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Autore: Keyra96    04/07/2013    1 recensioni
- Ti amo Liv –
- Non mi lasciare mai ti prego, non andartene anche tu. Ti amo – dissi mentre le lacrime riaffioravano dai miei occhi.
- Non ti lascerò mai amore –
Stretta e cullata fra le sue braccia, mi addormentai sognando la mia dolce Allie che rideva felice e che mi diceva che neanche lei mi avrebbe abbandonato. Nonostante io non la vedessi più, sapevo che lei c’era. Era nei nostri cuori pronta a proteggerci da qualunque cosa, pronta a guidarci e a starci accanto per sempre.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Ti voglio bene, grazie ancora – così diceva il messaggio che mi aveva mandato due minuti prima mia sorella. Stavo per rispondere quando un uomo alto e grosso si schiarì la voce d’avanti a me.
- Tocca a te – mi disse aprendo la porta. Annuii col capo e poi riposi il telefono in tasca, prendendo in mano una foto che li ritraeva tutti assieme. Entrai nella stanza a testa bassa. Ero terribilmente imbarazzata e il cuore mi batteva forte.
- Ciao! – mi salutò una voce allegra. Trovai la forza di alzare il capo ritrovandoli tutti e cinque di fronte a me, uno accanto all’altro in fila come soldatini addestrati male, che mi sorridevano, mostrando i denti bianchi.
- C…ciao – dissi flebilmente. Improvvisamente avevo la gola secca per cui fui costretta a schiarirmi la voce e
quindi tentai di parlare di nuovo.
- Ciao! – riuscii a dire con un sorriso imbarazzato.
- Come ti chiami? – mi domandò Harry. Ancora non riuscivo a credere che c’è li avevo di fronte. L’unica cosa che mancava era che con me non c’era Allie e questo mi rendeva un po’ triste.
- Mi chiamo Liv – risposi con un sorriso.
- Molto piacere Liv noi siamo…. – Liam fu bloccato subito da Louis.
- Amico se è qui penso che sappia chi siamo o no? – chiese conferma rivolgendosi a me. Con un piccolo sorriso annuii convinta, per poi porgere la foto che avevo in mano pronta da far autografare.
- Ho bisogno di chiedervi un favore, sull’autografo scrivete il nome Allie –
- Coma mai? – chiese Niall mentre gli porgevo la foto.
- Allie è mia sorella e purtroppo oggi non è potuta essere qui – spiegai con un po’ di tristezza nella voce chinando il capo.
- Le è successo qualcosa? – chiese Zayn mentre firmava il foglio.
- Un piccolo malore – risposi con un sorriso triste e finto.
- Non è nulla di grave spero -  disse Liam. Sentii subito cinque paia di occhi fissarmi con insistenza mentre sentivo nell’aria un po’ di tensione.
- Liv tua sorella sta bene? – chiese Harry mettendomi una mano sulla spalla. Sentivo le lacrime pronte ad uscire ma non volevo piangere d’avanti a loro.
- Lei non vuole che io ve lo dica, non vuole farvi pena – dissi lottando con tutta me stessa contro le lacrime.
- Puoi dirci tutto – mi rassicurò Louis sorridendomi.
- Allie, beh ecco lei, è difficile da dire – feci un sorriso amaro.
- Tranquilla – sussurrò Niall. Presi un respiro profondo e poi parlai.
- Allie ha un cancro al cervello, all’ultimo stadio – spiegai rompendo quel muro di freddezza che mi ero creata contro questa cosa e facendo si che fredde lacrime rigassero il volto. Guardai le espressioni dei ragazzi. Erano come pietrificati, immobili, fermi nelle posizioni che avevano assunto poco prima, con la bocca semi aperta. Il primo a muoversi fu Liam che mi abbracciò cominciando a carezzarmi i capelli, lasciandovi di tanto in tanto qualche bacio.
- Dov’è ricoverata? – chiese Zayn schiarendosi un po’ la voce.
- Al Royal London Hospital – risposi staccandomi da Liam, ringraziandolo con un sorriso. Mentre incontravo i suoi occhi sentivo come una specie di stretta allo stomaco. La stessa che provavo quando ascoltavo la sua voce alla radio. Mi ritrovai a guardare il pavimento con le guance rosse.
- Vogliamo venire a trovarla – disse con fermezza Harry, ricevendo un segno d’assenso da parte degli altri.
- No, non disturbatevi a venire, ad Allie basta solo un semplice autografo ed un vostra foto –
- Insistiamo nel venire Liv – diede man forte Niall.
- Si, e poi penso che le possa fare piacere no? – chiese retoricamente Louis.
- Dai, potrai farle una bella sorpresa così – mi carezzo dolcemente il braccio Liam.
- D’accordo – sorrisi felice.
 
Dopo aver aspettato che i ragazzi avessero finito di firmare tutti gli autografi alle altre fans, assieme ci dirigemmo all’ospedale. Quella sera sarei stata io a fare il turno di notte dando il cambio a mamma. Appena arrivata al piano dov’era ricoverata Allie, bussai piano alla porta.
- Si può? – chiesi facendo sbucare solo la testa dalla porta, notando che sia mamma che Allie erano sveglie.
- Liv, finalmente sei tornata allora raccontami com’è andata? – mi chiese subito mia sorella, con un sorriso enorme sul viso.
- Ti racconterò tutto fra un momento, prima fammi dare una mano alla mamma con le cose da portare a casa – dissi. Così, dopo aver aiutato mia madre e raccontatole della sorpresa rientrai in stanza.
- Allora, racconta racconta – m’incitò Allie.
- Un momento ho una sorpresa per te – dissi con un sorriso
- Di che si tratta? – domandò curiosa. In quel preciso istante bussarono alla porta.
- Saranno i medici che passano per l’ultima visita di controllo – sbuffò.
- Non credo. Avanti – risposi ridendo.
- Si può o disturbiamo? – chiese Niall entrando con un enorme mazzo di fiori in mano che gli copriva persino la faccia. Vidi lo sguardo di mia sorella era un misto fra stupore, gioia e smarrimento.
- Ma… ma voi siete –
- Ciao, siamo i One direction e siamo qui solo per te – dissero in coro i ragazzi. Lacrime di gioia cominciarono a rigare il mio ed il volto di mia sorella.
- Potevi avvertirmi mi sarei sistemata meglio – disse aggiustandosi la bandana.
- Se ti avvertivo che sorpresa era poi –
- Grazie mille, ti voglio bene – fece prima di essere sommersa dagli abbracci dei ragazzi. Fra un po’ non ci sarai più e voglio che ti goda al meglio gli ultimi giorni.
 
Da quella giorno ne susseguirono altri, passarono settimane e i ragazzi andavano sempre in ospedale a trovare Allie, migliorandole la giornata. Fra risate e battute senza senso di Louis passavamo il tempo. Delle volte si nascondevano in bagno per poi fermarsi a dormire con me quando facevo il turno di notte. Fra di noi era nata un bella amicizia, potevo definirli i miei migliori amici. L’unica pecca era che stavo sviluppando un sentimento più forte nei confronti di Liam. Lui era quello che mi abbracciava, che mi asciugava le lacrime, che mi faceva sfogare quando proprio non riuscivo a trattenermi di fronte ad Allie, proprio come stava accadendo quel giorno. Il medico era passato a dare un’occhiata e aveva rivolto uno sguardo arrendevole a me e a mamma.
- Non riesco a immaginarlo – dissi stretta fra le braccia di Liam. Dopo la visita del medico, con la scusa di andarmi a prendere un po’ d’aria ero uscita fuori a fumarmi una sigaretta e poco dopo mi aveva raggiunto Liam togliendomi dalle mani “quella roba” come la chiamava lui, per poi stringermi fra le sue braccia dove scoppiai in un pianto liberatorio.
- Neanch’io ci riesco – mi rispose lui mentre mi carezzava la schiena.
- Perché la vita è così crudele? – domandai più a me stessa che a lui.
- Non lo so piccola, non lo so – mi lasciò un bacio fra i capelli.
- Visto che non hai il turno di notte, ti va di uscire insieme questa sera, così stacchi un po’ la spina – mi chiese scostandomi leggermente dal suo petto.
- Va bene – tirai su col naso mentre lui mi asciugava le lacrime con i pollici.
- Dai rientriamo – m’incoraggiò con un sorriso.
 
Quella fu la sera più bella che potessi mai immaginarmi. Lui era stato così dolce e premuroso, mi aveva portata al bowling dove mi aveva letteralmente stracciata, da lì mi portò a mangiare una pizza regalandomi infine un splendida passeggiata sotto le stelle in uno dei tanti parchi di Londra.
- Sono stata d’avvero bene questa sera – dissi mentre  mi sedevo al bordo della fontana alzando lo sguardo al cielo.
- Anch’io – mi sorrise lui sedendosi accanto.
- Grazie di tutto Liam, grazie per questa splendida serata, grazie per quello che avete fatto per Allie. Grazie veramente di cuore –
- Non ringraziarmi Liv se l’ho fatto è perché volevo farlo – mi rispose per poi alzare anche lui il naso all’insù verso le stelle. Sentii la sua mano calda posarsi sulla mia intrecciando poi le dita. Avrei tanto voluto dirgli che mi piaceva, che lo consideravo più di un semplice amico, ma ero bloccata sia dalla presenza di Danielle che dal fatto di non voler perdere la sua amicizia.
- Guarda un stella cadente – mi disse.
- Esprimi un desiderio – Chiusi gli occhi e feci come mi aveva detto.
- Cosa hai desiderato? – mi chiese.
- Vorrei che il tempo si fermasse e non ripartisse più, vorrei passare più tempo con mia sorella e regalarle tutti quei momenti belli e quelle esperienze di vita che si perderà, vorrei riuscire a dire alla persona che amo quanto egli valga per me, vorrei trovare la forza di andare avanti quando Allie non ci sarà più – risposi. Voltai il mio sguardo verso di lui, incatenando i miei occhi ai suoi. Lo vidi farsi più vicino, sentii la sua mano sulla mia guancia mentre con il pollice disegnava cerchi immaginari sulla pelle. Poi sentii il tocco delle sue labbra morbide e carnose sulle mie. Le labbra combaciavano e s’incastravano perfettamente. Fu un bacio dolcissimo senza fretta. Un bacio timido, ingenuo che racchiudeva tutte le parole che non eravamo in grado di dirci. Il mio primo bacio.
 
Una settimana dopo ero in camera assieme a Allie io che guardavo fuori dalla finestra e lei che invece leggeva un giornalino di gossip.
- Oh Dio guarda qua! – richiamò la mia attenzione. Mi avvicinai al letto dando un sbirciata all’articolo che stava leggendo. Le foto che vidi mi spezzarono letteralmente il cuore. Liam stretto fra le braccia di Danielle mentre sorridevano e l’altra in cui si baciavano incuranti della gente che gli passava attorno. La porta della stanza si aprì ed i ragazzi entrarono tutti allegri e pimpanti.
- Buongiorno dolcezze – disse Zayn con un sorriso.
- Tutto bene? Il dottore è già passato?- chiese Niall andando a dare un bacio sulla guancia ad Allie. Il mio sguardo era fisso su Liam che si avvicinava a me con il sorriso sulle labbra.
- Buong… - lo bloccai tirandogli un schiaffo sulla guancia destra che fece ammutolire tutti nella stanza.
- Liv che diavolo ti è preso? – mi chiese furioso.
- Che diavolo mi è preso, guarda un po’ qui – strappai letteralmente dalle mani di mia sorella, il giornale che stava leggendo, mostrando al bastardo che avevo dinanzi le due foto viste poco prima.
- Io posso, io posso spiegarti Liv – boccheggiò lui
- Non c’è niente da spiegare Liam, va al diavolo – dissi uscendo furiosa dalla stanza. Corsi per i corridoi dell’ospedale arrivando in giardino dove mi appoggiai ad una panchina per riprendere fiato.
- Liv, ti prego aspetta – mi urlò Liam venendomi incontro.
- Io ti posso spiegare – disse di nuovo una volta che mi ebbe raggiunto.
- Non voglio sentire niente Liam, quel bacio non ha significato niente per te e posso capirlo benissimo, d’altronde come potrei io ragazzina di diciassette anni, competere contro Danielle che è mille volte più bella di me –
- Non è vero Liv tu sei… -
- Ho detto che non voglio sentire niente Liam, vattene non voglio più vederti va via, se vieni a trovare Allie non mi rivolgere più la parola – lo liquidai. Lui chinò il capo per poi dirigersi verso l’uscita dell’ospedale lasciandomi col cuore a pezzi sotto la pioggiarella primaverile.
 
Allie non aveva resistito, tre gironi dopo la litigata con Liam se n’era andata, lasciando il vuoto nel cuore di tutti. Senza di lei mi sentivo persa. Continuavo a pettinare i miei capelli mentre guardavo l’immagine che rifletteva lo specchio, quella di una ragazza di diciassette anni, con il volto rigato dalle lacrime, gli occhi rossi e gonfi e il colorito pallido da far invidia ad un lenzuolo. Qualcuno bussò alla mia porta ma non risposi.
- Liv – mi chiamò la voce calma di mio padre, feci finta di non averla sentita.
- Liv tesoro dobbiamo andare – mi richiamò questa volta sfiorandomi un braccio.
- Non sono pronta – dissi con voce rauca.
- Liv ti prego –
- Non sono pronta a dirle addio per sempre – risposi mentre altre lacrime solcavano il volto.
- Nessuno lo è – mi strinse a se papà.
- Ora andiamo, fa quest’ultimo sforzo per lei – disse prendendomi per mano e guidandomi la piano di sotto, dove trovai tutti i parenti e anche i ragazzi. Per un attimo incrocia lo sguardo di Liam ma entrambi rivolgemmo gli occhi altrove. Nonostante questi  nostri comportamenti durante il funerale, sentii la sua mano intrecciarsi alla mia, e non resistetti ad appoggiarmi sulla sua spalla mentre dicevamo addio ad Allie.
La funzione fu breve e appena fu finita corsi letteralmente a casa mia, andando a rifugiarmi nella mia stanza. Liam mi seguì in silenzio ed  io non dissi nulla. Una volta in camera mi tolsi le scarpe lanciandole in qualche posto nascosto della stanza e mi butta su letto. Liam si stese accanto a me e mi abbracciò la vita poggiando la sua fronte sulla mia spalla.
- Perché sei qui? – domandai
- Perché mi mancavi – rispose. Non obbiettai anche lui mi era mancato molto, anche troppo.
- Perché non mi stai respingendo? – chiese dopo attimi di silenzio.
- Perché non ho la forza di farlo – dissi.
- Girati e guardami negli occhi – ordinò. Senza obbiettare feci come mi aveva detto. I nostri occhi s’incontrarono di nuovo e questa volta nessuno deviò lo sguardo.
- So che non è il momento adatto ma voglio spiegarti cosa è successo – mi guardò serio. Non dissi nulla attesi solamente che cominciasse a parlare.
- Quel giorno io stavo lasciando Danielle, ma lei non mi dava modo di parlare, non voleva ascoltare le mie parole, poi si accorse che un paparazzo ci stava seguendo e così mi ha baciato. È stata lei a farlo non io, credimi Liv io volevo lasciarla per te. Io voglio stare con te e solo con te. Danielle adesso non c’è più l’ho lasciata, credimi ti supplico io ti amo e non voglio perderti, non voglio stare male come Niall adesso che ha perso Allie non voglio stare senza di te –
- Giura che non mi stai mentendo, giura che non mi stai prendendo in giro perché altrimenti… - venni bloccata dalle sue labbra che si fiondarono sulle mie. Come la prima volta fu un bacio dolce e ingenuo.
- Ti amo Liv –
- Non mi lasciare mai ti prego, non andartene anche tu. Ti amo – dissi mentre le lacrime riaffioravano dai miei occhi.
- Non ti lascerò mai amore –
Stretta e cullata fra le sue braccia, mi addormentai sognando la mia dolce Allie che rideva felice e che mi diceva che neanche lei mi avrebbe abbandonato. Nonostante io non la vedessi più, sapevo che lei c’era. Era nei nostri cuori pronta a proteggerci da qualunque cosa, pronta a guidarci e a starci accanto per sempre.




Angolo autrice.

Salve... dopo questo obrobrio dramamtico posso anche andare a nascondermi.... in realtà questa one shot l'avevo già scritta si chiamava nel vento che soffia, ma ho voluto riaddatarla..... spero che  anche se è una storia triste vi piaccia... come avevo già detto nella scorsa one shot io sono stata molto vicina dal perdere mia sorella per un cancro... ma poi avevamo scoperto che il medico aveva sbagliato diagnosi.... ce la siamo vista veramente brutta... va beh lasciadno stare la mia vita... se vi piace questo schifo vi chiedo di lasciarmi una recensione, accetto anche critiche pur che siano construttive ora vado ciaooo
  
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