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Autore: clepp    03/07/2013    12 recensioni
"Cos'è l'amore, Wendy?"
Rimase per un attimo stordita da quell'improvvisa domanda.
"L'amore? - ci pensò un attimo, poi diede la più banale delle risposte - l'amore è quando l'altra metà è felice"
Silenzio. Wendy era abituata ad aspettare minuti prima di avere una risposta da lui. Era fatto così.
"Sei felice?" Le chiese.
Lei annuì. "Si, certo"
Silenzio.
"Allora credo di amarti"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Zayn and Wendy'
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THE DARK SIDE OF ME.
 
Prologo

 


  

 

  She's the best,
and he's a crash

 

Wendy Evans abita in una piccola cittadina vicino Londra.
Ha diciassette anni, un gatto, una sorella e la fobia per i ragni.
È bella, buona e adora quando le persone sorridono grazie a lei. È un’ottima amica ma una pessima cantante, ama leggere e detesta ballare, conosce a memoria le battute dei suoi film preferiti e ha la camera tappezzata di poster di Johnny Depp, il suo sogno proibito.
È una normale adolescente, forse un po’ più studiosa e seriosa degli altri, ma anche lei si lamenta spesso dei professori e delle verifiche e qualche volta finge di star male per rimanere sotto il suo piumone rosa a leggere mentre in casa non c’è nessuno.
Non ha mai messo piede fuori dall’Inghilterra e dopo la scuola sogna di visitare le capitali più importanti del mondo, di farsi una foto sotto la Tour Eiffel e di assaggiare un vero hot dog americano.
Ama quella peste di sua sorella che a soli due anni le ha già conquistato il cuore e che a malapena parla, ma esprime tutto il suo amore stringendole l’indice prima di addormentarsi o correndole incontro quando lei torna a casa da scuola.
Ama sua madre che ogni volta che la vede studiare fino a notte fonda il mattino dopo le porta la colazione in camera o che dopo una lite con Lola la porta a fare shopping per farla distrarre.
Odia i bugiardi, i maleducati e i ragazzi che fumano fuori dalla sua scuola come se fossero i padroni del mondo. I ragni, gli insetti, e la morte la spaventano.
Suo padre è morto quando lei aveva quattordici anni e si ricorda che quando sua madre gliel’aveva comunicato pioveva e tuonava. Forse per questo odia i temporali, il rumore dei tuoni e i lampi che spezzano la tranquillità del cielo. Da quando è morto, soffre di attacchi d’asma, per questo il suo inalatore è diventato uno degli oggetti più importanti nella sua borsa.
Ogni volta che c'è un temporale Harry le scrive qualche messaggio di conforto prima di andare a dormire e Lola la chiama per accertarsi che stia bene.
Harry e Lola sono i suoi migliori amici e Wendy li ama più della sua stessa vita.
Wendy è felice.
Ha tanti sogni, il più importante è quello di laurearsi e viaggiare per il mondo.
Il secondo è quello di innamorarsi, di essere amata, di provare quel sentimento che ti corrode dentro e di cui milioni di canzoni e di film ne parlano.
Ma anche riuscire a mettersi il mascara senza sbavare è all’apice della lista.
Sogna di vedere sua sorella crescere felice e spensierata, di regalare a sua madre quella cucina in legno che tanto vuole, di riabbracciare suo padre un’ultima volta, sogna di riuscire un giorno a mettersi le scarpe con il tacco che ha comprato al centro commerciale senza capitombolare a terra ogni cinque passi. Sogna di riuscire a riempire un po’ di più il reggiseno, di allargare la sua biblioteca personale con tutti i libri più belli, di conoscere un ragazzo francese perché ama il loro accento, sogna di poter mangiare tre pizze intere senza vomitare l’anima, sogna di fare la maratona dei film di Harry Potter in un giorno anche se sa che ventiquattrore non bastano per tutti e otto, sogna di tuffarsi dall’alto nonostante la paura di farsi male, di riuscire a non urlare di fronte ad un ragno e di fare una ruota perfettamente circolare.


 
Zayn Malik abita in una piccola cittadina vicino Londra.
Ha diciotto anni, una sorella e una vita che odia profondamente.
È stato bocciato in seconda superiore, per questo adesso frequenta la quarta invece di preparare la tesina per la maturità. Ma va bene così, è talmente perso che non ha il tempo e il coraggio di soffermarsi a pensare a cosa potrebbe fare dopo la scuola.
È terrorizzato dalla vita e dal futuro ma ovviamente non lo da a vedere.
È un duro, ed è esattamente come tutti gli adolescenti persi della sua età, nessuno escluso.
Fuma ma non ha i soldi per comprarsi un pacchetto di sigarette.
Ha qualche tatuaggio ma ha paura degli aghi.
La sua famiglia a malapena sa che esiste e quando si accorge di lui è per ricordargli che persino la spazzatura che deve portare fuori ogni sera è meglio di lui.
Ha molti amici ma non è sicuro che possa definirli tali.
A scuola i suoi voti rasentano l’insufficienza e tra i banchi litiga con chiunque gli capiti a tiro.
Non è cattivo, è solo stanco.
Non ha mai avuto niente dalla vita e non capisce perché. Non riesce proprio a capire perché a lui è toccata tutta quella sofferenza.
Non vuole comportarsi da vittima o da debole, ma sa di esserlo.
Ogni giorno cerca di stare il più lontano possibile da casa sua perché primo non vuole vedere suo padre ubriaco e secondo non vuole continuamente odiare sua madre solo perché non è abbastanza coraggiosa da portarli via da quel pazzo.
Ha fatto una promessa. Una sera, quando suo padre era tornato a casa e aveva cercato di attaccare briga con Safaa, lui l’aveva colpito dritto in faccia, aveva preso la sorella e si erano richiusi in camera. E mentre la teneva per mano e la guardava negli occhi le aveva promesso che un giorno l’avrebbe portata via da lì.
Per quel motivo, da lì in avanti, aveva cominciato a cercare lavoro. Ha bisogno di soldi se vuole mantenere la parola data.
Nei suoi diciotto anni di vita non ha mai conosciuto la gentilezza, la bontà, l’amore o stronzate varie.
Ha sempre combattuto per ottenere ciò che vuole e non ha mai versato una lacrima per niente. Forse solo una volta, quando all’età di dieci anni era caduto dall’altalena e si era sbucciato entrambe le ginocchia.
Non ha una ragazza e non si atteggia a playboy. Non ha nulla contro le donne, solo non vuole averne una al suo fianco. Sta bene da solo, o lo crede.
Non le usa, non gioca con i loro sentimenti, le tratta freddamente solo perché non vuole dare a nessuna false speranze.
Ha avuto una ragazza all’età di tredici anni e quando lei gli aveva rotto il suo skateboard l’aveva lasciata.
Fa sesso periodicamente, quando riesce a trovare una ragazza che ha le sue stesse intenzioni. Ovvero zero vestiti e zero sentimenti.
Non è felice ma se la cava.
Sa che non può sopportare quella vita ancora per molto, ma per il momento non sa cos’altro fare.
Forse ha bisogno di scappare, o di essere trovato.





E mi ritrovo qui, il 3 luglio del 2013, a postare una nuova storia. 
E' parecchio emozionante, dato che non posto un qualcosa di nuovo da praticamente una vita! ahahah 
Beh, la prima cosa che voglio dirvi è che credo che questa sia la fan fiction più accettabile che io abbia mai scritto (w la modestia wuhuuuu) e me ne sono affezionata un sacco.
Questo è solo un prologo dove presento i due personaggi principali, ovvero Zayn e Wendy (strano che scrivo una ff su Zayn, no? ahahah). La storia ha già 11 capitoli quindi, stranamente, sarò rapida nell'aggiornare, per vostra fortuna! :)
Spero davvero che la storia piaccia perchè ci tengo davvero molto. Ci ho messo l'anima a scriverla e a non entrare nel ridicolo o a ripetere cose che sono già state scritte tremila volte. 
Volevo ringraziare una persona in particolare che mi ha sostenuto tutto questo tempo, incoraggiandomi e riempiendomi di complimenti. E' grazie a te, Sara, se sto postando la storia. Grazie del tuo sostegno :)
Beh, cos'altro dire... cercherò di evitare i cliché e di dare il meglio di me perchè voglio che questa storia sia importante. Vi prego di non soffermarvi sui primi capitoli ma di andare avanti con la lettura perché la parte più bella arriverà tra circa tre capitoli :) 
Un bacio a tutti,
your clepp



 

http://picasion.com/i/1V3Qu/



ONE
-what a bad day


Lui assottigliò gli occhi e le soffiò in faccia il fumo, facendola tossicchiare. Gli lanciò un’occhiata di traverso che lo fece alzare un sopracciglio, con arroganza.

 

  
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