La mattina dopo mi sveglio col sorriso sulle labbra.Non mi ero mai sentita così felice in tutta la mia vita.Mi vesto e mi avvio verso scuola.Intravedo lorenzo da lontano cosi mi avvicino e gli faccio cenno con la mano ma lui si volta di scatto e finge di non vedermi.Sono scioccata dalla sua reazione ma cerco di non pensarci,magari non mi riconosciuta.
per fortuna le 5 noiosissime ore di lezione passano velocemente ma di Lorenzo nessuna traccia. Si sta divertendo a non vedermi.Mi avvio verso lo spesso portone per uscire da scuola fingendo che non me ne importi. In realtà mi sento un vero schifo,sento i miei occhi pronti a far uscire le lacrime da un momento all'altro. Non qui,non adesso,dico a me stessa.
-ehi Andrea che hai? Sembra che ti abbiano ucciso il gatto..-
-niente Maele tranquilla. Solo una giornata storta. Passerà-
Maele mi stinge a se,avrei dovuto raccontargli di Lorenzo,ma questo non è proprio il momento migliore per farlo.
I giorni seguenti passano allo stesso modo finché una mattina Lorenzo mi si avvicina.
-ehi ti volevo dire una cosa-
-dimmi-
-ti andrebbe di uscire con me?-
-no-
-e posso sapere perché?l'altra settimana non mi sembravi della stessa opinione...-
-perché se tu vuoi me mi prendi per quella che sono,per le mie giornate storte e per quelle no. Mi prendi nonostante i miei difetti e le mie imperfezioni. Altrimenti lasciami stare invece di tornare a cercarmi dopo una settimana senza parlarmi.-
Lorenzo mi guarda dritto negli occhi e mi bacia.
-ti basta come risposta?!-
-si-
le nostre labbra si toccano di nuovo.
-e quindi sentiamo:cosa hai intenzione di fare?-
-beh diciamo che ti prendo e non ti lascio più andare.Mi dispiace. Non succederà più-
Lorenzo mi prende per mano e insieme ci avviamo verso casa. Ha capito di aver sbagliato e a me questo basta.