Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: RobDarko    04/07/2013    6 recensioni
[Kurtbastian Day 2013]
{Kurtbastian Hogwarts!AU}
L'estate prima del settimo anno di Kurt Hummel raccontata da una serie di lettere che scambia con Sebastian Smythe (e Santana Lopez).
min. Quinntana.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Adam Crawford, Kurt Hummel, Quinn Fabray, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Quinn/Santana
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Estate 2010.

 
 
Sei un essere spregevole, Kurt Elizabeth Hummel.
Santana è fiera di te per questo, ma io sono deluso dal tuo comportamento da imbroglione e bugiardo. Sono davvero molto, molto, molto deluso da te. Mentire a me? A me?
No, non sono impazzito, stupido idiota bugiardo che rendi felicissima Santana anche se ti ucciderà quando tornerai a Londra;
So che sei a Essex a casa di un certo Crawford, e so anche che mamma Crawford e papà Crawford sono altrove, quindi immagino come vi starete divertendo.
Non farmi neanche pensare a dove ha messo le mani Crawford o…senti, vaffanculo. Non sopporto il fatto che tu mi abbia fregato e io lo sia venuto a sapere solo una settimana dopo!
Ti sento già ridere. Davvero divertente. Sei uno stronzo.
Che senso aveva mentirmi? E soprattutto perché non sono stato invitato?
Sono molto deluso da te, Kurt Hummel.
 
Ci vediamo quando torni a Londra,
Sebs.
 
p.s : Sono fiera di te, Kurtino, Santana è molto fiera di te e vuole le foto di Quinn Fabray nuda!
 
 
Miei cari Sebastian e Santana,
per quanto trovi inquietante che stiate passando le vacanze insieme e che non stiate ancora progettando il vostro matrimonio sono felice di non dover scrivere due lettere separate per informarvi che sì, sto passando delle interessantissime vacanze a casa di Adam Crawford e che sì (ed è inquietante che sappiate tutte queste cose, ma passare l’estate a oziare come le persone normali invece di informarvi su quello che faccio io fa troppo “maghi minorenni annoiati”?) siamo da soli a casa, e ogni tanto viene anche Quinn Fabray, che per inciso è la cugina di Adam. E no, non le farò foto nuda nonostante sia molto, molto bella col suo bikini rosa. Lo so Santana, lo so, dovresti seriamente chiederle di uscire qualche volta.
Per quanto riguarda te, Sebastian, mi stupisco che tu sia così sorpreso di non essere stato invitato a casa del ragazzo a cui hai fatto scoppiare una Caccabomba.
E a proposito di questo, dovresti capire perché ti ho detto che sarei andato da Rachel, cosa che farò per un paio di giorni. Tornerò a Londra solo a metà Agosto, quindi fareste meglio a trovarvi qualcosa da fare invece di aspettarmi.
andare per locali, ho sentito che ha aperto un gay bar che fa proprio al caso vostro.
Devo salutarvi, io ho dei programmi in questi giorni,
Kurt.
 
P.s: Santana, ho detto a Quinn che sarebbe stata per ricordo. Non sporcarla troppo!
 
 
Mio Nostro carissimo Kurt,
appena ci hai informati del locale pieno di carinissimi Babbani di cui avevi sempre nascosto l’esistenza ci siamo andati per passarci ben due sere.
Santana è stata più fortunata di me, che sono Sebastian, e ha incontrato una bellissima, stupida ragazza bionda che abbiamo riconosciuto come Brittany Pierce di Corvonero. Merlino, l’orrore quando l’abbiamo incontrata avvinghiata niente di meno che a Sam Evans è stato così grande che ci siamo quasi abbracciati.
Senza dubbio non ho fatto scoppiare una Caccabomba sotto il letto di Crawford perché ti aveva baciato alla tenera età di quindici anni strappandoti il primo bacio e bloccandomi la crescita per sempre, perché io avevo quattordici anni da meno di quarantotto ore: l’ho fatto perché dovevo sbarazzarmi di quella Caccabomba in qualche modo e mi sono casualmente trovato nel dormitorio Corvonero quel giorno. Non farei mai niente per danneggiarlo di proposito, lo sai.
Ad ogni modo non è vero che non abbiamo programmi per l’estate, è solo che dopo il quinto e il sesto anno siamo così stanchi e non riusciamo a credere che tu faccia tutte queste cose, compreso il volontariato insieme alla Fabray.
 
Siccome ce l’ho ancora con te non ti meriti una lettera più lunga ti salutiamo,
Sebastian e Santana.
 
 
Mio caro Sebastian,
sono così felice che voi abbiate passato due (o più) sere della vostra vita a ubriacarvi, ballare e dare via libera agli istinti che di solito sfogate su quei poveri innocenti ragazzini e ragazzine troppo ingenui per capire che non siete raccomandabili. Ah, beata ingenuità, al mio quarto anno non avrei fatto avvicinare un Sebastian Smythe sedicenne neanche col pensiero. A costo di mandarlo via con la bacchetta sguainata, intendo.
E no, Sebastian, non accetterò battute sul fatto che al mio quarto anno ero cotto di Blaine Anderson ed ero anche, essendo franchi, un adorabile pupazzetto dalla pelle bianca e pieno di lentiggini. Grazie a Morgana esiste lo sviluppo. Sempre parlando di Blaine Anderson, se non ti ha bloccato la crescita baciarlo piuttosto approfonditamente per ben due volte, non vedo come possa avertela bloccata l’innocente bacetto con cui Adam mi ha salutato all’inizio delle vacanze invernali due anni fa. E soprattutto, sei anche più alto di me, quindi non ti ha bloccato proprio nulla.
Davvero avete beccato Sam Evans e Brittany Pierce in un locale gay? Morgana, dovranno spiegarmi un bel po’ di cose a Settembre! Piuttosto Sebastian, hai notizie di Dave Karofsky? L’abbiamo intravisto una settimana fa e sembra stare molto male, oltre al fatto che ha un cicatrice enorme lungo la guancia che a inizio Luglio non aveva. Cosa pensi che possa essere successo?
Sono preoccupato per lui, in fondo gli voglio bene.
 
A presto,
Kurt.
 
Messaggio di Quinn Fabray a Santana Lopez,
infilato molto di soppiatto nella busta della lettera di Kurt.
 
Lopez, sei già in punizione con me e non è ancora iniziata la scuola.
Come sarebbe a dire mie foto nuda?
 
Quinn Fabray,
prefetto in carica Corvonero.
 
Hummel, sei un uomo morto. Io e Sebastian stiamo pensando di ucciderti e dare in pasto il tuo cadavere alla Piovra Gigante appena tornati a Hogwarts.
 
Tanti saluti,
Santana (che si è già presa una punizione e l’anno non è neanche iniziato)
 
 
Biglietto anonimo arrivato ad Adam Crawford,
4 Agosto 2010.
 
Caro Adam,
Non rimarrei a lungo con Kurt Hummel se fossi in te, idiota cieco che non sei altro. A Hogwarts ti tradisce con quel suo amico Smythe ed è fin troppo amichevole con David Karofsky.
Goditi le corna, idiota.
 
 
 
SEBASTIAN,
che diavolo di problemi hai col fatto che io stia con Adam? Sì, ci sto, e quel tuo tentativo di sabotarci mandando lettere anonime sul fatto che ci siamo baciati da ubriachi a una festa del Quidditch non è servito, anche se ha fatto litigare me e Adam per giorni.
Non capisco proprio che ci guadagni ad essere così geloso e possessivo nei miei confronti, quando hai messo in chiaro che non vuoi stare insieme a me. È troppo tardi adesso, perché se provavo qualcosa per te quando mi hai scaricato, adesso non provo più niente.
 
Vaffanculo.
Kurt.
 
***
Kurt strappò la lettera di Sebastian Smythe del dodici Agosto senza neanche averla letta, arrabbiato.
 
Si stese sul letto e si coprì gli occhi con un braccio, sospirando. Si era già pentito di aver strappato la lettera, ma non aveva certo intenzione di farla riparare da Finn. Doveva chiudere con quella storia che gli faceva male. Basta una volta per tutte.Definire i ruoli: Sebastian era un amico e Adam il suo ragazzo.
 
Il ragazzo che ho tradito, fatto soffrire e per questo mi ha lasciato, pensò Kurt, amaro. Era stato orribile a non versare neanche una lacrima quando era finita, ma non meritava di piangere per una cosa che aveva fatto lui stesso. Non meritava neanche che Adam lo baciasse per l’ultima volta e gli lasciasse in bocca quel sapore di fine che non aveva ancora mandato via del tutto.
 
Qualcuno bussò alla porta della sua stanza e Kurt si tirò a sedere sul letto.
 
«Posso entrare?» chiese suo padre cordiale affacciandosi dalla porta, e Kurt sorrise spontaneo.
 
«Ma certo papà, che succede?» Burt si sedette sul letto a fianco al figlio.
 
«Figliolo.,» iniziò suo padre, «Mi sembra di aver capito che è così, ma devo chiedertelo per essere sicuro: tu e Adam vi siete lasciati per colpa di un altro ragazzo?».
 
Kurt annuì.
 
«Ed è colpa sua o colpa tua?» continuò suo padre, paziente. Kurt lo guardò: un uomo grosso, col naso e gli occhi uguali ai suoi e l’aria comprensivo che era stato trasportato nel caotico mondo magico dalla moglie morta per una grave malattia Kurt era fiero di essere un mezzosangue, se il suo sangue babbano proveniva da un uomo del genere.
 
«È stata colpa mia, papà,» ammise Kurt, guardandosi le mani. «A una festa ho baciato Sebastian, più di una volta. È successo solo quella sera, ma…» il ragazzo si interruppe, cercando le parole giuste. Come faceva a spiegare a suo padre il complicato rapporto di amore e odio, con l’odio che nel tempo si era ritirato lasciando spazio ad un terrificante affetto che Kurt non era pronto ad affrontare? Come spiegare l’assoluta necessità che sentiva di proteggere Sebastian, di difenderlo e non permettere a nessuno di fargli del male nonostante si facessero del male a vicenda?
 
Esisteva una parola per definire tutto, esisteva. Ma Kurt non era pronto ad accettarla.
 
«Ma? Kurt, devi essere sincero con te stesso.»
Burt si alzò e si mise di fronte al figlio «Se una persona ti rende felice, devi impegnarti a renderla felice.»
 
«E che succede se due persone mi rendono felice allo stesso modo?» chiese Kurt, ma era una bugia. Lo sapeva benissimo che Sebastian lo faceva ridere di più di quanto facevano il carattere gentile e i riguardi che gli riservava Adam.
 
«In questo caso, devi scegliere la persona che ti rende più felice. Anche se fa paura e sembra più facile scegliere l’altra persona,.» rispose suo padre, sorridendogli. «Hai capito quello che intendo, vero?»
 
«Sì papà,» rispose Kurt. «Ho capito.»
 
Lo abbracciò, grato.
 
***
Era strano, per Kurt, tornare sul binario nove e tre quarti con la consapevolezza che si trattava  suo ultimo viaggio verso Hogwarts.
 
Finn aveva passato tutto il viaggio in macchina a immaginare quanto gli sarebbe mancata Hogwarts dopo il diploma, cosa avrebbe fatto alla fine dei M.A.G.O, quanto sarebbe stato strano non essere più uno studente e tante altre cose, ma Kurt era rimasto in silenzio a pensare a ciò che avrebbe fatto durante l’anno, non dopo.
 
Si chiuse la tunica sul davanti, l’unico elemento del suo vestiario che richiamava Hogwarts e guardò i prefetti nuovi sbraitare ordini ai primini. Sbuffò una risatina: non avevano neanche messo la spilla e già sentivano il potere. Molto comprensibile, ci era passato anche lui.
 
«Qualcosa di divertente, Kurt?» Sebastian gli avvolse un braccio intorno alle spalle cogliendolo di sorpresa.
 
Kurt cercò di calmare ogni impulso, non importava se si trattava di baciarlo o tirargli un pugno. Fece un respiro profondo di cui Sebastian si accorse sicuramente e rispose: «Niente, Sebastian, pensavo solo che Johnson con la mia spilla da prefetto è a dir poco ridicolo.»
 
Anche Sebastian ridacchiò «È vero, curioso il fatto che dopo di te abbiano scelto un tale idiota.»
 
Kurt fece una smorfia. Sapeva dove voleva arrivare Sebastian, perché voleva arrivarci anche lui. «In realtà volevi che scegliessero te. Puoi anche smetterla di essere geloso, Sebastian, ma personalmente non ti avrei messo la mia spilla in mano neanche per tutto l’oro di questo mondo.» Sgusciò via dalla sua presa, sentendosi più leggero
«Dov’è Santana?» chiese Kurt, cercando la sua chioma corvina tra i tanti studenti.
 
«A parlare della sua punizione con Quinn Fabray.» Kurt sogghignò, ma Sebastian sembrava molto serio.
«Kurt,» disse, con un tono inequivocabilmente serio. Ecco, pensò Kurt, ci siamo.
 
«Come sei serio, Sebastian.» Cercò di suonare divertito, ma poteva sentire la sua voce diventare più acuta. Ah, quanto avrebbe voluto che in quel momento spuntasse qualche primino da consolare o da sgridare. «Vuoi dirmi qualcosa?» Bravo idiota, se prima potevi aggirare l’argomento adesso è inevitabile.
 
Sebastian si guardò in giro, poi lo prese per il polso e spinse leggermente dietro una colonna.
 
«Beh?» chiese Kurt piuttosto sconvolto. Si era aspettato una gran scenata ed era finito contro il muro di mattoni.
 
«Kurt, ascoltami bene okay? Perché mai, mai, mai e poi mai te lo sentirai dire di nuovo da me, quindi fammi parlare, va bene?»
 
Kurt annuì, fissandolo con gli occhi spalancati.
 
«Tu…questo è il tuo ultimo anno a Hogwarts, e il mio penultimo. Abbiamo passato sei anni a fingerci amici quando io-» Si interruppe. Si era preparato un discorso, ma gli sembrava così patetico adesso che aveva Kurt di fronte «Noi vogliamo stare insieme eppure tu sei troppo idiota per accettarlo,» riprese, ma si interruppe di nuovo. Fece un respiro profondo e provò di nuovo: «Tu mi…» ma per poco non si tappò la bocca con le mani. No, no, quello non doveva dirlo assolutamente.
Fece un altro respiro profondo e aprì bocca, ma Kurt gli mise un dito sulle labbra.
 
«Non lo dire, va bene? Ho capito.» disse Kurt, con un sorriso che gli arrivava da un orecchio all’altro. Sebastian spostò la mano che gli chiudeva le labbra e parlò.
 
«Davvero?» chiese, non così sorpreso alla fin fine. Era sempre così tra loro.
 
«Davvero,» confermò Kurt, annuendo appena.
 
«E quindi….» Sebastian si sentiva lo stomaco di piombo. «E quindi qual è la risposta?»
 
Kurt aprì bocca, ma il quel momento, con la treccia sfatta e il lucidalabbra decisamente sbavato, spuntò Santana e annunciò: «Mi dispiace interrompere questo vostro momento da commedia romantica da due soldi, giuro che venderò la notizia a Streghetta 2000, ma dobbiamo salire sul treno a meno che non vogliamo rimanere a Londra.»
 
Kurt e Sebastian si guardarono, e Santana scambiò con Kurt uno sguardo eloquente. Non c’è di che.
 
«Capito, Tana. Arriviamo,» disse Kurt, voltandosi per seguire la ragazza.
 
«A-aspetta!» Sebastian sembrava confuso, come se si fosse perso un passaggio. Era talmente raro vederlo così che Kurt desiderò il cellulare che aveva lasciato a casa per fargli una foto. «E la risposta?»
 
«Dobbiamo salire sul treno, Sebastian,» disse Kurt, evasivo, ma con un sorriso che faticava a nascondere.
 
Sebastian lo guardò girarsi e lo seguì, con un ghigno in volto: non si aspettava niente di più e niente di meno, da Kurt Hummel. E poi era solo Settembre.
 
 
 
Fine.
 


ndRob:
Ciao a tutti! Buon Kurtbastian Day!
oddio, al momento ho così poco da dire! Non so se qualcuno l'ha notato, ma la fanfiction è ispirata alla bellissima Shoebox Project, che è una  
bellissima fanfiction Remus/Sirius di due ragazze americane, rimasta poi incompleta.
Ho un sacco di gente da ringraziare, ma non mi viene in mente nessuno se non Angela, che mi sopporta ogni volta e Laura, per il betaggio tempestivo e approfondito. Grazie, grazie, grazie, grazie e grazie a voi che avete letto!


A presto,
Rob.
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: RobDarko