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Autore: lollipop 2013    02/07/2013    3 recensioni
- ... E quando il pubblico si alza in piedi e comincia ad applaudire... capisci di aver fatto un buon lavoro, di aver comunicato qualcosa.
Senza parlare, senza neanche guardarli, semplicemente muovendo il tuo corpo, facendolo danzare... 
Quella sensazione di volare sulle ali della musica, di guardare dall'alto tutte quelle piccole persone che sono venute ad applaudire te... è questo ciò che voglio...Vivere danzando! -
 
P.S = Ringrazio mia cugina (foreverwithyou) per la favolosa copertina. ♥
Genere: Commedia, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Threesome
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Mi sistemo i capelli e indosso il mio vestito migliore, quello delle grandi occasioni e questa indubbiamente lo è…
Infilo tutù e scarpette nel borsone e via, di corsa verso il mio nuovo futuro.
Sono nell’autobus diretta per l’ultima volta all’international academy dance school, ascolto la musica dal mio cellulare, fornito a dovere. Ignoro Juno, sono troppo nervosa per ascoltare le su paranoie. Lo vedo, ha il col capo chino sul cellulare, invia messaggi con Jeremy.
Inizio a mordicchiarmi le unghie, cerco di non pensare ai colloqui, a quello che dirò ma è impossibile, manca così poco tempo… pochi minuti mi separano dai quei geni della danza che per anni ho solo ammirato da lontano.
Entro nella scuola, l’atmosfera è cupa… tutti sono agitati per i loro colloqui.
In un angolo vedo Sol ha le cuffie alle orecchie e prova alcuni passi, evito di disturbarlo anche perché al momento non riuscirei a spiccicare parola.
I nostri sguardi però si incrociano… sforzo un sorriso, Sol alza il pollice facendomi un ok, credo che neanche lui abbia la forza di parlare oggi...

< Signorina Cho tocca a lei > la segretaria mi chiama è il mio turno, ingoio il magone che mi stringe la gola e mi incammino. Juno mi da una pacca sulla spalla per sostenermi.
Entro nell’aula e mi accomodo sulla sedia posta nel centro, guardo la grande scrivania posta di fronte a me, dietro vi sono seduti i membri della così detta “commissione”, gli insegnanti e i ballerini più famosi del mondo. Accenno un “Buongiorno” quasi strozzato, sottovoce… si comincia…

< Allora signorina Cho, ci dica… perché ci tiene così tanto ad entrare in una delle nostre compagnie? > bella domanda, è tutta la vita che non faccio altro che ballare è ovvio che ora voglia coronare il mio sogno danzando con da professionista.
< Un amico speciale un giorno mi ha detto di voler vivere danzando, il suo modo di ballare e di parlare della danza mi ha cambiato la vita. Mi ha resa la ballerina che sono. Conservo ancora le sue parole nel cuore e nella mente.>
Mi guardano tutti un po’ perplessi, mi viene da accennare un sorriso… mi alzo in piedi ed inizio a camminare verso di loro…
< … E quando il pubblico si alza in piedi e comincia ad applaudire... capisci di aver fatto un buon lavoro, di aver comunicato qualcosa.Senza parlare, senza neanche guardarli, semplicemente muovendo il tuo corpo, facendolo danzare... Quella sensazione di volare sulle ali della musica, di guardare dall'alto tutte quelle piccole persone che sono venute ad applaudire te... è questo ciò che voglio... Vivere danzando! >
Mi guardano sorpresi, sono tutti senza parole…
< E’ questo ciò che mi disse il mio amico Sol. > l’ultimo della fila inizia a battere le mani, l’aula è in penombra lo vedo a malapena…
< Sante parole. > esclama entusiasta, si alza e si avvicina a me, ha un viso familiare ma non riesco ad accostarlo a nessuna compagnia…
 < Perché non ci fa vedere qualche passo signorina Cho… >
Indosso il mio lungo tutù, appunto il fiocco delle scarpette alla caviglia e sono pronta.
Danzo sulle note del silenzio, mi sento stranamente libera, l’ansia e il nervosismo sono spariti.
Il mio colloquio è finito, esco dalla stanza e tiro un respiro di sollievo…
Uno, due, tre ballerini e poi ecco, tocca a Sol. Gli faccio un occhiolino e gli sorrido stavolta in modo più convincente e caloroso.
Nel frattempo che aspetto Sol, cerco di tranquillizzare Juno, è agitato, fin troppo agitato…
< Sii te stesso e tutto andrà bene… >
< Mia cara Sun, non ostentare sicurezza solo perché ora sei libera il tuo colloquio è andato… >
ha ragione povero… fino ad un ora fa ero nelle sue stesse condizioni.
Dopo più di un ora vedo uscire Sol, non faccio in tempo a chiedergli niente che Juno mi salta al collo urlando:

< Ora tocca a me, tocca a me… Aiutooo! >

< Juno, Juno… respira sta tranquillo, andrai alla grande ne sono certa… Se diventi nervoso pensa a Jeremy e andrà bene… l’amore fa miracoli. > mi guarda con sguardo accigliato… effettivamente non è da me dire parole così… dolci.
Lascio Juno e rincorro Sol, lo cerco ovunque e poi lo vedo…
Cammina per i corridoi a petto nudo, rotolandosi tra le mani la sua t-shirt.

< Sol. > urlo, ma sembra non sentirmi…
Corro e gli arrivo di soppiatto alle spalle…

< Hey, sei sparito. Come ti è andato il colloquio? > scuote il capo… “Oh mio Dio, gli è andata male?!? “
< A dire il vero non lo so… > sospira…
< Cosa vuol dire non lo sai? >
< La commissione sembrava soddisfatta della mia prestazione ma… >
< Ma cosa? >
inizia a farmi innervosire…. “Parla maledetto grillino… parla!”
< Io non sono soddisfatto per come ho ballato… > sospiro… non ho mai visto Sol così giù di morale…
< Se la commissione era contenta, vuol dire che non hai ballato poi tanto male. Sol, andiamo non tenere il broncio… capita a tutti di non essere soddisfatti di una propria esibizione, è normale eri nervoso. Ora tirati su è andata. Sei bravo, nessuno avrà notato la tua ansia o qualche passo sbagliato, fidati. > gli faccio un occhiolino e aggrappandomi al suo braccio gli salto al collo, provocandogli una risata.
Anche Juno ha terminato il suo colloquio sembra essere felice, è più rilassato. Urla ai quattro venti:

< Ragazzi stasera siete tutti invitati a casa mia… Mega festa di addio. Non mancate. > il solito Juno, casinista e festaiolo.

Mi metto comoda e vado alla festa, ho proprio voglia di divertirmi e non pensare alla fatidica lettera che l’indomani in caso positivo, avrebbe dovuto riempire la mia cassetta della posta.


" Musica! "
Ci dimeniamo come dei posseduti. Io, Sol, Juno e Jeremy ci facciamo scherzi a vicenda al grido di “Guerraaa.
Mi ritrovo in cucina con la panna della torta spiaccicata sulla faccia… “Maledetto Sol!

Torno a casa distrutta, mi riverso sul mio letto senza più un lembo di forza.
Mi risveglio l’indomani con la voce squillante della mia tata che urla il mio nome…

< Sun, Sun corri. Corri. >

Scendo le scale che portano in cucina ancora stordita…
< Tata Jung, la smetta di urlare, cosa le prende questa mattina? >
< Guarda, è arrivata la posta. >

Mi mette davanti una grande busta giallognola… Mi strofino gli occhi cercando di svegliarmi.
Sono ancora un po’ assopita, non vorrei che il sonno giocasse brutti scherzi alla mia lettura.
Scarto la busta e vedo una scritta:
- NYCB - New York City Ballet.
“Oh mio Dio!” è tutto ciò che riesco ad esclamare….
Leggo il nome del direttore artistico: Jerome Robbins, sotto c’è la sua foto, la guardo…

< Oh mio Dio, ma questo è l’uomo che mi ha applaudita al colloquio. > i miei occhi si riempiono di lacrime sono commossa ed emozionata.
La tata Jung mi abbraccia e insieme saltelliamo felici in tutta la cucina.
Mi lavo e mi vesto velocemente, ho mandato un messaggio a Juno e a Sol, devo assolutamente incontrarli.
Raggiungo il bar dell’appuntamento e li vedo, Sol e Juno sono seduti al tavolo, stringono tra le mani i loro frullati proteici sembrano essere anche loro felici, sorridono.
Sarà andata bene anche a loro?!? "
< Buongiorno ragazzi… >
< Hey Sun… > mi salutano in coro…
Ci fissiamo per una decina di minuti senza parlare…
< Ok, sembriamo degli stupidi allora? > s
tanca attiro la loro attenzione… ed ecco uscire contemporaneamente dalle nostre borse tre buste…. “Oddio anche le loro sono uguali alla mia”.
I nostri occhi si illuminano e al ritmo di “prima tu” ci raccontiamo i rispettivi contenuti delle buste.
Inizia Juno:

< Sono stato selezionato per il Balletto nazionale della Cina. > applauso spontaneo.
< Grande Juno! > esclama Sol.
< Ok Sol tocca a te… >

Tira fuori il contratto dalla busta…
< Io volerò in America… mi aspettano i Complexion. > gli salto al collo felice.
< Oh mio Dio Sol, è grandioso è proprio ciò che desideravi, il tuo sogno si è realizzato… sono così felice per te. > mi commuovo, lo ammetto qualche lacrima riga il mio viso, Sol se lo merita ha lavorato tanto per ottenere questo.
< Ok piccola Sun, ora tocca a te… >
Appoggio il gomito sulla spalla di Sol, come se fosse il mio “socio”
< Partiremo insieme per l’America mio caro grillino… Destinazione New York City Ballet. >
Restano scioccati…
< Uhao Sol, è incredibile… complimenti amica mia… > Juno mi stritola in un infinito abbraccio.


Sono pronta per la partenza, mi dirigo all’aeroporto dove mi aspetto Sol… è bello partire con un amico.
Sono di fronte all’aeroporto, faccio per entrare insieme con Sol, quando mi sento chiamare… Una voce proveniente dall’altro lato della strada, mi volto e lo vedo, il mio caro amico Juno.
Mollo la valigia nelle mani di Sol e corro incontro a Juno, mi soffermo ad un metro da lui, ha gli occhi gonfi di chi ha pianto tanto. Poco distante da lui c’è il dolce Jeremy pronto ad aspettarlo e confortarlo.
Mi mancherà tanto Juno, è la persona per cui piangerò tutti i giorni a New York, gli corro incontro e lo abbraccio forte. Scoppiamo entrambi in un irrefrenabile pianto.

< Mi mancherai tanto Sun. >
< Oh mio dolce Juno, tu mi mancherai di più… >

Ci stacchiamo, asciugo le mie lacrime per poi asciugare anche le sue…
< Ascoltami Juno, sii forte e metticela tutta. Non siamo più a scuola, questa è la vita reale… dovrai lottare contro le iene in questo mondo, e io pretendo che tu vinca. > mi stringe le mani e sorridendo mi dice:
< Ok Sun, prometto che non ti deluderò, sarò forte e farò il culo a tutti. > scoppiamo in una fragorosa risata. 

Raggiungo Sol all’ingresso dell’aeroporto, è arrivata l’ora della partenza, mi volto per salutare, con la mano, ancora una volta Juno, per poi sparire in un orda di gente diretta in ogni direzione.
Il cartellone con la freccia ci indica il corridoio da imboccare per l’aereo diretto a New York, tremo. Sol mi stringe la mano… ci guardiamo intensamente per poi sorridere.
Siamo pronti, insieme, a Puntare in Alto!


Sun & Sol



La dolce Sun


Sun & Juno


Siamo giunti alla fine anche di questa storia, spero vi sia piaciuta.
Vi aspetto numerosi nelle prossime.
Grazie a tutti per aver seguito, letto e commentato anche questa storia.
Grazie, grazie, grazie davvero a tutti.
Un enorme abbraccio va a foreverwithyou,
per aver sempre letto e commentato ogni singolo capitolo,
ma soprattutto per aver creato la splendida copertina.
Thanks cara

Continuo a lasciarvi di seguito il link dell'altra storia... 
The heart beats.
A presto...

 

kiss-kiss. lollipop 2013

   
 
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