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Autore: Ollieparawhore    05/07/2013    0 recensioni
I suoi insulti riecheggiano per tutto l’isolato.
Corro senza mai voltarmi indietro, con il timore di essere investita da quella furia.
Non sento più le gambe ma so che devo continuare a correre.
Quando finalmente raggiungo casa mia, mi lascio semplicemente cadere nel giardino, ansimando.
Il mio fiatone in pochi secondi viene sostituito da un lago di lacrime.
Non capisco più nulla, la mia vita è stata stravolta nel giro di poche ore, ed il susseguirsi di fatti assurdi sembra inarrestabile. Tento di trovare un’unica certezza a cui aggrapparmi ma l’unica cosa che ho è solo l’inutile terra umida sotto di me.
Tutto ciò che so fare è cadere.
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I Paramore si ritrovano davanti ai loro grandi dubbi, sono fragili, hanno bisogno di certezze, e non stupide promesse. Vogliono crescere.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Hayley Williams, Josh Farro, Taylor York, Zac Farro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I can’t make my own decisions or make it any with precision.
 




Se vi garba, ecco qui la canzone che vi consiglio di ascoltare mentre leggete: https://www.youtube.com/watch?v=BPVQMWU_iEY

Prendo la giacca ed esco per il mio solito incontro con Zac.
Sono in anticipo di un paio di minuti perciò posso allungare prendendo un sentiero secondario del parco di Franklin.
E’ una stradina scoscesa che solitamente usano i ciclisti. C’è odore di erba tagliata nell’aria, ed infatti è visibilmente più bassa del solito, escludendo qualche cespuglio o mucchietto di fiori.
Il sole mi riscalda piacevolmente. Fischietto un motivetto allegro e continuo la mia passeggiata.
Quando arrivo davanti al nostro solito punto d’incontro Zac ancora non è lì, perciò prendo il mio Ipod e mi siedo davanti al laghetto.
‘Little Bit Of Truth’ inonda i miei timpani e la mia testa.
La tensione del gruppo si è finalmente un po’ sciolta, ma non abbiamo ancora ripreso le nostre abitudini, che molto probabilmente data la situazione dovranno cambiare.
Abbiamo ben poco già registrato in studio, e siamo fermi da due anni. E’ come se tutti stessero aspettando noi.
Una pacca sulla spalla mi fa sobbalzare. Zac è accanto a me e se la ride.
-Non sei normale- ridacchio.
-Cosa ci vuoi fare,Tay?- chiede.
-No, ti sei rifatto crescere quegli schifosissimi baffi? Perché Zac, perché?
Sono esattamente come erano sul video di ‘Playing God’ e gli stanno male come allora.
-Dillo che sei solo geloso, perché tu non puoi averli- risponde altezzoso, accarezzandosi con aria fiera i baffi.
Mi manca tanto averlo nella band, ma lui non se la sentiva di rimanere senza Josh. La sua scelta è stata molto influenzata dal fratello, ma ormai quel ch’è fatto è fatto. Chissà magari , un giorno vorrà tornare.
-Come va? I ragazzi come stanno?
-Mah, stanno. Finalmente stiamo prendendo confidenza con la nostra nuova composizione di band,e mi sto scoprendo come compositore. Sperimentiamo un po’.
-Capisco. Mi mancano le giornate ed i tour con voi. Ma forse questo era il passo decisivo per far cambiare tutti noi. Ne avevamo bisogno. Forse.
-Forse- ripeto, malinconico.
-Ok ma perché rovinarci l’umore pensando a quel che è stato? Sbaglio o tu dovevi offrirmi un gelato?
Si alza in piedi, si pulisce dalle erbacce e mi tende una mano. La afferro e mi lascio alzare.
 Passiamo la nostra giornata ridendo e scherzando come dei folli per lei vie della nostra cittadina, lasciando che le vecchiette ci urlino dietro insulti.
Non mi divertivo così da un po’, ma mi accorgo piacevolmente che il mio rapporto con lui non è cambiato di una virgola, è sempre il mio migliore amico.
 
Stiamo per salutarci quando ci imbattiamo in Josh e Jenna.
Lei mi guarda quasi amichevolmente, ma l’espressione sul volto di Josh dice tutt’altro, è un misto di odio,rabbia e tristezza.
-Josh, Jenna-li saluto con un cenno della mano.
-York- risponde lui.
Sua moglie sembra dargli qualche gomitata e gli dice qualcosa sottovoce.
-Come ve la passate?
-Normalmente, stavamo facendo un giro tranquillo in città, abbiamo comprato un po’ di cose per la cena.
-Capisco. Bene io devo proprio lasciarvi, è stato un piacere, buona serata. Ciao Zac.
Lo abbraccio velocemente e me ne vado.
La nostalgia mi fa aggrovigliare le budella.
 
 
 
Josh’s point of view.
Sono ancora impietrito quando Taylor ha già girato l’angolo.
Ogni volta che lo vedo, mi fa uno strano effetto. Ricordo di quella volta che eravamo finiti alle mani per Hayley. Già. Hayley.
L’ultima volta che l’avevo vista era stato parecchi mesi fa, eravamo entrambi soli, nel nostro posto. Quello dove ci scambiammo il nostro primo bacio. Lei scappò non appena mi vide, in lacrime. Avrei voluto seguirla, ma era da poco passato il giorno del mio matrimonio, e non poteva sembrarmi un’idea peggiore all’epoca. Forse avrei dovuto correrle dietro, forse le cose sarebbero andate diversamente.
Jenna mi stringe la mano e sussurra un ‘Hey tutto ok?’ che mi fa tornare al presente.
-Si, solo che sono stanco, meglio tornare a casa.
Lei senza proferire parola si avvia verso la macchina.
-Vado anche io, ci vediamo- e anche Zac mi lascia da solo, a combattere contro i miei demoni interiori.


 

Bene, questo è solo l'inizio di una lunga storia.
Per quanto mi riguarda spero di aver reso bene come carattere sia Josh che Taylor,
non mi piace pasticciare personaggi in OOC
Nei prossimi capitoli userò i punti di vista di Hayley,Josh e Taylor.
La storia si svolge nell'arco di periodo tra BNE e Paramore.
Grazie mille per la considerazione, alla prossima!
//Oliver.

  
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