Tony le aveva detto che niente sarebbe stato ok visto che stava con lui, ma che le avrebbe dato una sistemata.
Bene, le aveva dato effettivamente una bella sistemata sebbene avesse dovuto armeggiare un po’ per riuscirci, e le cose erano andate talmente bene che lei stessa faticava a credere che non fosse tutto un sogno.
Dopo i fuochi d’artificio della Vigilia di quell’ormai famoso Natale 2013, avevano cercato di ricostruire la loro vita. Avevano pianificato ed edificato una nuova Villa, lei aveva ripreso il lavoro di CEO alle Stark Industries e Tony le era stato accanto, riprendendo in mano le redini della sua società e facendola letteralmente volare nel campo dell’energia pulita. Si era sottoposto ad un operazione molto complicata, ma anche molto agognata, e finalmente si era liberato del giogo del reattore arc e di questo lei ne era felice, sebbene avesse avuto qualche problema ad abituarsi al “suo” Tony senza cuore blu nel petto. Comunque anche in quell’occasione l’uomo era stato all’altezza della situazione, aveva armeggiato e risolto il problema e alla fine avevano passato un intero anno senza insonnia e senza incubi a turbare i loro sonni.
Tutto quello fino a qualche mese prima quando di nuovo erano ricominciate le notti in bianco. Pepper era in piedi ad osservare la luce blu del “suo” reattore arc illuminare debolmente la stanzetta per altro immersa nell’oscurità. Vi passò le dita sopra, quasi con nostalgia, e poi lo appoggiò sul materassino vicino al cuscino, osservando come creasse un gioco di luci ed ombre che rischiaravano l’ambiente quel tanto da scacciare le tenebre, ma senza infastidire.
Una perfetta luce notturna.
- Ehi? – chiese Tony entrando nella stanza, mettendosi di fianco a lei e cingendole la vita con un braccio, anche lui sveglio a quell’ora tarda.
- Ehi – rispose lei, girandosi ad osservarlo nel bagliore azzurrato.
- Che cosa combini?
- Niente, stavo solo pensando.
Tony la guardo alzando un sopracciglio, facendole capire come non ritenesse le tre del mattino un orario consono a quell’attività.
- Credo che sia giunto il momento di passare il testimone – gli rispose guardando con dolcezza la neonata addormentata nella culla vicino a loro, ignara della presenza dei genitori e di tutto quello che stava succedendo nella sua cameretta. Pepper si chinò sulla figlia e le passò l’indice leggero sulla guancia, in una carezza appena accennata per non svegliarla.
- Attenta, si è appena addormentata. Ci rimangono due ore e mezza di quiete! – le sussurrò Tony leggermente preoccupato da quel gesto che rischiava di mandare a monte l’ultima mezz’ora di camminata avanti e indietro per la cameretta, con Arya in braccio.
- E’ tranquilla, non si sveglierà – le rispose la donna con un sorriso dolce osservando Tony prendere il reattore arc tra le dita e soppesarlo pensieroso.
- Possiamo comprare una normale luce notturna, sai una di quelle con Winnie the Pooh o con… - le disse Tony tendendole il reattore, ben sapendo come Pepper si fosse ormai abituata a dormire con il riverbero azzurro.
- No, le lascio questo. Fa una bella luce, da sicurezza. Penso che sia giusto che lo abbia lei adesso. … - mormorò la donna riappoggiando il reattore in un angolo del lettino della figlia e poi girandosi verso Tony per abbracciarlo. - … io non ne ho più bisogno – gli disse stringendolo e posandogli un bacio leggero sulle labbra.
- Sei sicura?
- Sì – rispose sicura. Tutto andava straordinariamente bene, e sarebbe continuato ad andare bene. Era con la sua famiglia.


Come avrete notato ultimamente latito. Non riesco a stare al pc e quindi i miei commenti e le risposte ai vostri arriveranno con un ritardo mostruoso. Abbiate fede, prima o poi mi metterò in pari. 
Even