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Autore: axSalem    05/07/2013    1 recensioni
[AkuRoku]
Un giorno gli dirò che lo amo.
Sarà un giorno di sole, sicuramente.
Anzi, quel giorno, sarà un giorno di pioggia.
Sicuramente, arriverà quel giorno –o forse… no?-.
"Torna da me,[...]"
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun gioco
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Nell’Attesa.




Un giorno gli dirò che lo amo.
Sarà un giorno di sole, sicuramente. Di sole che scalda e bacia la pelle come farebbero due amanti nell'intimità. La luce renderà tutto più vivo, come lo sono io, e i miei sentimenti. Sarà un giorno di sole e ci sorprenderà un tramonto rosso, rosso come l’amore, perché sono il colore e il sentimento che arrivano più lontano di tutti gli altri –“Me lo dissi tempo fa, del rosso, ricordi? Sono stato presuntuoso e l’ho collegato all'amore, a te.”-.
Anzi, quel giorno, sarà un giorno di pioggia. Pioggia fragile che rende solo l’animo –il mio, lo è, ora-. Sarà un giorno in cui ci sentiremo abbandonati, e l’abbraccio che ci scambieremo ci unirà per sempre –“Oltre la morte, amore.”-. Le nubi grigie che non ci impediranno di essere felici. E gli farò notare l’odore della pioggia, quello che, dopo tutto –dopo tutto è stata colpa di lei, della pioggia, avara delle esistenze-, amo, ma non più di lui. Senza dubbio.
Sicuramente, arriverà quel giorno –o forse… no?-.
Nell'attesa, penserò alle parole che gli dirò –le sentirà, da là sotto?-, al gesto che compirò dopo avergli confessato i miei sentimenti: una carezza, un abbraccio, un bacio, magari –“Anche se il marmo lucido, ti rende così freddo, e apatico.”-. Mi piacerebbe, un bacio, di quelli dolci e ruvidi, incerti. Di quei baci di cui non puoi fare a meno, perché quello successivo è subito urgente, bisognoso.
Nell'attesa, non mi rimane che bramarlo –l’unica cosa che posso fare, dopo tutto-. Immaginare le parole che mai mi ha detto, sentirle –è troppo tardi, ormai, non riesco ad udire la sua voce, la terra la sopprime-, inciderle nella mente, nelle costole, per arrivare al cuore. Immaginare le parole che mai mi ha scritto, sentire la grafia ordinata –o disordinata, forse? Non la ricordo più- sotto i polpastrelli, collegati al batticuore che avrò in quel momento.
Nell'attesa, sarò –disperato- felice.
Nell'attesa, di lui.
Nell'attesa, gli ho portato un mazzo di fiori, un po’ in imbarazzo. Gliel'ho portato e l’ho lasciato sulla pietra fredda, dove è inciso il suo nome –Axel-, e oltre la quale, sotto due metri di terra, c’è lui.
Nell'attesa, della sua rinascita –“Torna da me, perché mi hai abbandonato?!”-.
Nell'attesa.
Piango.




Aemh.
Certo, volevo fare il mio grande ritorno(?) con una bella lemon, perché no, ma... non è esattamente andata come speravo, già... che testa di minchia che sono.
L'angst non mi abbandonerà mai, penso.
Va bene, ringrazio chi leggerà, chi magari lascerà una recensione, magari, dopo tutto siamo tutti qui per confrontarci e migliorare.
Bye bye.
  
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