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Autore: emme30    30/06/2013    7 recensioni
“Blaine mi tradisce.”
Hunter aveva appena aperto la porta del suo appartamento che Sebastian era già al suo interno, gesticolando arrabbiato.
“Mi tradisce, lo so che mi tradisce! Ho bisogno di una birra, o forse di uno scotch, ho bisogno di alcol nel sangue perchè quello stronzo mi sta tradendo.”
Hunter era ancora sull'uscio, la vestaglia leggera sulle spalle, gli occhi assonnati e uno sguardo confuso sul viso, mentre con gli occhi seguiva la figura dell'amico girare attorno al suo tavolino da the in salotto.
“Sebastian, sono le tre del mattino.”
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa Fanfiction è in risposta alla sfida lanciata da Medea00 sul gruppo Seblaine Events.

Vi sfido a scrivere una fanfiction comedy usando come prompt "Angst". Avete presente Funeral Party? Ecco una cosa simile. Potete usare un lutto, una malattia, Seb e B che si lasciano, uno dei due che ha problemi familiari, crisi esistenziali pre-esami... qualsiasi cosa che, in teoria, è angstosa ma dovete giostrarla in chiave commedia. Voglio piangere... dal ridere. La fanfiction che mi fará ridere di più sfruttando al meglio il prompt vince! Ah e se ci inserite i Warbler avrete punti extra :D “

 

 

 

 

 

 

 

Unfaithful

 

 

Blaine mi tradisce.”

Hunter aveva appena aperto la porta del suo appartamento che Sebastian era già al suo interno, gesticolando arrabbiato.

Mi tradisce, lo so che mi tradisce! Ho bisogno di una birra, o forse di uno scotch, ho bisogno di alcol nel sangue perchè quello stronzo mi sta tradendo.”

Hunter era ancora sull'uscio, la vestaglia leggera sulle spalle, gli occhi assonnati e uno sguardo confuso sul viso, mentre con gli occhi seguiva la figura dell'amico girare attorno al suo tavolino da the in salotto.

Sebastian, sono le tre del mattino.”

Lo so, ma lo capisci che Blaine non è ancora arrivato a casa? Sarà in qualche bar a sbronzarsi e a farsi qualcuno può giovane di me! Starà a stringersi a qualche tizio palestrato e con gli addominali scolpiti che non deve passare tutte le sue giornate a una scrivania a riempire stupidi moduli!”

Hunter guardò sbigottito il suo gesticolare mentre continuava imperterrito a parlare e a muoversi nel suo salotto.

Mi sta tradendo, lo so che mi sta tradendo! Torna sempre tardi, non è mai partecipe durante il sesso, abbiamo anche smesso di farlo tutte le mattine dopo la colazione sul tavolo della cucina, ti rendi conto?”

Hunter sbarrò gli occhi. “Io ci ho mangiato più di una volta su quel tavolo, mi avevate promesso non ci avevate mai fatto nulla!”

Sebastian sbuffò, facendogli un segno stizzito con la mano. “Non è importante quello, Blaine mi sta tradendo e adesso lo ripagherò della sua stessa medicina, quindi vestiti che andiamo per locali. Così impara a farsi giovani muscolosi.”

Hunter rimase immobile con la porta di casa ancora aperta e un'espressione scocciata in volto.

Sebastian, sono le tre del mattino.”

Perchè avete tutti questa voglia di dirmi che ore sono? Anche Santana me l'ha detto prima che mi cacciasse dal suo appartamento. Cosa fai lì impalato? Vestiti! Devo andare a rimorchiare e mi serve la mia spalla!”

Il ragazzo rimase immobile e lo guardò con sufficienza. “Vai a casa, Sebastian, Blaine non ti sta tradendo.”

Come fai a dirlo, come- ehi! E' costosa questa camicia! Mollami!

Sebastian non riuscì neanche a finire di parlare che Hunter lo aveva preso per il colletto e lo aveva sbattuto fuori dal suo appartamento.

Vai a casa a dormire prima che chiami la polizia.”

Non oseresti!” provò a ribattere Sebastian facendo una smorfia.

Hunter alzò gli occhi al cielo e, senza rispondergli, gli chiuse la porta in faccia.

 

 

*

 

 

Sebastian era sicuro che Blaine lo stesse tradendo, ma non aveva assolutamente voglia di seguire i consigli dei suoi amici e di parlare al suo ragazzo di quello che sospettava.

Non era così sfigato da ammettere al proprio fidanzato di avere un palco di corna in testa. Nessuno tradiva Sebastian Smythe, e lui non sarebbe mai andato strisciando da Blaine per ottenere la sua attenzione ed essere sicuro che non lo stesse tradendo. Quindi, fece l'unica cosa che ritenne giusta: aspettò che il suo ragazzo si infilasse sotto la doccia per andare furtivamente a leggere i messaggi sul cellulare.

Non appena sentì l'acqua scrosciare nel bagno, si catapultò dall'altra parte dell'appartamento, agguantando il cellulare di Blaine dalla mensola all'entrata e sbloccando lo schermo.

Come aveva immaginato, c'era un codice da inserire; d'altronde, Blaine era astuto. Ci pensò per un attimo e, alla fine, provò a inserire la data del loro anniversario. Esultò quando quei numeri si rivelarono giusti. Senza ulteriori indugi, cominciò a sfogliare la cartella dei messaggi, notando che oltre ai suoi e gente che bene o male conosceva, la maggior parte degli sms erano di un contatto che aveva il nome di C. Corrugò le sopracciglia confuso e ne aprì un paio, giusto per capire chi fosse questo sconosciuto.

 

 

Non saprei come fare senza di te Blaine, sei così importante per me.

 

 

 

Grazie per esserci stato stasera, sarei perso senza di te.

 

 

 

Hai cancellato gli impegni di oggi pomeriggio per aiutarmi e io non so cosa dire, sei il migliore che potessi desiderare.

 

 

 

Non vedo l'ora che tu lo dica a Sebastian, sono stufo di tutti questi segreti.

 

 

 

Sebastian lesse l'ultimo messaggio e, quando provò a deglutire, si accorse di avere la gola secca. Respirava a fatica e non riusciva a credere alle parole che stava leggendo sullo schermo del cellulare del suo ragazzo. Non era possibile: era vero che Blaine lo stava tradendo, era vero che gli stesse nascondendo dei segreti.

Stava per aprire un altro messaggio, quando sentì dietro di lui il suono di uno sciabattare.

Ehi, cosa stai facendo con il mio cellulare?”

Sebastian si voltò immediatamente, cercando di cancellare la smorfia delusa che era sicuro aveva sulle labbra. “Stava squillando... tua madre ha chiamato, ti saluta!” mentì spudoratamente fingendo un sorriso.

Blaine alzò un sopracciglio incerto. “Strano, non ho sentito la suoneria. Ordini due pizze, che poi devo uscire?”

Sebastian deglutì, guardandolo sparire nel bagno per asciugarsi i capelli, provando a non scacciare quella sensazione di cocente tristezza che sentiva nel petto.

 

 

*

 

 

Quel giovedì Sebastian uscì prima dal lavoro. Il suo capo lo aveva rispedito a casa perchè era troppo distratto e non riusciva assolutamente a concentrarsi. Gli aveva chiesto per quale motivo si comportasse in quel modo, ma Sebastian gli aveva mentito, dicendo che non era riuscito a dormire bene. Insomma, non poteva mica dirgli che era preoccupato come non mai che l'amore della sua vita lo stesse tradendo.

Salì le scale del suo palazzo mogio mogio, deciso a infilarsi nella vasca da bagno e rimanerci per tutto il pomeriggio, fino a quando Blaine non sarebbe tornato a casa e non gli avrebbe riempito la testa di altre bugie.

Sospirò, girando le chiavi nella serratura, ma, non appena aprì l'uscio, una risata gli arrivò alle orecchie. Il cuore gli si fermò nel petto quando si accorse che Blaine era a casa e Blaine, di solito, il giovedì pomeriggio era sempre in palestra.

Chiuse la porta cercando di fare meno rumore possibile, il cuore che gli batteva all'impazzata nel petto, chiedendosi se sarebbe stata come in quei film in cui avrebbe scoperto il suo ragazzo e l'amante nudi a fare sesso.

Si avvicinò in punta di piedi verso la cucina, la voce di Blaine sempre più nitida alle sue orecchie. Con il cuore in gola, si sporse per vedere cosa stesse succedendo, ma, per fortuna, nel vano c'era solo Blaine, decisamente molto vestito, seduto al tavolo, davanti allo schermo del computer.

Fece un sospiro di sollievo, visibilmente più tranquillo, e stava quasi per entrare nel vano e stendere Blaine esattamente su quel tavolo, quando il ragazzo rise nuovamente.

Fu in quel momento che Sebastian notò gli auricolari e la schermata di Skype aperta.

Sei così divertente!” esclamò Blaine con fare molto civettuolo. “Solo tu mi fai divertire così tanto, solo tu riesci a connetterti veramente con la mia anima.”

Sebastian si immobilizzò sul posto, chiedendosi se quello fosse il famoso C che aveva trovato sul cellulare del suo ragazzo.

Oh, ma smettila, nessuno mi capisce come mi capisci tu! Io... non saprei come fare se non avessi te. Sei l'uomo che ho sempre desiderato, sei la reincarnazione di tutti i miei sogni.”

Sebastian rimase a guardare Blaine dire tutte quelle cose senza riuscire a muovere un muscolo, deglutendo aria a vuoto e ignorando il peso sul suo stomaco o il pizzicare che sentiva agli angoli degli occhi.

Io... io credo di amarti...”Sebastian si scostò dalla porta, senza fiato e con la gola secca, appoggiato al muro con la schiena e lo sguardo perso nel vuoto. Non riuscì a intervenire, non riuscì a fermare Blaine.

No, ovviamente lui non sa niente! Come potrei dirgli qualcosa? Non significa nulla lui per me, non l'ho mai amato come amo te, è sempre stata una farsa!”

Sebastian non riuscì a rimanere un minuto di più. Diede le spalle alla cucina, a Blaine, alla farsa che era la loro relazione di dieci anni di sogni e promesse e uscì di casa silenzioso come era entrato, con una lacrima che gli rigava una guancia.

 

 

*

 

 

Sebastian tornò a casa tre ore dopo, dopo essere stato a casa di Santana a bere birra e a sentirsi insultare dall'amica per non avere un minimo di spina dorsale. Non era neanche ubriaco, visto che la ragazza teneva in casa solo birre molto leggere.

Rimise piede nel suo appartamento mentre Blaine stava preparando la cena, chiudendosi la porta alle spalle con un tonfo. Non disse nulla, ma udì chiaramente il suo ragazzo chiamarlo dalla cucina.

Non si disturbò di raggiungerlo, andò in camera per spogliarsi e mettersi una tuta, ma, nel vedere il loro letto, non riuscì a sentirsi mancare l'aria nel petto.

Chissà se lui e quel misterioso C lo avevano fatto anche lì, anche sul materasso che condividevano da dieci anni. Era sul punto di sentirsi male.

Si avvicinò alla cucina con la faccia spenta e un nodo alla gola, visto che l'ultima cosa che voleva fare era stare con il suo fedifrago fidanzato che considerava la loro relazione una farsa.

Entrò nel vano e subito il sorriso di Blaine catturò la sua attenzione.

Traditore.

Ehi, ciao! Non mi hai sentito che ti chiamavo? Vieni ad assaggiare questo sugo, se è giusto di sale.”

Sebastian si avvicinò a lui senza dire nulla, senza neanche guardarlo, assaggiò la salsa scura sul mestolo che Blaine gli stava porgendo e annuì, dandogli poi le spalle e sedendosi al proprio posto.

Dio, cosa stava facendo? Cosa avrebbe dovuto fare? Come poteva dire a Blaine che lui sapeva? Come avrebbe fatto a vivere la sua vita senza Blaine?

Era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse neanche che Blaine si sedette accanto a lui.

Sebastian, dobbiamo parlare.”

Alzò subito il capo, a cercare gli occhi dorati del suo ragazzo. Avrebbe voluto dirgli che sapeva di cosa gli volesse parlare, ma non riuscì a trovare le parole.

Io... ho fatto una cosa che non... che non apprezzerai, che... lo so che mi odierai fino alla fine dei tuoi giorni. Non ho davvero scuse per... per quello che ho fatto, é stata colpa di un bicchierino in più e poi ci sono finito dentro completamente e non so assolutamente come uscirne. Per questo te ne devo parlare, non riesco più a sopportare questo peso, ho bisogno di essere sincero con te. Te lo devo, dopotutto.”

A quel punto, qualcosa all'interno di Sebastian scattò, sentì la rabbia montare nel petto e la delusione farsi strada nel suo cuore.

So quello che hai fatto,” riuscì a sibilare arrabbiato e con una punta di tristezza.

Lo... lo sai?”

Sì. Potrai anche mentirmi, ma non sono così idiota.” Mai Sebastian si era sentito così tradito in vita sua, mai aveva provato così tanta rabbia per qualcuno. Notò Blaine mordersi il labbro nervoso e sospirare.

Mi dispiace Sebastian, lo so che non avrei dovuto, ma io-”

Hai tradito la mia fiducia.”

Lo so, vorrei tanto avertelo detto quando è cominciato, vorrei non doverti confessare tutto adesso.”

Sebastian si appoggiò contro lo schienale della sedia incrociando le braccia al petto.

Da quanto sta andando avanti questa storia?”

Blaine sospirò. “Due mesi. Da quando Cooper è venuto a trovarci.”

Due mesi? Due mesi? E quando pensavi di dirmelo, eh? Aspettavi che ti scoprissi?”

No, io... aspettavo il momento giusto, lo so che queste cose ti irritano da morire e volevo dirtelo in un momento che sapevo l'avresti presa bene, ma non riesco più a tenermi questo segreto dentro avevo bisogno di dirti di-”

Sebastian a quel punto si alzò, arrabbiato come non mai, cercando di nascondere la sua tristezza.

Oh e dimmi, lo avete fatto pure sul nostro letto? Sono davvero curioso di quanto tu sia fondamentalmente un pezzo di merda!”

Blaine sembrò confuso a quelle parole. “Non mi sembra il caso di insultarmi così... e comunque sì, sul letto è più comodo, ma solo quando non eri in casa, non volevo che ci-”

Addirittura sul nostro letto, Blaine? Mi fai schifo, schifo! Non posso credere di aver passato dieci anni con te e poi venire tradito a questo modo!”

Blaine lo guardò con gli occhi ancora più spalancati. “Sebastian ma non c'è bisogno di prenderla così male, ok che queste cose le odi, ma non credo di-”

Sebastian perse definitivamente la pazienza. “Non c'è bisogno di prenderla così male? Ti sei scopato un altro tizio, mi hai tradito, mi hai messo le corna e, quello che è peggio, é che ti sei innamorato di lui e hai definito gli ultimi dieci anni della nostra vita una farsa!”

Sebastian gli urlò contro quelle parole con tutta la rabbia che sentiva scorrere nelle vene, lasciando che una lacrima gli rigasse la guancia.

Blaine rimase in silenzio a guardarlo con gli occhi spalancati e con la bocca aperta. Sebastian stava quasi per continuare a insultarlo, ma quel suo sguardo sorpreso lo zittì.

... come, prego?” Blaine disse quelle parole con un sorriso, come se fosse sicuro che Sebastian lo stesse prendendo in giro.

Oh, non fare il finto tonto con me! Non osare Blaine Anderson, perchè li ho visti i messaggi che ti sei scambiato con questo C, ti ho sentito oggi pomeriggio dirgli che é l'amore della tua vita, quindi non provare a negare niente. Mi fai davvero schifo.”

Blaine rimase a guardarlo confuso per qualche attimo, ma poi il sorriso comparve sulle sue labbra e, subito dopo, un'allegra risata. Sebastian lo fissò senza capire cosa stesse succedendo, tirando su col naso e sentendo il cuore battergli direttamente in gola.

Trovi divertente il fatto di essere uno stronzo fedifrago?”

Blaine scosse la testa e continuò a ridere, ripescando il cellulare dalla tasca dei jeans e alzandosi in piedi per avvicinarsi a Sebastian. Dopo aver smanettato un po', gli mostrò lo schermo, facendogli vedere che era partita una chiamata per quel famoso C. Oh Dio, ma cosa stava succedendo?

Sebastian attese, in silenzio, gli occhi puntati sul sorriso del suo ragazzo.“Ehi! Scusa se ti chiamo, volevo solo farti sapere che Sebastian ci ha scoperti. Sì, ti va di parlargli? Un attimo che te lo passo.”

Sebastian scosse la testa scioccato quando Blaine gli porse il cellulare. “Io non voglio parlare con chi ti porti a letto per tradirmi!” esclamò, sicuro che chi fosse dall'altro lato del telefono lo avesse sentito.

Blaine scosse la testa e gli porse nuovamente il cellulare, senza smettere di sorridere, alchè Sebastian si convinse a prendere il telefono e a portarselo all'orecchio.

Ora spiegami per quale motivo dovrei portarmi a letto mio fratello. Ci sei andato di nuovo pesante con lo scotch? Andiamo, lo sai che non la reggi quella roba, non sono cose per te!”

C-Cooper?”

No, sono tua madre.”

Sebastian allontanò il telefono dall'orecchio e guardò Blaine inorridito, il quale, nel frattempo, stava ridendo con le lacrime agli occhi. Lasciò che il ragazzo gli prendesse il cellulare dalle mani e salutasse suo fratello, prima di provare a balbettare qualcosa.

M-ma... ma io non capisco... cosa...?”

Sebastian non riuscì a finire di parlare che Blaine fece un passo in avanti e lo zittì definitivamente con la sua bocca, baciandolo con un sorriso sulle labbra e spingendolo indietro contro il mobile della cucina. Quel gesto lo colse completamente di sorpresa, ma non ricambiò quello che Blaine stava facendo, anzi, lo allontanò quel tanto che bastava e lo guardò interrogativo.

Blaine sospirò. “Sei un cretino.”

Non è vero.”

Io dico di sì.”

Posso sapere cosa è successo? Sono abbastanza sicuro di essermi perso un pezzo.”

Ti ricordi quando due mesi fa Cooper è venuto a trovarci? Ecco, l'ultima sera siamo usciti solo io e lui e quello stronzo mi ha fatto ubriacare come poche volte...ma non è finita lì, visto che mi ha fatto promettere che lo avrei aiutato a imparare le battute del nuovo spettacolo che deve preparare.”

Uno spettacolo?

Una roba a teatro, orribile, alla fine muoiono tutti e lui deve fare la parte dell'amante della protagonista.”

Sebastian spalancò la bocca, non sapendo bene cosa dire. “Quindi gli sms...?”

Mi ringraziava perchè lo stavo aiutando, peccato tu non abbia letto quelli in cui lo insultavo per avermi trascinato a fare una cosa simile.”

Ma la conversazione di oggi pomeriggio su Skype era quindi...”

Lo stavo aiutando a provare le battute, lo stronzo mi ha fatto fare la sua controparte femminile.”

Sebastian arricciò le labbra, senza parole. “Oh.”

Rimasero in silenzio per un mano di attimi, Blaine a guardare divertito Sebastian e Sebastian ad arricciare il naso e ripensare a tutto quello che era successo e che lo aveva portato a pensare che Blaine lo avesse tradito.

Quindi... non mi hai tradito.”

Blaine scoppiò a ridere, tirando un buffetto sul collo del suo ragazzo. “Sei un cretino,” sentenziò, prima di salire sulle punte dei piedi per baciarlo a stampo sulle labbra e tornare a preparare la cena..

Sebastian rimase immobile a guardare il suo ragazzo, decisamente più sollevato e contento. Non avrebbe mai ammesso di essersi sbagliato, però era strano che Blaine non pretendesse che si scusasse con lui per aver frainteso.

Posso sapere per quale motivo non mi hai detto niente?”

Blaine alzò le spalle. “Perchè mi avresti preso in giro fino alla fine dei miei giorni. Ti conosco, sai?”

Sebastian sogghignò. “Vero.” Ma qualcosa non quadrava comunque.

Ma quindi... aspetta un attimo... se non mi hai tradito... cosa mi stavi confessando prima?”

Notò le spalle di Blaine tendersi a quella domanda, e poi rilassarsi un attimo dopo.

Oh beh, ricordati che non puoi arrabbiarti, visto come ti sei comportato prima. Prometti che non ti arrabbi?”

Sebastian sospirò, sicuro dal sorriso sulle labbra di Blaine che non sarebbe stato nulla di serio, non serio quanto un tradimento almeno. “Cosa hai fatto?

Potrei... condizionale, eh... potrei aver promesso a Cooper che saremmo andati fino a LA a vedere la prima dello spettacolo. Quindi... tra due giorni abbiamo il volo.”

Noi-cosa? Blaine ma non puoi-”

Ricordati che non è nulla in confronto all'averti tradito!” urlò Blaine mentre scappava da Sebastian che aveva deciso di rincorrerlo attorno al tavolo della cucina.

Oh no, fidati,” rispose Sebastian ridendo quando riuscì ad acchiapparlo e lo ebbe tra le braccia. “Quella roba sarà molto peggio di te che ti fai un altro!”

 

 

 


Sono abbastanza sicura di essere andata fuori tema perchè non sono capace a scrivere queste cose, Fra, gente che leggete, spero che vi sia piaciuta e che vi abbia almeno fatto sorridere.

Vorrei dire mille cose ma la febbre me lo sta amorevolmente impedendo, quindi mi limito a ringraziare la simo e la ila e tutti voi che avete letto, baciotti <3

Marti

   
 
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