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Autore: Sherlock Holmes    01/07/2013    2 recensioni
John e Mary, fidanzati e prossimi al matrimonio, passeggiano per Hyde Park, a braccetto, lieti e… apparentemente soli…
Songfic ispirata ad una famosissima canzone tratta da “Mary Poppins”
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Watson, Mary Morstan, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il pallido sole della primavera londinese carezzò dolcemente i nostri visi.
La ghiaia di Hyde Park scricchiolava sotto le nostre scarpe, sottolineando così la cadenza dei nostri passi.
 

Guarda che splendido dì
la primavera è già qui.

 
La mano di Mary si avvolse attorno al mio braccio libero.
La mia dolce metà poggiò poi la sua nuca sulla mia spalla, riprendendo a camminare al mio fianco.
Sospirò, serena.
- Sono così contenta di essere al tuo fianco, John…- mi confidò.
Sorrise.
- E non posso credere che domani saremo marito e moglie…!-
- Finalmente…- commentai, baciandole la gota.
Respirai le essenze delle primule e degli iris che ornavano uno dei più bei parchi della nostra città.
Mi voltai verso Mary, scoprendo, invece, che era proprio la mia amata ad emanare quel  gradevole profumo…

Magico è l'odor
dei prati in fior,
tutto azzurro è il ciel.


Lei mi sorrise, baciandomi appena le labbra.
Mi sentivo in Paradiso, lì, al suo fianco…

 Oh, com'è bello passeggiar con Mary

 
- Spero che domani il mio testimone non faccia pazzie…- sussurrai, seriamente preoccupato.
La mia adorata mi carezzò la guancia.
- Con Sherlock Holmes non si può mai sapere, Mary…-  aggiunsi, sospirando.
- Vuole la tua felicità, John. –
- No, lui vuole la sua felicità. E’ estremamente egoista e testardo e…-
Mary inclinò la nuca.
- Ma è tuo amico…- mormorò.
Le sue parole placarono appena il mio animo inquieto…
- Ti amo, sai, mio bel dottore?-
Sorrisi, abbassando lo sguardo, con fare fintamente imbarazzato.
 - Ecco finalmente il dolce sorriso di John Watson!- esclamò scherzosamente la mia adorata.

Mary ti sa rallegrar.
Anche quando è un giorno dei più neri,
Mary il sole fa spuntar.

 
Ah, ero così felice!
Felice di stare un po’ da solo con lei!
Così tanto che mi misi a canticchiare l’inno britannico…

E' tanto bello passeggiarle accanto
che non puoi fare a meno di cantar.


Raggiungemmo il Serpentine, dove Mary mi convinse a comprare dal vecchio pescatore un po’ di molliche di pane per oche, cigni e pesci.
La mia bella prese a dispensare cibo agli animali…
Poi, mi mise tra le mani una manciata di briciole, sorridendomi.
Non appena la sua pelle sfiorò la mia, il mio cuore cominciò a palpitare…

Se Mary è accanto a te
ti senti un re.
Il cuor ti batte in petto e fa "bang, bang".

 
- Né i pesci né i volatili mordono…  Su…!- m’incitò, fissando poi gli animali che nuotavano sott’acqua o che, elegantemente, scivolavano su essa…
Mi sorrise, raggiante…

Com'è bello passeggiar con Mary,
un suo sorriso il sole fa spuntar!


Gettai le molliche in acqua, per la gioia di cigni e carpe.
- Sono un lanciatore provetto, mh?-
Strappai a Mary una risatina.

Sei l'uomo più simpatico del mondo,
la buona grazia è tua specialità.
Sei il solo che mi da serenità
e un dolce senso di tranquillità.
Oh, com'è bello passeggiar con te.
E' tanto bello passeggiar con te!

 
D’un tratto… Un lieve rumore, dietro di me…
Mi voltai, di scatto, fissando l’ontano secolare che era alle mie spalle.
Attentamente…
Molto attentamente…
 
Avevo visto… un guizzo di cappotto…
Fissai i miei occhi in quelli di Mary, facendole segno di fare silenzio.
Lei annuì, ammutolendosi e immobilizzandosi.
Estrassi dalla tasca posteriore dei miei calzoni il revolver, che, da quando avevo lasciato Baker Street, sempre mi portavo appresso… E mi avvicinai all’albero… Quatto quatto.
La mia vista non mi aveva ingannato.
C’era qualcuno, dietro l’ontano…
 
Mi trovai a puntare la canna della mia pistola contro… Sherlock Holmes?
- Holmes!- esclamai.
Lui mascherò la sua meraviglia dietro ad un sorriso.
- Sembra stupito…- mormorò.
- Stu-Stupito? E’ dir poco! Che diavolo ci fa qui, con le spalle contro questa dannatissima pianta…?-
Mary ci si avvicinò, comprendendo che il pericolo si era rivelato essere inesistente.
- Buongiorno, Mister Holmes…- salutò educatamente la mia fidanzata.
Holmes ricambiò, inchinandosi appena.
- Miss Morstan… La vedo lieta! -
- Oh, lietissima, signor Holmes…!-
Nella mia mente, d’improvviso, balenò un’idea…
- Lei… ci sta… seguendo, Holmes?-
Il mio ex-coinquilino mi fissò.
- Credo che pedinando sia la parola più corretta, dottore…-
Esasperato, incrociai le braccia.
- A che pro Holmes?
Ah, no! Non me lo dica… Lei vuole continuare a tentare disperatamente di sabotare il mio imminente matrimonio con Mary!
Cosa voleva farle, mh?
Gettarla nel lago, per caso?-
Lo additai, riducendo i miei occhi chiari a due fessure.
- Oh, ma è ridicolo, Watson!- sbottò, alzando gli occhi al cielo – Se volessi davvero farlo… Beh, le assicuro che sarebbe molto più efficace impedire alla miss di raggiungere lei all’altare, al giorno del suo matrimonio…-
- Al giorno del…? Vorrà quindi dire domani!- esclamai, adirato.
Il mio ex-socio aggrottò le sopracciglia.
- Uh, siamo già a marzo?-
- Sì, Holmes!- sbottai.
Sgranai gli occhi, realizzando concretamente ciò che aveva detto.
- Lei… non lo farà, vero?-
Holmes inclinò la nuca.
- Che cosa, dottore?-
- Non… rapirà la mia Mary…?-
Abbracciai la mia bella, istintivamente.
Il mio testimone di nozze scoppiò a ridere.
- No, certo che no!-
Abbassò il suo sguardo, raggiungendo il mio.
- Davvero crede… che io potrei mai farle una cosa simile?-
Sinceramente… annuii.
Rise, di nuovo.
- Non mi permetterei mai, Watson! Tanto so che non rinsavirà mai da quella malattia chiamata amore…!-
Mary sbattè le palpebre, non comprendendo se Holmes dicesse sul serio…
- Allora… perché diamine è qui!- esclamai, rivolto al mio ex-compagno di avventure.
- Per proteggerla. E per proteggere la sua futura moglie.-mi rispose, semplicemente.
- Da chi! Da chi, di grazia?!-
- Moriarty.-
Mi fece zittire.
Era… davvero… lì… per proteggerci…?
Ma certo.
Io e le mie dannate paranoie!
- E, dato che questa notte sarà la sua ultima da scapolo…- iniziò Holmes, ricordando la mia affermazione – Direi che potrei rapire lei…-
Mi sorrise.
- Si tenga pronto, dottore, per la notte più emozionante della sua vita!-
Minaccia o promessa?
  
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