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Autore: Yunie93    03/07/2013    2 recensioni
È ribellione contro il potente.
È farsi sentire.
La danza è rivoluzione.
Genere: Azione, Dark, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La Danza è Rivoluzione









Il ritmo entra nelle vene.
I piedi non possono più stare fermi.
I passi prendono vita da soli, come se non potessi controllarli.





Riprese fiato appoggiandosi a un muro ormai quasi distrutto, l'adrenalina che scorreva furiosa nelle sue vene gli impediva di stare fermo ma il corpo era fragile, aveva bisogno di tregua.
Ignorando la fatica e le ferite si rialzò puntando la bacchetta contro una delle tante figure incappucciate, tramortendola.
Continuò a camminare senza meta, accecato dai mille lampi di luce intorno a lui, udendo a malapena le grida e gli scoppi: i suoi piedi si muovevano da soli, incontrollati.



Il ballo è dentro il cuore di quelli come me.





Si concesse qualche secondo per guardarsi intorno: vide i suoi compagni di sempre sfidare senza paura i più potenti maghi oscuri della loro epoca.
Nonostante la situazione disperata, nonostante i due anni di guerra furiosa, nonostante le perdite erano tutti lì, con una luce che ancora brillava nei loro occhi: esattamente come lui.
Una scintilla di orgoglio si accese nel suo petto e con un grido furioso iniziò a correre.



Il ballo è competizione.
Il ballo è unione.





Individuò uno studente circondato da un gruppo di Mangiamorte e corse in suo aiuto: a suon di incantesimi riuscì a superare la barriera di maghi oscuri e raggiungere il suo compagno per dargli man forte.
Nella confusione girò per un attimo lo sguardo nella sua direzione riuscendo a incontrare i suoi occhi: giurò di aver visto una lieve nota di fastidio, ma non vi badò.
A un osservatore esterno poteva sembrare quasi che stessero danzando: volteggiavano schiena a schiena lanciando fasci di luce in ogni direzione. Una volta annientati tutti i nemici, si girò verso il ragazzo che aveva decisamente salvato: i suoi occhi furono subito attirati dalla sua cravatta un po' bruciacchiata, dove però spiccavano ancora luminosi i colori verde e argento.
Spostò lo sguardo in quello dell'altro, notando che gli aveva di nuovo rivolto un'occhiataccia, come per dire “ce l'avrei fatta benissimo da solo”. Fu solo un attimo però: i lineamenti del compagno si ammorbidirono e con un mezzo sorriso tese una mano.
Prontamente la afferrò, attonito, per poi osservare il ragazzo che correva in direzione delle grida più forti: avrebbe giurato di aver sentito un grazie appena sussurrato.



Ma anche divisione.
È scelta.
È forza.





Entrò in un corridoio, seguito da un Mangiamorte decisamente ostico: notò che dall'altro lato c'erano dei ragazzi e cercò di raggiungerli per chiedere aiuto.
Correva come un forsennato, quando all'improvviso non sentì più la terra sotto i piedi: stava volando.
Il terreno tornò veloce e prepotente ad accoglierlo, e tossendo si rialzò a fatica cercando di capire cosa era successo: si guardò intorno e vide che il corridoio che stava percorrendo era stato quasi del tutto distrutto da un'esplosione.
Vide il corpo coperto dalle macerie del Mangiamorte che lo stava seguendo, e stava per assicurarsi della sua morte quando un urlo straziante arrivò alle sue orecchie.
“NO!”
Si girò di scatto per vedere cosa era accaduto, e notò due teste rosse circondate da qualche altro studente: i Weasley.
Aguzzando la vista vide Percy accasciato per terra che disperato teneva il corpo esanime di Fred, cercando di svegliarlo: ma il fratello non si muoveva.
I Weasley, una famiglia ripetutamente divisa da quella danza infernale che è la guerra.



È ribellione contro il potente.
È farsi sentire.
La danza è rivoluzione.





Neville guardò orripilato il volto compiaciuto di Voldemort mentre mostrava a tutta Hogwarts colui che una volta era Harry Potter, il Salvatore del Mondo Magico.
Non potè sopportarlo: si scagliò con un grido furioso verso il Signore Oscuro, che lo fermò subito.
“Mostri spirito e ardimento, e discendi da una nobile stirpe. Sarai un Mangiamorte molto prezioso. Abbiamo bisogno di gente come te, Neville Paciock.” udì mentre si rialzava.
Puntò lo sguardo ribelle nelle due fessure rosse del mago, affermando sicuro: “Mi unirò a te quando l'inferno gelerà. Esercito di Silente!”
In molti risposero al suo grido di battaglia: la rivoluzione era ancora in atto, e si sarebbero ribellati all'oscurità fino alla fine.



Il ballerino indossa la sua armatura e inizia a combattere, su un campo di battaglia armonioso.
Combatte contro qualcosa: pensieri, dolori, delusioni, il passato.





La Sala Grande era nel caos più completo: grida, scoppi, lampi, corpi.
“MIA FIGLIA NO, CAGNA!”
Osservò la signora Weasley inseguire come una forsennata Bellatrix Lestrange.
Gli occhi erano gonfi di lacrime, la faccia sfigurata da una tremenda smorfia di rabbia: il cuore spezzato di una madre che aveva dovuto seppellire uno dei suoi figli chiedeva vendetta a gran voce.



Oppure combatte per qualcosa: per comunicare, per rivendicare, per gioire, trasmettere o sognare.





Non seppe bene da quante braccia fu stretto quella notte: sapeva solo che non riusciva a smettere di sorridere.
Osservava Hogwarts, la sua casa, in festa: studenti e professori incuranti di stemmi e colori diversi seduti l'uno vicino l'altro, cibi e bevande che venivano passati di mano in mano per rifocillare tutti, risate di gioia per la fine della guerra e pianti disperati per coloro che purtroppo non sarebbero mai riusciti a vedere tutto questo.



La musica è il nostro inno e la danza la nostra arma.
Balla per te stesso, per qualcuno o per tutti.
L’importante è che tu lo faccia.





“Abbiam vinto, viva viva Potter,
Vold è mort, con le ossa tutte rotte!”











Buonasera a tutti! Accidenti, è un anno e mezzo che non pubblico nulla...purtroppo la maturità e il primo anno di università mi hanno assorbita completamente, ma in questo lasso di tempo non sono rimasta con le mani in mano! Ho infatti pronta una long su cui lavoro da molto che spero di finire il prima possibile, e tante altre belle idee su nuovi fandom: il problema è solamente trovare il tempo di scrivere, che ahimè in questo periodo scarseggia e temo non andrà meglio.
Ma bando alle ciance: questa storia doveva partecipare a un concorso a cui purtroppo non ho fatto in tempo a iscrivermi. Ho deciso di postarla comunque perchè, lo ammetto, mi ha preso molto: l'ho scritta di getto, e non ho cambiato nulla da allora, cosa che non mi era mai accaduta prima d'ora. Inoltre era ora che mi facessi sentire dopo un anno di pausa!
Ci tengo a precisare che sono perfettamente consapevole della presenza di alcune "imprecisioni": in alcuni fatti descritti Neville nel libro non è presente, o comunque non è nominato. Dato che mi è capitato di ricevere lamentele in altre storie per aver stravolto la trama, voglio dire che quei passaggi sono stati scritti in quel modo consapevolmente, e che Neville per quanto sia un personaggio che personalmente non ho mai considerato più di tanto mi sembrava l'unico adeguato a questa storia: quindi sì, so che la Rowling non ha scritto "Neville era lì", ma a me serviva che fosse così.
Detto ciò, spero che la storia sia piaciuta!


Yunie
   
 
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