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Autore: The Edge    06/07/2013    4 recensioni
“Imbecille fai più attenzione!” bisbigliò una voce.
“Man non è colpa mia se gli starnuti arrivano adesso”
“SShh zitto! Non dobbiamo far saltare la nostra copertura”
“Volete chiudere il becco sì o sì?” domandò stizzita una terza voce.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Duff McKagan, Izzy Stradlin, Slash, Steven Adler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo era limpido, c’era una leggera brezza che scuoteva dolcemente le chiome degli alberi.
Izzy camminava lentamente, carico di pacchetti com’era.
“Bravo Stradlin, sei il solito sbadato. Hai dimenticato nuovamente di fare la spesa la scorsa settimana.” Mormorò tra sé e sé.

Con uno sbuffo arrivò davanti alla porta della sua abitazione, poggiò a terra il suo carico e cercò le chiavi di casa nelle tasche.
Mentre armeggiava con il bottone della camicia che si era impigliato nei jeans… il suo sguardo fu attirato da dei movimenti da dietro i cespugli.
Batté le palpebre un paio di volte e osservò con attenzione la strada.
C’era qualcosa di strano, decisamente strano.

Uno starnuto improvviso interruppe il silenzio.
“Imbecille fai più attenzione!” bisbigliò una voce.
“Man non è colpa mia se gli starnuti arrivano adesso”
“SShh zitto! Non dobbiamo far saltare la nostra copertura”
“Volete chiudere il becco sì o sì?”
 domandò stizzita una terza voce.

Jeff ridacchiò divertito “Ragazzi, che razza di teatrino avete messo in piedi?”
Duff si alzò da dietro i cespugli, seguito a ruota da Slash e da Steven, il quale aveva tra i capelli una moltitudine di foglioline.
Il bassista rimproverò l’amico mulatto “Sei contento bestiaccia? Hai fatto saltare il nostro piano. Accidenti a te. Adesso capisco perché London e Cash non vogliono giocare alle spie con te. Sei il peggiore agente segreto della storia.”
Slash mise il broncio “Sei cattivo man, non è colpa mia se dovevo starnutire!”

“Ehm, ehm” tossicchiò Izzy con un sorrisetto “Volete spiegarmi perché vi siete accampati come dei barboni davanti a casa mia?”
“Tutto è partito da Slash. L’altra mattina si è messo al volante della sua auto ed è venuto a trovarmi. Mi ha trascinato di peso ed è andato alla ricerca di Duff, e successivamente è partito in quarta per casa tua. Ed eccoci qua” rispose con un sorriso Steve “Ehi man, vuoi una mano a portare i sacchetti?”
“Sì grazie.”

Slash urlò improvvisamente. Izzy e Steve si girarono verso l’amico, il quale abbracciò di slancio il moretto “IZZY!”
“Cosa c’è?”
“Hai imparato ad accendere la luce quando devi vestirti! Sono così fiero di te amico mio… I MIRACOLI ESISTONO! GRAZIE SIGNORE!”
Jeff alzò un sopracciglio e Steve scoppiò a ridere. Duff scosse la testa e mormorò “Perdonalo Iz, ma è impazzito quando ha visto una ciambella al bar.”
“Era una signora ciambella. Era al cioccolato e sopra c’era la glassa. Era deliziosa” rincarò la dose il mulatto.
“Ecco, vedi? E’ come ti dicevo, mi sa tanto che lo abbiamo perso per sempre.” Duff si passò una mano sul viso e scosse nuovamente la testa.

Izzy, in tutta risposta, arricciò le labbra fini in un sorrisetto “Su, entrate. Avete dato fin troppo spettacolo”

I quattro entrarono nell’abitazione del chitarrista e Slash dichiarò “E così è questa la tana di Stradlin. Accidenti amico, l’hai arredata bene.”
“Grazie” il padrone di casa sorrise e iniziò a svuotare i sacchi della spesa “Ragazzi volete un caffè?”
“Sì” esclamarono in coro Duff, Steve e Saul.

“Ora che hai assalito il povero Jeff e lo hai costretto a farci entrare, potresti dirci come mai hai trascinato me e Stevie qui?” domandò Michael mentre beveva  gli ultimi rimasugli del caffè.
Slash si pulì la bocca con il dorso della mano e si mise comodo sulla seggiola “Avevo voglia di fare una rimpatriata. Però volevo farla a sorpresa. Insomma, chi l’avrebbe mai detto che noi ci saremmo ritrovati a casa di Izzy a bere caffè come se fossimo degli impiegati?”
“Tralasciando il fatto che hai usato la casa di Jeff come se fosse la base della marina militare… Però effettivamente hai ragione. Chi l’avrebbe mai detto?” osservò il bassista
“Avevo persino pensato di invitare Axl, ma il signore è troppo impegnato a conciarsi come una damina dell’ottocento. No dico, avete visto come va in giro? Nemmeno Izzy, con tutto il rispetto man, si vestiva così.” Esclamò Slash con vigore
Steven, che stava finendo di bere il suo caffè, rischiò di soffocarsi a causa delle risate causate dalla frase dell’amico.
“Effettivamente fa abbastanza ridere”
“Abbastanza ridere? Ho visto una foto recente e per poco non mi strozzavo. Con che coraggio vado in giro a dire che lavoravo con uno del genere? Okay, siamo invecchiati e siamo cambiati parecchio. E ci può stare, insomma, Stevie ha ancora la faccia da orsacchiotto bisognoso di coccole, Izzy ha finalmente capito che non deve fare il tirchio e che quindi deve accendere la luce quando deve vestirsi, e devo dire che da quanto hai appreso questa nuova filosofia di vita, sei decisamente migliorato. Duff si è trasformato in una fatina sbrilluccicante e…”
“Scusa? Cos’è che hai detto che sono diventato?” borbottò l’interpellato mentre puntava gli occhi verdi, da gatto, in quelli scuri del chitarrista
“Una fatina sbrilluccicante. Da quando sono nate Grace e Mae ti sei trasformato in un coso dolce come uno zuccherino. Ma in senso buono, eh. Non sto dicendo che ti ha fatto male, ma che sei diventato l’emblema del diabete, della dolcezza e della tenerezza. Insomma, avreste mai detto che Duff McKagan, il Re della Birra, un giorno si sarebbe trasformato in un principe azzurro che ama alla follia le sue figlie?”
“Beh, c’era da aspettarselo, è sempre stato un galantuomo con le signore” osservò Izzy, mentre Steven annuiva con vigore.
“Vedi che non sono l’unico che lo diceva? E poi ci sono io, che sono diventato una balenottera, ma rimango comunque tanto sexy. Ci sono certe mattine che mi guardo allo specchio e mi dico –Cazzo Saul, sei proprio un figo. Mi scoperei da solo-”
“L’astinenza ti fa male…. Fattelo dire” dichiarò Jeff con una risata.

Steven e Duff scoppiarono a ridere, il batterista si teneva la pancia e l’altro biondo si asciugò le lacrime. Jeff si mordicchiava il labbro superiore, nel vano tentativo di rimanere serio, mentre Slash aveva gonfiato le guance in una smorfia “Mi deludi Jeffrey. Ci conosciamo da così tanti anni e.. mi pugnali alle spalle, così, in questo modo da villano. Dovresti vergognarti, e anche tanto!”
Il tono del riccioluto chitarrista era così melodrammatico che il povero Izzy non poté fare altro che ridere divertito.

 
“Ragazzi, vi propongo una cosa” esordì Slash mentre alzava la tazza di caffè ormai vuota al cielo “Quando saremo vecchi, brutti, rincoglioniti e bavosi… ci riuniremo a casa di uno di noi e berremo sciroppi e ci lamenteremo dei reumatismi e degli acciacchi della vecchiaia. Axl compreso! Lui è quello più grande tra noi cinque e di conseguenza sarà il più rincoglionito, bavoso e brutto di tutti. Costringerò i miei figli a portarmi da voi. Che ne pensate?”
“Penso che London e Cash scapperanno a gambe levate ad una notizia di questo genere. Ma io ci sto” asserì Steven
“Per me va bene, le mie bambine daranno retta al loro papà” assicurò Duff col pollice alzato in segno di approvazione.
Slash guardò Izzy, il quale scosse la testa “Cosa mi tocca fare… Ci sarò a compiere quest’impresa del reumatismo.”
“Bravo Isbell, questo sì che è lo spirito giusto!” applaudì felice il mulatto “Ah, senti… Non è che hai mica dei dolcetti? A furia di dire cagate mi è venuta fame”





Angolo della matta:
Salve! Ormai sto mettendo le radici in questo fandom e la cosa me gusta assai. 
Ordunque, era da un po' che dovevo scrivere un'idiozia delle mie ed è venuta fuori questa cosa assurda :'D
Scappo, che forse è meglio.
A presto gente!
The Edge
  
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