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Autore: maynflow    30/06/2013    2 recensioni
'...per quanto le mie possibilità possano influire, farò il mio meglio per renderti felice e per essere la persona giusta per te.'
Un viaggio interminabile alla ricerca dell'amore.
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                     CHAPITRE 2
 
Tra scali, cambi di coincidenze, voli e metropolitane eccola lì: Toledo. Era una città piuttosto carina e decisamente più tranquilla di Parigi. Si trovava nel bel mezzo della Spagna a poco più di un’ora da Madrid. Non era una di quelle città che pullulano di turisti e di persone, una città nella quale non puoi nemmeno andare a visitare un museo che non respiri più. Toledo era calma, il fiume scorreva placido intorno alla città e a Jehan ricordava la Senna. Non c’era un motivo preciso per cui avevano preso il primo aereo per la Spagna; in realtà avevano preso un mappamondo e avevano puntato il dito sulla prima città che capitava anche se probabilmente la maggior parte di quelle si sarebbero trovate in posti sperduti e impossibili da raggiungere. Era quello il bello delle avventure,no?
Erano arrivati lì da circa un’oretta e avevano appena finito di disfare le valige. Il bello di viaggiare con André era che non programmava niente per cui il povero Jehan si ritrovava a non sapere quando sarebbero ripartiti, o cosa avrebbero fatto quella sera. Cosa si poteva fare in una città come quella?
-Voglio vedere come riuscirai a sorprendermi, mister Giriamoilmondo.- rise Jehan sistemando le ultime magliette nell’armadio. Si trovavano in uno di quegli edifici adibiti a dormitorio per gli studenti, a poco costo che erano molto utili per chi non voleva fermarsi tanto tempo in un posto o chi,  ovviamente, non aveva così tanti soldi per pagare vitto e alloggio. Durante il viaggio non avevano detto molto, si erano infatti soltanto limitati a scambiarsi qualche sguardo fugace e Jehan aveva ascoltato André mentre sparlava –e rideva- delle hostess che camminando lungo il corridoio dell’aereo, cercavano di fare una buona impressione su di lui. Semplicemente, André guardava troppi film ma il rosso non gliel’aveva detto.
-Devi imparare a divertirti di più, Jehan. Non essere sempre così apprensivo e realista.
C’è il sole, c’è la natura, ci sono io, cosa vorresti di più?- André si avvicinò a Jehan sorridendo provocante e lui sornione scosse la testa ridendo. Fece per tornare ai suoi vestiti quando venne attirato verso di lui dalla maglietta. Sorrise sulle sue labbra e André passò le sue mani sui suoi fianchi asciutti. André era quello coi muscoli ben definiti da anni ed anni di palestra, Jehan era più il ragazzo magro che mangiava pochissimo e si manteneva di stenti.
-André….- sussurrò il rosso ancora sulle sue labbra abbassando subito lo sguardo. Lo baciò ma si ritrovò incastrato tra il corpo di André sopra di lui e le lenzuola. Una posizione piuttosto scomoda ma piacevole in ogni caso.
-Hey non ti sto chiedendo nulla.- rispose lui con sguardo divertito e palesemente malizioso.  André era completamente disinibito di fronte a tutto e tutti e contrariamente Jehan arrossiva violentemente ad ogni suo complimento o provocazione. Come in quel momento. Le sue guance si velarono di un leggero color rosaceo che André adorava. Così come adorava ogni segno evidente dell’imbarazzo di Jehan, non voleva in nessun modo che facesse qualsiasi cosa contro la sua volontà. Gliel’aveva sempre detto e lui si era scusato per il suo essere così… riservato. Facendo peso sulle sue braccia, André baciò delicatamente le labbra di Jehan e si alzò avvicinandosi alla porta.  Era sera inoltrata, perché restare ancora in stanza?
-Allora non vieni?-
***
Los Cobertizos* erano chiamate quelle stradine del centro di Toledo che attiravano la maggior parte delle persone per il loro essere così particolare. Non erano semplici stradine bensì erano coperte da immensi archi fino a formare un tunnel. Alcuni lampioni medioevali illuminavano il passaggio altrimenti oscuro. Si poteva guardare davanti, ma il cielo era completamente invisibile, sovrastato dalla pietra massiccia. A quell’ora della notte, la maggior parte della gente era ormai tornata a casa, o si era rinchiusa in uno di quei bar irlandesi a far festa. Avevano la maggior parte della città tutta per loro ma André sapeva benissimo dove andare. Non ci era mai stato prima ma il suo senso dell’orientamento spiccatissimo e un piccolo aiuto da Google Maps non permettevano errori.
Jehan fece scivolare la sua mano dietro il fianco di André; era più libero di dimostrare ciò che provava per il moro quando non c’era nessuno ad osservarli. O forse, si sentiva in colpa per quello che era successo nell’ostello. Jehan voleva che André facesse parte di tutti gli aspetti e i momenti della sua vita ma la sua timidezza era sempre stata d’ostacolo a molti eventi.
Con un gesto repentino e inaspettato, André spinse il rosso contro una delle pareti della stretta stradina e si avventò sulle sue labbra con violento piacere, le mani tra i suoi capelli.
Non si fermò nemmeno ad osservare l’espressione del ragazzo, in penombra.
Forse era spaventato, forse appagato, felice, preoccupato, agitato.
-Non ti sto chiedendo nulla ma non puoi impedirmi di provarci. O di baciarti. Di accarezzarti.- sussurrò André posando un bacio sul collo di Jehan, che tremò leggermente scosso dai brividi. Baciava come un Dio ed entrambi lo sapevano tanto che il rosso non poteva farne a meno. Non osò nemmeno rispondergli per non rovinare quel momento. Ormai stavano insieme da circa un anno eppure ogni giorno, ogni bacio, era sempre meglio del precedente. C’era qualcosa, nella loro relazione, quel legame così forte, che metteva tutto prima del sesso. Per molto tempo infatti, c’era sempre stato solo quello per André: Diceva di non credere all’amore, di non provare nessun sentimento oltre quello della passione. Era più bravo a baciarlo o a farlo tremare di piacere, piuttosto che dirgli un ti amo. Un anno, solo un ti amo. Jehan non chiedeva nulla, solo la sua presenza. Passò le mani dietro i suoi fianchi in una sorta di abbraccio e poggiò il suo volto tra l’incavo del suo collo. Sentiva di poter stare lì in quel posto per sempre. Al contrario, la dolcezza di Jehan spiazzava la maggior parte delle volte André: Lo lasciava immobile, senza sapere cosa fare, o cosa dire. Jehan era ingenuo e André si sentiva in colpa per averlo portato sulla cattiva strada. Stare con lui significava restare sveglio per tutta la notte, tornare a casa ubriaco, rischiare molte volte. Era uno stile di vita che di certo non era tipico di Jehan ma lui non aveva mai detto nulla a riguardo e mai si era lamentato.
Si staccarono e continuarono a percorrere quelle vie finchè non sbucarono in una piazza più o meno grande. Era deserta e sembrava uno di quei palcoscenici di film horror. Ci mancava che all’improvviso sbucasse qualche maniaco.
Si sdraiarono entrambi sull’erba, in un piccolo parchetto privo di panchine e guardano la cattedrale illuminata a giorno di fronte a loro. Il campanile era altissimo, con le guglie che lo rendevano ancora più imponente; sembrava volesse attirare tutte le stelle sulle loro teste. Il cielo era limpidissimo, nemmeno una nuvola lo solcava e perciò le stelle erano ancor più evidenti.
-Hai mai visto una stella cadente?- Il rosso poggiò la testa sul petto di André e sorrise nel sentire il battito del suo cuore.
-No. Tu?-
-Nemmeno. Sai cosa chiederei se ne vedessi una?- rispose nuovamente Jehan. Non credeva in quello che la gente diceva sempre: ‘se riveli il tuo desiderio ad alta voce, esso non si avvera più.’
-Cosa?-
-Di restare qui. Per sempre.-

ANGOLO AUTRICE:
Cosa avevo detto? Aggiornare ogni settimana? Sono partita in vacanza, indovinate dove? Proprio a Toledo, la città in cui ho ambientato il secondo capitolo. In realtà proprio questo doveva essere diverso, ambientato in un'altra parte di mondo ma, insomma, ero appena tornata e Toledo mi è piaciuta un sacco quindi ho cambiato tutto all'ultimo momento. Per quello ci ho messo di più xD
Il finale è pieno di fluff, spero non sia troppo, e spero anche che questo capitolo vi piaccia. Ha un valore sentimentale molto caro, diciamo così. (Il prossimo sarà più movimentato)
Grazie per i complimenti per il  primo capitolo, significano molto per me e mi spronano a continuare, speriamo questa volta, anche prima. Se volete lasciarmi altre recensioni, fate pure, le adoro*-*
Non vi dirò 'Aggiorno fra una settimana' perchè conoscendomi, probabilmente ci metterò di più, però prometto di aggiornare il più presto possibile, ecco.
Au revoir mes amis!
P.S. Ho scritto de Los Cobertizos, vi lascio il link di una foto, così capite meglio di cosa stavo parlando: 
http://esphoto500x500.mnstatic.com/los-cobertizos_4231021.jpg
   
 
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