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Autore: Goldmax    17/01/2008    1 recensioni
Sisi Lalla è tutta colpa tua! Tua e dell'uso improprio del nome Wardstone se ora ho dovuto produrre questo.. Scherzi a parte, avendo letto i libri "L'apprendista del Mago" e "La Maledizione del Mago" di Joseph Delaney ed avendoli giudicati 'na vera sciccheria (come direbbe mio cugino) non potevo certo esimermi dal produrre un fantomatico terzo capitolo della serie..
Enjoy!
Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Wardstone - Prologo
Il punto più alto della Contea
è segnato dal mistero. Si dice che lassù,
durante una terribile tempesta,
sia morto un uomo. Lui solo aveva osato
sfidare il male che minacciava il mondo.
Poi tornarono i ghiacci. E quando si sciolsero,
persino la forma delle montagne e i nomi
dei paesi della valle erano cambiati. Ora, sul punto
più alto dei rilievi, non rimane traccia di ciò
che si compì tanto tempo fa.
Ma il suo nome è sopravvissuto.
Lo chiamano
WARDSTONE

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La figura era alta e slanciata e dai tratti tipicamente femminili, sebbene l'oscurità che pervadeva il luogo rendesse impossibile distinguerne il volto. I lunghi capelli scuri le cadevano lungo la schiena, ma era impossibile dire se fossero effettivamente neri o se fosse quel buio quasi opprimente a farli sembrare tali. La donna si guardava attorno. Continuava a voltare la testa a destra e sinistra, come se aspettasse qualcuno... O Qualcosa. D'un tratto si girò completamente; era solo la sua immaginazione o qualcosa le aveva appena sfiorato la schiena. Si strinse la braccia, tremante per il freddo che avvertiva in tutto il corpo. Il posto non le piaceva. Non si sentiva sicura, non aveva in mano la situazione.. E odiava sentirsi così inerme. Se solo...
Mi stavi cercando, strega?
Sussultò di colpo, facendo un giro completo su se stessa. Non vedeva nessuno. Eppure la voce che le aveva appena parlato non doveva trovarsi a più di un paio di metri da lei.
Inutile. Non puoi vedermi. Io sono dappertutto. Io sono l'Oscurità stessa...
Proprio un alleato inquietante. Represse un altro brivido con la pura forza di volontà. Non doveva mostrarsi debole o sarebbe andato tutto a monte..
-Immagino... Che vogliate sapere come mai mi trovo nel vostro regno, mio Signore..
Per un momento pensò di aggiungere un inchino a questa declamazione, ma non aveva della direzione in cui rivolgersi... Forse avrebbe rischiato di voltare le spalle all'Essere. No, meglio di no... Quello che non sia aspettava era una risata fredda, che si librò nel luogo non appena pronunciò l'ultima parola.
Come mai? Come mai hai detto? So già qual è il motivo che ti ha condotto fin qui.. Alle porte del Vuoto.
La donna deglutì. Com'era possibile? Possibile che...
Corretto. Almeno sei sveglia. Si leggo il pensiero, esattamente come il Flagello con il quale avesti a che fare anni fa.
Chiuse gli occhi. Anche se era passato davvero tanto tempo da quei giorni se li ricordava ancora bene come se li rivivesse in quello stesso momento. Gli eventi a cui aveva preso parte, e di cui in parte era stata causa, avevano scavato un solco forse indelebile.
Tu cerchi il potere. Cerchi il dominio assoluto. Hai vissuto di rimpianti per tutta la vita e ora sei convinta che sia arrivato il momento di esigere da essa il giusto pagamento.
La donna annuì, recuperando almeno un po' della sua freddezza e riaprendo le palpebre, pur non riuscendo a vedere niente anche in quel caso.
-Allora? Siete disposto a diventare mio Alleato, mio Famiglio, per ottenere la vostra libertà? Sarete legato a me, ma potrete di nuovo camminare nel mondo dei vivi.
Stavolta il silenzio durò più a lungo. Era come se l'Essere stesse soppesando da una parte la libertà che gli era offerta, e dall'altra quella che gli sarebbe stata negata. O forse pensava ad un modo per svicolare dal legame che si sarebbe creato. Il Demone era una creatura infida e sleale, la donna lo sapeva bene, ma era certa di poterlo tenere sotto controllo.
Accetto. Non posso aspettare l'arrivo di un'altra Strega. Voglio tornare ORA!
L'ultima parola le rimbombò nella testa come un colpo di cannone, ma non potè esimersi dal mostrare un'espressione evidentemente soddisfatta. Ma non parlò ancora. Percepiva chiaramente che il Demone stava valutando qualcos'altro e che non aveva finito con lei.
Qualcuno.. Potrebbe essere di ostacolo?
Il volto di un uomo comparve nella mente della Strega prima che lei potesse fermarlo, rendendosi visibile agli occhi dell'Essere. Non lo vedeva da tre anni ormai, ma fin da quando aveva preso la decisione di evocare il Demone sapeva che avrebbe dovuto confrontarsi con lui. E che lui si sarebbe opposto con tutto sè stesso, nonostante il legame che li univa.
Capisco. In effetti potrebbe non essere così ininfluente.. Se si mettesse in mezzo prima che la mia Venuta si compia dovrai occupartene tu.
Lei deglutì ancora. L'idea non la esaltava, ma sapeva che il momento non poteva essere rimandato ancora a lungo. Annuì.
Bene. Ecco cosa dovrai fare...


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Greetings Time!
Lalla: Ovviamente non poteva mancare una dedica alla tua testolina malata visto che questo mio parto è anche (ma soprattutto) colpa o merito tuo. Spero ti piaccia
Frà: La mia (e sottolineo mia!) Roscia romana! Te l'avevo promessa no? Quandi ecco una dedica tutta per te che alimenti di continuo la mia fantasia e le occasioni di ispirazione. Solo per te una succosa anteprima. Presente Kayade e Nihast? Ecco, più o meno..
Joseph Delaney: E ovviamente lui. Dove sarei ora se non avesse mai scritto libri? Grazie Maestro.

  
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