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Autore: Xiovi    05/07/2013    2 recensioni
Che cos'è una storia?
Qual'è la mia?Da dove vengo?Chi sono?
Perchè siamo qua...qual'è il nostro ruolo.
Quando ce ne andremo chi si ricorderà di noi?Il nostro nome sarà servito solo a ricordare una vita frammentaria e dolorosa,che coronava un'esistenza al limite del sopportabile.
Ma se ci fosse un particolare?Un piccolo dettaglio capace di deviare questo destino triste?Potrebbe essere possibile?
Si...magari in questa storia si!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I capelli di Juniper,castani nocciola,ondeggiavano nella vasca piena d’acqua.
Sentiva le piccole onde, prodotte dai suoi movimenti,muoversi vicino lei,accarezzandola dolcemente e avvolgendola nel loro profumo di bagno schiuma alla vaniglia.Il rumore lontano delle automobili riecheggiava nelle sue orecchie,finchè un urlo terribilmente forte la svegliò da quello strano stato di torpore.
-Juneeeeee!Junee scendi ,sbrigati ti prego!-gridò sua madre preoccupata
-Arrivo…arrivo!Quanta fretta!-borbottò Juniper esasperata,così,indossato un vestito tirato fuori dal vecchio armadio di ciliegio,corse giù per la lunga scalinata che scricchiolò sinistramente sotto i suoi passi leggiadri.
La mamma,aspettava sconvolta sua figlia e quando essa giunse alla porta ,senza badare ai suoi capelli bagnati la trascinò fuori correndo come una matta.
La casa dove June abitava con la sua famiglia si trovava su una piccola collina poco distante da Londra.Era un’antica villetta in stile vittoriano che suo padre aveva ristrutturato prima di sposarsi.
Ogni ricordo,ogni scena della propria vita,si era svolta in quel bellissimo edificio e ogni particolare dell’abitazione era legato ad un avvenimento:le tacche disegnate sul muro ricordavano l’altezza di June che anno dopo anno era cambiata fino a raggiungere quella attuale,le piccole crepe nel muro della cucina simboleggiavano il tentativo fallito di appendere un quadro da parte della mamma e infine,il più bel ricordo lo conservava il vecchio armadio in soffitta,il quale con i disegni di Juniper e di sua nonna Abilene,suggellava eternamente la loro amicizia e il loro amore per quei quattro di Liverpool:i Beatles.
Mentre lei rifletteva su tutti questi ricordi,la macchina era giunta a destinazione frenando bruscamente.
Era l’ospedale.
-M..ma..mamma che ci facciamo qui?Stai male?- domandò scettica Juniper
Sua madre,Savannah,la guardò per un attimo e poi scoppiò in un lungo pianto liberatorio,come se tutto il peso dei suoi problemi fosse contenuto in esso.
Juniper si fece seria e cupa,così con aria decisa e minacciosa disse:
-Cosa succede mamma?-
-June … noi,siamo qui per la nonna.-rispose sospirando -E’ in fin di vita e a quanto pare … beh lei ci ha nascosto una cosa importante:è molto malata.-
-Oh…no. Non è vero mamma.-Mormorò soffocata dalle lacrime,e detto ciò si diresse di corsa verso l’edificio bianco e triste.
Dopo aver chiesto indicazioni,corse a perdifiato,mentre il pianto le bruciava la gola,e le rigava delicatamente le guance paonazze.
Ma poi,la vide. Si fermò di colpo e come un bambino curioso,l’osservò silenziosa prima di entrare.
-Nonna…-
-Juniper … tesoro. Vieni,avvicinati.-
June obbedì e si sedette accanto alla donna.
-June,ti prego potresti lasciarmi ascoltare Across the Universe sul tuo…su quel coso?- domandò indicando l’I pod.
-Certo nonna…-rispose ridendo amaramente
Abilene,portò le cuffie alle orecchie e chiusi gli occhi,iniziò ad ondeggiare al ritmo per tutta la durata della canzone,poi terminata si avvicinò alla nipote e stringendola forte,con un filo di voce domandò: -Tesoro,faresti una cosa per me?-
  
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