Mi sei mancato.
«Non preoccuparti, Harry, non ho freddo»
«Sei sicura Hermione? Posso stare io fuori»
«No, davvero. Tu riposati, sto io di guardia»
«Va bene, allora io sono dentro. Per qualsiasi cosa…»
«Si Harry, vai»
                                                      ***
Ormai sono mesi che te ne sei andato, Ron. So che dovrei smettere di pensarci, cercare di concentrarmi sugli horcrux, ma non posso non pensarti. Ho nitida nella testa la sera in cui ci hai lasciati. Il tuo sguardo, Ron, quello è stata la cosa che mi ha ucciso di più.  Dove sei adesso? Cosa fai? Sicuramente sarai alla Tana o con qualche bella ragazza e io sono qui fuori, sola, infreddolita. Sola. Sai, Ron, ti scrivo spesso. Lo faccio perché sono convinta che possa aiutarti a trovare la strada per tornare da noi. Per tornare da me. Questa che sto per scriverti è la trentatreesima lettera, spero che possa aiutarti a tornare.

Caro Ron,
l’ultima volta che ti ho scritto ti ho raccontato del nostro piano di andare a Godric’s Hollow. Harry voleva vedere dove erano i suoi genitori e vedere se in quella città ci fosse qualche altro horcrux.

Ci siamo andati. Nel cimitero dove sono sepolti James e Lily c’era un'altra tomba di un certo Ignotus, e c’era di nuovo quel segno. Cosa vorrà mai dire, Ron? Harry era davvero patito. Si vedeva che soffriva e credo che, se tu fossi stato li con noi, l’avresti aiutato come hai sempre fatto.

Soffro tanto, Ron. Mi manchi tantissimo e non c’è giorno che passa senza che io senta un vuoto dentro di me. Torna Ron, torna per favore. Harry ha bisogno di te. Io ho bisogno di te. Mi mancano i tuoi capelli rossi e i tuoi buffi modi di fare. Mi manchi, Ron. Io non ce la faccio più.
Scusa se a fine lettera ti scrivo sempre le stesse cose, ma è la verità! Mi manchi da matti. Torna. Torna, per favore.
                                                                                                                         Con amore, la tua ‘Mione.

Poso pergamena e piuma e mi abbandono contro la tenda. Fa freddo. Sono di guardia mentre lascio riposare Harry. Non so perché, ma mi invade un senso pieno di malinconia mischiato alla tristezza e alla disperazione. Faccio in tempo a capire la ragione del mio stato d’animo che il mio urlo mi precede. «Ron mi manchi!» e scoppio in lacrime. Lacrime, lacrime scendono sul mio volto e me lo rigano, provocandomi singhiozzi incessanti. Lo sapevo, prima o poi sarei scoppiata!

Ecco che arriva Harry. Sento il rumore dei passi dietro di me. L’ho svegliato. Mi abbraccia e appoggia la testa sulla mia schiena.

«Vattene, Harry! Lasciami sola!»gli urlo singhiozzando.
«Hermione, guardami! Non sono Harry! Sono io, Ron! Sono tornato, sono qui!»

Riesco a girarmi un po’ prima di capire che è davvero lui. Mi guarda, ha gli occhi gonfi dalle lacrime. Non so fare altro, mi sporgo verso di lui e lo abbraccio. Lui ricambia e adesso tutto il freddo che sentivo prima è sparito. Lui è tornato, lui è qui.

«Ti prego, Hermione, scusami! Scusami per tutto, per favore» mi dice lui accarezzandomi la guancia e asciugandomi la lacrima.
«Ron è tutto apposto! Adesso sei qui, è questo che conta» dico io guardandolo negli occhi.
Ci abbracciamo per un tempo interminabile, finalmente ci siamo ritrovati. È qui! Ron è qui, tra le mie braccia!
Mi prende il viso tra le mani e lo avvicina al suo. Ci stiamo baciando. 
                                                       ***
«Hermione? Hermione, mi senti?»

Mi sveglio. Sono sdraiata per terra e una figura è vicino a me. Mi scuote violentemente, forse è preoccupato. Non riesco a capire chi è. Non capisco se è Harry o…Ron. Ma no, è sicuramente Harry. Il mio è stato soltanto un sogno, Ron non può essere tornato. Avrò svegliato Harry con il mio infantile urlo di poco fa, poi credo di essere svenuta. Non ricordo bene. So solo che ho un forte mal di testa e che ho proprio bisogno di un abbraccio, uno di quelli che solo Ron sa darmi.

«Ho…bi-bisogno…di…Ron…»  riesco semplicemente a dire. Una mano prende la mia, la stringe forte e la bacia. Sento ridere dolcemente la persona che mi ha preso la mano.
«Harry, svelto! Portami dell’acqua. Credo che si sia svegliata»dice la voce accanto a me.
Non è Harry. Ma allora…
«Hermione! Miseriaccia, mi hai fatto prendere un colpo! Sono qui, sono qui! Svegliati, guardami»

E’ lui. E’ qui!
Apro debolmente gli occhi e incrocio l’azzurro vivo dei suoi occhi, che di distingue anche in questa notte buia. Mi sta guardando e sorride, ha gli occhi lucidi e dall’aspetto si vede che è stanco. Mi accarezza la guancia e mi sussurra

«Sono qui, adesso e sempre! »
«Se-sei davvero tu? Oh Ron, mi sei mancato da morire»
«Anche tu, Hermione, anche tu. Ma adesso sono qui e non me ne andrò più. E’ una promessa»

Mi alzo, nonostante il dolore alla schiena e il mal di testa. Lo abbraccio forte, come se stesse per scapparmi. Mi bacia dolcemente le labbra umide e mi sento a casa. Restiamo abbracciati tutta la notte. Poi mi guarda e scostandomi una ciocca dal volto mi dice con tutta la dolcezza di questo mondo…
«Ormai ti tengo stretta forte e lo farò una vita intera»
 
Fine.
 
Angolo autrice:
OK! Questa FF mi è venuta con un flash! Rileggevo i Doni, la parte in cui torna Ron e mi è venuta in mente questa storiella. Spero sia stata di vostro gradimento ;)
Recensite, mi raccomando! Baci :)