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Autore: imperfectjosie    04/07/2013    1 recensioni
"Cos'è?"
Ti guardo confuso, non sono sicuro che risponderai sinceramente. Il Paradiso ha mandato uno dei suoi angeli più enigmatici a salvarmi il sedere dalla brace infernale, l'ho capito con il tempo, conoscendoti. E' come se avessi tra le mani un bambino facilmente influenzabile, devo proteggerti, lo so. Anche da te stesso, Cass.
"Non morde, Dean, coraggio prendila!"
Apri le labbra in una smorfia che dovrebbe assomigliare ad un sorriso. Hai imparato da poco a regalarmene qualcuno.

future!Dean/future!Cass - |Dean/Castiel|
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Fandom: Supernatural
Pairing: future!Dean/future!Cass
Rating: Verde.
Chapters: 1/One shot
Category: Song fic, sentimentale, malinconico
Song: Skylar Gray - Love the way you lie
Warning: Slash fic. Entrambi sono vagamente OOC.
Note: Oggi per la prima volta ho ascoltato la versione di questa canzone (che per inciso, preferisco) e la mia mente ha acceso subito un'insegna luminosa dal titolo "Destiel"! Che ci volete fare, sono un'inguaribile romantica :') Sia Dean che Cass sono abbastanza OOC. Ho voluto rendere l'atmosfera particolarmente malinconica, con un finale interpretabile come lieto, o meno. A vostra discrezione! Recensite e criticate senza problema alcuno, sono qui per questo! Vi voglio bene <3 P.S: Sì, amo Castiel.




It's sick that all these battles are what keeps me satisfied.


 
On the first page of our story, the future seemed so bright,
then the saint turned out so evil, i don't know why i'm still surprised.
Even angels have their wicked schemes, and you take that to new extremes.
But you'll always be my hero, even though you've lost your mind.
 
I cocci rotti del bicchiere attirano velocemente la mia attenzione. Ennesima litigata, ennesima porta sbattuta, ennesima quantità industriale di bile ad invadermi lo stomaco. L'idea di non averlo mai perdonato veramente per il suo tradimento con Crowley mi balena per il cervello, portandomi subito dopo a quella sera di qualche anno fa, quando in un vicolo buio, si accaniva contro di me, adirato per lo spreco che aveva fatto del suo buon nome. Non riesco a quantificare il tempo che ho sprecato su questo letto, accanto ad una bottiglia di whiskey mezza vuota e ad una piuma nera come la pece.
 
FLASHBACK
 
« Cos'è? »
Ti guardo confuso, non sono sicuro che risponderai sinceramente. Il Paradiso ha mandato uno dei suoi angeli più enigmatici a salvarmi il sedere dalla brace infernale, l'ho capito con il tempo, conoscendoti. E' come se avessi tra le mani un bambino facilmente influenzabile, devo proteggerti, lo so. Anche da te stesso, Cass.
« Non morde, Dean, coraggio prendila! » Apri le labbra in una smorfia che dovrebbe assomigliare ad un sorriso. Hai imparato da poco a regalarmene qualcuno. Insegnarti la differenza tra una piega sincera ed una inquietante, non è stato affatto facile. Ma ora, guardandoti attentamente, mi do un 10 e lode da solo. Non penso sia colpa del tuo tramite, sai? Insomma, Jimmy ci mette il corpo, ma la luce che brilla in quegli occhi è la tua, Castiel. Novak ha lasciato l'appartamento da un pezzo ormai, annientato dalla tua presenza. Dovrei piangere per la morte di un innocente? Non ci riesco, chiedi scusa a tuo padre per questo, se mai un giorno lo rivedrai. Sbuffo leggermente, allungando il braccio nella tua direzione. Presto il palmo della mia mano destra viene solleticato da un brivido piacevole, una carezza. Apro il pugno, trovandomi davanti una piuma. Aggrotto le sopracciglia curioso.
« E questa? »
« E' mia, Dean. E' la piuma che ho perso nel bosco, quando ti ho riportato indietro dall'Inferno. »
Deglutisco rumorosamente. Vorrei chiedergli perchè la stesse dando proprio a me, ma la sua voce anticipa la mia domanda.
« Voglio che la tieni tu. Te la regalo, così forse quando la vedrai penserai a me e le scelte giuste saranno più facili da vedere. » concludi, aprendoti questa volta in un vero sorriso. Il mio cuore salta un battito. So che stai parlando di Sam, e questo mi da la forza per abbracciarti. Nessuno, a parte il mio fratellino, ha il potere di farmi sentire così. Amato, apprezzato. So che daresti la tua vita per me e io non ho nulla al momento da poterti donare, per dimostrarti la mia gratitudine. 
 
FINE FLASHBACK
 
Mi rendo conto solo ora di quanto io non abbia mai saputo ripagarti per questo dono. E ora sei lì fuori, chissà dove, magari ad odiarmi. Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più da me stesso, la verità invece è che ho fallito. Con mio padre, con Sam... e adesso anche con te. Tu sei rimasto qui, per me. Sei diventato umano, hai accettato l'idea di dover strisciare per vivere, lottare, invecchiare, magari ammalarti... e infine morire, per me. Mentre io? Ho passato l'ultima mezz'ora a sbraitare contro il tuo volto ferito e confuso. E il lato comico di tutta questa faccenda è che nemmeno mi ricordo per quale motivo l'ho fatto! Ma infondo è così che sono i litigi coniugali, no? Stupidi. Mi tiro a sedere, posando il bicchiere sul comodino del Motel in cui ti ho trascinato per l'ennesima caccia. Mi dispiace, Cass. Sono Dean Winchester, piacere, lo stronzo biblico. Sorrido amaramente. Poi un'idea terrificante si affaccia sul balcone delle mie paure più insistenti. Un angelo che angelo non è da un pezzo, senza poteri, senza armi, senza protezioni tatuate sul corpo, alle 3 di notte da solo per le strade di Chicago... Non va bene. Sgrano gli occhi e agguantando con furia giacca e chiavi dell'Impala, mi dirigo spedito verso l'uscita di quel posto. Raggiungo il parcheggio e ne esco quasi in un attimo.
 
Setacciando ogni strada, l'occhio mi cade su quel dannato vicolo. Prego chissà chi che tu non sia proprio lì, ma la vista della manica di quel dannato trench mi fa sussultare. Lascio la macchina quasi in mezzo alla strada e mi precipito di fronte all'indumento. Lo sollevo preoccupato, ma non noto tracce di sangue. Mi rilasso, ma non abbastanza da calmare i nervi. Ancora non ti ho trovato.
« CASS? »
La mia voce terrorizzata squarcia il silenzio della notte. Stupidamente realizzo solo in quel momento il freddo che mi gela le ossa. Oh, ti prego, dove sei? Mi addentro ancora di più in quella stradina. L'odore intenso dell'urina mi riempie le narici. La ignoro e proseguo. Una figura scura, rannicchiata per terra, all'angolo con un enorme barricata di rete e filo spinato, attira la mia attenzione. Inspiro profondamente e mi avvicino. La vista di ciò che elabora il mio cervello, mi fa saltare qualche battito.
 
Just gonna stand there and watch me burn, 
well, that's alright because i like the way it hurts.
Just gonna stand there and hear me cry,
well, that's alright because i love the way you lie.
I love the way you lie.
 
« Cass... »
Per chissà quale assurdo motivo, ogni volta la mia voce assume un tono vagamente compassionevole. Mi rendo perfettamente conto che Castiel non ha bisogno della badante, ne di un bodyguard. Ma l'ingenuità dell'essere, ai miei occhi sempre celeste, che ho di fronte mi inganna ogni volta. I capelli arruffati e il modo in cui si tiene le ginocchia al petto, mi fanno sorridere di tenerezza. Quanto vorrei cancellare ogni parola detta quella sera. Faccio un passo, ma la sua voce mi ferma quasi subito. Prima di poterlo stringere e saperlo di nuovo al sicuro tra le mie braccia, di nuovo mio.
« Non ti avvicinare, Dean. Per favore. »
E' spaventato a morte. Il rossore sulla guancia mi spezza il cuore. Resto senza fiato per un attimo che mi sembra una vita. Sono davvero stato io? - Sei un coglione, fratello! - La voce di Sam si mischia alla mia coscienza, creando un mix di sensi di colpa letale.
« Cass non ti farò del male, sono io. »
« Sì? Beh, scusami se non ti credo! » lo sguardo ironico e il volto ferito di un guerriero un tempo potente, adesso ridotto ai margini di un vicolo al sapore di piscio e disperazione. - Oh, Castiel. Se ti vedesse Naomi. - Questo è il mio pensiero, quando anni addietro avevo promesso alla donna che mi sarei preso cura del suo condottiero migliore. E adesso guarda come l'ho ridotto! Mi maledico per questo. Decido di ignorare le suppliche del mio angelo, lo sollevo da terra, avviandomi poi verso l'uscita di quel posto. Il suo volto è confuso. Gli occhi lucidi e le labbra serrate osservano il mio viso ruvido e colmo di sofferenza.
 
Now there's gravel in our voices,
glasses shattered from the fight
In this tug of war you always win,
even when i'm right.
Cuz you feed me fables from your head,
with violent words and empty threats.
And it's sick that all these battles
are what keeps me satisfied.
 
« Mi dispiace. »
La mia voce attira la tua attenzione e gli occhi ti si sgranano per lo stupore. Rare volte hai sentito queste parole uscire dalle mie labbra, ti si legge in faccia, Cass. Per la precisione, solo due volte. E tu non sei mai stato uno dei tanti fortunati a cui le avevo rivolte. Ti aggrappi alla mia spalla, più per non cadere, che per altro. Non credo tu abbia voglia di ascoltare scuse, ne di perdonarmi. Dal tuo sguardo percepisco solo il desiderio di portare il tuo corpo umano e stanco sul letto, e chiudere gli occhi fino al pomeriggio dell'indomani. - Sei stanco, Cass? - Domanda inutile, ed è per questo che decido di non darle voce.
« Dean, non serve. Davvero, possiamo evitare? Non ce la faccio più. »
« Sarà diverso, Cass, te lo prometto! »
Ridi amaramente e io mi sento impotente.
La cosa più divertente e allo stesso tempo triste di tutta questa storia, è che ci credo davvero. Alle parole che dico, ci credo davvero. Ma non sarà diverso nemmeno questa volta, una parte di me lo sa, lo percepisce. Perchè per quanto io mi sforzi di cambiare, di rendermi migliore, non c'è prezzo alla devozione di un angelo.
Mi aspettavo anche il tuo silenzio, non chiedevo altro, non era una affermazione data per sentirsi dire qualcosa di importante, solo una delle tante frasi fatte che in queste occasioni mi vorticano in testa. E tu lo sai. Non so come, ma lo sai. Arriviamo alla squallida stanza del Motel dove ti ho costretto ad alloggiare, trascinandoti con me per tutto lo Stato. 
 
Svariati minuti dopo esco dalla doccia, più calmo, ma questo non cambierà le cose tra di noi, vero?
« Cass? Io- »
Come da copione, ti volti di scatto, steso sul letto stavi cercando di dormire quelle poche ore, solo per cancellare dagli occhi le tracce del pianto che ti aveva accompagnato per quasi tutta la notte.
« Mi hai dato del fallito e del miserabile. »
Mi sento sconfitto, schiacciato dalle sue stesse parole. Ma ti amo davvero, Cass. Cristo, quanto ti amo. Vorrei poter dare voce a questi pensieri, ma sono troppo vigliacco per poterlo fare.
« Lo so, io non so davvero cosa potrei dire per riparare a tutto questo. Non questa volta... »
Ti muovi, alzandoti dal materasso logoro per raggiungermi.
« Nulla, effettivamente. Dean... ti ricordi la prima volta che ci siamo donati? »
Annuisco impercettibilmente. Ricordo benissimo quella sera, fu una delle più strane e al tempo stesso meravigliose della mia intera vita. Sorrido al ricordo di Castiel che piegava il suo trench logoro sul comò di quel vecchio albergo. Quella notte lo presi con me e gli insegnai praticamente ogni cosa. Anche la più banale. Come bearsi di una carezza, o di un sorriso. Ti osservo abbassare lo sguardo e senza riuscire a frenarmi, ti abbraccio di slancio. 
 
Just gonna stand there and watch me burn,
well, that's alright because i like the way it hurts.
Just gonna stand there and hear me cry,
well, that's alright because i love the way you lie.
I love the way you lie.
 
Ti ribelli per qualche secondo, spaventato a morte. Pensi forse che ti alzerei di nuovo le mani, non è così? Potessi tornare indietro, mi taglierei un braccio piuttosto di ferirti. E questa, per la prima volta dopo tanto tempo, non è una bugia. Ma decido di non proferire parola. La mia presa sul tuo corpo aumenta e un mugolio di piacere ti tradisce. Sorrido vittorioso.
 
So maybe i'm a masochist
I try to run but i don't wanna ever leave,
till the walls are going up in smoke with all our memories.
Just gonna stand there and watch me burn
well, that's alright because I like the way it hurts.
Just gonna stand there and hear me cry
well, that's alright because I love the way you lie.
I love the way you lie.
 
« Dean? »
La tua voce è rassegnata, ma penso che per stanotte posso pure accontentarmi, l'importante è che tu sia qui. Che la tua scelta sia innegabilmente io. Ho bisogno della tua presenza. Mi domando distrattamente se te ne rendi conto.
« Parlavi sul serio prima? »
Lo osservo dall'alto dei miei 5 cm in più. Il suo volto è esausto, la sua anima appena percettibile. Mi mordo la guancia con fare nervoso. Tutto in lui grida Aiuto. E probabilmente il vecchio me avrebbe fatto di tutto per strapparmelo dalle mani, per salvarlo. Ma lui è qui. E non importa quanto male io gli possa fare, lui non si muove di qui. 
« Sì. Sì, Cass. Parlavo sul serio. »
Si tocca la guancia contusa, strizzando gli occhi per il dolore.
« Io- »
La sua voce blocca il fiume di scuse che stava per uscire dalla mia bocca. 
« Non fa niente. Non è la cosa peggiore che mi hai fatto, Dean. Credimi. »
Inspiro profondamente e incasso il colpo, osservando i suoi occhi incatenarsi ai miei. Si sporge quel tanto che basta per sfiorarmi le labbra e l'amore che provo per quell'essere arrendevole che ho tra le braccia, si libera insieme alla paura di poterlo perdere. Tutto questo è così dannatamente distruttivo.
« Ti amo. »
E' flebile il tono di quella piccola confessione. Quasi come se se ne vergognasse. E sono sinceramente certo che ci sia una punta di vergogna in lui, per questo sentimento malato e autolesionista. Non rispondo, perchè non è da me, perchè non ne sono capace, ma lui non chiede altro. Agguanta la coperta da sopra il letto più vicino e con lentezza avvolge entrambi, stringendosi se è possibile ancora di più al mio corpo. Restiamo così. Per minuti che sembrano interminabili nessuno dei due proferisce parola. Il suo respiro regolare mi scalda il petto e decido che per quella sera, posso non essere la stessa persona, posso mostrargli che qualcosa del vecchio Dean è ancora rimasta in me.
« Lo sai che anche per me è così, vero Cass? Dimmi che lo sai. Sarai sempre il mio eroe. »
Sorride contro la mia maglia e non credo mi serva altro per quella notte. Lo stringo più forte per le spalle, appoggiando il mento sulla sua testa. Nessuno dei due apre più bocca, ma è paradossale quanto in realtà stiamo parlando di più in questo momento, che negli ultimi otto anni passati insieme.


END
  
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