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Autore: Serena69HH    02/07/2013    0 recensioni
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[Noi siamo infinito]Serena Carrey è una 22enne, frequenta il corso di giornalismo all'università di Saint Louis nel Missouri, la sua vita è monotona, amici, casa e studio, è orfana e ha una sorella lesbica.
La sua vita cambierà in breve tempo: un amore travolgente, un mistero, e la disperata ricerca di se stessa.
Genere: Fluff, Mistero, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminavo per la Washington Ave con Beckah, la mia compagna d'avventure (quali?), quando da un'impeccabile Audi R9 di un argento metallizzato che a contatto con i raggi solari t'avrebbe accecato si fa avanti la sua nuova fiamma, Jarred Kaiser, un fusto dalle origini tedesche che ci salta addosso manco fosse il San Bernardo di Heidi. Prende Beck per i fianchi e la bacia, ama sorprenderla. "Quando mi porti a conoscere i tuoi??" "Jay, te l'ho detto" ribadisce lei "non è così semplice, sai cosa pensa mio padre e non so inoltre se sia un buon periodo tra tutti i casini che stanno passando con mio fratello.." *I tuoi* penso...a nessun ragazzo ho mai fatto conoscere i miei, non che avessi la fila eh, comunque, mi chiamo Serena Carrey e i miei genitori morironoquando io ero nel bel mezzo dell'adolescenza. All'età di 11 anni persi mio padre di incidente in elicottero, morte rara vero? Eppure accadde al solo uomo che probabilmente avrei amato per tutta la vita. Era caporal maggiore dell'areonautica americana, Fredrick, un nome che in tanti non dimenticheranno facilmente. Il misfatto avvenne durante il consueto giro di prova, prima di partire in missione, aveva appena fatto il pieno di carburante, era tutto apparentemente apposto ma dopo dieci minuti di volo: l'esplosione. Il corpo di mio padre non venne mai ritrovato. Dopo esser stato carbonizzato l'elicottero s'adagiò nella laguna presso la base militare e ogni millimetro, ogni pezzo di quell'uniforme che tanto gli aveva dato ed in quel giorno drasticamente tolto, si disperse insieme alle ceneri di mio padre. Fu ritrovata solo la carcassa del B24, il suo amato elicottero. Mia madre invece dopo l'incidente cadde in depressione profonda, non mangiava, non dormiva, non si lavava, passava ore seduta in veranda d'estate, e ore davanti alla stufa d'inverno a piangere ogni santo giorno, non c'era nulla che potesse distrarla, andò avanti così per almeno un anno e mezzo, era arrivata a consumare solo un pasto al giorno per pranzo, le bastava per combattere i pensieri che puntualmente l'avrebbero buttata giù. A parlare di mia madre mi viene la malinconia, una tristezza permanente, per questo concludo col dirvi che morì una settimana prima del mio compleanno, tutti crediamo al tentativo suicida per aver assunto un'eccessiva dose di pasticche antidepressive. Jarred nel frattempo accompagna me e Beck a casa, abitiamo nella stessa via, io al numero 115B e lei nella villetta 109B, la sua in confronto alla mia sembra la Casa Bianca dove dimorano Presidente Obama & co. ma posso assicurarvi che il mio appartamentino è confortevole ed accogliente, mi sono trasferita qui al compimento dei miei 18 anni..ma vi parlavo di Beck vero? Sì, allora, che dirvi, ha una famiglia davvero ricchissima, è figlia unica e giustamente è super viziata, oltretutto è molto bella e la fila dei ragazzi sotto casa l'ha sepre avuta (metaforicamente altrimenti Clark, il babbo, li avrebbe mandiati via a urla). Io invece non sono fglia unica e non saprei se per fortuna o no, sta di fatto che ho una sorella maggiore, Kora, con cui vivo, ha 28 anni e lavora come barista la mattina e come DJ la sera in alcuni bei locali. Fa due lavori per aiutare anche me economicamente con l'università, l'aveva promesso a mamma e io non saprò mai come sdebitarmi con lei. Al contario di Beck comunque credo di essere un tipo più semplice anche esteticamente, lei liscia e mora, io riccia barboncino e bionda, lei mulata e io color latte con le lentiggini, lei occhi verdi io color Nutella, e dall'alto dei miei 22 anni ho avuto solo un ragazzo con cui ho rotto l'anno scorso dopo che lui è partito per l'Europa con suo padre a bordo delle navi commercianti. Alle mie amiche dico sempre che ormai l'ho dimenticato ma non c'è bugia più falsa, per quanto questo possa essere contraddittorio. Lo penso sempre, vorrei chiamarlo ma ho paura che lui mi abbia già dimenticata se non addirittura rimpiazzata con una bella francesina. Così ora mi ritrovo a casa mia, con la lavastoviglie rotta e i guanti di gomma verda che mi aspettano sul lavandino, mentre, penso e ripenso alla mia monotona e alquanto triste vita e consiglio Kora su quale vestito abbinare la nuova collana regalatale da Alysha, la sua ragazza. Sì, mia sorella è lesbica dichiarata. Scelta ardua, ma tanto coraggiosa e che merita tutta la mia stima. Kora esce appena Aly suona il clacson. Accendo MTV Music ma proprio sul ritornello di Pompeii dei Bastille squilla il telefono e qui inizia la guerra per riuscire ripondere in tempo, mi strappo i guanti con la bocca inghiottento mezzo litro di sapone al marsiglia, rotolo sul divano per arrivare prima alla credenzina dove immobile sta il telefono lo prendo ansimante e con la bolla di sapone che esce dalle labbra faccio: "Pronto, chi parla?" "Ciao bella, sono Daniel, come stai?" "Daniel?" "Non ricordi? Ci siamo conosciuti all'università" "Ohh sì sì, scusami ho la testa tra le nuvole ultimamente" "Ahahah dai non preoccuparti, senti mi piacerebbe vederti, ti và un caffe al Green Island?" "Volentieri!" *magari sarebbe stata l'occasione per non pensare almeno per una mezz'ora al mio ex* "Ok, domani mattina alle 10:00 allora?" "Perfetto, a domani!" "Buonanotte piccola" "Notte Daniel" Bene ci stavo arrivando gente, ero solo troppo presa dalle stoviglie, comunque, frequento la Saint Louis university che prende il nome dalla città in cui abito, precisamente frequento il corso di giornalismo e due corsi serali offerti dalla scuola di lingue e criminologia, sono tutti assolutamente interessanti e a mio parere utili, vorrei diventare giornalista specializzata in criminologia e fatti di cronaca! Anche se a Saint Louis per quanto possa essere frenetica e trafficata non accade mai nulla, se voglio stare in pace però un posto fantastico c'è anche se rimane un po' più in periferia, qui trovo serenità, natura e tranquillità per pensare e leggere o scrivere, è il paradiso. Ora che ci penso l'anno scorso c'era anche Daniel al campeggio con alcuni amici, ma io e lui apparte salutarci non abbiamo mai discusso su qualcosa di particolare, frequentiamo corsi diversi, se non sbaglio lui sta nella sezione di telecomunicazioni, non so nemmeno come possa avere il mio numero, sarà stata sicuramente quella pettegola di Cloè ad averglielo dato. Cloè è la classica persona che è informata su tutto e tutti in città, sà a memoria nomi cognomi e storie di tutti a scuola da far impressione a Veronica Mars, avrà preso dai genitori che hanno una grossa catena di supermercati in città ed ogni pettegolezzo è ben accetto tra le casse. C'è da dire che però è una buona amica quindi se ha dato il mio recapito a Daniel probabilmente lo ritiene un bravo ragazzo! Finalmente ho finito i piatti, c'erano delle incrostature assurde. Mi catapulto sul divano con un pacchetto di Fonzies perchè a quest'ora danno la mia serie preferita: Hawaii Five O, non so se amare di più l'ispettore McGarret o l'aiutante Danny. Biondi forever dunque...decisamente Danny gente!
  
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