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Autore: Ihavenothing    04/07/2013    2 recensioni
*One-shot scritta per il Kurtbastian day [4 luglio 2013]*
Kurt e Sebastian avrebbero dovuto avere un appuntamento ma 'qualcosa' rovinerà i loro piani.
Genere: Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera! Non pubblico da molti mesi qualcosa su EFP e non ci sto davvero capendo più niente di questo sito! Ma comunque sono tornata e per chi già mi conosce e vorrebbe tirarmi patate perché non aggiorno 365 giorni di me e di te da TROPPO TEMPO lo capisco!
Insomma il capitolo di quella ff arriverà, davvero! Ho ritrovato l'ispirazione e davvero quella ff non rimarrà incompleta!
Allora.. spero che vi piaccia questa one shot che partecipa al Kurtbastian day.



[La fanfiction è ispirata a questi disegni della bravissima 
soseinen:

 http://soseinen.tumblr.com/post/31473929373/i-hate-that-youre-sick-and-i-dont-know-what-to
http://soseinen.tumblr.com/post/31425231987/seriously-kurt-let-me-call-a-doctor-no
http://soseinen.tumblr.com/post/31293711181/you-still-have-a-fever-stop-worrying-its
http://soseinen.tumblr.com/post/31229566992/im-so-sorry-that-i-ruined-our-date-night   ]

 







Era un bel giorno quello, il giorno in cui Sebastian e Kurt festeggiavano il loro prima anniversario.

Volevano festeggiare in grande non riuscendo a crederci di essere arrivati a quel traguardo, ma in realtà era una semplice scusa di entrambi per avere del fantastico sesso (ma pensandoci era stupido, potevano semplicemente chiudersi nella camera da letto ma ogni cosa con loro doveva essere fatto tutto in modo complicato).

 

Quella mattina si erano svegliati tutti e due di buono umore: Sebastian aveva portato la colazione a letto a Kurt, cosa molto strana, e poi si erano preparati entrambi per andare alle rispettive università.

 

Quando si dovettero dividere nella strada per andare agli rispettivi edifici si diedero un breve bacio e si salutarono con un sorriso enorme.

 

Kurt aveva programmato il suo outfit perfetto da più di un mese, anche il ristorante e il resto della serata, ma in questo contesto Sebastian non gli aveva lasciato carta bianca volendo preparare tutto lui.

 

Il ragazzo arrivò a scuola e entrò nel grande edificio, Rachel lo era venuto a salutare dandogli un dolce bacio sulla guancia e insieme andarono alla lezione di recitazione.

 

Chiacchierarono un po' sulle lezioni, dei loro vecchi amici del glee club e dei rispettivi fidanzati.

Rachel ovviamente sapeva che era l'anniversario dei due ragazzi, infatti era probabilmente più eccitata di loro due, parlando e parlando di cosa avrebbe organizzato Sebastian.

 

In quel momento Kurt si bloccò un attimo e starnutì. Lì, inizio ad avere una faccia di terrore.

No, era esagerato preoccuparsi per uno starnuto, ma Kurt sapeva che quello era l'inizio della fine. Il ragazzo non si ammalava spesso ma quando succedeva stava davvero, davvero male.

 

Stava cercando di non pensare in negativo e augurarsi che quella fosse stata solo un po' di polvere che gli era arrivata nel naso.

 

Dopo essersi accorto che Rachel lo fissava in modo strano, scosse la testa e riprese a camminare con lei.

 

Stava cercando di pensare positivo, alla fine era solo uno starnuto. Non poteva accadere di peggio.

Non proprio oggi.

 

Giusto?

 

***

 

Dopo metà mattinata, Kurt avrebbe voluto urlare così tanto da perdere la voce peccato che ormai se n'era andata già.

 

La cosa peggiore che gli potesse capitare era arrivata il giorno sbagliato.

 

Il ragazzo era a una delle ultime lezioni del giorno continuando a tossire e soffiarsi il naso tutto il tempo. Si sentiva uno schifo e il vociare degli altri studenti non erano una cura efficace.

Chiese il permesso di uscire dalla classe per tornare a casa dicendo che non si sentiva molto bene – considerando che era la verità - e ci tornò alla svelta pronto a prendere tutte le medicine possibili per non fare vedere a Sebastian che stava male e procedere con la loro serata.

 

Arrivò nel loro appartamento e buttò borsa e giacca per terra e corse verso lo scaffale dei medicinali.

 

Sperava in un miracolo.

 

Magari si sarebbe sentito un po' meglio.

 

O almeno ci sperava.

 

***

Come volevasi dimostrare, stava anche peggio di prima.

 

Avrebbe preferito che lo sotterrassero in quel momento; non voleva vedere la faccia delusa di Sebastian, non voleva che si rovinasse il loro appuntamento per un cavolo di raffreddore.

 

Perché era solo un raffreddore no? Non poteva di certo beccarsi anche la febbre: cosa aveva fatto di tanto sbagliato per meritarsela?

 

Okay, magari era stata colpa di quella volta in cui lui e Sebastian l'avevano fatto sul tetto ricoperti solo da un inutile coperta e con il vento che gli soffiava addosso ma erano semplici dettagli.

 

Dei dettagli che gli facevano pensare che Sebastian avrebbe potuto cominciare a sentirsi male; in quel caso non si sarebbe sentito in colpa: erano in due a stare male e in qualunque caso avrebbe dato la colpa al suo ragazzo, visto che lo aveva fatto eccitare quando si trovavano su un tetto.

 

Mentre si distendeva sul letto a piangersi addosso e ricoprirsi di fazzoletti, il suo telefono aveva iniziato a vibrare, sperava tanto fosse Rachel per chiedergli come stava così le avrebbe ordinato di comprargli una bara perché non sarebbe decisamente sopravvissuto a quel raffreddore.

 

Si guardò attorno cercando il telefono per rendersi conto che era davvero troppo lontano, per quanto si potesse considerare lontano il comodino dal letto.

 

Ma anche il suo braccio chiedeva pietà, chiunque stesse chiamando non poteva chiedergli di allungarlo così tanto.

 

Era riuscito una volta a tirarlo fuori dalla borsa e portarlo fino a lì ma compiere un gesto così estremo, di nuovo, era davvero difficile.


Ma comunque cercò di sforzarsi e dopo aver fatto aspettare secoli alla persona che chiamava riuscì a prendere il telefono e rispondere.

“Pronto?” disse con quello che rimaneva della sua voce.

 

“Ehi, babe” rispose Sebastian, l’unica persona che non avrebbe voluto in quel momento.

Stava andando in panico, perché insomma doveva trovare un minimo di voce altrimenti avrebbe capito tutto ma non sapeva quando avrebbe iniziato a far effetto i medicinali, magari mai, e si stava agitando.

 

Tossì un po' e provò a parlare meglio: “Ehi, non sei a scuola?”

 

“Sono appena uscito, torno più tardi per portarti fuori. Ti voglio già pronto e ben profumato, ok?”

Una parola insomma. Se gli dava un giorno intero per alzarsi allora potevano parlarne.

 

“Va bene!” rispose “Ehm, una cosa..” oddio non sapeva come chiederglielo “come stai?” si sentiva un'idiota.

 

“Bene, perché?” rise Sebastian “Dovrei stare male?”

 

“No..” si accorse di averlo detto con voce roca “No,no era solo per sapere” disse con una voce più normale.

 

“Tu, tutto bene?”

 

Scherzi? Sto..“Una meraviglia! Mai stato meglio” rispose, con una vena sarcastica che ovviamente poteva capire solo lui.

 

“Okay, Kurt” disse con voce divertita il ragazzo dall'altra parte del telefono, che in quel momento era dal fioraio a scegliere i fiori perfetti per Kurt e alzava gli occhi al cielo. “Ci vediamo dopo.”

 

“A dopo”

 

Chiusero il telefono e Kurt realizzò che era ufficialmente fregato.

 

***

 

Sebastian era da ore in giro per cercare tutto ciò che gli serviva per il loro appuntamento, aveva detto a Kurt che sarebbe stato fuori, ma in realtà voleva festeggiare tutto nel loro appartamento, per quanto ne sapeva di romanticismo quella era un vero gesto d'amore e si sentiva fiero di se stesso.

 

Guardò l'orologio ed erano le sei, voleva tornare a casa per le sette, dire a Kurt di andare un attimo in camera da letto a prendergli una cosa e fargli trovare tutto pronto: la tavola apparecchiata, musica di sottofondo, fiori profumati.

 

E tanto, tanto lubrificante da usare saggiamente.

 

Chi era lui per privarsi una notte di sesso con la persona che più amava al mondo?

 

***

 

Probabilmente era lo stesso Kurt a privarlo di tutto questo.

 

Durante quelle ore non si era sentito per niente meglio, anzi si sentiva rinsecchire piano piano.

 

Doveva alzarsi e prepararsi, ma non ne aveva le forze.

 

Kurt è un Drama Queen, ma, andiamo, non era così stupido per esagerare su una cosa del genere, soprattutto se un’influenza gli stava per rovinare l’anniversario.

 

Tutto ciò era così triste e Kurt era così debole.

 

Forse aveva pensato le stesse cose troppe volte.

 

Prima di poter riuscire ad alzarsi dal letto si addormentò e non si accorse completamente dell'arrivo di Sebastian che si aspettava di trovarlo pronto e sorridente.

 

Appena entrato nella stanza 'Bastian si accorse di Kurt, che sotto tutte quelle coperte sembrava così piccolo e malato – insomma quei fazzoletti attorno a sé e il naso rosso era una prova sufficiente.

 

Si avvicinò pian piano a lui e gli diede un bacio sulla fronte.

 

Si tolse le scarpe e si mise una tuta comoda pronto per preparare comunque la cena a Kurt e portargliela a letto.

 

Quando tornò in cucina iniziò a preparare tutto: in realtà aveva iniziato a preparare qualcosa di completamente diverso perché insomma non poteva preparare l'aragosta quando in realtà tutto quello di cui Kurt aveva bisogno era una zuppa per sentirsi meglio.

 

Quando fu pronto tutto, lo mise in un vassoio e andò verso la loro camera da letto.


Trovò Kurt che si era appena svegliato e stava cercando di alzarsi.

“Buona sera, bell'addormentato.”

 

Kurt si girò di scatto e questo gli provocò un forte mal di testa.

“Cosa ci fai qui? Mio dio, mi sono addormentato. Ora mi preparo e …”

 

“Kurt, Kurt fermati subito” si avvicinò a lui e posò il vassoio sul comodino per fare stare fermo il suo ragazzo. “Stai male quindi ora mangerai questa zuppa e ti riposerai.”

 

Kurt si calmò e iniziò a mangiare la zuppa, nel mentre Sebastian si distese accanto a lui mettendogli una mano nella fronte per vedere quanto era caldo.

 

Il soprano intanto era triste perché quella febbre aveva rovinato tutto.

Mi dispiace per aver rovinato il nostro appuntamento.” *

 

Non preoccuparti per quello, babe. Ti senti meglio?” *

 

“Non tanto, ma domani starò meglio e uscire te lo prometto.”

“Abbiamo tutto il tempo per uscire, preoccupati solo di stare bene ok?” Gli chiese Sebastian con vera preoccupazione nella sua voce. “Me lo prometti?”

 

“Te lo prometto!” Esclamò Kurt, cercando di essere il più convincente possibile.

 

“Bene, ora dammi questo vassoio e riposati.”

 

“Va bene.”

 

Sebastian si alzò da letto, tornò in cucina per posare i piatti e riempì una bacinella di acqua per poi con una tovaglietta mettergliela sulla fronte per cercare di farlo stare meglio.

 

Non aveva davvero idea di come fare, non si era mai occupato di qualcuno che stava male, perciò quello era tutto nuovo per lui.

 

Tornò dal suo ragazzo, che era davvero in pessime condizioni, e non l'aveva mai visto così.

'Oh Kurt.’ Disse tra sé e sé in stato di vera preoccupazione.

 

Si distese di nuovo accanto a lui e gli mise la tovaglietta bagnata nella fronte. Il ragazzo aprì un po' gli occhi e si avvicinò a lui.

 

Appoggiò la testa la testa sul suo petto mentre Sebastian lo stringeva a sé.

Odio quando stai male e io non so cosa fare per farti sentire meglio.” *

 

“Non succederà mai più, non mi sentirò mi sentirò male perché non faremo mai più sesso sul tetto.”

 

Sebastian rise, perché il suo ragazzo sapeva essere pungente e sapeva mandare terrore anche quando aveva la febbre alta.

 

Parlando di febbre Sebastian prese il termometro messo dentro il cassetto del suo comodino e mentre ancora stringeva Kurt a sé lo prese.

 

“Hey, Kurt, devo misurarti la febbre apri la bocca un attimo.”

 

Kurt fece una risatina e aprì la bocca.

 

“Stavo per pensare che volevi mettermi qualcos'altro in bocca.”

 

“Smettila di pensare queste cose mentre stai male, poi parli di me.” Scosse la testa Sebastian perché da quando stavano insieme Kurt era diventato davvero intraprendente e molto aperto a dire quelle cose.

“Ho imparato dal migliore.”

 

“Smettila, tu sei il migliore.” Disse prima di dargli un bacio sulla guancia.

 

“Se stai così vicino rischi di ammalarti anche tu.”

 

“Non mi importa.”

 

“Va bene, solo uno di noi due può essere ammalato qui Sebastian. Davvero.”

 

“Sssh, riposa.”

 

E prima di farlo però Sebastian tolse il termometro dalla bocca di Kurt per vedere a quanto era alta la febbre.

 

Aveva 38 non era troppo ma sembrava stare davvero malissimo.

 

Non sapeva se doveva chiamare il dottore, perché non sapeva davvero quello che Kurt faceva quando stava male, in quel momento stava improvvisando, ma Kurt non gli aveva mai detto delle sue abitudini quando era malato (soprattutto perché non era mai ammalato quindi non c'è n’era mai stata occasione).

 

Si distese bene accanto a lui dopo aver posato il termometro e si addormentò insieme a Kurt.

Non importava che non avessero cenato come di programma, era comunque sempre bello stare con Kurt, anche in quelle circostanze.

 

***

 

L'indomani mattina Sebastian si svegliò perché sentì le coperte spostarsi e un corpo muoversi.

Aprì gli occhi e notò che Kurt stava cercando di alzarsi.

 

“Hey dove vai?” disse subito.

 

“E’ da ieri non vado in bagno, sto esplodendo” Con una camminata lenta si recò in bagno e quando tornò a distendersi gli tornò un po' di mal di testa che lo costrinse a tenersi le tempie tra le mani.

 

“Tutto bene Kurt?” Chiese Sebastian, abbastanza preoccupato.

 

“Si certo. ” Disse con voce più roca di ieri e con un mal di testa terribile.

 

Sul serio Kurt, lasciami chiamare un dottore” *

 

No, no assolutamente no. Sto bene, solo un po' confuso e con un grande mal di testa.” *

 

“Sei sicuro?”

 

“Si, tu sei tutto quello di cui ho bisogno per stare bene.”

 

Sebastian lo avvicinò a se e lo abbracciò.

 

“Lasciami almeno darti le tue medicine.”

 

“Va bene.”

 

Si alzò e andò a riempire un bicchiere d'acqua, subito lo portò a Kurt insieme alle pillole per il mal di testa e per fare abbassare la febbre.

 

“Tieni.” disse mentre gliele porgeva.

 

Kurt gli sorrise con gratitudine e le prese.

 

Si addormentò di nuovo e si risvegliò all'ora di pranzo trovando Sebastian già pronto con cibo e un sorriso tutto per lui.

 

Non sapeva come fosse riuscito ad essere così fortunato.

 

***

 

Il giorno dopo, finalmente la febbre era calata e Kurt si sentiva molto meglio.

 

Solo qualche altro giorno a letto e sicuramente sarebbe stato come prima.

 

Sebastian continuava a prendersi cura di lui, andando a fare la spesa e chiamarlo tutto il giorno, mentre era dovuto andare per forza a lezione.

 

Quando tornò a casa, si precipitò da Kurt e controllò la sua fronte.

 

Sei molto più fresco ma hai ancora la febbre…” *

 

Smettila di preoccuparti, è solo influenza.” *

 

“E' sempre preoccupante Kurt, non si sa mai.”

 

“Ssh...” disse Kurt alzandosi un po' per dare un dolce bacio a Sebastian “Sto molto meglio grazie a te, da domani starò come nuovo.”

 

“Mmm.. forse un altro bacio mi convincerà di più.”

 

Kurt rise avvicinandosi di nuovo a lui e si baciarono ancora sorridendo nel bacio che tutte e due amavano darsi.

 

Sebastian appoggiò la fronte su quella di Kurt e gli dedicò un dolce sorriso.

 

“Mi devi una giornata intera di sesso.” Disse dopo.

 

“Oh, non ti preoccupare per quello, era già in programma.”

 

“Bene, buono così.” Rispose dandogli un altro bacio.

 

Non c'era stato il loro appuntamento perfetto, niente era andato secondo i piani, Kurt ancora doveva capire come diavolo Sebastian non si fosse preso anche lui un malanno.

 

Non riusciva a capacitarsi, inoltre, del fatto che il sesso dopo aver avuto la febbre è una cosa meravigliosa.

 

Erano felici, però, e tanto bastava.

 

Perché erano sempre quei Kurt&Sebastian che non avevano bisogno di chissà che cosa per rendersi felici a vicenda.

 

La febbre forse li aveva uniti ancora di più.

 

E Sebastian sapeva decisamente prendersi cura di Kurt, ma a suo modo e in un modo che decisamente Kurt amava.

 

Ora, gente che legge, tappatevi le orecchie e chiudete gli occhi non vorresti di certo vedere e sentire i diversi modi in cui Sebastian sa prendersi cura di Kurt.

 

Sono cose private e loro vogliono la loro privacy.

 

Quando Kurt fu perfettamente guarito si dedicarono alla giornata più movimentata di sempre e i dettagli sono meglio da evitare.


L'unica cosa da sapere era che si prenderanno sempre cura l’uno dell'altro se lo sono sempre promesso, in tutti i modi possibili.





Note:

Le frasi segnate da questo ----> *  sono le frasi che la ragazza ha messo sotto i suoi disegni, mi sembravano belle e allora le ho aggiunte! 


 

   
 
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