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Autore: ciuiciui    14/01/2008    8 recensioni
La novella Jonin di Suna, Temari deve collaborare forzatamente con Shikamaru Nara a Konoha per gli esami dei Chuunin, ma quest'ultimo le giocherà un bello scherzetto!
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Una questione di gelosia

 

Che seccatura che erano gli esami di selezione dei Chuunin. Shikamaru, oh sì, lo sapeva bene che razza di gatta da pelare fossero. Poi con Temari al suo seguito le grane moltiplicavano in maniera esponenziale.

Sbuffò mentre si coricava a rimirare il cielo plumbeo, osservando le leggiadre nuvole canute spostarsi all’alito di vento primaverile.  Quella ragazza gli stava addosso come una piovra appiccicosa, cosa che minimamente non sopportava. Tutti in città gli tiravano strizzatine d’occhio, lo credevano chissà quale don Giovanni, chissà quale mandrillo incallito e invece, e invece, era solamente una seccatura.  Lei era semplicemente la sorella del Kazekage, eh chissà, sai che novità! Dovevano collaborare, dovevano cooperare, punto e basta.  Non c’era nulla di più.

Aveva un appuntamento come di consueto all’una in punto. Non era conveniente far aspettare una donna men che meno, Sabaku no Temari! Oltre a non essere conveniente era a dir poco pericoloso!

 Sì, era decisamente in ritardo.

Si stiracchiò la schiena e si indirizzò verso il chiosco di ramen dove abitualmente consumavano il pranzo.

Di quella specie di rituale, oramai diventato consuetudine da una settimana buona, ovvero da quando Temari era giunta in città, non sopportava le chiacchiere, le parole petulanti della ragazza e degli stupidi proverbi idioti del commesso al banco.

Era un impiccione, per giunta. Aveva raccontato alle comari che “il rampollo di casa Nara stava trovando moglie”. Che idiozia!

 Giunse alla meta mentre una Temari lo adocchiava in lontananza con sguardo inferocito picchettando dal nervosismo le mani sul bancone.

 

“Dove ti eri cacciato! Si può sapere, Nara?”
“Mi sembra che non sia affare che ti riguardi” espletò la risposta asciutto.
“Oh benissimo, mi sembra che qui qualcuno voglia botte”

 Lo sguardo di Temari si fece feroce e assassino.

“Ma basta, mi stai sempre appiccicata come un polpo! Chi ti ha chiesto niente?”

 

Tipico di Shikamaru.

 
Le donne sono solo una seccatura.

Parole sante. Suo padre aveva ragione, oh sì che l’aveva!
"Falla ingelosire ... oh se ne esci vivo vedrai quant'è bello l'amore, figliolo ..." gli aveva detto suo padre.


Davanti a quella tazza di ramen all’ora di pranzo, come tutte le pause pranzo, si erano ritrovati a parlare. Il commesso oramai  poteva mettere la mano sul fuoco che quei due avrebbero fatto strada, e con i suoi proverbi infusi di saggezza amava ripetere in un ritornello che gli era piuttosto congeniale “l’amore non è bello se non è litigarello” alternando all’altro carillon stanco “Odio e amore”.

 

“Avevamo l’appuntamento a l’una in punto sei in ritardo di un quarto d’ora”
“Dove sei stato ?” gli ripeté la Jonin infuriata, facendogli notare l’ora sul quadrante appeso al muro.
“Non sono affari che ti riguardano” rispose il Nara con la massima nonchalance mista ad un non so che di noia e tedio evidenti.
“Che cosa c’è ti sei alzato con il piede sbagliato stamattina Shikamaru Nara?” gli chiese la kunoichi bionda sbraitando e sputacchiando in tutte le direzione inviperita più che mai.
“Oh no affatto, che noia questo discorso, mangia su che fra poco bisogna di nuovo tornare al lavoro”

 
La giovane Sabaku si sedette cercando di calmarsi e si strafogò nel ramen divorandolo freneticamente, come quasi tentasse di ucciderlo. Scoccò uno sguardo inferocito al commesso che ridacchiava e al ragazzo seduto accanto a lui.
Il commesso abituato a quei siparietti comici non poteva fare a meno che dissimulare le risate, tenendogli le spalle e facendo finta di lavare le ciotole.

 

“Io non so dove tu sia stato … ma … ma”
“MA MA cosa, di grazia?”
“Niente sta’ zitto” lo rimbeccò poi Temari assaporando la vittoria dell’ultima risposta sul giovane moro evidentemente infastidito da quella scenata di gelosia.

 

La verità però era ben altra. Già. L’aveva stuzzicata di proposito, per vedere le sue reazioni. E davvero si era arrabbiata. Lo controllava, gli diceva cosa mangiare, cosa bere, cosa fare. Davvero lo teneva in pugno.

 Teneva anche in pugno il suo cuore.

 
“Oh va benissimo Nara”
“Sul tuo conto mi ero evidentemente sbagliata che dici?”

 

“Può darsi, succede. Oggi sei monotona però!”sbuffò Shikamaru aggiungendo benzina sul fuoco.
“Non mi provocare ulteriormente, shinobi dei miei stivali”

 

“Te lo ripeto un ‘ultima volta”
“Dove sei stato? Lo sai che le signorine non si fanno aspettare ad un appuntamento?”
“Beh se te lo decidi da sola l’appuntamento … “completò indifferente Shikamaru.

 

 “Come, dove, quando!! E’ un settimana che andiamo avanti così … tu! Tu! Sì può sapere che cavolo hai capito di noi due?”
“Niente sei un Jonin che rappresenta Suna, tutto qui”
“Molto bene, allora si vede che mi ero sbagliata, dopo tutto siamo anche ingrati!”

 

“Sono stato a trovare Ino Yamanaka”

 

No.
No.
Io mi rifiuto di crederlo.

 

“Ci è cascata, in pieno. Questa ragazza è cotta di me”

 
“Benissimo, allora non ti dispiace se vado a mangiare sola da un’altra parte, vero?”

 

“Sì che mi dispiace, mi lasci solo”
“Che razza di approfittatore indefesso!”
“Succede, me lo dicono in molti …”

 “Questa è la tua ultima parola, Shikamaru Nara?”

 

Ma egli rimase in silenzio.

 

“Dai mi sento buono paghiamo il pranzo anche per la sorella del Kazekage” sospirò Shikamaru tirando fuori il borsellino.

“Nessuno ti ha chiesto niente, io mi pago il mio e tu ti paghi il tuo. Non voglio debiti con un ingrato come te”

 

Wow, come se l’è presa!

 

A Shikamaru veniva tanto da ridere in quel momento. Ma le sue lebbra stentavano un atteggiamento taciturno e distaccato mentre fissava la faccia paonazza della giovane kunoichi di Suna.

 

“Non mi parlare, tu va’ avanti … non voglio che ci vedano ancora insieme”
“Davvero? Prima tutta gelosa mi sembravi di un altro avviso!” esclamò malizioso.

 

“Sei un bastar …”

 

Ma in quel mentre Temari capì. Eh sì dopo tutto Shikamaru Nara era prima di tutto una persona intelligente. L’aveva oltraggiata, stuzzicata, l’aveva fatta infuriare … ma adesso non poteva provar risentimento.
Sentì solamente l’istinto di baciarlo e basta.
“Sei un rompi scatole pigro odioso” gli disse staccandosi.
“E tu sei una piovra assassina che ti uccide soffocandoti con le sue ventose” gli ribadì seccato.
“Ok ...ehi!”
“Non sei stato a trovare Ino Yamanaka, vero?”
“Qualcuno è geloso …”
“Sì sono gelosa! E allora?”
“Ero a contemplare le nuvole”
“Dovevo immaginarlo!”
“Vieni siamo già in ritardo!”

 

 

Che vaccata che ho scritto!!
Ho tentato di scrivere in uno stile un pochino scanzonato senza eccedere nell’uso di volgarità del tutto gratuite. Va beh insomma se qualcuno avesse già avuto questa idea … o per qualsiasi cosa basta una recensione.
Giuro se non vi piace la cancello! Anzi non avrei dovuto nemmeno pubblicarla a dirla tutta. E’ semplicemente assurda!! Mi raccomando, critiche costruttive! E se proprio volete verdure, almeno mi faccio un minestrone!
Un bacione Chiara

  
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