppo, parlò
 
" Penso che tu mi debba dare più di una spiegazione Malfoy" disse la ragazza arrabbiata, come ha osato ritenere la mia vita più importante della sua.
 
" Mi sembra che tu abbia già visto abbastanza" disse lui ghignando.
 
Hermione era livida di rabbia, si sentiva presa in giro da quella strafottenza, ma lei non avrebbe lasciato sopraffarsi da quel ragazzo di cui si era innamorata.
 
Draco tirò un sospiro e parlò
 
" Sono arrivato ad Hogwarts con le idee da perfetto Purosangue con le quali mio padre mi aveva educato fino a quel  momento, e la prima persona che  conosco sul treno chi è? Hermione Granger, una ragazzina dai capelli cespugliosi , gli occhi vispi e il sorriso gentile. 
Allora penso che i Mezzosangue non sono come li descrive mio padre, penso che la Granger non coincide con quello che mi è stato insegnato. Hermione non è stupida, brutta o inferiore, magari mio padre si sbaglia, pensai. Tu sorridevi a tutti tranne che a me, donavi la tua amicizia a tutti, tranne che a me. Mi trattavi in un modo..." disse lui ridendo amaramente
 
*Hermione non si curò delle sue parole e cercò di affondare, ancora più in profondità la lama del suo orgoglio "E, dimmi, come ti avrei trattato, io?"
 
*"Come sempre, da sette anni a questa parte, continuamente, nello stesso modo! Sei sempre stata la ragazzina perfetta, che guardava tutti dall'alto della sua ridondate eccezionalità. Ti circondi solo delle persone che reputi degne della tua attenzione, solo gli eccellenti, gli eroi o quelli particolari. Elargisci bontà e consigli come una samaritana, solo ed esclusivamente a quelli che consideri i buoni; per i cattivi invece non c'è redenzione, solo la fiamme accecanti del tuo disprezzo, della tua sfiducia e dei tuoi pregiudizi. Ti fregi della capacità di discernere il bene dal male perfino nelle persone, ma dopo la tua prima impressione non ti preoccupi mai di verificare se le tue supposizioni sono corrette. Hai fatto così con me. Mi consideri da sempre quello sbagliato, il cattivo, il traditore; questo per te non cambierà mai, per quanto io mi sforzi".
Aveva sputato queste parole come un fiume in piena, lasciandola tremante a sgocciolare la sua saliva e il suo risentimento.
 
Hermione cercò, senza troppa convinzione, di ribattere, riflettendo febbrilmente sulle parole di lui, ancora impreparata alla granata di stupore che lui le avrebbe, a breve, scagliato addosso, sibilò quindi" Come puoi biasimarmi, considerando quello che mi hai fatto, da quando ho undici anni? Mi hai sempre trattata come spazzatura, io mi sono solo difesa".
 
"Dannazione Mezzosangue, il tuo problema è che ci credi proprio al tuo ruolo di incontrastata paladina del bene. Dici che io ti ho sempre trattata male? Vallo a dire al bambinetto biondo, tronfio e viziato, che il primo giorno di Hogwarts , si era per caso perso nella chioma di una bambina tutta pelle ossa e capelli cespugliosi. La stessa ragazzina, che dopo lo smistamento aveva iniziato a guardarlo con disprezzo, perchè il moccioso biondo, (Oh che grande disonore!), faceva parte dei Serpeverde. Per quanto la osservasse a lezione e nei corridoi, riceveva sempre in risposta un'occhiata di altezzosa e disgustata saccenza che esprimeva al meglio il concetto “Serpeverde uguale a feccia, per questo tu sei una morchia, un sedimento sotto i miei coraggiosi ed eroici calzari”.
Hermione lo guardava stupita e anche scettica, stava per ribattere ma lui la zittì con un altro fiume in piena di parole " Poi ho visto che ti accompagnavi a Santo Salvator Potter, che guarda caso era il Cercatore più giovane degli ultimi cento anni di Hogwarts. Quindi la mia abile e consumata mente, ha elaborato un altro piano per attrarre la tua algida attenzione, inutile dire che anche quello si è rivelato a dir poco fallimentare. Anche io volevo diventare a tutti i costi un Cercatore, ho obbligato mio padre ad ammorbidire un po' Flint, regalando alla squadra le Nimbus 2001, sostenendo comunque un equo provino. Io che non avevo mai provato interesse per cose plebee come il Quidditch, mi ero abbassato a quel livello per attirare l'attenzione di una nata babbana, o come direbbe il mio buon padre, una Sanguesporco. E la suddetta ragazzina cosa fa? Non solo non da segno di aver notato i miei sforzi e le mie capacità, ma va addirittura oltre, mi sputa addosso tutto il disprezzo che nutre per me, umiliandomi di fronte a tutti, vanificando i miei tentativi di sembrare migliore, ricordandomi che sono io ad essere solo fango e melma sotto lei sue scarpe da mezzababbana. Da qui ad arrivare all'insultarti, come ben capirai, c'è passato un soffio. Troppo umiliato, troppo disprezzato da te, te che volevo solo mi guardassi per davvero".
 
Inspiegabilmente Draco aveva il fiatone, era stremato, come se nel fare quelle rivelazioni si fosse strappato un pezzo della sua anima, mettendola in mano ad un branco di troll imbizzarriti.
Non riusciva ancora a fermarsi e seguitò a vomitare la sua pesante invettiva contro colei che da troppo tempo desiderava. 
" Al terzo anno ammetto di essere stato un coglione nel provocare un ippogriffo insultandolo. Ma come avrei potuto fare? Potter ti aveva, ancora una volta, stupita con il suo mirabolante coraggio. Volevo anche io farmi notare da te e stupidamente l'ho provocato. Poi mio padre pretese che quell'animale pagasse il dazio per il suo crimine e tu, sempre tu mia dolce Mezzosangue, sei arrivata a spada tratta coi tuoi fidi scudieri a vendicare l'onta del mio disonore, con uno schiaffo, che mi ha bruciato la pelle e l'orgoglio più delle Cruciatus di mio padre.
Ma ancora non riuscivo a non desiderarti.
Parlo di desiderio perchè dall'innocente voglia di farmi notare da te, durante il terzo anno , sono passato a volerti, fisicamente, intellettualmente, in tutti i modi possibili al mondo. Non hai idea di quante volte il mio desiderio mi abbia spinto a rinchiudermi nel bagno mentre ti pensavo, o mi abbia fatto risvegliare con le lenzuola sporche ed impiastricciate del mio stesso seme. Fremevo all'idea di te, che rimanevi sempre così inarrivabile, sono arrivato quindi a sovrapporre il tuo viso e i tuoi capelli, a quelli di molte altre ragazze, bellissime e perfette, ma tutte con lo stesso difetto: non erano te.*" 
Hermione aveva visto i suoi ricordi, ma sentirselo dire era tutta un'altra cosa, il suo cuore si stava sciogliendo. Si sentiva lusingata da tutte quelle attenzioni.
 
"Perchè dopo il nostro ultimo avvicinamento non mi hai cercata?" chiese la ragazza titubante
 
*"Volevo che mi cercassi tu, proprio come io ti ho sempre cercata dal primo momento in cui ti ho vista"* rispose lui sicuro.
 
" Prima hai fatto un elenco perfetto di tutte le cose che di me detesti, ma allora come fai a provare dei sentimenti così forti per me?"
 
*"Il tuo essere saccente, perfetta e altezzosa, il modo in cui ti rendi inarrivabile ai più, le amicizie che scegli con contagocce, il tuo corpo ossuto, i tuoi capelli – e a questa parola immerse le dita di una sua mano nella morbida chioma marrone e boccoluta- i tuoi occhi. Tutte queste cose mi danno sui nervi e allo stesso tempo mi obbligano a cercarti, a guardarti. Sei diversa, unica e sempre nuova . Questo fa in modo che nella mia mente il primo pensiero sia tu e non me stesso. Tu e me. Vieni sempre per prima tu, poi me stesso.* 
 Per questo, dopo essere venuto a conoscenza di ciò che avvenne all'Ufficio dei Misteri, mi recai da Silente e mi resi disponibile a diventare una spia, sapevo che Potter avrebbe dovuto uccidere Voldemort e che tu non l'avresti mai abbandonato, accettai di farmi marchiare per proteggerti, il sole pensiero che McNair avesse posato le sue orride mani su di te, che sei la cosa più pura, che io avessi mai visto, mi fece infuriare, avrei voluto ucciderlo se non mi avessero fermato.
Ho accettato il marchio nero perchè mentre tu salvavi il mondo con Potter, io volevo salvare te, perchè sei tu il mio mondo" concluse Draco sorridendo.
 
Narcissa piangeva, era commossa dalle parole di suo figlio. 
" Finalmente Dray...Per Salazar quanto ho aspettato questo momento adesso posso togliermi tutta quest'ansia di dosso" disse Theo per sdrammatizzare. Zabini scoppiò a ridere.
 
Hermione corse verso Draco e lo abbracciò forte, il ragazzo ricambiò la stretta possessivamente, durante l'abbraccio Chiusero entrambi gli occhi, e Draco si inebriò del profumo della ragazza. Si staccò da lei un attimo e le diede un casto bacio sulle labbra
 
" Non sai per quanto tempo ti ho aspettata" le sussurrò, ma lei si scostò assumendo un'aria sicura di se. Tanto che Draco pensò di aver frainteso e la guardò alzando un sopracciglio.
 
"Sai , quel giorno che ti ho conosciuto sul treno sei stato tremendamente irritante, negli anni mi hai dimostrato il tuo -finto- disprezzo con ogni epiteto peggiore con cui potessi mai appellare una strega, ma soprattutto una persona. Hai sempre cercato di deridermi, di farmi sentire volutamente inferiore perchè non sono una purosangue come te, hai umiliato me ed i miei amici così tante volte che nemmeno me le ricordo" disse lei esitando, Draco si era incupito, come tutto il resto dell'aula.
" Ma questo è il vecchio Malfoy, ed io invece, mi sono innamorata di Draco, del ragazzino che divenne triste quando gli dissi che non potevo restare con lui, dell'adolescente che per attirare la mia attenzione ha provocato un ippogrifo, del ragazzo che rischiò la sua vita per proteggermi, del ragazzo che sulla Torre di Astronomia non mi prese per matta quando rivoltai le teorie astronomiche a mio piacimento, del ragazzo che per baciarmi si è inventato una scommessa, del ragazzo che mi regalò questo braccialetto per Natale, del ragazzo che ha impedito che morissi sul pavimento di casa sua. Ti amo Draco anche se sei strafottente e borioso. Non potrei mai amare una rosa e non volere le sue spine" disse sorridendo.
 
" Hermione ma io non ho fatto niente quel giorno a casa mia! Avrei tanto voluto ma non ci sono riuscito" disse Draco sentendosi in colpa. Hermione tirò un sospiro di sollievo e cominciò a parlare
 
 
" é giunto il momento di dire tutta la verità, Quando io ed Harry siamo stati catturati dai Ghermidori, siamo stati portati a Malfoy Manor, dove li Draco finse di non riconoscerci, ma la Lestrange mi riconobbe e dopo aver ordinato di portare Harry nei sotterranei, si dedicò a me. Mi chiese di dirle come avevamo fatto a rubare la spada dalla sua camera blindata alla Gringott, ma sono rimasta fedele al mio migliore amico" disse sorridendo ad Harry e respirando " non parlai e inizio a lanciarmi Cruciatus, rimasi sotto la sua bacchetta per 30-40 minuti e mi scagliò circa duecento Cruciatus, ma io senti il dolore solo ai primi due, poi il mio corpo non percepì più nulla"concluse Hermione aspettando reazioni che tardarono ad arrivare
 
"Hermione ma cosa dici?" chiese Harry preoccupato
 
" Con la fine della guerra ho avuto modo  per riflettere a ciò che successe in quella casa e mi resi conto di non aver provato dolore se non all'inizio, le mie urla erano soprattutto di paura. Cominciai a fare delle ricerche su questo genere di Maledizioni, e in un libro trovai un incantesimo potente,l'incanto doloris o incantesimo del dolore, è un incantesimo che invocato in presenza di una persona sottoposta alla Maledizione cruciatus, fa si che chi sta subendo la Maledizione senta meno dolore. E' un incantesimo che conoscono solo le famiglie più antiche come i Malfoy, i Balck,i Prewett.
In quella stanza c'eravamo io,Bellatrix Lestrange, Lucius Narcissa e Draco Malfoy, per far si che l'incantesimo abbia effetto deve esserci contatto visivo tra chi lo invoca e chi dovrebbe subirlo. Deduco che debba ringraziare lei Signora Malfoy" disse Hermione guardando la donna
 
"Sapevo che mi avrebbe scoperta, ma non avrei mai lasciato che quella pazza la uccidesse. Lei, Signorina Granger ha dato prova a tutti noi del suo coraggio. Così leale nei confronti del suo amico Harry Potter. é vero l'ho invocato io quell'incantesimo"disse la donna sorridendole.
 
" Scusa Hermione, ma l'incantesimo riduce il dolore, e tu hai detto che non hai provato nessun dolore. Come è successo?" chiese Harry
 
" Esatto Harry, in quella stanza era presente una persona che mi amava talmente tanto da proteggermi dal dolore, non è stato necessario che questa persona si ponesse tra me e la bacchetta di Bellatrix, come tua madre si pose tra te e Voldemort,è stato sufficiente che lui mi amasse talmente tanto, e desiderare di soffrire al posto mio, per far si che io non percepissi dolore" disse la ragazzo rivolgendo la sua attenzione a Malfoy
"Draco, non è vero che non hai fatto niente, è stato l'amore che provi per me a salvarmi" disse lei con gli occhi lucidi.
 
Draco percepì una scossa lungo la schiena e con poche falcate la raggiunse e l'abbracciò
 
" Adesso Potter, se osi mettere quelle tue manacce su di lei, ti scaglio contro l'anatema che uccide" disse Draco sospirando finalmente lei era sua.
 
" Furetto, Hermione è come una sorella per me, trattala bene anche perchè altrimenti saò io a lanciarti un'anatema che uccide" disse Potter.
Draco annui, era come respirare dopo anni di apnea per lui finalmente quell'amore vedeva la luce dopo anni di buio, fatto di frustrazione,rabbia e dispiacere poteva stare con lei.
 
Quella sera lui la portò nella sua stanza cominciò a baciarla a vezzeggiarla, lui era estasiato,quanti anni anni a cercare di sostituirla sessualmente con altre ragazze, quando lei era insostituibile anche se non aveva mai avuto esperienze, sapere di essere il primo per lei, gli gonfiava il petto d'orgoglio, fece piano non voleva farle male e la baciò durante tutto il rapporto. Fu molto dolce e al tempo stesso  passionale. Raggiunsero insieme il massimo piacere. 
Ma Draco non si accontentava ad  essere stato il primo, lui voleva essere anche l'ultimo.
 
 
 
 
Note: Signori le parti tra gli asterischi li ho presi da un'altra ff che è incompleta da un anno,ho mandato un messaggio alla scrittrice se potevo utilizzare alcune sue parti ma non mi ha risposto, spero comunque di non aver violato nessuna regola. La ff in questione è di Taigete e si intitola,l'amore e il Cranio, è incompleta e non so se la finirà.
 
Dopo questa precisazione la mia prima ff si è conclusa. :( Grazie a tutti per i complimenti, per chi mi ha sempre scritto e per chi ha seguito la mia prima storia. Fatemi sapere se il finale vi piace... bacioniiiii Eli
 
 
 
 
 
 
 
  
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