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Autore: Claire DeLune    01/07/2013    3 recensioni
La natura dona se stessa, non è pretenziosa ed egoista. Tuttavia molti abusano di lei, che piano piano si spegne con te al suo fianco.
Quando ti svegli dal torpore dell'ingenuità, è forse troppo tardi. Tutto è in malora.
La natura è generosa ma severa. Se non te lo meriti, ti toglie quel che ti ha dato, tranne l'opportunità di migliorare.
E se non cambi te stesso?
L'equilibrio è sacrificio.
Genere: Introspettivo, Poesia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
- Questa storia fa parte della serie 'Legame a Idrogeno'
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Gradisco volentieri ogni tipo di critica e consiglio.
Spero che vi piaccia e che mi aiuterete a migliorare.
Siate liberi di darmi spunti e di farmi notare eventuali errori di battitura (quando scrivo di fretta capita)
Mi auguro davvero che il mio stile di scrittura sia piacevole. Buona lettura :)

Le dita scorrono sui tasti.

Bianco, Nero.

Bianco, Nero.

Questa melodia sconosciuta e familiare.

Tasto bianco. 

Tasto nero.

Oltre la finestra della stanza, nascosto tra le fronde del bosco, il picchio intona la sua canzone.

Pu-pu-pu-pu

E’ un suono ordinato, una composizione imparata a memoria.

Colei che suona, aggiunge un canto accompagnata dal pestifero uccellino.

La invita a partecipare.

Oh picchio

Povero piccolo picchio testardo

I tuoi buchi un altro giorno a beccare

Più veloce.

Pupupupu

L’aria si agita in una brezza.

E’ l’anima degli alberi rovinati.

Piangono linfa.

La pianista intona ancora.

Oh picchio

Povero piccolo picchio incosciente

L’anziano dio della foresta hai fatto arrabbiare

Silenzio.

La sinfonia si zittisce.

Snif-snif

Qualcuno singhiozza.

Sei tu, picchio?

Sale un lamento d’angosciante disperazione.

Fvuuuu

Sei tu, vento?

La voce della selva chiede attenzione.

Oh picchio

Povero piccolo picchio ingordo

Il tuo becco è un coltello di veleno

Uno scricchiolio.

La foglie si ingialliscono e cadono.

Non è autunno.

I fiori appassiscono prematuri.

 

Oh picchio

Povero piccolo picchio imprudente

I tuoi nidi sono contaminati

Fiuuu

Sbam

Qualcosa cade.

E’ ai piedi dell’uccellino.

Non si muove.

Oh picchio

Povero piccolo picchio codardo

I tuo amici muoiono

Snif-snif

Ancora gocce saline.

Stavolta sei proprio tu, mio sventurato compagno di musica.

Senza di te la furia di quel genio maligno sparirà.

Tutto sarà come prima.

L’ultima.

Oh picchio

Povero piccolo picchio morente

Bevi la tua lacrima

Una nota sbagliata.

La solista tace.

La natura si quieta.

La vita rinasce?


Note d'Autore
Per realizzare questa favola, mi sono ispirata alle filastrocche di una volta, nelle quali non è obbligatorio il lieto fine alla Disney e il testo serve a dare degli insegnamenti, o almeno dei consigli. Sono partita da una canzoncina giapponese, chiamata omonimamente Uddopekka, che trovai un giorno per caso in rete, per questa ragione ho deciso di adottare la forma della Song-fic. Se siete interessati al testo originale non esitate a chiedere :), soprattutto perché io l'ho stravolto parecchio, aggiungendo parti coerenti con la canzone ma inesistenti in essa.
Spero vi piaccia.
   
 
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