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Autore: postergirl84    05/07/2013    3 recensioni
Parlando di donne Mark aveva sempre avuto due piani: il piano A e il piano B. Solo che non si sarebbe mai immaginato che il piano B lo avrebbe portato ad avere un pugno bello forte dal suo migliore amico. E nemmeno che, subito dopo, il piano A si sarebbe presentato davanti a lui, splendido come sempre e facendolo sentire tremendamente… idiota.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Atto II
La Ragazza del Coyote Ugly

Afferro la spazzola e salto sul divano.
“Don't you know, don't you know, that you can't fight the moonlight, no you can't fight it, it's gonna get to your heart. There 's no escape from love.”
Prendo il telecomando e alzo il volume delle stereo.
“You can try to resist, try to hide, from my kiss ,but you know, but you know that you, can't fight the moonlight.”
“Jenny.”
“No matter what you do, the night is gonna get you…”
“JENNY.”
“Underneath the starl…” Sposto i capelli di lato e… la musica smette. Che accidenti è successo? Riapro gli occhi e mi accorgo della mia migliore amica che, di fronte allo stereo, mi fissa scuotendo la testa. “Charlotte.”
Scendo dal divano e mi sistemo il vestito. “Non ti ho sentito… cioè hai usato le chiavi?”
“Jenny, davvero? Le ragazze del Coyote Ugly?
“E allora? Era il nostro film preferito.”
“Ma credevo avessi superato questa ossessione assurda per diventare una di loro.”
“Non è un’ossessione, Charlotte.”
“Ah, e il Coyote che ti sei fatta tatuare sul fianco?”
“Ero ubriaca e non è carino ricordarmelo.”
Mi siedo sul tavolino e Charlotte si mette davanti a me sul divano.
“Allora che succede?” Visita non prevista. Vediamo che ha combinato stavolta.
“Dimmelo tu, Jenny. Che succede?”
Oh, no. Non parleremo di me. E poi che succede a me? Niente, di niente. Assolutamente niente. “Charlotte. Ti ha dato l’anello.”
Lei aggrotta la fronte. “Eh?”
“L’anello. Sì, mio dio è enorme. Ma quando… Cioè.”
Mi allunga la mano e io fissa lo smeraldo all’anulare.  Porca miseria.
“Ieri sera e te l’ho detto per telefono, Jenny. Non cambiare discorso.”
“Non sto cambiando discorso ma vederlo di persona. Cioè è stupendo, sicuro che l’ha scelto da solo?”
“Sì, credo di sì.” Ritira la mano ed io sospiro. “E comunque non sono qua per parlare del mio stupido anello”, continua lei.
“Lotte, uno smeraldo non è mai stupido.”
“Allora non sono qua per parlare del mio, non stupido anello, ma di te. Quando mi volevi dire che tu e Mark vi siete baciati?”
Chiudo gli occhi. Il bacio. Mark. Non avevo stabilito che non era mai successo? E ora cosa ne sa lei?
“Sì, ma non ci siamo davvero baciati... cioè, non sembra ma sa baciare benissimo! No, va be', che cosa? Lotte, ma che fai, ti immagini le cose? Mica l'ho baciato! Ok, un piccolo bacio... oddio, smettila, non è successo niente!”
Oddio perchè mi fa male il petto? Mi trema pure la voce.
Charlotte sospira e poi mi prende la mano. “Lo sapevo che sarebbe successo prima o poi. Dove sono i sali?”
“Non mi servono i sali, Lotte. Sto bene, sto benissimo. Ero un po’ scossa l’altra sera per Jordan e… ok va bene, ci siamo baciati.” L’ho detto perfetto. Ci siamo baciati , ho baciato Mark, l’idiota. E mi è pure piaciuto.
“Ok. Hai baciato Mark e…”
“E niente io non sono come te. Mille mila paranoie, voglio ma non posso. No, non sono così.”
“Scusa ma mi stai offendendo?”
“No, ti sto dicendo le cose come stanno. Tu sei quella delle seghe mentali, io sono quella che agisce.”
Agire, agire, agire, e quindi che faccio adesso?
“E quindi che fai adesso?”
“Quello che non faresti tu. Allora, se io fossi te adesso starei a chiedermi che pensa lui, che penso, io e che non è possibile che Mark lo conosco da troppo tempo, e so che ha sempre avuto una cotta per me, perché io a differenza tua, cara la mia signorina mi sposo, le cose le capisco. Ed era palese che Taylor ti morisse dietro ma tu, no. Non ti accorgi delle cose finché non ci sbatti contro e invece io, io lo sapevo e ok, era anche divertente e che lui è buffo, ed è anche carino a suo modo. Mi dice sempre quelle cose dolci, mi sta sempre dietro e porca miseria bacia in una maniera incredibile e sì, non ha un gran fisico e ha pure l’aria un po’ da sfigatello ma...”
“Ma insomma, Jenny, ti piace o no?”
“Sì mi piace.” Oh porca miseria, davvero? “Anzi ora glielo vado a dire.”
Mi alzo in piedi e prendo la giacca, mica sono del tutto certa di quello che sto facendo, ma ho appena detto che io sono un tipo deciso e non mi rimangio la parola.
“Gli vai a dire cosa e dove?”
“Oggi è mercoledì, sarà al college. Vado là e gli dico... se lo ribacio e basta?”
“Cioè, vuoi bussare alla sua stanza e saltargli addosso?”
“Esatto. Grazie, Charlotte, ottima idea.”
Borsa, chiavi della macchina.
“Jenny, almeno hai la biancheria abbinata addosso?”
Il rossetto dove l’ho messo? “Sì credo di sì. Oddio è Mark, non è importante.”
“Jenny…”
“Vado sì, vado.” E se poi va male? Oh andiamo è Mark non può andare male. “Tu mi aspetti qua, vero?”
Si alza in piedi e mi raggiunge. “Non ne hai bisogno ma buona fortuna.”
 

 
Centoquattro, centocinque, centosei. Scorro i numeri sulle porte delle stanze e poi mi blocco. Non era la centocinque? Perché le stanze in questo college sono tutte uguali? Insomma, nel mio non era così , se volevo vedere uno bastava che… ok, sto divagando. La stanza di Mark, devo bussare alla stanza di Mark.
Centocinque eccola qua.
Do un'altra passata di rossetto, sistemo l’orlo del vestito e busso.
La porta si apre quasi subito e io trattengo il respiro finché non lo vedo. Sgrana gli occhi.
“Jenny?”
Agire. Agire, devo agire. Mi alzo sulle punte e … lo bacio. Sì, decisamente lo sto baciando.
Passa le mani dietro la mia schiena e mi stringe un po’ di più. Ma dove accidenti ha imparato a baciare così… a saperlo prima.
Mi stacco per riprendere fiato e lui sorride. “Wow e io che avevo appena sperato arrivasse una pizza. Direi che tu…”
“Mark? Non parlare.”
“Perché?”
Scuoto la testa e lui mi da un altro bacio. “Perché adesso mi fai entrare, facciamo l’amore e poi... non so probabilmente lo facciamo un'altra volta. Non abbiamo tempo per parlare.”
“Jenny, scusa però questo devo dirtelo. Sei davvero la donna della mia vita.”
Lo bacio. Questa volta è stato lui a lasciarmi senza parole.
 

 
Angolo autrice.

E così si concludono davvero le avventure di Taylor, Charlotte e di tutti quei personaggi che hanno gravitato intorno a loro.
Ancora una volta, con tutto il cuore GRAZIE per aver fatto parte di questo viaggio.
Al prossimo mondo immaginario.
Con affetto
Noemi

   
 
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