Libri > La Divina Commedia
Segui la storia  |       
Autore: Capricornina    16/01/2008    8 recensioni
Dante sta passando il muro di fuoco che separa purgatorio e paradiso. Il fuoco impedisce il passaggio alle anime cattive e purifica le anime buone. Ma le cose non vanno esattamente come dovrebbero andare... guai in vista per i nostri due poeti! VirgilioxDante ^^
Genere: Romantico, Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Source file exported to clipboard (as text)
Capitolo 2

Vibrò ancora la terra e nell'aer cominciò a risonare costante un ritmo, che più presso si facea e più minaccioso, battendo e nell'etere e nella roccia.
" Che è questo basso rumor che nell'aer si propaga? "
Dimandò Dante poscia che l'ebbe udito.
Non molto tempo trascorse, infin che Virgilio il riconobbe:
" Sòno di tamburi mi par quel che io odo. "
Poscia ch'ei queste parole ebbe pronunciato, squillò una tromba a lor contigua, e un baglior s'appressò alla nicchia ove i poeti riparavan.
Figura angelica e bella apparve, ché Dante si ridestò e si partì dallo suo duca, pien di maraviglia.
" Oh fratelli che in questa roccia cava trovate reparo delle negre piogge" disse lor la graziosa donna " Non quivi per condurvi all'Amor venni. Una mala novella convien che vi porti."
Nell'audire cotali parole Virgilio la bella donna esortò affinché continuasse, mentre che Dante ritirandosi in sé si curvava in dolorosa attesa .
" L'invidia prima da suo tristo lido uscicci, e or a queste piagge approda. A ritmo di tamburi avanza, e in suo cammino semina doglia. Lo foco si spense, ed ei al paradiso desian gire in gran bestemmia."
Virgilio si levò e all'angel s'appressò con fare grave.
" Oh lasso! Come puote esser lor lecito giugner fin qui e anco oltre? "
L'angelo rispuose con tristizia:
" Sì come a te, anima sospesa, si convenne. Esto loco non fu mai tutto divieto al male che giù dimora. La serpe maligna sempre tentò questi lidi e sempre per sé li disiò, ma noi la ricacciammo indietro a ogne fiata. 
Ma perché possan li demoni sì esto loco turbare, bisogna che la serpe maliziosa ivi approdi e vinca. "
Udendo ciò il poeta s'infervorò e con vigore rispuose:
" Niuna serpe ivi giunse e vinse! "
Al ché l'angel tacque, e li occhi tristi e penosi mosse su Dante. Poi li abbassò, gravi, e disse:
" Or convien che io vada con li altri miei simil a pugnar contra il mal che molto avanza. "
E schiudendo le nivee ali si levò in volo e in suso librossi, ove altri alati in numerosa schiera si adunavan.
Virgilio stette, come colui che in fitto bosco cercando va la via della salvezza, ma invano ché nol cognosce e quindi dispera.
Dante si levò e gli si fé quindi accanto, volgendo lo sguardo al lontano punto ove il cielo più scuro si facea.
" Se la creatura celeste dice il vero " disse " demoni in grande copia or quinci giugneranno, discordia seminando. Cosa ritien che noi si faccia? "
Dimandò con flebil voce al suo poeta.
Questi uno gran respiro lasciò uscir, poi si voltò inver' lo suo discepolo e gli occhi nei suoi ficcò dicendo:
" Và, ché la dolce via ti è aperta. Corre colà dove l'amor regna, che certo fia loco più fausto di questo che costì si muta. "
Le animose mani del duca lo sospinsero fuor de la nicchia ove egli poi sedette, con posa fiera e ritta.
Nel veder che 'l duca lì si stava e le lunghe ciglia inver la terra rivolgea, attendendo ch' ei sen gisse, Dante non si mosse e disse:
" E tu, non meco veni? Non se' tu mia guida che mi meni? "
Ed el gridò:
" Tu vuo' ch'io venga là dove mia anima non puote gire. In nome dell'amor che tutto vince, partiti da me e solo vai, ché il tempo corre! "
Quale delfino che da desiderio spinto, impavido di morte acorre al suo simil ove egli spira , cotal si mosse indietro e lo raggiunse.
" Volgiti! Che fai? "
Protestò quegli vedendolo tornare, e ratto si levò in su i piedi.
" Tu se' mio segnore e duca, privo di te in ninguno loco io vado. "
Finito che ebbe di queste parole prounciar, a lui rivolse gli occhi umidi e mossi, ma in loro sentenza fermi e certi, al ché vedendo, l'altro si tacque.


*Deliri dell'autrice:*
("Perchè tanto delira lo 'ngegno tuo da quel che sole?" XD)

Dal prossimo capitolo inizia l'azione ^^! Spero di non avervi annoiato troppo XD Dante si è rifiutato di scappare in paradiso e resta nell'occhio del ciclone con Virgilio <3. Ah, l'amour.... XD

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > La Divina Commedia / Vai alla pagina dell'autore: Capricornina