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Autore: Minority    04/07/2013    2 recensioni
Solo noi, com’è sempre stato.
Solo noi, come la prima volta che ho respirato davvero.
Solo noi, come quella sera sul mare con la spiaggia gremita di gente.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Darkness



Buio, solo qualche luce accesa – qualche lampione solitario – fuori dalla finestra.
Buio, quello che balla il valzer con la solitudine e l’afa opprimente di questa stanza chiusa.
Buio, ciò che mi avvolge mentre aspetto che lui torni a casa, nel nostro appartamento con gli scatoloni lungo i muri, come fossero mobili griffati, e la sedia su cui mi trovo io adesso, nel centro.
Ed io boccheggiante, qui: nello spazio dove oscurità e afa soffocante si uniscono e danzano tutta la notte.
Caldo, come quello che mi assale quando Michael è accanto a me.
Caldo, che adesso mi affoga, indipendentemente da lui.
Caldo, ed io sudo, respirando piano, in attesa che l’ingresso del nostro appartamento, quello in periferia, all’ultimo, sfolgorante piano del grattacelo più basso della città, si apra.
Ed io che chiudo gli occhi per qualche istante, seduto: li riapro al cigolio dei cardini della porta che sembra l’avvento di un esercito fantasma – devo rimetterci l’olio –, un cono di luce e poi più nulla se non la sua voce risucchiata dall’ombra.
Michael, so che, abitudinario com’è, è sul punto di accendere la luce ma qualcosa lo blocca e lui ritira la mano.
Michael, sento i suoi passi lenti, diretti verso di me.
Michael, si ferma davanti a me ed il suo profumo s’intrufola dentro le mie narici, le accarezza, le lambisce.
Sento che sta sorridendo dalle correnti e da quanta scossa galleggia l’aria: il suo ghigno è elettrico, inverte l’orbita del mio cuore, sceglie il tempo a cui deve battere, ne scandisce il ritmo ed ora, è un metronomo che conta in sedicesimi a cui io non riesco a tenere il passo, nonostante sia un musicista.
Sento l’aria solida agitarsi insieme a me; lui mi solleva il mento con dito – a intuito direi l’indice – e poi il nulla e da lì la sua bocca sulla mia, immagino i suoi occhi socchiusi, quel tanto che basta per potermi, di tanto in tanto, lanciare un’occhiata rapida nel buio; io invece li chiudo del tutto, gli occhi.
La sua lingua scorre sulle mie labbra e, come se al mondo non ci fosse altro che noi, passa oltre; porto le mani in avanti, cerco il suo corpo, e, dopo aver afferrato i suoi fianchi, capisco che è ancora in piedi. Lo raggiungo, stringendomi al suo petto ed adesso, per qualche strana ragione, ci sentiamo una cosa sola, una trasformazione chimica irreversibile.
 
Billie Joe e Mike.
Un un’anima equamente ripartita in due corpi
Mike e Billie Joe. 
Il sistema perfetto delle equazioni dell’amore e dell’appartenenza che ha noi due come soluzioni.
Billie Joe e Mike.
La ragione per cui ci illudiamo che esista l’infinito, noi che siamo ognuno l’inizio e la fine dell’altro.
 
Mi stringe a lui, pensa che non mi lascerà andare mai: non lo dice, ma so che è così.
Dondola dolcemente e mi chiede se mi va di ballare: lì, al buio, con quel dannato caldo che ricorda l’inferno ad unire i nostri corpi grondanti di sudore che, nonostante tutto, di allontanarsi l’uno dall’altro non vogliono saperne, come se da questo dipendessero le sorti del mondo – del nostro mondo, di noi due.
Dondolo dolcemente anche io e mi appoggio alla sua spalla: lì, al buio, aspettandomi che da un momento all’altro si accenda sopra la mia testa il grande lampadario da ballo del liceo, quello a cui noi non eravamo invitati. Stasera invece ci siamo solo noi, con le tenebre che fanno da buttafuori per il resto del mondo.
 
Solo noi, com’è sempre stato.
Solo noi, come la prima volta che ho respirato davvero.
Solo noi, come quella sera sul mare con la spiaggia gremita di gente. 




Minority's corner
Non mi caga nessuno, sinceramente non so perché continuo a pubblicare storie. Forse mi diverto a scriverle. 
Chissenefrega.
L'ho scritta in uno dei tanti pomeriggi di nulla facenza, mi è stato detto che era carina, adesso sono annoiata, non so cosa fare, e quindi la pubblico.
Evitate di tirarmi dietro le verdure andate a male perché puzzano e mi fanno un certo schifo lol

peaceandlove,
minority

   
 
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