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Autore: Draco    21/09/2004    6 recensioni
Quel giorno c'erano dei pesci che sembrano tanto uguali a quelli di adesso. Nuotano contro corrente e l'unico risultato che ottengono è quello di restare nello stesso punto. E passano le ore nuotando con tutta la loro forza solo per restare dov'erano prima. E sono contenti così..
Una oneshot cortissima scritta tanto tempo fa..
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti ricordi?
Quel giorno mi regalasti un braccialettino di cotone. Me lo annodasti al polso, mentre combattevi col vento per riuscirci.
Oggi c'è lo stesso vento di allora.
La gente cammina sul marciapiede tenendosi la giacca stretta al petto, come se potesse sfuggire via da un momento all'altro. E cammina col viso rivolto al marciapiede, concentrata su ogni singolo passo in avanti.

Sta arrivando un uomo di mezza età, indossa un impermeabile grigio e un cappello dello stesso colore. Sembra quasi uscito da un film, una mano in tasca e l'altra che tiene fermo il cappello in testa. Cammina con passo veloce, chissà dove sta andando. Ci sarà una moglie che l'aspetta finito il lavoro? Che l'attende in soggiorno insieme alla pasta appena scolata? Che lo saluta con un bacio mentre lui si toglie l'impermeabile nel calduccio della sua casa? Oppure si fermerà da qualche parte a comprare un pasto pronto da consumare da solo davanti alla tv?
E' passato.

Mentre mi appoggio al parapetto per guardare il fiume che scorre, noto una ragazza a qualche metro da me, nella mia stessa posizione. Ha un'aria allegra, tiene con la mano sinistra un guinzaglio, all'altra estremità un batuffolo nero intento ad annusare un po' d'erba. Mentre fissa l'orizzonte con quel mezzo sorriso dipinto sul viso sembra che osservi cosa le riserva il futuro, piena di speranza e di belle aspettative.

Il fiume, in basso, scorre velocemente. L'acqua è sempre piuttosto limpida e riesco a vedere le alghe chiare inclinate dalla corrente.

Ti ricordi?
Quel giorno c'erano dei pesci che sembrano tanto uguali a quelli di adesso. Nuotano contro corrente e l'unico risultato che ottengono è quello di restare nello stesso punto. E passano le ore nuotando con tutta la loro forza solo per restare dov'erano prima. E sono contenti così, possono mangiare anche stando fermi lì.

La ragazza se ne và, per oggi ha già guardato abbastanza l'orizzonte. O forse è soltanto ora di riportare il batuffolo a casa.
E contemporaneamente si avvicina un gruppo di ragazzini. Guardali. Avranno 15 anni ma in branco si sentono grandi. Pantaloni larghi e cappellino in testa, parlano a voce altissima e ridono sguaiatamente. Ecco ora mi sorpassano. Sento una battuta rivolta a me. Non mi giro e se ne vanno, continuano per la loro strada. Tra qualche minuto non si ricorderanno più di avermi vista, tra qualche giorno non si ricorderanno più per cosa stavano ridendo, tra qualche mese non si ricorderanno più di essere passati da qui, tra qualche anno non si ricorderanno più di essere stati ragazzini in branco.

Anche quel giorno c'era qualcuno che vendeva cd dall'altra parte della strada.
Ti ricordi?
Non riesco ancora a dimenticare il tocco delle tue dita mentre annodavi il braccialetto.
Questo posto banale, uguale a tanti altri, mi fa venire in mente troppe cose, mi fa un po' male eppure vorrei poter stare qui in eterno. Invece da laggiù vedo arrivare il mio tram. Quel giorno come oggi non c'era posto a sedere e feci il viaggio in piedi guardando il paesaggio dal finestrino.
Non è cambiato niente qui, a parte il mio modo di guardare l'orizzonte.
  
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