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Autore: foschi    04/07/2013    2 recensioni
- Mmmm posto carino, vero Kai? – mormorò il ragazzo dai capelli rossi al suo fianco
- Mmmh – assentì Kai.
Lui era già stato in quel paese. Era già stato in Italia anche se non in Sicilia. Risaliva al tempo dei Campionati Mondiali.
Ma non gliene fregava un fico secco della fresca brezza marina che carezzava costantemente l’isola. Non gliene fregava un ficco secco dei maestosi templi, monumenti simbolo di una civiltà ormai estinta.
No, quello che gli importava era ritrovare il suo Rei. Doveva trovarlo a tutti i costi…!
Genere: Erotico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Rei Kon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No soy tu jugete, no estoy en tu lista!

 

 

Hola!!! :D

Eheh, Purtroppo per voi sono di nuovo qui! xD Non riuscirete mai a sbarazzarvi di me!! XP

Dunque, oggi vi presento una storia un po’ diversa da quelle che si trovano in questo fandom: mentre normalmente è Kai a correre in Russia e cercare Yurij lasciando Rei solo, in questa storia Kai lotterà per riavere indietro Rei che sta con… sorpresa!! XP

Spero che questa storia vi piaccia!!^^
Ringrazio di cuore Confettina1995 e Henya per i commenti alle mie precedenti storie!!^__^

Buona lettura^^

 

 

 

Gli occhi ambrati del cinese si perdevano nel buio orizzonte. I lunghi capelli neri volavano liberi nel vento. Le labbra dischiuse emisero un sospiro. La sua mente affogava in un triste mare di ricordi…

Soffiava un vento gentile, una fresca brezza marina. Le onde si infrangevano lungo il fianco della nave. All’orizzonte si vedeva il profilo della costa, illuminata da milioni di puntini brillanti.

Come avrebbe voluto che il tempo si arrestasse. Come avrebbe voluto che il tempo si arrestasse per permettere al suo cuore di guarire!

- Tutto bene? – una voce familiare lo riscosse dai suoi pensieri

- Boris… - sussurrò – Sì –

Due mani si posarono sulle sue. Due braccia strinsero la sua vita.

- Sicuro? – le sue labbra premevano sulla folta chioma di capelli d’ebano, passando poi sul suo collo.
Rei emise un gemito soffocato. Si lasciò andare a quel piccolo piacere. Boris aveva il potere di scacciare ogni triste pensiero dalla sua mente. Aveva il potere di rassicurarlo, di calmarlo.

 

 

I profondi occhi ametista fissarono il profilo della costa che andava perdendosi nell’orizzonte.

La brezza marina scuoteva i capelli bicolore del ragazzo. Perché si trovava su quella nave? Semplice, aveva deciso di riprendersi quello che aveva perso. Aveva deciso di riprendersi il suo Rei.

Credeva di  non amarlo più. Credeva di aver più bisogno di lui. Lo aveva abbandonato, lo aveva gettato come un panno usato ma si era accorto di aver fatto una grande cazzata.

Aveva ancora in mente gli occhi pieni di lacrime di Rei. Aveva ancora in mente le sue labbra socchiuse nell’atto di dire qualcosa. Aveva ancora in mente i ciuffi di capelli neri – quei meravigliosi capelli neri! - attaccati al viso. Aveva ancora in mente le sue guance arrossate solcate da invisibili lacrime.

 

“Perché?!”aveva mormorato il cinese “Perché, Kai?”

Il giovane aveva sospirato. Come faceva a dirgli la verità? Come poteva dirgli che lo lasciava perché non lo amava più? Perché adesso amava un’altra persona…?

Sospirò. Meglio dirgli la verità.

“Non ti amo più”

“Ah, adesso ho capito. E’ per Yurij, vero?”

Il giovane annuì grave, sospirando. “Mi dispiace”

Per risposta, Rei era scappato via, in lacrime mentre lui era rimasto lì a guardarlo andarsene…

 

Ed ora sperava di ritrovarlo. Si era accorto di non poterlo dimenticare. Si era illuso di poter dimenticare tutto quello che c’era stato tra loro ma nemmeno una vita intera sarebbe bastata per dimenticare quello che c’era stato. Non sarebbe bastata per dimenticare tutto l’amore che Rei gli aveva dato. Non sarebbe bastato per cancellare ogni particolare di quello che c’era stato.

Ma era intenzionato a porre rimedio al suo errore. Si era reso conto di amare Rei e di non poter far a meno di lui.

Amava anche Yurij, certo, ma Rei rappresentava l’altra sua metà ed avrebbe fatto qualsiasi cosa per ricongiungerla a sé.

 

 

 

 

 Le loro lingue danzavano energiche, si scontravano furiose. Le braccia di Boris si chiudevano attorno a lui. Le loro pelli sfregavano l’una contro l’altra. Era incredibile come Boris riuscisse a scacciare via i suoi tristi pensieri semplicemente baciando, leccando, succhiando, mordendo i suoi capezzoli bruni e turgidi, mentre una mano solleticava il suo pene sempre più duro e doloroso. Era incredibile come riuscisse a consolarlo semplicemente leccando e baciando i suoi testicoli, semplicemente prendendo fra le mani il suo pene e masturbandolo. Era incredibile come riuscisse a rassicurarlo semplicemente imboccando il suo organo, leccandolo, succhiandolo, mordendolo finché non veniva.

Ah, se solo Kai avesse potuto vederli adesso! Se solo avesse potuto vedere con quanta voluttà Boris apriva le sue gambe per introdurre il suo pene nel suo ano. Se solo avesse potuto vedere come si muoveva il suo bacino mentre spingeva dentro di lui. Se solo avesse potuto sentire il grido di piacere misto a dolore che Rei aveva emesso quando Boris era venuto in lui sarebbe diventato pallido per l’invidia. Se solo avesse potuto vedere il bianco sperma che Boris aveva lasciato dentro di lui e colava lungo il suo pene eretto sarebbe scappato via per l’invidia. E se avesse visto Rei eseguire il tacito ordine di Boris di leccarlo sarebbe svenuto per la troppa invidia.

- Allora, come sono stato? – domandò Rei, sorridendo malizioso steso esausto sul letto della loro cabina accanto a Boris.

- Perfetto, amore mio – sorrise Boris.

Rei si accucciò fra le sue braccia che si chiusero attorno a lui, come a volerlo proteggere.

 

 

Aveva rincontrato Boris in Russia, in uno dei tanti viaggi di Kai. Anche se nascondeva il motivo di quel viaggio dietro alla scusa di voler ritrovare il suo passato, Rei sapeva che si recava nella fredda Mosca solo per ritrovare Yurij e lasciarlo solo.

E proprio mentre il ragazzo era in giro chissà dove, lui aveva incontrato Boris. Si erano ritrovati a parlare, nonostante il timore del Cinese – risalente ai Campionati Mondiali -  nei confronti del Russo. Avevano scoperto di avere tante cose in comune. Entrambi erano stati traditi da un amore. Entrambi avevano un bisogno disperato di qualcuno che alleviasse le ferite del loro cuore.

E se non aveva ceduto ai corteggiamenti di Boris era stato per amore di Kai. Ma quando lui l’aveva lasciato, Rei era corso in lacrime da Boris

“Portami via da qui” aveva detto abbracciando uno stupito Boris

Aveva sorriso, Boris, e poi l’aveva baciato “Certo, amore mio”

 

Ed ora era su quella nave in cerca di una terra “straniera” in una terra che non aveva legami con il suo passato. Una terra dove avrebbero potuto ricominciare tutto daccapo…

 

 

 

- Mmmm posto carino, vero Kai? – mormorò il ragazzo dai capelli rossi al suo fianco

- Mmmh – assentì Kai.

Lui era già stato in quel paese. Era già stato in Italia anche se non in Sicilia. Risaliva al tempo dei Campionati Mondiali.

Ma non gliene fregava un fico secco della fresca brezza marina che carezzava costantemente l’isola. Non gliene fregava un ficco secco dei maestosi templi, monumenti simbolo di una civiltà ormai estinta.

No, quello che gli importava era ritrovare il suo Rei. Doveva trovarlo a tutti i costi…!

 

 

 

 Il cielo coperto di milioni di puntini brillanti faceva da sfondo a quel teatro greco. Il buio mare compariva da dietro le maestose colonne scheggiate del teatro. L’Etna, il vulcano dell’isola, aveva la sua cima nascosta dalle nere nubi notturne. La luce pallida della Luna conferiva un’atmosfera di mistero, malinconia e sacralità al luogo.

Era uno spettacolo stupendo. Non aveva visto niente del genere in tutti i suoi viaggi compiuti nel Mondo. Come avrebbe voluto rimanere lì. Come avrebbe voluto rimanere in quella tranquillità per sempre!

Sentì qualcuno dietro di lui. Si voltò.

- Sei tornat… - la frase gli morì in gola. Due profondi occhi ametista lo fissavano.

Il cinese scattò in piedi – Cosa ci fai qui, Kai? – chiese accigliato

- Sono tornato per te –

- Cosa significava? Cosa vuoi da me? – Tremava. Perché aveva paura?
Il ragazzo avanzava verso di lui mentre lui indietreggiava, finendo con le spalle contro le mattonelle di marmo rosso del Teatro.

- Cosa vuoi? –

Per tutta risposta, Kai poggiò le sue labbra su quelle del Cinese che sgranò gli occhi. Da quanto tempo non le sentiva! Un miscuglio di sentimenti lo attanagliò: rabbia, dolore, tristezza…

- Vattene! – Lo allontanò da sé, bruscamente. – Cosa vuoi da me? Non mi avevi lasciato? Perché sei tornato?  Non voglio più avere niente a che fare con te! –

Kai lo guardò. Nel suo sguardo albergava la tristezza. Ma non era solo la tristezza ciò che Rei leggeva: c’era pure dolore e… amore. Sì, amore.

- Mi dispiace, Rei. Mi sono reso conto solo ora di cosa ho perso lasciandoti. Io ho bisogno di te! –

- Ma allora… Yurij…? –

- Amo lui e amo anche te, Rei –

Rei rimase immobile contro il muro mentre Kai dalle sue labbra si dedicò al suo pene, leccandolo, solleticandolo, mordendolo.

Rei emise un gemito. Lo implorava, con il volto rigato dalle lacrime, di smetterla. In poco tempo venne nella sua bocca. Lo guardò ansimando.

- Bastardo! – sussurrò mentre cercava di rivestirsi – Vattene, non farti più rivedere –

- Aspetta, Rei! – lo afferrò per un polso ma Rei lo allontanò con uno schiaffo. Aveva le lacrime agli occhi.

- Non sono il tuo giochetto! – urlò adirato

E nel buio della sera, Kai lo guardò andarsene. Lo guardò andare dal suo Boris. L’aveva perso. L’aveva perso per la seconda volta. L’aveva perso  per sempre.

Si carezzò la guancia schiaffeggiata e sorrise tristemente.

- Mi dispiace, Rei –

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Tadààà!!! :D Ecco a voi questa simpatica (?) storiella. Scusate se ho scritto qualche cavolata. Alle 23.42 il mio cervello è morto xD

Dunque come vi avevo anticipato, questa storia si distingue perché Kai non va in Russia alla ricerca di Yurij (nella storia appena citato xD) perché ama solo lui, ma raggiunge Rei in Sicilia perché si è reso conto di non poter fare a meno di lui (il signorino vuole troppe cose è__é nd nefertari) ma non tutto va come aveva previsto…

Allora… perché proprio la Sicilia?? Ci sono stata quest’anno è l’ho trovata stupenda! *__* Fosse per me ci ritornerei subito!! *__*

E poi amo alla follia la Grecia e tutto ciò che la circonda e la Sicilia è il cuore della Magna Grecia! Come posso non amarla?? XD

Spero si sia capito dalla descrizione del Teatro che si tratti di Taormina! ^^”  Io adoro quel Teatro *__*

Spero che questa storia vi sia piaciuta!!^^
Bacioni!!^^

   
 
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