05/07/2013
1 recensioniREGALO INASPETTATO SOTTO L’ALBERO
25 dicembre 2003
Teddy si svegliò presto quella mattina e scese di corsa nel salotto, i capelli di quell’azzurro turchese che faceva capire a chiunque lo conoscesse bene che era estremamente felice. Sotto all’albero che aveva decorato con dovizia assieme a nonna Andromeda, Harry, Ginny, Hermione e Ron, c’erano una moltitudine di pacchi e pacchetti incartati con fogli di mille colori.Il bambino lanciò un urletto di gioia e si precipitò accanto al mucchio.
Stava già afferrando il primo regalo quando...
<< Fermo là, marmocchio. Cosa credi di fare? >>
Teddy si voltò e si trovò davanti la nonna in vestaglia, le mani sui fianchi. Era bella, la nonna. Era giovane e aveva ancora i capelli castano scuro e gli occhi brillanti, ma quando si arrabbiava faceva paura. E il bambino capì subito che il tono severo non era di rimprovero così corse dalla donna e le saltellò attorno.
<< Nonna, nonna, hai visto quanti regali? Sono tutti per me, hai visto? I tuoi sono quelli sul tavolo, hai visto? >>
<< Calmati Ted, ho visto. Sono davvero tanti >>.
<< Posso aprirli? Eh? Posso aprirli? Ti prego, ti prego, ti prego! >>
<< No, Teddy. Dobbiamo aspettare Harry, ricordi? >> rispose la donna, chinandosi sul bambino che ora aveva una faccetta triste. << Gli hai promesso che avreste sempre aperto i regali insieme >>.
<< Sì ma... >> protestò il piccolo.
<< Niente ma. Ora va’ di sopra a vestirti e a lavarti la faccia. Harry sarà qui fra poco, vedrai >>.
Teddy chinò il capo e si diresse alle scale. Giunto in camera sua andò alla sedia, prese i vestiti che la nonna gli aveva preparato e li indossò. Stava per andare in bagno a lavarsi la faccia quando sentì il campanello suonare.
In un istante dimenticò ciò che la nonna aveva detto e si precipitò al piano inferiore dove trovò un Harry che si stava sfilando il mantello di dosso, la testa innevata.
Appena lo vide, il giovane mago sorrise, allegro.
<< Ciao, Harry! >> urlò il bambino gettandoglisi tra le braccia.
<< Ehi, ciao, campione. Non hai ancora aperto i regali? >>
<< No. Ti stavo aspettando >>.
<< E questo l’hai fatto spontaneamente, vero ragazzino? >> intervenne Andromeda, cercando di sembrare severa ma senza riuscire a trattenere un sorriso.
Il bambino scese dalle braccia del padrino e si avvicinò alla strega.
<< Possiamo andare, nonna? Ti preeego >>.
Andromeda rimase in silenzio qualche secondo osservando i due. Poi sospirò, divertita.
<< Muovetevi, discoli, prima che cambi idea >>.
<< Sììì! Andiamo, Harry, vieni a vedere quanti regali ho ricevuto >>.
Il Bambino Che È Sopravvissuto prese per mano il figlioccio e lo seguì nel salotto. Entrambi si sedettero sul pavimento, vicino alla montagnetta di doni.
<< Forza Teddy, inizia a scartarli >> lo incoraggiò Harry, il sorriso sulle labbra.
***
Mancavano solo un paio di pacchetti e Teddy aveva già trovato un maglione ed un pacco di dolci da Arthur, Molly, Bill e Fleur, una nuova scopa giocattolo da Harry e Ginny, un pacco di Tiri Vispi Weasley da George e Angelina, una scacchiera e un libro di favole da Ron ed Hermione, un unicorno a dondolo da Neville ed Hannah, una confezione di MagiLego da Aberforth, un cucciolo di Kneazle da Hagrid (che al momento stava rannicchiato sulla poltrona preferita di Andromeda), un drago peluche da Charlie, un kit del Piccolo Pozionista dai professori di Hogwarts, una ruspa giocattolo da Dudley e Melany e un libro sui lupi mannari da Kingsley ed Hestia.<< Hai visto, Harry? Hai visto che belle cose? >> chiese il bambino, eccitato.
<< Sono stupende Teddy >> disse il ragazzo, sorridendo e sporgendosi per prendere gli ultimi due doni, decisamente più piccoli rispetto agli altri. << Che ne dici di aprire questi ultimi? >>
Il bambino afferrò quello a destra, decisamente più colorato di quell’altro, e si mise a strapare la carta. Ne cadde una chiave argentata legata ad un ciondolo a forma di lupo rosa. Teddy afferrò la chiave e porse la lettera che l’accompagnava ad Harry.
Caro Ted
Poco prima di morire i tuoi genitori mi contattarono e mi dissero che, se fosse successo loro qualcosa, volevano che sigillassi casa loro affinché nessuno vi entrasse. Come tua nonna sa, ho fatto ciò che mi hanno chiesto ed oggi ti consegno la chiave di quella casa. Diventerà a tutti gli effetti di tua proprietà quando riuscirai ad infrangere l’incantesimo che vi ho posto. Sono sicura che non ci metterai molto tempo.
Buon Natale, Teddy.
Minerva McGranitt.
Harry posò la pergamena e guardò il suo figlioccio che non aveva staccato gli occhi dal piccolo lupo colorato.
<< Ted... >>
<< Sai, Harry, sono contento che mi abbia dato questa chiave perché è come se fosse un regalo di mamma e papà. E prometto che diventerò un grande mago così da poterla aprire il prima possibile >>.
Harry si sporse ad afferrare il bambino fino ad issarselo sulle gambe ed abbracciarlo.
<< Sono fiero di te e sono sicuro che diventerai un grandissimo mago, proprio come i tuoi genitori >>.
Teddy ricambiò la stretta e rimasero immobili per qualche secondo fino a che il piccolo aprì l’ultimo dono, una busta anonima. Al suo interno c’era un’altra chiave, questa volta dorata, ed una lettera scritta con una calligrafia elegante.
Cara zia Andromeda, Caro Ted.
So che vi parrà strano ricevere una mia lettera, soprattutto a Natale. E vi sembrerà ancora più strano ciò che vi sto per dire. Ebbene, tutto è iniziato quasi un anno e mezzo fa, al compimento del mio ventunesimo anno d’età. Quel giorno infatti sono diventato il garante ed unico tutore del patrimonio della mia famiglia. Come forse saprete, ho studiato Magisprudenza e sono riuscito a trovare un cavillo in una legge. Ora non sto qui a parlarvene in dettaglio, ma sappiate che mi permette di ripristinare linee di successione eliminate anche anni fa.
Mia madre ha convenuto con me che sia giusto che tu, zia Andromeda, venga di nuovo giudicata una Black a tutti gli effetti. A causa di un’altra legge che non ho potuto aggirare, tuttavia, mi è stato impedito di restituirti la parte d’eredità che ti spetta e questo varrà per sempre.
Ora, lachiave che il piccolo Ted ha trovato nella busta apre una Camera Blindata alla Gringott nella quale sono depositati gli averi che gli sarebbero spettati se il suo bisnonno non ti avesse diseredata. Purtroppo potrà accedervi solamente al compimento dei suoi ventun’anni il ché, me ne rendo conto, rende il fondo inutile per troppi anni. Voglio dunque che sappiate che, per qualunque problema, economico o meno, la porta di mia madre e la mia saranno sempre aperte.
Spero che accettiate quello che non considero un dono ma un vostro diritto.
Draco Malfoy
Harry posò la lettera e si rese conto che Andromeda era appoggiata allo stipite della porta e sul suo viso era presente la stessa espressione stupita che, sapeva, era dipinta sul suo.
Solo Teddy sembrava indifferente a ciò che il padrino aveva appena letto.
<< Harry? Che cosa vuol dire? >> chiese il bambino.
<< Ted, puoi andare un momento al piano di sopra? >> disse la strega, incerta. << Vorrei parlare con Harry da sola per qualche minuto >>.
<< Ma nonna, voglio sapere cosa vuol dire quella lettera! >> protestò il bambino.
<< Su Teddy, te lo spiegherò dopo, te lo prometto. Ma ora và di sopra, da bravo >>.
<< Ma... >>
<< Ted! >>
Il bambino abbassò la testa, il visino imbronciato, i capelli di un’inquietante sfumatura di verde, e se ne andò al piano di sopra.
Andromeda entrò nel salotto e si sedette su una delle poltrone.
<< Andromeda... >> la chiamò Harry alzandosi da terra ed avvicinandosi a lei.
<< Credi che possiamo fidarci? Insomma, è del figlio di Lucius Malfoy che stiamo parlando >>.
Harry sospirò e si massaggiò la fronte nel punto in cui svettava la vecchia cicatrice a forma di saetta.
<< Non so che dirti >> si risolse infine il giovane uomo. << Insomma, anni fa avrei bruciato e distrutto lettera e chiave. Ma ora... Malfoy è cambiato da quando avevamo sedici anni. È cambiato davvero. Non credevo che fosse possibile ed invece è accaduto. Non so cosa sia stato, forse la guerra ma... non credo che ti stia ingannando. Non è più il tipo che farebbe una cosa simile >>.
Il silenzio seguì quelle parole.
<< Non so cosa fare. Non posso rischiare che sia una trappola, che Teddy... non posso perderlo. Non posso perdere anche Teddy. Mi capisci? >>
<< Certo che ti capisco. Anche io non posso nemmeno pensare all’idea che gli accada qualcosa ma... Senti, se vuoi posso fare delle indagini. Ho una certa influenza, sai? >> disse Harry con un piccolo sorrisetto.
La strega esitò ma poi anche le sue labbra si curvarono leggermente verso l’alto.
<< Grazie, Harry. Sono contenta che Ninfadora e Remus ti abbiano scelto come padrino di Ted >>.
<< Sì, anche io. Ma credo che ora sia il momento di andare a cercarlo o non ci rivolgerà la parola per i prossimi vent’anni >>.
Andromeda rise e seguì il ragazzo verso le scale.