Li sento, sono i cani, ogni notte impazziscono e mi svegliano con i loro tonfi e artigli contro la mia porta. Ogni notte impazziscono ed ogni notte ce ne sono di nuovi e sono sempre pių rumorosi, mi fanno impazzire...
Ogni notte...
Ogni notte...
Ogni notte...
Li immagino grossi ed affamati, un'enorme massa brulicante di frammenti infernali con artigli e zanne lucenti ed occhi verdi sfavillanti. Code trepidanti, orecchie che ruotano e lingue, lingue, lingue, tante lingue rosa ed umide versano bava ad ogni latrato.
Nasconditi in cantina... nasconditi, nasconditi, non ascoltare il loro latrato, ti incanta.
Ed ora sono qui ad attenderli, voglio finirla con la paura anche a costo di perdere la vita tra le zanne e gli artigli.
Attendo ed il sudore mi si secca sul collo.
Attendo e le ginocchia non rispondono
Attendo e la gola mi si secca.
Attendo, fottuta paura...
Ecco! vedo qualcosa...
Un vecchio bracco si avvicina, non capisco, mi ritraggo ma lui ora č davanti a me e lo comprendo "ti capisco vuoi solo esser amato per l'ultima volta, o magari per la prima volta" sorrido e lo ricambio accarezzandolo. Paura svanita, i frammenti d'inferno erano solo nella mia mente, una mera fantasia (meglio incubo). Mi siedo sul portico, assaporo la notte mentre il mio nuovo, vecchio, amico mi pone la sua stanca testa sulle ginocchia. Il sonno inizia final...
UN RUMORE. MILIONI DI SMERALDI ALL'ORIZZONTE!