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Autore: MissCappuccino    30/06/2013    12 recensioni
#TRATTO DAL QUARTO CAPITOLO.
Sentimmo il boato tipico di un aereo che atterra e circa dieci minuti dopo esso si fermò nel proprio parcheggio. Il portellone si aprì ed io e Rose ci tenevamo per mano. Uscì Mark per primo,Rose tirò un sospiro di sollievo. Però lui aveva una strana espressione in viso. Liam mi cinse le spalle con un braccio. Come a volermi proteggere. Vicino a me avevo Safaa,Doniya e Waliyha.Ero agitata e tremavo. Scrutai il volto di Mark,teso e preoccupato.
Notai solo dopo che aveva qualcosa appoggiato ad una spalla. Una bara.
TO BE CONTINUED
Trailer : http://www.youtube.com/watch?v=BgeSIqoKzEY
Genere: Commedia, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 1-La spedizione
 

 
*Flash back*
Mi trovavo a una delle solite feste universitarie,dove ci sono sia persone conosciute che sconosciute, una così detta festa a porte aperte. Mi ci aveva trascinata una mia collega non che mia amica di infanzia ,Catlyn, chiamata anche Caty,dicendomi che ci saremo divertite un mondo. Il problema,apparentemente,era stato uno,che lei mi aveva lasciata sola perché un ragazzo l’aveva invitata a ballare. Fu lì che decisi che stavo per soffocare e uscii fuori in giardino passando attraverso un ampia porta a vetri scorrevole. Passeggiavo per l’ampio e curato giardino,per come mi veniva meglio sui tacchi,fino a quando non vidi una panchina poco distante e mi sedetti. Stetti lì per una decina di minuti a contemplare i diversi tipi di piantagione presenti quando, stanca della solitudine, decisi di riprendere a passeggiare per l’ampio giardino della villa. Era davvero stupendo. Ampio,con una fontana al centro e ben curato. Arrivai alla fontana e iniziai a camminare intorno ad essa fino a quando non notai un ragazzo moro intento a fumarsi una sigaretta. Odio il fumo. Odio tutto ciò che si associ ad una sigaretta. E soprattutto odio quando mi si fuma vicino.  Così mi allontanai e andai a sedermi su quella panchina. Quando il moro,continuando a fumare,si avvicinò a me e si sedette. Pensavo fosse il solito ragazzo che vuole attaccare bottone,ma mi sbagliavo.
- Allora, anche tu fuori per evitare quell’odiosa festa?-mi chiese rilasciandomi il fumo in faccia e scrutando la mia espressione con i suoi occhi cioccolato.
- Sì,la mia amica mi ha mollato per uno, tu invece?-dissi mentre tossivo a causa del fumo e mi giravo dalla parte opposta per non farglielo notare.
- Odio le feste,soprattutto quelle universitarie,non so nemmeno perché sono venuto,non frequento neanche l’università.-disse scocciato buttandomi nuovamente il fumo in faccia.
-Puoi smetterla di buttarmi il fumo in faccia?Grazie-dissi scocciata.
- Oh si scusami-disse buttando la cicca della sigaretta in un elegante posacenere in cristallo lì vicino -Comunque io sono Zayn.-disse porgendomi la mano. “Non sembra un cattivo ragazzo” pensai. D’altra parte non sempre le prime impressioni sono quelle giuste,no?
-Piacere Katie,ma per gli amici Kat-dissi ricambiando la stretta di mano e sorridendo.
- Ti va di uscire da questo inferno e andare a fare una passeggiata?Poi ti accompagno io a casa. Così la tua amica non si disturba –disse alzandosi in piedi e porgendomi una mano.
- Okay va bene.- conclusi, lasciandomi aiutare mentre ci dirigevamo nuovamente all’interno della casa per avvertire Caty.
Passeggiammo per un po’. Mi raccontò che voleva entrare nell’arma e che per farlo doveva prima fare un anno nell’esercito. Che coraggio. Mi raccontò molto di lui e io feci lo stesso. Sembrava uno di quei ragazzi a cui non importa solo portarti a letto,ma vuole conoscerti e capire come sei. Coraggioso, ambizioso e gentile al punto giusto.
*Fine flash back*
 
Iniziai a sistemare il disordine sparso per casa, ripensando al mio passato e a come fossi arrivata dov’ero.
Katie Isabel Payne, per gli amici Kat. 22 anni , castana con gli occhi azzurri. Abito a Londra,condividendo un appartamento con il mio ragazzo e frequento l’accademia delle belle arti sezione fotografia. La fotografia è sempre stata la mia passione e sempre lo sarà. Ho un fratello di nome Liam,siamo gemelli e ho avuto sempre un debole per lui. E’ sempre stato l’uomo della mia vita,perché mi ha protetto da tutti i ragazzi che mi hanno fatta soffrire. E’ sempre stato colui che mi ha sostenuto sia nei momenti felici che in quelli tristi. Un fratello numero uno. I nostri genitori di nome Karen e Geoff ci hanno sempre abituato ad assumerci le nostre responsabilità e a prendere da soli le decisioni più importanti. Ed è per questo che circa un anno fa mi sono trasferita in un piccolo appartamento per convivere con il mio ragazzo. Il suo nome è Zayn. Zayn Jawaad Malik. Ha 24 anni, è alto,moro, con occhi di un castano che se rimani a fissarlo ti ci perdi. E’ anglo-pakistano. La madre ha origini inglesi e il padre pakistane. Ha tre sorelle: Doniya,la maggiore,Waliyha e Safaa,le più piccole. Le adora,sono le sue piccoline. Io e Zayn ci siamo conosciuti in un modo un po’ stravagante. E spesso mi capitava di ripensarci. Era strano ripensare a quella volta che ci eravamo conosciuti.
 Abitavamo insieme da tre mesi  in un piccolo appartamento di Londra e erano dieci mesi  che eravamo fidanzati. Erano quasi le otto e io stavo preparando la cena,così appena sarebbe arrivato Zayn avremmo mangiato e poi guardato un film. Mi mancavano molto i momenti in cui uscivamo,ma adesso io dovevo studiare e lui doveva andare all’addestramento per poter poi entrare nell’arma.
Sentii il portone sbattere,segno che Zayn era tornato.  I passi si avvicinarono sempre di più fino a quando non sentii due mani posarsi sui miei fianchi. A quel tocco sorrisi automaticamente.
- Ciao amore-disse dandomi un bacio sul collo, facendomi sorridere.
- Ciao amore-dissi voltandomi facendo scontrare le nostre labbra. Iniziammo a baciarci. Un bacio di quelli passionali,romantici e sentiti allo stesso tempo. Mi piaceva la sensazione che provavo. Avevo  le farfalle nello stomaco,ed esse venivano ogni qual volta io e Zayn ci baciavamo. Mi staccai riluttante dalle sue labbra.
- Allora cosa sta preparando la ragazza più bella e più dolce non che  migliore cuoca su questo pianeta?-disse mentre mi abbracciava e faceva aderire il suo petto con la mia schiena.
-Smettila di dire cavolate o ti prendo a sprangate sui denti-dissi ridendo, dandogli una gomitata alle costole.
-Allora sei la mia scaricatrice di porto preferita, ok?-chiese facendomi il labbruccio irresistibile.
- Okay,comunque sto cucinando il kebab-(?) dissi sapendo che aveva un debole per quella pietanza.
- Ti ho mai detto che ti amo?- concluse sorridendo e stringendomi più forte nel suo abbraccio.
-Sì, ma non vale se lo dici quando ti faccio le cose che ti piacciono.-dissi facendogli la linguaccia. Lui ne approfittò per baciarmi nuovamente.
Ci sedemmo a tavola. Mangiammo e parlammo della giornata di entrambi. In seguito ci sedemmo sul divano per guardare un film. Mi appoggiai con la testa sul suo petto. Ogni tanto ci baciavamo  e coccolavamo. Verso le undici,essendo stanchi,decidemmo di andare a dormire.
Dopo aver messo il pigiama mi misi sotto le coperte….
- Amore devo dirti una cosa importante.-mi disse. Mi preoccupai e non poco dato che il suo tono non lasciava trasparire nulla di buono.
- Dimmi.- dissi dopo essermi voltata nella sua direzione.
- L’Inghilterra ha dichiarato guerra all’Afghanistan e alcuni di noi devono partire tra due giorni-disse tutto d’un fiato. Persi un battito e sgranai gli occhi.
- Mi serve per accumulare punteggio se voglio entrare nell’arma e mi hanno scelto,fra due giorni devo partire.-mi disse guardandomi fisso negli occhi per leggermi dentro.
Rimasi pietrificata,non potevo credere a ciò che le mie orecchie avevano sentito. Non potevo credere che fra due giorni sarebbe partito per la guerra. Stetti in silenzio. Non sapevo cosa dire. Sarebbe partito,avrebbe rischiato la vita e io sarei rimasta qui non sapendo cosa faceva o se stava bene.
-Tti prego dimmi qualcosa,so che sono uno stronzo ad andarmene così,so che soffrirò non avendoti accanto e farò soffrire anche te,ma non ho scelta!-disse mettendosi le mani tra i capelli corvini- vorrei non aver mai scelto di intraprendere questa carriera,avrei fatto l’università o qualunque altra cosa-disse esasperato.
-Quanto?-riuscii a sussurrare dopo qualche minuto di silenzio.
- Due mesi-disse fissandomi.
Due mesi,due mesi,due mesi. Cazzo,due mesi! Avevo bisogno di Zayn,lui era ormai parte di me e non poteva partire. Mancavano due mesi per completare l’anno per poi poter entrare nell’arma e lo mandavano in guerra? Ero pietrificata non avevo la forza di parlare. Ma dovevo essere forte e positiva altrimenti saremo stati solo peggio.
- Mark,un mio collega,è partito ieri con l’altra squadra e mi ha mandato una lettera. Questo significa che potremmo sentirci tramite le lettere visto che non hanno telefoni. E poi mi ha chiesto se potevi stare vicina alla sua ragazza,Rose. Te la ricordi? Siamo usciti una volta tutti e quattro-disse. Ci saremmo potuti sentire, ma perché dovevo stare vicino alla ragazza di Mark? Era una ragazza simpaticissima, ma non capivo perché Mark gliel’avesse chiesto. Che la situazione in guerra fosse critica non avevo dubbi però non capivo. Prevedeva già di morire? Il vuoto si impossessò di me e quasi mi venne la nausea a pensare Zayn in una situazione del genere.
- Cos’ha Rose?-chiesi mentre Zayn mi cingeva la vita con un braccio.
- E’ incinta e lo ha scoperto una settimana fa. E’ distrutta sapendo che Mark è lì,infatti vorrei provare a farlo tornare prima appena arrivo –disse appoggiando il mento sulla mia spalla. Lo ammiravo per questo. Ma mi sarebbe mancato da morire e questo lo sapevo. Ero innamorata di Zayn ,lui era il mio tutto,il mio ossigeno.
- Potrebbe venire a stare qui con te dopo la mia partenza-disse. Non riuscivo a parlare. Ero pietrificata.
- Ti prego, parla non farmi stare così- disse disperato. Odiavo vederlo in quello stato ma io ero confusa e triste quanto lui. Non sapevo cosa dire. Così lo baciai. Lui inizialmente fu colto alla sprovvista da questo mio gesto improvviso,però si riprese in fretta e ricambiò il bacio.
- Scusami,promettimi però che appena avrai tempo scriverai una lettera,promettilo- dissi staccandomi da lui.
- Te lo prometto,tu però promettimi che risponderai- disse abbracciandomi.
- Te lo prometto.- sussurrai stringendomi a lui e ascoltando il battito del suo cuore.
Ci addormentammo così,abbracciati l’uno all’altro.
 
 
Due Giorni dopo.
 
Fui svegliata da quei cazzutissimi raggi solari che filtravano dalla finestra. Erano passati quei due fottutissimi giorni. Oggi Zayn  sarebbe partito. E io già sentivo la sua mancanza. Stava ancora dormendo. Con un braccio si stringeva a me mentre l’altro penzolava dal letto. Era davvero tenero. Lo svegliai iniziando a riempirlo di baci. Prima sulla fronte,poi sulle tempie,sulle guance,sul naso,sul collo e infine uno a stampo sulle labbra.
-Uhm-disse mugugnando ancora assonnato.
- Amore svegliati. Sono le dieci,direi che abbiamo dormito abbastanza.- dissi abbastanza sveglia e attiva. Mi misi appoggiata con i gomiti sul letto a guardarlo. Era bellissimo. Anche se aveva un po’ troppi tatuaggi per i miei gusti. Ma restava perfetto ugualmente.
- Perché mi fissi?-mi chiese stropicciandosi gli occhi.
- Perché sei troppo bello amore mio-dissi avvicinandomi a lui e abbracciandolo.
- Mai quanto te amore-mi disse dandomi dei baci a stampo.
- Okay mi alzo prima io altrimenti tu non ti alzi!-dissi e mi tolsi le coperte di dosso. Arrossii di colpo appena mi accorsi di essere completamente nuda e solo allora mi ricordai della notte di fuoco passata con Zayn. Mi fiondai in bagno sotto lo sguardo malizioso del moro e mi preparai a quella orribile giornata. Mi vestii e truccai leggermente e poi ritornai in camera da letto ritrovando Zayn ancora a letto.
- Allora dormiglione ti alzi oppure ti faccio alzare io?Devo rifare il letto e tu mi aiuterai.-dissi con tono deciso sollevando le coperte dal suo corpo coperto solo da un paio di boxer blu notte.
- Uhm,ora mi alzo solo se mi convinci ad alzarmi-disse con tono malizioso.
Mi avvicinai e gli diedi un bacio passionale mordendogli con forza il labbro inferiore.
- Cazzo,mi hai fatto male!-mi disse facendo il labbruccio e portandosi la mano alle labbra.
-Scusa amore,ma te ne farò ancora di più se non ti alzi-gli dissi con un sorriso bastardo stampato in faccia.
-Vuoi la guerra eh?E guerra sia-mi disse alzandosi e iniziando a farmi il solletico mentre mi buttava sul letto. Giocammo un po’ fino a quando non si fece troppo tardi e dovemmo alzarci,rifare il letto,mangiare qualcosa velocemente e fiondarci all’aeroporto militare.
Per tutto il tragitto nessuno dei due parlò ma ci limitammo ad ascoltare la musica. Appena arrivati scendemmo dall’auto,Zayn prese la sua valigia e camminammo mano nella mano fino ad entrare. Arrivammo davanti tutti i suoi colleghi e davanti il suo capo,il tenente,un uomo sulla quarantina con i capelli brizzolati e gli occhi di ghiaccio. Poteva sembrare spaventoso date le spalle larghe e il portamento ma quando iniziò a parlare diede solo l’impressione di essere un uomo deciso ma sensibile. Lo notai quando salutò la moglie e i figli. Aveva quasi le lacrime agli occhi.
Era arrivato il momento. Strinsi forte il braccio a Zayn mentre lui avvicinò il suo viso al mio e mi baciò con trasporto. Era uno di quei baci disperati,ma unici,sentiti e tristi. Sapevo già che mi sarebbe mancato da morire.
- Promettimi di stare tranquilla,di non stressarti e di aiutare Rose-mi disse staccandosi ma appoggiando la sua fronte alla mia.
- Te lo prometto amore.-dissi guardandolo intensamente negli occhi.
Lo chiamarono e quello fu il momento dove mi arresi alla realtà. Mi stampò un ultimo bacio e salì su quel maledetto aereo.
Che il conto alla rovescia abbia inizio.
Tornai all’auto e quando stavo per salire vidi vicino essa una testa bionda. Rose.
- Hey Rose? Come va?-dissi avvicinandomi e abbracciandola.
-Ciao bene tu?-mi chiese ricambiando l’abbraccio e sorridendo.
- Bene,Zayn mi ha detto che sei in dolce attesa,auguri!-dissi sorridendole e osservandola.
-Grazie,ma è partito anche lui?-mi chiese,lasciando trasparire appena un velo di tristezza sul volto.
-Sì, è appena decollato-risposi.- Come mai qui?-le chiesi.
-Sono venuta a ritirare la lettera che mi ha spedito Mark-disse con un barlume di speranza negli occhi.
- Senti,ora devo andare a prendere mio fratello,se ti va più tardi passa da casa mia così facciamo una serata fra donne.-le proposi, sperando in un sì.
- Okay allora a dopo-mi salutò abbracciandomi e sorridendomi.
-A dopo-dissi ricambiando l’abbraccio.
 
 
Look at me!!!
Buon giorno a tutte!!!! Rieccomi con una nuova FF! Spero l’inizio vi piaccia. Fatemi sapere cosa ne pensate. Continuo a 3 recensioni :*
Ps: per chi volesse passare dalla mia altra FF questo è il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=1795588&i=1
Un bacione a tutte.
La vostra Giulia xx
   
 
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